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Centoventi 2001: il gusto del tempo

 

 

L’edizione 2012 di Vinitaly segna, per Ronco Calino, il lancio del

nuovo “Centoventi 2001”: un Franciacorta mantenuto sui lieviti

per ben centoventi mesi.

“Centoventi 2001” è ottenuto da uve Chardonnay (60%) e

Pinot nero (40%), si presenta con un colore giallo paglierino

intenso, un perlage molto fine, continuo e con spuma fine e

compatta.

 

Ma è il profumo a stupire: ricco di note fruttate è fine e complesso e ricorda la frutta matura; il sapore è morbido ed elegante, con una buona freschezza acida.

Non è la prima volta che Ronco Calino si cimenta nella sfida col tempo, già 2 anni orsono aveva lanciato “Centoventi 2009”, il primo brut decennale che era stato accolto con grande interesse e apprezzamento dal mercato. “Per Centoventi 2001 è stato tutto un po’ più complesso” afferma Lara Imberti, responsabile commerciale dell’azienda “perché la vendemmia 2009 era stata frutto di stagioni climaticamente più “facili” cioè con temperature e umidità nella media. L’annata 2001 invece è stata completamente diversa: caratterizzata da forti e continue piogge nella fase iniziale dell’anno e grande siccità e afa a ridosso della vendemmia. Siamo partiti quindi da uve completamente diverse. Il lento trascorrere del tempo ha saputo regalarci un vino complesso che riesce a toccare picchi di vera eccellenza e ad essere un puro piacere per il palato.”

Il “progetto Centoventi” non si esaurirà con Centoventi 1999 e 2001, alcuni millesimati di particolare intensità e valore sono conservati e destinati a questo lungo affinamento.

“Abbiamo iniziato a produrre vino per puro piacere” ci racconta Paolo Radici titolare

di Ronco Calino “e la nostra filosofia è sempre stata quella di produrre seguendo tempi e metodi della natura. Ecco perché i “Centoventi” li sentiamo particolarmente rappresentativi del nostro  modo di essere e di pensare. Ci raccontano che solo con la pazienza e la lentezza si ottengono ottimi risultati e che la natura che abbiamo a disposizione è estremamente generosa, basta solo assecondarla”

 

Oltre a “Centoventi 2001” a Vinitaly 2012 verrà presentato anche “Nature 2008”, un Franciacorta ottenuto da uve Chardonnay e Pinot Nero, senza zuccheri aggiunti e che ha riposato sui lieviti almeno 30 mesi in azienda prima di essere immesso sul mercato. Un vino ottenuto senza nessun intervento esterno e che ci regala quindi, primo fra tutti, il profumo della natura.

 

Oltre a “Centoventi” e “Nature 2008” a Vinitaly 2012 sono stati presentati gli “ever green” di Ronco Calino: il suo “Brut Franciacorta”, il “Satén”, il “Rosé Radijan” (un Franciacorta Rosato ottenuto da uve di Pinot nero) oltre naturalmente ad “Arturo” (un rosso fermo e corposo) e al bianco docg “Curtefranca Bianco”. Una gamma articolata di prodotti in grado di soddisfare tutte le necessità che è veicolata primariamente nel canale della ristorazione ma che sta crescendo molto anche nelle enoteche e nei Wine-Bar.

Una storia di passioni

 

La storia di Ronco Calino nasce nel 1996 quando Paolo Radici, industriale di Bergamo, nella sua ricerca del buen retiro in un angolo di collina non lontano dalla città, dove ricopre ruoli chiave nell’azienda di famiglia, Radici Partecipazioni, trova in Franciacorta l’occasione inaspettata.

A due passi da Erbusco è stata messa in vendita la vecchia dimora appartenuta ad Arturo Benedetti Michelangeli, il pianista bresciano considerato tra i maggiori talenti musicali del Novecento.

L’edificio sorge sul poggio che guarda uno spettacolare anfiteatro morenico: qui è il regno della vigna, dieci ettari, un cru unico. Un’immagine suadente, che riaccende il suo sogno di ragazzo: fare vino, trasformarsi da appassionato conoscitore a produttore.

 

Vicino alla casa iniziano i lavori di costruzione della cantina, una struttura dall’architettura tradizionale, con ampie sale interrate per la vinificazione e l’affinamento. Contestualmente, vengono chiamati a collaborare tecnici di valore: Leonardo Valenti, coadiuvato sul territorio da Pierluigi Donna, è sia agronomo che enologo di Ronco Calino; e Lara Imberti con l’incarico di gestire l’ufficio commerciale, mentre Alessandro Locatelli segue vigneti e cantina.

 

La filosofia aziendale è improntata alla ricerca dell’eccellenza. Alcune peculiarità favoriscono l’ambizioso proposito: la tipologia del suolo che accoglie i vigneti, povero e variegato; l’esposizione a nord-ovest, che ritarda la maturazione dei grappoli consentendo la vendemmia in un periodo più fresco; la dislocazione del vigneto, che nasce come cru unico, con evidenti vantaggi produttivi e logistici.

 

In cantina si lavora rispettando il carattere intrinseco delle singole varietà, e la tecnologia è, per assurdo, intesa come mezzo per evitare un’eccessiva manipolazione del prodotto. L’ottimale maturazione delle uve permette inoltre la trasformazione nel vino base solo con prodotti di tipo naturale.

 

Oggi, sedici vendemmie dopo il suo debutto, Ronco Calino produce 60mila bottiglie all’anno. I Franciacorta docg colpiscono per la complessità aromatica, aiutata da un affinamento sui lieviti minimo di trenta mesi; tra i vini fermi svettano a sorpresa i rossi, in particolare un Pinot nero d’inusuale finezza. Proposte che esprimono un’eleganza sottile, complessa, ricca di sfumature, e raccontano l’indole pacata di chi produce senza fretta, nel rispetto della terra, della vigna e del degustatore più esigente.

 

Nel novembre 2011 Ronco Calino ha presentato “Càlinos 1” la sua prima verticale di Brut. 6 annate (1997, 1998, 1999, 2000, 2001 e 2003): una raccolta di Franciacorta che  ha evidenziato le tipicità di alcune stagioni, le infinite sfumature di colori e gli aromi possibili, il tutto senza mai perdere di vista il filo conduttore della qualità.

 

Uno sguardo alla gamma

Franciacorta

 

Brut Franciacorta

Il “senza annata” che conquista con le sue fragranze complesse. Elegante cuvée di Chardonnay e Pinot nero, riposa almeno 24 mesi sui lieviti prima della sboccatura.

 

Millesimato Franciacorta

L’espressione più autentica del carattere dell’annata. Seduce con i suoi profumi ricchi ed evoluti questa cuvée di Chardonnay e Pinot nero, affinata sui lieviti 36 mesi prima del dégorgement.

 

Satèn Franciacorta

Cremoso e raffinato assemblaggio di Chardonnay dal perlage poco invadente e dai delicati sentori minerali. Rimane in cantina sui lieviti 24 mesi minimo prima della sboccatura.

 

Rosé “Radijan” Franciacorta

Dedicato a Gianni Radici, padre di Paolo, è un Franciacorta di grande personalità. Creato con uve di Pinot nero, che conferiscono intriganti note di frutti rossi, è conservato sui lieviti almeno 24 mesi prima del dégorgement.

 

Millesimato Nature Franciacorta

Un Franciacorta di carattere ma gentile al palato e che ha riposato per almeno 30 mesi sui lieviti prima della sboccatura. Ottenuto da uve Chardonnay e Pinot nero si presenta con un perlage molto fine e un profumo ricco di sentori di frutta.

Vini

 

Pinot nero del sebino "l'Arturo" I.G.T.

Al pianista Benedetti Michelangeli è dedicato questo intrigante rosso dalle fragranze di piccoli frutti rossi. Un piccolo capolavoro d'eleganza che fermenta in acciaio e matura 24 mesi in barrique di rovere francese.

 

Curtefranca Rosso D.O.C.

Cabernet Sauvignon e Merlot sono la base di un vino dagli aromi complessi, fermentato in vasche d'acciaio e affinato in barrique di rovere francese per 24 mesi.

 

Curtefranca Bianco D.O.C.

Aromi di frutta matura, sapidità e freschezza caratterizzano quest’assemblaggio di Chardonnay affinato in acciaio.

Di Antonella Mantovani

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