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BRICCO DELLA GALLINA: MANGIARBENE NEL TIGULLIO

 

Di Virgilio Pronzati

 

 

 Enrico Boitano con Sonia Devisi, Giovanni Piccinini e il grande Gino Paoli

Enrico Boitano è nato con la passione della cucina. Ce l’ha nel DNA. Non solo: è anche esperto di vini e distillati, frequentando corsi specifici per Sommelier AIS, e sul campo, partecipando a innumerevoli degustazioni tecniche e continui viaggi studi nelle più importanti zone vinicole italiane ed estere. 

La sua esperienza lavorativa inizia nel 1985 nella cucina del Piccolo Ristorante Enoteca di via Bontà a Chiavari. Dopo qualche anno, col prezioso aiuto di mamma Dina, il locale ottiene la meritata notorietà. Scelte basi alimentari che danno origine a piatti sia della tradizione che creativi, abbinati al meglio dell’enologia nostrana e internazionale, ne hanno fatto la meta dei gourmet.  

 

La panoramica terrazza 

II locale situato vicinissimo al cuore della città, comodo e accogliente ma di piccole dimensioni, poteva accontentare, previa prenotazione, poco più di venti clienti.  In seguito, andando alla ricerca di nuove esperienze gastronomiche, passa alla gestione del Buon Geppin e del Piccolo Gourmet che, come i precedenti, spiccavano per la bontà dei piatti, accoglienza e buon rapporto qualità-prezzo.  

Passati ancora un po’ di anni, circa trenta dal suo primo locale, eccolo col socio Giovanni Piccininial timone del Bricco della Gallina. Una trattoria sita in felice posizione collinare di Breccanecca, frazione di Cogorno. Benché non più a Chiavari, Breccanecca ha ben poco da invidiarle. Immerso nel verde con affascinante vista sul Golfo del Tigullio, tra Chiavari e Lavagna, dal giugno 2017 è il regno di Enrico Boitano. In estate e autunno c’è l’occasione di mangiare nella panoramica terrazza.

La sua filosofia di cucina è come sempre esprimibile in poche ma inderogabili norme. Sceltissime basi alimentari e spesso del territorio, rigorosamente stagionali, piatti tipici e innovativi di rara armonia che appagano i sensi e, non ultimo, un prezzo più che onesto.  L’esempio?  Basta leggere il menu.  Tra gli antipasti: Insalata di calamaretti agli agrumi e senape in grani. Il cappon Magro. Nostalgia di guacamole e crudo di gamberi. Sei ostriche fine de claire n° 4. Acciughe fritte (irrinunciabili) e di terra, Insalata di coniglio con aceto balsamico ai lamponi e cavolo cappuccio.  

 

Tra i primi piatti: Spaghetti con acciughe fresche e pomodorini. Ravioli di pesce in sfoglia nera, Tagliolini all’astice e Pasta e fagioli e muscoli (entrambi per due). Tagliolini con lumache e spugnole.  Dalla tradizione: Pansoti di erbette selvatiche. Trofie e trenette col pesto. Ravioli Antica Genova.  Secondi piatti di pesce: Brandacujun su passata di ceci. Seppie con carciofi.  Pescato del giorno con patate e carciofi. Catalana di pescatrice. Secondi piatti di carne: 

Trippa alla genovese. Coniglio alla ligure. Gallina bollita con salsa verde.  Brasato di guanciale di bue al vino rosso. Rognoncino di vitello trifolato. Anatra a due modi.  Dulcis in fundo: Semifreddo al croccante di mandorla. Creme caramel.  Soufflé al cioccolato con gelato alla crema.  

 

 

  

Golosità che si sposano con buone bottiglie di pregio di quasi ogni regione italiana, in particolare della Liguria, con i Docg Pigato, Vermentino, Dolceacqua e Cinque Terre e il raro Cinque Terre Sciacchetrà.  I grandi bianchi del Friuli, Atesini e Trentini (Pinot Bianco, Chardonnay e Sauvignon), bianchi e rossi del Piemonte (Roero Arneis, Gavi, Alta Langa, Barolo, Barbaresco, Gattinara).  Dalla Toscana i nobili Chianti e Chianti Classico, Nobile di Montepulciano, Brunello di Montalcino). I Lombardi Valtellina Superiore, Franciacorta, Oltrepò Pavese.  Per la Campania, gli irpini Fiano di Avellino, Greco di Tuffo e Taurasi. I sardi Vermentino di Gallura  e Malvasia di Bosa.  Sagrantino di Montefalco per l’Umbria e di altre regioni. Non mancano pregiate etichette francesi, come prestigiosi Champagne, Riesling e Gewurztraminer d’Alsace, e blasonati Bourgogne e Bordeaux. Ottimi liquori e distillati 

 

 

 Una cena o un pranzo con tutto questo ben di Dio, abbinato a un buon vino, si aggira tra i 45 e i 60 euro. Ben spesi.  Ad accogliervi con l’innata simpatia e cordialità, il patron Enrico e la brava Sonia Devisi, che vi serviranno le ghiottonerie realizzate dai giovani chef Giovanni Piccinini e Cristiano Liporace. Prima dei saluti, Enrico Boitano ci confida una golosa novità.  Già dalla fine di quest’anno, sulle tavole del Bricco della Gallina, ci saranno irrinunciabili piatti e salumi di maiale nero biologico di Parma, affinato a Langhirano.  Gradita la prenotazione.

 

 

Bricco della Gallina

Via degli Ulivi 96 - Breccanecca - 16030 Cogorno (GE)

Tel. O185/38019 – 347/4907317

Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Giorni e orario di apertura:

Martedì:       19 - 23

Mercoledì:   19 - 23

Giovedì:      19 - 23                 

Venerdì:       19- 23 

Sabato:        19- 23

Domenica:    9 - 15 - 19- 23 

Chiusura:   Lunedì –  In estate aperto tutte le sere

 

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