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IL  RISTORANTE “CELESTINO” A PIOBESI TORINESE E I MENU REALI

Gli chef Sergio e Lorenzo Leggero

 

Di Luciano Scarzello

Il Piemonte non è solo Langhe, Roero e Monferrato – certamente le località piu’conosciute e gettonate anche e soprattutto dai turisti e buone forchette stranieri -  ma pure altri territori dove la buona cucina si salda con antiche tradizioni e la storia.

Parliamo, ad esempio , della bassa collina che da Torino scende verso Asti. Luoghi verdeggianti,  con molti boschi e vigneti. Infatti Chieri, poco distante dal capoluogo, è nota per essere la culla della Freisa doc , vino rosso sia in versione fermo che frizzante (ideale, quest’ultima,  d’estate per il tutto pasto) mentre la pianura che si estende specie nella parte piu’ a sud della provincia di Torino ha anch’esso, come abbiam detto, un certo suo fascino  legato al periodo della dinastia sabauda. Vecchie cascine  ed ex dimore nobiliari caratterizzano il territorio e il pesce d’acqua dolce è un piatto tipico un po’ ovunque. D’estate si mangia soprattutto in carpione come le ormai famose tinche dop  di Poirino  ( al “brusch” come si dice in dialetto piemontese) e anche  le anguille. 

Supreme di pollo ruspante e finanziera

 

Che sono, in questa stagione, uno dei piatti forti -insieme alle carni e alle paste -  anche del caratteristico ristorante “Celestino” a Piobesi Torinese  che abbiamo scoperto nei giorni del “Bocuse” a Torino, il Concorso internazionale degli chef. Il locale si trova  in pieno centro storico caratterizzato da edifici in stile barocco. Proprio  gli chef Sergio e Lorenzo Leggero, terza generazione dei fondatori del locale avvenuta nel 1904,  si sono cimentati  - nei giorni del Bocuse - nel preparare alcuni piatti del menu’Reale Sabaudo su idea dell’Ascom di Torino. Sorprendente , tra gli altri, una Suprem di pollo ruspante con la Finanziera (piatto ideato nel 1861)  oltre alla terrina di trota alla Cavour la cui ricetta porta la data del 1868. Senza dimenticare in apertura di menu’ il vermuth rosso e i pasticcini com’era consuetudine sulle tavole dei pranzi e cene dei Savoia. 

 

                       Robiolat di Roccaverano

 

Abbiam parlato delle anguille in carpione ma il ristorante continua a proporre alcuni suoi piatti tipici come gli agnulot (agnolotti) di Celestino con sugo di  carne o di arrosto, la guancia di vitella brasata, la tometta delle Langhe avvolta nel lardo gragliata.  Il tutto abbinato ai vini bianchi e rossi: Freisa, dolcetto, barbera, nebbiolo, Barbaresco e Barolo di affermate cantine. E dopo il dessert un buon moscato Docg non guasta.  A fine agosto nella vicina Carmagnola inizierà la stagione del celebre peperone che ovviamente verrà proposto anche al “Celestino”. Poi verrà l’autunno e i funghi, il fritto misto e bollito con le salse avranno un posto importante del menù, noi abbiamo insistito che - su richiesta -  riproporre il menu sabaudo non sarebbe una brutta idea.. chissà. Intanto chi decide di cenare sul tram storico di Torino può già degustare un buon anticipo dei menu degli chef del “Celestino”. Info per prenotazioni 011-9650343 o  011-9657034.

 

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