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ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP,

GRAVI I DANNI DEL SISMA ALLA PRODUZIONE

Si stima un impatto economico tra i 10 e i 15 milioni di euro, duramente colpite anche le acetaie dell’Aceto Balsamico Tradizionale DOP

  

Il terremoto che ha sconvolto l'Emilia presenta il suo conto all'economia del territorio. La regione che vanta il maggior numero di Dop e Igp riconosciute – sono ben 33 – con le forti scosse telluriche che incessantemente imperversano da giorni sull'area, ha subito pesanti danni proprio in quello che si può definire il settore trainante dell'economia, non solo regionale ma nazionale. Tra le realtà produttive che ne hanno fatto le spese più ingenti c'è il settore dell’Aceto Balsamico di Modena - tradizionale e non - che ha riportato importanti perdite economiche dovute alla dispersione del prodotto e al danneggiamento di impianti e strutture produttive per una cifra che il Consorzio stima tra i 10 e i 15 milioni di euro.

A nord di Modena, laddove il sisma si è sentito di più, sono situati una decina di produttori di Aceto Balsamico di Modena IGP, tra cui tre tra le più grandi realtà produttive, e moltissime acetaie di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP. "Queste ultime sono quelle che hanno purtroppo riportato i maggiori danni - spiega il Presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena e consigliere del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, Cesare Mazzetti - moltissime ‘batterie’ , le file ordinate di piccole botti di dimensione decrescente in cui il prodotto fermenta per almeno 12 lunghi anni, sono state sconvolte o rovesciate. La frequenza delle oscillazioni ha spostato le cerchiature metalliche che permettono alle doghe di legno di contenere il prodotto, e si sono verificate numerosissime perdite di prezioso liquido, il cui valore di mercato oscilla dal 500 ai 1500 euro per litro. A poco è valso il pronto intervento dei titolari di queste aziende, reso difficile dal fatto che le acetaie sono ospitate nelle soffitte di case antiche, quelle più soggette a danni e crepe. In quanto all’Aceto Balsamico di Modena IGP, alcuni grandi tini hanno subito seri danni, con perdite anche ingenti di prodotto che superano i 100mila litri - rese meno onerose dal più contenuto valore del prodotto (dai 4 ai 20 euro/litro) - crolli di coperture con il danneggiamento dei prodotti finiti, di macchinari ed attrezzature sotto di essi ospitati. Alcune realtà produttive hanno ripreso a lavorare, ma in modo parziale poiché i lavori di sgombero e ripristino sono soggetti alle preventive ispezioni, con conseguenti ritardi nel ritorno alla normalità, e rallentamento nelle consegne ai clienti internazionali".

I produttori non saranno però lasciati soli dalle istituzioni: giovedì pomeriggio il titolare del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Mario Catania, nel corso del talk show organizzato da AICIG a Palazzo Vecchio a Firenze per celebrare i primi 20 anni del sistema comunitario delle Dop e Igp, si è ufficialmente impegnato - e con lui anche il Presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo Paolo De Castro - a dare un sostegno concreto a quanti hanno subito danneggiamenti.


Ufficio Stampa Consorzio Aceto Balsamico di Modena

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