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RADICI DEL SUD SI CONFERMA EVENTO INDOVINATISSIMO

E DI ASSOLUTO RIFERIMENTO PER L’AFFASCINANTE

UNIVERSO DEL VINO AUTOCTONO MERIDIONALE

La settima edizione del Festival degli Autoctoni del Sud

che si è appena conclusa mette a segno importanti risul-

tati che vanno ben al di là dell'ottima riuscita della mani-

festazione sotto il profilo tecnico/organizzativo e della cur

a con cui ogni dettaglio è stato studiato.

 

 

 

La scelta delle attività proposte si è dimostrata quanto mai appropriata e utile al raggiungimento dei risultati sperati alla vigilia: gli incontri BtoB efficaci quanto mai, il produttore faccia a faccia col compratore coglie la preziosa opportunità di catalizzare l’attenzione sugli aspetti che ritiene maggiormente d’appeal del proprio prodotto; i tour enogastronomici a tema organizzati durante le serate in grado di immergere anche gli ospiti meno avvezzi nell’atmosfera ideale per poter profondamente apprezzare tutte letipicità del Sud e il loro legame col territorio.

Non isolato il caso di buyer che vi hanno partecipato che abbia promesso di modificare la composizione del proprio carnet clienti a favore dei produttori del Sud; i due gruppi delegati all’assaggio, avvenuto rigorosamente alla cieca, assicurano alle valutazioni espresse sui vini sempre più completezza ed attendibilità.

La partecipazione è stata davvero cospicua, le aziende produttrici della Sicilia, Calabria, Basilicata, Campania e Puglia sono state più di 130 e hanno portato oltre 250 etichette di vino da descrivere fin nelle sfumature, per quelle peculiarità capaci di esaltare al massimo la qualità di un prodotto di per sé già di livello considerevole come ha voluto con forza sottolineare Luciano Pignataro che collabora da anni ormai al successo di Radici del Sud. Decine i giornalisti e i buyer intervenuti da ogni parte d’Italia e dall’estero, esperti autorevoli del settore che hanno contribuito con estrema professionalità alla definizione degli elementi sui quali basare ogni strategia utile per assicurare prospettive di successo al mondo del vino da vitigno autoctono del Sud anche oltralpe.

Così pure notevole l’affluenza di pubblico, curioso e interessato, a cui era anche rivolta la serata conclusiva della manifestazione, una vera e propria celebrazione della cultura enogastronomica meridionale messa in scena da cinque grandi chef pugliesi Pasquale Fatilino (Antica Locanda-Noci), Ottavio Surico (Borgo Antico-Gioia del Colle), Loredana Stasi (Vecchie Cantine-Taranto), Angelo Sabatelli (Masseria Spina-Monopoli), Riccardo Barbera (Masseria Barbera-Minervino Murge)  e sublimata dall’impeccabile servizio degli addetti alla mescita.

Nel convegno a conclusione di Radici è emersa l’importanza di insistere nel valorizzare i tratti distintivi di questo seducente settore del mondo enologico (anche in grado di mantenere ragionevoli rapporti tra la qualità e il prezzo di vendita) non puntando sui quali si perderebbe l’aspetto emozionale che così inequivocabilmente connota il prodotto e non si cavalcherebbe l’onda di successo, quell’affermazione che il Sud Italia sta conquistando sia in Italia che all’estero. Franco Ziliani, anch’esso fra gli organizzatori della manifestazione, ha ribadito l’importanza dell’opera di promozione che Radici del Sud svolge non mancando di ringraziare i numerosi produttori che credono nei disegni lungimiranti e oculati che il festival propone per il futuro. Interessanti le idee esternate da Nicola Campanile per arricchire di contenuti le prossime edizioni di Radici del Sud e poterle trasformare anche in evento fieristico di primaria importanza per tutto il Mezzogiorno, un’assenza, al di sotto della latitudine della capitale, che andrebbe assolutamente colmata. Molto significativa, infine, la condivisione di intenti e vedute con gli assessorati Regionali Pugliesi al Turismo, alle Politiche Agricole, con Puglia Promozione che anche quest’anno hanno contribuito in modo fondamentale alla realizzazione di Radici del Sud, nonché coi partner. Anche per quest’anno si è deciso di rimandare la celebrazione dei vini che hanno conquistato il favore dei gruppi dì assaggio la cui premiazione ufficiale si svolgerà il prossimo autunno in occasione di Radici Wines Experience per creare continuità tra i due grandi appuntamenti del vino da vitigno autoctono meridionale e per conferire il meritato risalto ai vini del Sud più apprezzati.

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