Vinea Tirolensis

di Giancarlo Pizzo


È ormai alle porte la 13esima edizione della “Vinea Tirolensis”,

un appuntamento imperdibile per gli amanti del vino altoatesino .

Organizzata   dagli ambasciatori del buon  vino atesino, ovvero

l’ Associazione Vignaioli Alto Adige,  anche questa edizione avrà

luogo presso i locali dell’Autocity Barchetti nella giornata del pros-

simo 24 agosto.

 

Questa “classicissima “ della regione autonoma Alto Adige,   rappresenta l’appuntamento pubblico più importante dell’anno ,  dove anche le più piccole realtà vitivinicole altoatesine hanno la possibilità di farsi conoscere.

Nell’accogliente e ospitale cornice  mitteleuropea, di Bolzano cuore pulsante del  Sudtirolo una ottantina di vignaioli indipendenti, tutti  membri dell’associazione, presenteranno il proprio prodotto enologico confrontandosi  con cultura tra loro,  con esperti del settore, e con amanti del buon bere.

Evento ultimo dal calendario di  promozione,  prima di concentrarsi nelle fatiche della prossima vendemmia.


La tradizione vinicola in Sudtirolo ha radici antiche, l’arte e il lavoro nei vigneti vengono tramandati di generazione in generazione con un’attento occhio di riguardo alle  innovazioni, senza però stravolgere le tradizioni.  È questa passione per il territorio e la cura dedicata  ad ogni passo della lavorazione delle uve dai  filari alla cantina,  che rende possibile la produzione di vini bianchi e rossi di altissima qualità, così come anche affermato dal Presidente dell’associazione “Vinea Tirolensis”, Goëss-Enzengerg.

Alla manifestazione 2012, saranno simpaticamente presenti  alcune cantine produttrici di metodo classico che offriranno in degustazione i loro spumanti.   Dalla Franciacorta le cantine Bellavista e Bosio, dal Trentino Abate Nero e Ferrari e infine  due produttori altoatesini: Martini e Stocker.

Ad arricchire il panorama dell’evento è stato inoltre organizzato un ricco programma collaterale che prevede la degustazione di vari vini, tra cui 10 famosi Pinot Nero, degustazione guidata dall’esperta, nonché presidente dell’AIS Alto Adige, Christine Mayr,

ancora una degustazione di  Riesling dal titolo “Valle Isarco vs. Val Venosta”, e infine i vini prodotti dai membri dell’associazione e premiati da Slow Food.

Rammentiamo ancora con grandissimo piacere le degustazioni organizzate nella scorsa edizione dall’ esperto wine taster e produttore medesimo, Peter Dipoli, alle quali siamo stati ospiti.

In una manifestazione tanto ricca non poteva certo mancare l’occasione di assaggiare varie specialità gastronomiche locali, servite da “Ahrntal Natur” che con i suoi presidi offrirà prodotti genuini e derivati da razze autoctone, così come indicato da Slow Food. Si potranno così assaggiare il pane Ur-Paarl tipico della Val Venosta, il formaggio “Graukäse” della Valle Aurina, i prodotti derivati dalla pecora “Villnösser Brillenschaft” della Val di Funes e della razza bovina grigio alpina.

Con grande passione quindi, alla vigilia della nuova vendemmia, l’associazione “Vinea Tirolensis” ,ancora una volta, trascorsi ben 13 anni consecutivi, propone in assaggio i migliori vini prodotti dai vignaioli indipendenti, senza però trascurare le altre tipicità del territorio, a riconferma della passione che  lega il popolo atesino, alle tradizioni locali, ricordiamo infatti che Vinea Tirolensis , associazione indipendente vignaioli  Alto Adige, è stata fondata nel lontano 1999, con lo scopo di accomunare produttori locali i quali intendano vinificare unicamente le uve dei propri vigneti; la quale superficie ad oggi si estende per circa 300 ettari con una produzione media che si aggira indicativamente oltre i  2 milioni  di bottiglie.

Giancarlo Pizzo