ASIA E AUSTRALIA LE NUOVE FRONTIERE DEL VINO ITALIANO

Simply Italian Great Wines Asia & Australia Tour 2019 19-21-25 Novembre | Seoul-Tokyo-Sydney

 

In Corea del Sud, Giappone e Australia il vino Made in Italy sta guadagnando un ruolo da protagonista. L’incontro con i player del settore nel tour mondiale organizzato da I.E.M.

 

Asia e Australia sono le ultime due mete del Simply Italian Great Wines Tour 2019. Dopo gli appuntamenti in mercati consolidati come la Corea del Sud (a Seoul il 19 novembre) e il Giappone (a Tokyo il 21 novembre), la terza e ultima tappa rappresenta una novità assoluta per gli eventi targati I.E.M. (International Exhibition Management): l'Australia. Il gran finale del tour sarà infatti a Sydney il 25 novembre, in un mercato dove i nostri prodotti di qualità stanno trovando sempre più spazio e seguito. Ad accogliere le Cantine italiane protagoniste saranno oltre 100 professionisti e rappresentanti del trade locale.

Il primo appuntamento è martedì 19 novembre al The Plaza di Seoul (119 Sogong-ro, Jung-gu): si parte alle ore 11 in Marple Hall con “Experience the Iconic Wines of the Grandi Marchi, Italy’s Premium Brands”, seminario e tasting guidato da Ms. Insoon Lee per l’Istituto Grandi Marchi. Il walk-around tasting in Diamond Hall è riservato agli importatori locali la mattina (ore 11-12.30), mentre dalle 13.30 alle 17 apre alla stampa e agli operatori.

Si prosegue giovedì 21 novembre a Tokyo, negli spazi del Meguro Gajoen Hotel (1-8-1 Shimomeguro, Meguro-ru). La mattina è dedicata agli incontri b2b con gli importatori e alle masterclass, condotte dal wine expert Isao Miyajima: “Franciacorta: One Territory, Three Denominations”, focus sulla tracciabilità e le regole delle denominazioni con il presidente di Federdoc Riccardo Ricci Curbastro; a seguire, replica “Experience the Iconic Wines of the Grandi Marchi”. La giornata si conclude ai banchi d’assaggio delle aziende protagoniste (ore 14-17), con un incontro conviviale organizzato da Federdoc: the “Aperitivo”.

Terza e ultima tappa, Sydney. Lunedì 25 novembre all’Intercontinental Hotel di Sydney (117 Macquarie Street) sarà Peter Bourne “The Wine Man” a guidare rispettivamente il seminario sul Franciacorta insieme al Presidente di Federdoc, Riccardo Ricci Curbastro (ore 11-12) e successivamente quello dell’Istituto Grandi Marchi, con i rappresentanti delle singole Aziende (ore 12.30-13.30). Nel pomeriggio si terrà il gran walk-around tasting dedicato alle aziende, con la presenza del Consorzio Terre Nostre, la partecipazione Istituzionale dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, seguito da un tasting aperto ad un pubblico selezionato. Gran finale con il “The Aperitivo” di Federdoc.

Il Simply Asia & Australia Tour 2019 rappresenta un’opportunità unica per incontrare i player del settore enoico in mercati di grande interesse per il vino italiano di qualità, ciascuno con le sue specificità. A partire dalla Corea del Sud, dove i Simply Italian Great Wines tornano per il quinto anno. Qui l'elevato reddito pro capite (30 mila dollari nel 2018) e la domanda di beni di lusso stanno spingendo anche il consumo vinicolo d’alta gamma; il prezzo medio delle bottiglie importate è 5,09 euro al litro (4,87 per l’Italia). «Nel 2018 le importazioni di vino hanno raggiunto un valore di oltre 206 milioni di euro (+11,4% rispetto al 2017)», spiega Marina Nedic, managing director di I.E.M. «Lo Stivale è fra i primi tre partner commerciali della Corea del Sud con oltre 29 milioni di euro (+11,1%), dopo Francia (67 milioni, +11,5%) e Cile (39 milioni, +8,7%)».

Il Simply Italian Tour torna a Tokyo per la sesta volta, perché «nonostante le campagne promozionali italiane si siano concentrate, negli ultimi anni, sulla Cina, il primo mercato orientale per le cantine del Belpaese è tutt’oggi il Giappone, che da decenni ha strette relazioni culturali e commerciali con l’Italia», specifica Marina Nedic. Grazie all’accordo di libero scambio tra Giappone e Ue, inoltre, dal 1 febbraio 2019 i vini europei beneficiano dell’esenzione fiscale. Le importazioni enoiche giapponesi valgono 1,4 miliardi di euro nel 2018, di cui quasi 166 milioni di euro dall’Italia (per 396 mila ettolitri). «Siamo il secondo Paese esportatore per valore e secondo fornitore di spumanti dopo la Francia, da cui proviene il 55% dell’import vinicolo totale (contro l’11,6% dello Stivale). Ma la produzione italiana è comunque considerata di elevata qualità, al pari dei vini d’Oltralpe».

Novità assoluta fra le mete degli eventi I.E.M., l’Australia rappresenta una nuova frontiera per l’export enoico italiano. «La solidità dell’economia nazionale, che ha mantenuto tassi positivi di crescita anche durante la crisi mondiale, e la presenza di consumatori evoluti, con buone disponibilità di reddito, hanno cambiato le strategie commerciali abbandonando l’obiettivo dei grandi volumi», conclude Marina Nedic. Anche in Australia i grandi volumi cedono ormai spazio alla qualità: i winelover sono disposti a spendere parecchio – oltre 400 dollari all’anno pro capite – per acquistare etichette selezionate e d’alta gamma. Uno scenario in cui si aprono spazi in precedenza impensabili per la nostra produzione enoica, che nella commercializzazione può contare anche sui ristoranti di cucina italiana.

 

(dati Wine Monitor – Nomisma)

 

I protagonisti

 

Partecipano al Simply Italian Asia & Australia Tour 2019 numerose realtà d’eccellenza da tutto lo Stivale.

A Seoul saranno presenti: Agriment (Piemonte, Emilia Romagna), Brandland (Calabria, Umbria, Toscana, Puglia, Marche, Piemonte, Campania), Cantina Sociale di Trento (Trentino Alto Adige), Cantine Campana (Emilia Romagna), CasalFarneto (Marche), Elledue (Abruzzo, Piemonte, Puglia, Toscana, Campania), International Wine Group (Veneto), Lombardini Vini (Emilia Romagna), Menicucci 1689 (Toscana), Ricci Curbastro (Lombardia), Tenute Rubino (Puglia), insieme a Carpenè Malvolti (Veneto), Col d’Orcia (Toscana), Jermann (Friuli Venezia Giulia), Michele Chiarlo (Piemonte) e Umani Ronchi (Marche) con l’Istituto del Vino Italiano di Qualità Grandi Marchi.

A Tokyo: Federdoc, Agriment (Piemonte, Umbria, Sicilia), Bindi Sergardi (Toscana), Brandland (Toscana, Piemonte, Veneto, Friuli, Campania), Cantina Sociale di Trento (Trentino Alto Adige), Cantine Campana (Emilia Romagna), Elledue (Abruzzo, Piemonte, Puglia, Toscana, Campania), International Wine Group (Veneto), Menicucci 1689 (Toscana), Ricci Curbastro (Lombardia), Terre Nere Campigli Vallone di Montalcino (Toscana), Villa Mattielli (Veneto), insieme a Carpenè Malvolti (Veneto), Col d’Orcia (Toscana), Jermann (Friuli Venezia Giulia), Michele Chiarlo (Piemonte), Umani Ronchi (Marche) con l’Istituto del Vino Italiano di Qualità Grandi Marchi.

 

A Sydney: Federdoc, Agriment (Piemonte, Umbria), Brandland (Campania, Piemonte, Umbria, Veneto, Toscana), Bortolomiol (Veneto), Colli Euganei (Veneto),  Cantina di Breganze (Veneto), Villa Mattielli (Veneto) e Tenuta 2Castelli (Veneto) con il Consorzio Terre Nostre, Ca’ Rugate (Veneto), International Wine Group (Veneto), Istituto Marchigiano di Tutela Vini (Marche), Le Rughe (Veneto), Tenute Rubino (Puglia), Ricci Curbastro (Lombardia), insieme a Carpenè Malvolti (Veneto), Col d’Orcia (Toscana), Jermann (Friuli Venezia Giulia), Masi (Veneto), Michele Chiarlo (Piemonte), Umani Ronchi (Marche) con l’Istituto del Vino Italiano di Qualità Grandi Marchi.