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Rinasce Scalinata Borghese

di Virgilio Pronzati

Foto di Claudia Paracchini

 

Dopo quindici anni di oblio ed abbandono rinasce Scalinata Borghese. Situata sopra piazza Tommaseo, un tempo collina d’Albaro, è oggi una bella testimonianza liberty ridata alla città. Costruita nel 1910 e dedicata a Giorgio Borghese, politico genovese che nel 1724 si trasferì a Montevideo, divenendone sindaco nel 1741. 

L’ampio atrio illuminato dal grande lampadario 

I progetti riguardanti la struttura per ospitare l’Accademia delle Belle Arti, non furono realizzati per mancanza di fondi. Col passare degli anni Scalinata Borghese cambiò l’originaria vocazione, passando da centro culturale e museale a sede del Comune, poi palestra, sede Asl, e infine per un breve periodo del 2009, un laboratorio d’arti varie, gestiti da un gruppo di architetti ed artisti. 

Il fornito lounge bar

Poi solo desolazione e degrado per abbandono totale. Lo splendore di oggi ha origini nel 2004. Ossia dall’allora richiesta di acquisizione fatta da Davide Viziano per ripristinare Scalinata Borghese, sono passati ben 15 anni. Un investimento importante che si aggira sui due milioni di euro. Viziano ritiene che l’ingente somma, visto che per quarant'anni avrà gli spazi in concessione, sarà recuperata col ricavo della gestione. Un atto d’amore per la sua città. 

Slanciale colonne bianche sostengono l’ammezzato col ristorante 

All’apertura-inaugurazione dello scorso 21 gennaio alle 16,20, oltre duecento invitati e non, tra cui l’Assessore Ilaria Cavo, il noto l’antiquario Marcello Cambi, altre personalità del mondo politico ed imprenditoriale, giornalisti e, naturalmente, Davide Viziano artefice della rinascita dello storico locale liberty, coadiuvato delle sue due figlie Maria Luisa e Nicoletta.

Parte del raccolto e sobrio ristorante Novecento

Dalle grandi tre vetrate che illuminano l’elegante salone, si scorge un fornitissimo lounge bar, banchi vetrine colmi di golosità create da Massimo Travaglini del noto Fokaccia, entrambi circondati da innumerevoli visitatori.

Il costruttore Davide Viziano con lo chef Mattia Congia e l’Assessore Regionale Ilaria Cavo

All’interno un grande e fastoso lampadario, sedie e tavolini con soddisfatti clienti, sul fondo eleganti vetrine con vini e distillati pregiati.  Slanciate colonne bianche sostengono l’ammezzato col ristorante.

Il noto antiquario Marcello Cambi 

Un locale elegante ma sobrio, raccolto, per clienti-gourmet e cene per eventi speciali.  Ad accogliervi in sala, il maitre Mario Rocca che vi consiglierà le creazione del giovane e bravo chef Mattia Congia. Al piano interrato, raggiungibile con una scalinata interna, uno spazio da dedicare a eventi, convegni e feste private. 

Le golosità di Massimo Travaglini

Ancora in fase di finitura la spaziosa terrazza che sarà collegata al bar attraverso un giardino d’inverno realizzato con un padiglione di ferro e vetro sulle stile art decò.

La nostra Claudia sulla storica scalinata

 

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