ALCUNI MOTIVI PER ANDARE A LOANO

 

Di Virgilio Pronzati

 

Un po’ di storia

 

 Loano vista dall'alto 

Nel territorio loanese, l'uomo visse dalle epoche più antiche. Scavi archeologici  nelle aree collinare e cittadina, hanno riportato in luce oggetti e materiali dall' età del rame in poi. Come pure l’insediamento di tribù liguri venute dall’Albenganese. Notevoli i reperti lasciati dai Romani. Resti di mosaico sono stati trovati nell’800 in zona Olivette e nelle vie cittadine. Un muro d’alcuni metri di una costruzione, tegoloni sepolcrali, lampade votive, monete romane e un mosaico pavimentale adesso conservato nel Palazzo Doria, attestano che in quell’epoca vi furono insediamenti abitativi nella piana ovest del Nimbalto, e sulle prime pendici collinari a levante.

 Fontana di Valter Valentini sul lungomare 

Nel Medio Evo, per le continue incursioni dei barbari e le scorrerie saracene, le popolazioni locali si rifugiarono sulle colline. Con l'arrivo dei Longobardi e dei Franchi si sviluppa il monachesimo Benedettino. E proprio in questo contesto che,  per la prima volta, è documentato il nome di Lovenis ossia Loano. Intorno all’anno Mille, Loano passò ai Vescovi d’Albenga e, nel 1076 ritornò ai Benedettini. Poi fu la volta dei Doria. Questa potente famiglia ne venne in possesso nel 1263 per ordine del Vescovo d’Albenga Lanfranco Dinegro. Con i Doria, Loano fa grandi progressi economici e culturali, restando quasi ininterrottamente con questa signoria, sino al 1737, quando fu venduta ai Savoia. Cinquantotto anni dopo, Loano fu a centro di un evento bellico, noto come La Battaglia di Loano. Le Armate Rivoluzionarie Francesi (Armata d'Italia) sconfiggono le Armate Imperiali Austriache (Armata di Lombardia) e Reali Sarde. Questa vittoria in territorio italiano, riportata come prima sull'Arco di Trionfo a Parigi, apre la strada a quella che sarà la Prima Campagna d'Italia condotta, cinque mesi più tardi, dalla stessa armata comandata da un nuovo giovane generale: Napoleone Buonaparte. 

La sua vocazione turistica

 Passeggiata Loano

Passando all’aspetto economico, Loano sino alla metà dell’800, attraversò un periodo florido, derivato dalla fiorente attività cantieristica e mercantile. Con la cessata attività dei cantieri navali, la città tornò a vivere sui modesti ricavi derivati dall’agricoltura e dal commercio. Se tra le due guerre Loano intravede una vocazione turistica dotandosi di colonie e alberghi, l’industria dell’ospitalità iniziò il suo lento ma crescente cammino che, dagli anni ’60, la vedrà protagonista.  

Una lunga striscia di fine sabbia dorata, un mare pulito, un clima mite anche d’inverno, alberghi e pensioni accoglienti. Il tutto contornato da verdi colline decorate da ville e casette. Un centro storico interessante, una passeggiata sul mare, piazze con fontane create da artisti, storici Palazzi Doria (oggi Municipio) e del Capitano, un seicentesco maniero eretto dai Doria immerso in un parco e cinto da mura, varie manifestazioni sportive e folcloristiche, e grandi eventi musicali di livello internazionale, sono senz’altro dei validi motivi d’interesse e richiamo

 

La cucina loanese

 

Anche se rischio di non apparire gentile e cordiale, devo affermare che la cucina locale deriva, come quella di quasi tutto l’arco delle due riviere, da quella genovese. Uniche e interessanti particolarità di Loano, la torta dolce di zucca, un tempo presente sulla tavola delle festività di fine anno e, il desueto e buono marò, un pesto a base di fave fresche, per condire pasta asciutta ed in brodo.  Ma andando per ordine, le verdue pinn-ne, gustosi ortaggi ripieni (cipolle, zucchine e melanzane) cotti in forno, ma - meglio - nel passato, fritte in fragrante e caldissimo extravergine. Frittate e torte d’erbette di campo (simile alla cappuccina), l’antica fainà, la farinata, i frisceu (frittelle con bianchetti, erbette o con baccalà, fritte nell’extravergine), i cuculi (frisceu di farina di ceci),  anciue:  acciughe in tutti i modi: crude marinate, infarinate e ripiene e fritte, e nella minestra, muscoli al verde, mandilli de saea, trofie e trofiette co-o pestu (lasagne e gnocchi e troffiette col pesto), taggiaen co-o tuccu de funzi (taglierini col sugo di funghi),  ravieu de pexu, e de carne co-o tuccu (ravioli di pesce, e di carne con ragù di carne), laxerti co-i poixi: sgombri con piselli,  purpu co-e patatte e l’aggiu:  polpo con patate e aglio, buridda di pesce e di stoccafisso. Zemin de seppie e co-e articiocche (seppie in umido con bietole e funghi secchi, e con carciofi), luassu buggiu e in tu furnu (branzino bollito e al forno),

 Fainà 

Per gli amanti della carne, cuniggiu in cassoula (coniglio alla carlona con quello che si trovava, in casseruola), pulastru in cassoula e in tu furnu (pollo in casseruola e al forno), fricassea de agnellettu co-e articiocche (spezzatino di agnelletto con carciofi), agnellu e cravettu in tu furnu co-e patatte (agnello e capretto con patate al forno), vitella co-i funzi neigri (vitella con funghi porcini), çimma pinn-a (cima ripiena: pancia di vitello farcita).  Tra i dolci, l’antica turta duçe de succa (torta dolce di zucca), bunettu (budino di latte con uova), le biscette (esse di pasta frolla con nocciole e acqua di fior d’arancio), amaretti e frutti canditi. Tutto questo ben di Dio, contrae matrimonio d’amore con i vini Doc e IGT della provincia di Savona.  Un motivo in più per venire o ritornare a Loano. 

 

La bottega delle cose buone 

 

 Da sin. Angelo e Maria Carla Romuani con il figlio Marco e una loro collaboratrice 

Ma non solo. In questa solare cittadina c'è una “bottega” particolare. Qui è il paradiso dei novelli gourmet.  Molti tipi di farine e legumi, pasta secca di rinomati pastifici, frutti freschi e secchi di tutti i tipi, olio extravergine di qualità, ortaggi freschi e in gran parte locali, birre di gran pregio, vini Doc e Docg e di ricerca e una ricca varietà di frutti canditi che troneggiano nella vetrina sul lato mare.

 Una cascata di golosi frutti canditi 

Una vera gioia per gli occhi ma ancor più il palato, che catturano la voglia di grandi e piccini.  Nel periodo che anticipa le feste di fine anno e subito dopo, venire a Loano è godere di un clima ideale, stimola a rilassarsi e divertirsi e, da non dimenticare, l'acquisto di golosità nella bottega della famiglia Romuani.