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PILLOLE DI GENOVA - 2
di Alessandra Pocaterra
VIA SAN BENEDETTO E LA STAZIONE MARITTIMA
In via San Benedetto (la via che scende dalla Stazione Principe alla Stazione Marittima), c'è una splendida villa: La Villa del Principe, conosciuta anche come Palazzo del Principe o ancora come Palazzo di Andrea Doria a Fassolo. Questa era la residenza del principe ammiraglio Andrea Doria; nello splendido giardino all'Italiana si possono ammirare: la statua del Nettuno che in realtà era proprio il principe Doria rappresentato esattamente come Nettuno senza vesti e la statua del Tritone.
Lo splendido Palazzo fu edificato nel cinquecento e si trovava al di fuori delle mura. Al suo interno si possono ammirare arazzi, affreschi , stucchi e arredi.
Si narra che quando Carlo V partì dalla Germania per raggiungere Genova si espresse più volte con ironia sull'avarizia dei Genovesi, allora Andrea Doria informato del fatto, invitò Carlo V e fece apparecchiare una tavolata immensa con piatti e bicchieri d'oro zecchino offrendo al fortunato avventore cibi e leccornie di ogni tipo, pietti e bicchieri che poi avrebbe gettato dal balcone sotto gli occhi dello stupefatto ospite, facendogli così cambiare opinione. Ma pochi sanno che il furbo Andrea Doria aveva fatto sistemare una rete per far si che le stoviglie non si rovinassero. Il Palazzo si può visitare durante i “Rolli Day”.
Nell’ultimo ventennio del XIX secolo la crescita demografica e la crisi economica incentivarono il fenomeno migratorio che fece di Genova il porto di partenza più attrezzato per i flussi provenienti da tutta l’Italia del nord. Nello stesso periodo si consolidava il fenomeno elitario dei viaggi di piacere oltreoceano. L’edificio esistente su Ponte Federico Guglielmo (una piccola palazzina) si rivelò ben presto inadeguato e si decise pertanto di realizzare una Stazione Marittima che rispecchiasse il prestigio della città. I lavori ebbero inizio nel 1914 e ripresero, dopo l’interruzione dovuta alla guerra, nel 1924 e nell’Ottobre del 1930 venne inaugurata la Stazione Marittima di Ponte dei Mille. In questa stazione transitarono personaggi come Orson Welles, Winston Churchill, Harry Truman, Igor Stravinsky.
VIA BALBI
Progettata nel 1585 fu costruita per volere di Stefano Balbi membro di una ricchissima famiglia di banchieri tanto che veniva chiamata “Strada delli Signori Balbi” ma Stefano Balbi volle anche la costruzione di altri bellissimi palazzi in questa via uno su tutti: Palazzo Reale (già Durazzo) una sontuosa costruzione seicentesca progettata dal Ticinese P.F. Cantone da Michele Moncino, e Giovanni Angelo Falcone. All'interno si possono ammirare: un giardino semplicemente scenografico e la stupenda Galleria degli Specchi. Questo Palazzo fu venduto dai Balbi ai Durazzo nel 1677.
Palazzo Durazzo Pallavicini semplice e severa opera di Bartolomeo Bianco (Como) secolo XVII qui si trova la più bella e ricca collezione di opere del Van Dyck.
Il Palazzo di via Balbi 5 è sorto nel diciassettesimo secolo come Collegio dei Gesuiti per volontà della famiglia Balbi, dove aveva già costruito numerose sontuose dimore. Oggi diventato sede della Facoltà di Scienze Umanistiche, il Palazzo dell’Ateneo ha subito nel corso del tempo mutamenti e modifiche strutturali.
I Palazzi fanno parte dei Rolli di Genova.
Da via Balbi arriviamo in Piazza Acquaverde dove esiste la stazione ferroviaria di Genova Principe.
La Stazione fu costruita su progetto dell’architetto Alessandro Mazzucchetti nel 1860. Il primo complesso era costituito da una grande volta in acciaio a campata unica impostata su corpi di fabbrica laterali. Il fabbricato viaggiatori presentava i tratti tipici delle costruzioni di ispirazione neoclassica: linee architettoniche severe e forme imponenti ed essenziali. Il portico, che ancor oggi accoglie i viaggiatori in partenza, è in stile dorico, arricchito da elementi decorativi che esaltano il gioco dei volumi. Durante la guerra, la grande volta in acciaio fu smantellata per utilizzare il metallo a fini bellici e non fu più ricostruita.
Alcuni recenti rilievi hanno avvalorato la tesi che sotto alla Stazione attuale ve ne sia un'altra sotterranea. In Piazza Acquaverde svetta il bellissimo Hotel Savoia che apri al pubblico il 27 ottobre 1897 per opera di due industriali, Lippert e Fioroni. L'Hotel ha ospitato musicisti, personaggi politici, reali e artisti e all'interno si può ancora respirare l'aria della Belle Epoque.