NEWS DALLA CINA

 

Parte l’indagine OMS sulle origini del Covid

Terminata la quarantena dei due membri risultati positivi, parte l’indagine del team incaricato dall’OMS di indagare sul virus a Wuhan

Giovedì 28, terminato il periodo di quarantena per i due membri risultati positivi, inizia finalmente l’indagine dei 14 scienziati dell’OMS a Wuhan sulle origini del Covid19. L’arrivo del team in Cina è stato piuttosto travagliato: prima ritardi nell’emissione del visto, poi un tampone risultato positivo per due membri che hanno dovuto conseguentemente sottoporsi a 14 giorni di quarantena obbligatoria. (SCMP)

 

Vaccino: quasi 23 milioni le dosi somministrate

Sono state somministrate 22.77 milioni di dosi di vaccino ai cittadini cinesi, dichiara la Commissione Nazionale per la Salute. Anche il presidente indonesiano si è fatto iniettare sorridente il vaccino cinese.

Mercoledì 27 Zeng Yixin, a capo della Commissione Nazionale per la Salute, ha dichiarato che sono state somministrate 22.77 milioni di dosi di vaccino anti Covid19 alla popolazione cinese. Sulla scena internazionale l’accoglienza riservata al vaccino di produzione cinese è eterogenea, ma nello stesso giorno il presidente indonesiano Joko Widodo si è fatto immortalare fieramente mentre gli veniva somministrato il vaccino SinoVac, acquistato in gran quantità dal suo paese. (Xinhua, Xinhua)

 

Nuove regole per la dogana cine

Nel nuovo “Catalogo” aggiunte nuove ottemperanze riguardo il luogo di lavorazione del vino e la registrazione del marchio

Cambiano le regole della dogana cinese per le importazioni di vino. Nel “Catalogo di dichiarazione doganale della Dogana della Repubblica Popolare Cinese” (edizione 2021) pubblicato il 31/12/2020, un totale di 96 elementi sono stati cancellati, aggiunti e rivisti, coinvolgendo 440 categorie merceologiche. Per quanto concerne la nostra bevanda preferita, bisognerà fare attenzione a dove il vino viene processato – ovvero se viene importato sfuso e poi imbottigliato in Cina, oppure etichettato in Cina; inoltre, bisognerà specificare nei documenti doganali la situazione di registrazione marchio dei prodotti. (Lookvin)

 

Cina: ristorazione in ripresa

Secondo i dati del Ministero del Commercio, nel dicembre 2020 il settore della ristorazione è tornato a crescere, segnando un +0,4%.

L'industria della ristorazione cinese ha avuto una ripresa nel dicembre 2020, con i consumi che sono tornati allo stesso livello registrato un anno prima, secondo i dati ufficiali. Secondo il Ministero del Commercio, il fatturato del settore è aumentato dello 0,4% su base annua nel dicembre dello scorso anno, questo grazie anche alla risposta attiva del settore all’emergenza sanitaria: ha infatti saputo migliorare qualità e servizio integrando offline e online.

 

Capodanno cinese vs Covid19

L’avvicinarsi della più importante festività dell’anno preoccupa le autorità: incentivi a non spostarsi, tra cui anche gli esordi dello yuan digitale.

Si avvicina sempre di più lo spettro del capodanno cinese, e dell’esodo di massa che annualmente esso porta con sé, chiamato 春运 chunyun. In un comunicato congiunto di ministeri e commissioni, il governo ha invitato la popolazione a non spostarsi dal proprio domicilio per i festeggiamenti. Numerosi sono gli incentivi a non tornare al proprio paese natio per la festa tradizionale: a Shenzhen si approfitta per testare la nuova valuta digitale, elargendo un totale di 20 milioni di yuan digitali ai lavoratori migranti che sceglieranno di non tornare a casa per capodanno. (Xinhua, Caixin)

 

TikTok bandito dall’India

Dopo gli avvertimenti, diventa ufficiale il ban di TikTok e altre 58 app cinesi in India a causa di dubbi su privacy e sicurezza sollevati dal governo indiano.

Diventa ufficiale il ban del Ministero indiano: i cittadini del grande paese asiatico non potranno più utilizzare TikTok e altre 58 app cinesi a causa di dubbi su privacy e sicurezza. Dopo un limbo in cui è stata data la possibilità alle aziende cinesi di adeguarsi alle norme imposte dal governo indiano, il ban è ufficialmente entrato in vigore il 26 gennaio. La risposta cinese non si è fatta attendere: l’editoriale del quotidiano nazionalista Global Times afferma che le aziende cinesi dovrebbero “chiedere risarcimenti all’India”. (Nikkei, Global Times)

 

 

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