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PER IL MONDO DEGLI EVENTI IPOTESI DI RIPARTENZA DA LUGLIO

 

 

ANBC: “SIAMO FUORI TEMPO MASSIMO. TOGLIERCI ANCHE GIUGNO SAREBBE IL COLPO DI GRAZIA” 

 

Come è ormai noto a tutti dalla scorsa settimana non si fa che parlare di ripartenza, che vedrà nel prossimo 26 aprile la data per riprendere gradualmente le attività di svariati settori. Invece, su quando potranno ripartire gli eventi, sia privati che business, poche parole e niente di ufficiale, solo delle preoccupanti indiscrezioni. Preoccupanti perché, a quanto pare, il Governo ha individuato una data di ripresa per il nostro comparto nel 1 luglio, tra ben più di due mesi. Se fosse davvero così saremmo evidentemente fuori tempo massimo!” Questo l’amaro commento di Paolo Capurro, Presidente di ANBC, Associazione Nazionale Banqueting e Catering.

È da giorni che aspettiamo indicazioni chiare e precise su come e quando i nostri imprenditori potranno riprendere le loro attività, ma non è certo questa la notizia che volevamo commentare. Ricordo a tutti che siamo praticamente fermi da marzo dello scorso anno e che i nostri fatturati sono crollati mediamente del 90%. In ragione di questo dobbiamo attendere ancora più di due mesi? Non possiamo più aspettare, non ce lo possiamo permettere in nessun modo. Per questo riteniamo giusto anticipare la data di almeno un mese, per non perdere anche le poche prenotazioni che dall’anno scorso sono state posticipate a giugno del 2021. In caso contrario sarà necessario ragionare su indennizzi finalmente adeguati, che tengano conto delle enormi perdite e dei costi fissi, o per noi si tratterebbe del colpo di grazia!”.

Tra l’altro, faccio presente a chi è preposto a prendere questo tipo di decisioni che il nostro lavoro dipende in maniera sostanziale dalla possibilità di programmare, quindi dobbiamo avere delle certezze. - Conclude Capurro - Anche in termini di sicurezza, siamo sicuri di poter riprendere a lavorare in tranquillità, per tanti motivi. Prima di tutto perché siamo promotori di protocolli ancora più stringenti di quanto non siano quelli imposti dalle Istituzioni, poi perché andiamo verso la bella stagione e la maggior parte degli eventi saranno organizzati all’aperto. Lavoreremo con un numero chiuso di invitati parametrato allo spazio a disposizione, con la preiscrizione e la tracciabilità di tutti i partecipanti. E ancora, stiamo valutando la possibilità di richiedere agli ospiti ulteriori garanzie, magari dimostrando di essere vaccinati o facendo un tampone nelle 48 ore precedenti l’evento. Insomma, possiamo riprendere il lavoro in sicurezza, e abbiamo bisogno di farlo prima possibile. Così non si va più avanti!

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Andrea Pascale

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