IL CONSIGLIO STRAORDINARIO DEL CONSORZIO

DEL BRUNELLO DI MONTALCINO,
RIBADISCE  LA  PROPRIA   CONDANNA
E DELIBERA AZIONI CONCRETE DI SOLI-

DARIETÀ PER L’AZIENDA

 

Il consiglio straordinario del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, riunitosi questa mattina per discutere  in merito alla vicenda che ha coinvolto l’azienda Case Basse, ha voluto ribadire con forza la propria condanna per l’atto vandalico che lo ha colpito e riaffermare la solidarietà delle aziende produttrici e di tutto il territorio. Tale solidarietà è stata espressa immediatamente dal Presidente Fabrizio Bindocci, che ha manifestato fin da subito una sentita vicinanza morale ribadita anche durante un incontro con il produttore, durante il quale il Presidente ha proposto azioni concrete. Il consiglio ha deliberato di farsi promotore verso i soci di raccogliere vino da donare all’azienda Case Basse. Al consiglio straordinario è intervenuto anche il sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli a testimonianza che la gravità del gesto ha colpito non un’azienda ma tutto il sistema montalcinese, che ha subito un gesto grave ed inaccettabile. Il Presidente e il sindaco hanno voluto sottolineare che il territorio è attivo e laborioso e la solidarietà tra produttori, che da sempre rappresenta un grande valore, è totale. In attesa che le indagini facciano chiarezza su quanto avvenuto, il Consorzio si mette a disposizione dell’azienda Case Basse per qualsiasi supporto sia necessario.

I produttori dei vini di Montalcino sono 250 (di cui 208 imbottigliatori), tutti associati al Consorzio. Complessivamente gli ettari a vigneto nel territorio di Montalcino sono 3500 così ripartiti: 2100 ettari coltivati a Brunello di Montalcino510 ettari coltivati a Rosso di Montalcino50 ettari coltivati a Moscadello di Montalcino480 ettari coltivati a Sant’Antimo Doc; la restante parte è coltivata a Igt.

Mediamente ogni anno sono prodotte 8.500.000 bottiglie di Brunello di Montalcino4.000.000 di Rosso di Montalcino80.000 di Moscadello di Montalcino500.000 di Sant’Antimo.

La produzione è esportata per il 65%; il principale mercato è rappresentato dagli Stati Uniti (25%), seguito dalla Germania (7,5%) e dai principali paesi europei.

Il giro d’affari del settore vitivinicolo a Montalcino è mediamente di 150 milioni di Euro.

Il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino è nato nel 1967 all'indomani del riconoscimento della D.O.C., come libera associazione fra i produttori, intenzionati a tutelare il loro vino il cui prestigio sempre più andava affermandosi. Ha rappresentato in questi anni uno strumento di scrupolosa e responsabile autodisciplina, sollecitando un coagulo fra aziende vecchie e nuove, piccole e grandi, così che le consolidate e sagge abitudini sono diventate una comune strategia per il successo qualitativo. Il Consorzio tutela e valorizza tutti e quattro i vini a denominazione di Montalcino: Brunello di Montalcino, Rosso di Montalcino, Moscadello di Montalcino e Sant’Antimo.