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CASTELLETTI (UIV) CAMBIO DI PASSO DA PROMOZIONE E SOSTENIBILITÀ

 

MANTOVANI (VERONAFIERE) VINITALY STRATEGICO PER PREVEDERE DINAMICHE BUSINESS

“La crescita del valore negli ultimi anni è stata più rilevante rispetto a quella degli altri Paesi produttori – ha detto il segretario generale di Uiv, Paolo Castelletti -, ma siamo a metà del guado e i margini potenziali sono notevoli, considerata la qualità del prodotto. Serve un cambio di passo sul fronte del posizionamento del brand e dell’identità del nostro vino; asset raggiungibili attraverso politiche di settore lungimiranti e concertate con le imprese, con un approccio meno individualistico alla promozione, una maggior omogeneità nello standing elevato delle grandi denominazioni e un importante lavoro identitario legato alle nuove tendenze, a partire dai vini green. Sul tema sarà fondamentale completare il processo di definizione della norma pubblica in materia di sostenibilità che porterà ad avere, primi in Europa, un logo di Stato sui prodotti con certificazione sostenibile, sull’esempio neozelandese”.

Per il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani: “Oggi, come nelle migliori industry del made in Italy, la sfida del vino tricolore si gioca su analisi, strategie, promozione, identità, relazioni on e off line. Il settore gioca sempre più la sua partita del futuro su questi elementi, e Vinitaly vuole essere partner di questa sfida, così come lo è stato in passato. Per questo abbiamo sposato il nuovo Osservatorio: l’introspezione sui mercati è un aspetto fondamentale per Vinitaly, che vuole sempre più prevedere le dinamiche del business, oltre a proporre strategie e azioni al comparto, alle sue organizzazioni e istituzioni”.

 

SPARKLING: VERSO UN LUSSO DEMOCRATICO

Più articolata, secondo l’analisi condotta dall’Osservatorio del vino, la questione spumanti. Grazie al Prosecco il valore delle bollicine italiane è quasi quadruplicato negli ultimi 10 anni, superando nel 2020 la soglia dei 4 milioni di ettolitri. Un caso probabilmente unico tra i settori del made in Italy che ora punta verso la sfida del ‘lusso democratico’. Quello di occupare progressivamente la fascia mediana – cita lo studio - è stato un grande merito della spumantistica nazionale, in quanto si è andati a creare un segmento di mercato prima inesistente. La sfida dei prossimi anni sarà quella di provare a occupare anche la fascia premium, quella compresa tra 7 e 10 euro: a livello mondiale, infatti, solo il 13% delle vendite è in questo segmento, dove sono presenti per lo più gli Champagne di ‘primo prezzo’. Il Prosecco, che non potrà più pensare di crescere solo muscolarmente, deve ambire a innestare una crescita valoriale, e l’operazione Prosecco rosa va proprio in questa direzione. Un fenomeno che ha inoltre fatto da traino a una tipologia quella degli spumanti italiani che entro 3 anni anni sfiorerà il miliardo di bottiglie, con la crescita di produzioni autoctone la cui opzione premium sembra quella più indicata.

Alla presentazione dell’Osservatorio, anche gli interventi in tavola rotonda del presidente Marchesi Frescobaldi e vicepresidente Uiv, Lamberto Frescobaldi; del Ceo di Terra Moretti, Massimo Tuzzi; del Ceo di Kellerei Girlan, Oscar Lorandi; del presidente del Consorzio del Prosecco Doc, Stefano Zanette e del responsabile Solaia e clienti privati di Antinori, Francesco Visani.

 

L’OSSERVATORIO DEL VINO - Una innovativa piattaforma informatica che mette a disposizione – attraverso un articolato quanto semplice query system – tutti i dati più importanti per il settore vitivinicolo. Oltre alle indagini esclusive di Wine Intelligence sui trend di consumo a livello globale e accessi privilegiati alle banche dati di Iwsr, il più prestigioso istituto di ricerca sul settore degli alcolici a livello internazionale. In totale sono 3 milioni i dati gestiti dalla piattaforma di Unione italiana vini, per un osservatorio privilegiato sul vino realizzato in collaborazione con Vinitaly e sviluppato a livello informatico da Maxidata-Gruppo Zucchetti. Tre i database per altrettanti macrotemi: commercio mondiale (import-export di tutti i Paesi, confezionato, BiB, sfuso e spumanti), potenziale (superfici e produzioni mondiali, imbottigliamenti di tutte le Do-Ig italiane, giacenze mensili) e prezzi del vino sfuso e uve (oltre 250 prodotti quotati settimanalmente e circa 500 nello storico dal 2010).

 

Sara Faroni

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