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TUTTI IN PENTOLA!

III EDIZIONE 
GRAN FESTA DEL BOLLITO A FONTANELLATO (PR)

Sabato 9 e domenica 10 febbraio 2013

 

Fontanellato, il Comune e l'Azienda Agricola An.fo.ra., celebrano uno dei piatti principe della tradizione culinaria delle Terre Verdiane, presente nelle tavole popolari e in quelle dei nobili che furono, secoli e secoli fa. Quando l’inverno dà il suo colpo di coda finale, portare in tavola un fumante Bollito significa rievocare i legami famigliari attorno al focolare, oltre che essere un simbolo dell’ospitalità e della cultura culinaria del parmense – spiegano gli organizzatori - Fatto a regola d'arte ha diritto di cittadinanza tra le migliori specialità di casa nostra. La lenta bollitura per più ore e l’eventuale aromatizzazione con verdure e spezie sono sinonimo di “tempi slow”, in linea con l’approccio alla vita proprio di una Cittaslow quale è Fontanellato, Città d’Arte e Cultura, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Programma in breve: Cena di Gala in Castello sabato 9 febbraio in Rocca Sanvitale.
Domenica 10 febbraio: convegno scientifico a cura dei professori  dell’Università degli Studi di Torino con presentazione delle ricerche condotte in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza sulla razza piemontese e sulla sua attitudine per una carne di qualità. Tavola rotonda moderata da giornalisti enogastronomi con protagonisti cuochi e macellai del parmense. Dibattito sul consumo consapevole di carne di bue, sui tagli ed i segreti della cucina. In piazza e in centro storico sempre il 10 febbraio: degustazioni e pranzi “La Buona Carne di Bue in tavola: Sapori di Ieri, Saperi di Oggi, Piaceri di Sempre” per tutti a cura degli chef del Ristorante Tre Pozzi di Fontanellato, a prezzo popolare; visite guidate al maniero a tema “Come mangiavano i nobili nell’800?”; mostra-mercato Coldiretti-Campagna Amica con prodotti tipici davanti alla Rocca e stand con produttori di carne e di salumi tipici di Parma; premiazione della miglior salsa da sposare ai bolliti. Il Bollito nel Territorio: la migliore tradizione dei bolliti nei locali che hanno aderito alla manifestazione.

 

 

Qualche chicca??? Il cappello del prete con la salsa verde al prezzemolo. La fettina di manzo che si scioglie in bocca con le cipolline in agrodolce di contorno e la mostarda piccante al punto giusto. Il brodo “con gli occhi” - come dicono i bambini nel parmense - per indicare la luminosa doratura, chiara, maculata da gocce più brillanti, in cui è stata cotta la carne di bue. Ed i cappelletti ripieni di stracotto da coprire di abbondante Parmigiano Reggiano....



Francesca Maffini

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