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Formaggi

A IMOLA: LA FORMULA 1 & PARMIGIANO REGGIANO

 

 

La Formula 1 è sbarcata a Imola: la quarta prova del Mondiale si svolge oggi nella Food Valley. Un Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna che ha voluto omaggiare la Scuderia Ferrari con una vera e propria icona del saper fare italiano: una forma di Parmigiano Reggiano, la Dop italiana più amata nel mondo. Nella foto, da sinistra, Manlio di Stefano, sottosegretario agli Affari Esteri, Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, Mattia Binotto, Team principal Scuderia Ferrari e Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia Romagna.

 

Fabrizio Raimondi

 

"PROVOLONE VALPADANA DOP TRA I PRODOTTI ENOGASTRONOMICI ITALIANI D’ECCELLENZA PIÚ ACQUISTATI E APPREZZATI IN ITALIA E ALL’ESTERO"

 

Ottime performance per il Provolone Valpadana DOP, nonostante il periodo incerto.  Il Provolone Valpadana DOP, protagonista della campagna “Choose your taste, sweet or spicy, only from Eu”, progetto triennale che si propone di migliorare il grado di riconoscibilità dei prodotti a marchio europeo di qualità e aumentarne competitività e consumo, promosso dall’omonimo Consorzio e che gode del co-finanziamento dalla Commissione Europea, si conferma uno dei prodotti enogastronomici italiani d’eccellenza più acquistati ed apprezzati in Italia e all’estero. È oggi infatti il 7° formaggio a marchio per produzione certificata e valore alla produzione e al consumo.

 

Nel 2021, la percentuale del latte destinato alla Produzione di Provolone Valpadana Dop ha conosciuto un incremento del +1% rispetto all'anno precedente, confermando l’andamento positivo delle annate precedenti e superando abbondantemente le 7.400 tonnellate di formaggio prodotte.

Anche l’export, nel periodo gennaio/novembre 2021, ha visto ottimi risultati facendo registrare un eccezionale dato nel totale complessivo della voce doganale "Provolone", che comprende anche il Provolone Valpadana, segnando un incremento del +20% e avvicinandosi al record storico delle 7.800 tonnellate di prodotto esportate. Il versatile ed iconico formaggio si conferma così essere uno dei prodotti a marchio DOP più riconosciuto ed apprezzato anche a livello internazionale.

 

“Le ragioni di tale successo - afferma il Presidente del Consorzio Libero Stradiotti - risiedono anche nel fatto che sempre più attenzione viene dedicata ai temi della sostenibilità e alle dinamiche ambientali, sempre più oggetto di approfondimenti e studio.

A cominciare dall'impiego del suolo nel rispetto dei nuovi obiettivi climatici fissati dalla UE per il 2030, in cui il Consorzio esprimerà il proprio impegno, attraverso i propri associati, azioni che andranno a bilanciare le emissioni con un equivalente assorbimento di CO2 dall'atmosfera, operando per migliorare alimentazione e benessere animale. L'attenzione sarà concentrata, quindi, su una riduzione significativa dell'uso di pesticidi chimici, fertilizzanti e antibiotici ed un maggiore ricorso a pratiche sostenibili: agricoltura di precisione, biologica, agroecologia e agrosilvicoltura.

Dare vigore alla strategia “dal produttore al consumatore” per un sistema alimentare sostenibile, volto a ridurre l'impatto ambientale delle produzioni, intervenendo in tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto, sarà il percorso virtuoso che il Consorzio continuerà a sollecitare presso i propri associati ed in accordo con istituti di ricerca ed università.

Il Consorzio, quindi, manterrà alta l'attenzione per cogliere le sensibilità insorgenti e tramutarle in progetti utili a rendere il futuro dei nostri figli e nipoti, che saranno i consumatori di domani, più consapevoli nelle scelte alimentari che valorizzino non solo il territorio ma anche le caratteristiche nutrizionali dei prodotti della nostra terra."

 

BLANCDENOIR COMMUNICATION AGENCY

NUTRI-SCORE: DISINFORMANTE E CONTRO LA QUALITÀ DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI. DA BRUXELLES CON VERGOGNA!

 

 

IL PARMIGIANO REGGIANO FA SQUADRA CON GLI ALTRI FORMAGGI DOP CONTRO IL NUTRI-SCORE

 

Un’etichetta mette a rischio il Parmigiano Reggiano e i formaggi simbolo del Made in Italy alimentare, già alle prese con la contrazione dei consumi e con l’emergenza materie prime per l’alimentazione animale innescata dal conflitto in Ucraina. Tanto che non è più impossibile un domani dove uno spaghetto al pomodoro sarà senza Parmigiano Reggiano, una caprese senza Mozzarella di Bufala Campana un risotto al radicchio e Gorgonzola… senza Gorgonzola. Piatti senz’anima e più “poveri” anche dal punto di vista nutrizionale, monchi delle DOP che il mondo ci invidia. E che entro un anno rischiano di sparire dalle tavole italiane (e non solo), se l’Unione Europea approverà l’etichettatura Nutri-Score.

“Il Parmigiano Reggiano è l’alfiere di questa battaglia da quando, a settembre 2020, il Consiglio d’Amministrazione del Consorzio ha deliberato che il Nutri-Score non potesse comparire sull’etichetta del nostro formaggio. È importante che ci sia un’azione coordinata di tutti i Consorzi interessati volta a scongiurare l’entrata in vigore di un sistema dannoso per i consumatori e per le filiere dei prodotti d’eccellenza, italiani ed europei”, ha affermato il presidente del Consorzio, Nicola Bertinelli.

Attraverso una campagna social che mette al centro piatti iconici italiani “SENZA” in cui il formaggio è ingrediente distintivo, AFIDOP – l’Associazione dei Formaggi Italiani DOP con i Consorzi di Tutela dei formaggi a denominazione d’origine protetta motivano il loro No al Nutri-Score alla presenza delle Istituzioni. Per AFIDOP, l’etichetta a semaforo, attribuendo un colore “sfavorevole” a prodotti come formaggi, ne disincentiva il consumo e dà informazioni limitate e fuorvianti ai consumatori. Con buona pace della Dieta Mediterranea (la migliore al mondo nel 2022 secondo l’US News & World Report in una classifica di 40 stili di vita alternativi e dal 2010 Patrimonio immateriale dell’umanità UNESCO), che ha in questi alimenti un “ingrediente” fondante, da sempre.

È provato che il Nutri-Score disincentiva il consumo di alimenti raccomandati in una sana alimentazione e fondamentali in piatti iconici ed equilibrati se inseriti all’interno di un corretto stile di vita. Secondo un’indagine di Ipsos per l’Osservatorio Waste Watcher International, realizzata su un campione di 7 mila cittadini di Stati Uniti, Russia, Canada, Regno Unito, Germania, Spagna e Italia, per 3 consumatori su 4 le informazioni nutrizionali in etichetta possono influenzare significativamente le scelte nel carrello e 4 su 10 cambierebbero i consumi in ragione dei colori apposti sulle etichette.

In particolare, tutti i formaggi portabandiera dell’Italia nel mondo finiscono nel mirino del Nutri-Score: Parmigiano Reggiano DOP, Asiago DOP, Gorgonzola DOP, Grana Padano DOP, Mozzarella di Bufala Campana DOP e Pecorino Romano DOP, solo per citarne alcuni, classificati perlopiù con il colore arancione e la lettera D - in una scala colorata, da verde scuro a rosso, e con delle lettere, da A a E, per indicare quanto un alimento sarebbe sano o da evitare.

“Diciamo no al Nutri-Score – dichiara Antonio Auricchio, presidente di AFIDOP - e alle etichette basate su quantitativi di riferimento scollegati dalle abitudini di consumo nella dieta quotidiana. Si tratta di strumenti fuorvianti che svalorizzano l’immagine delle DOP e disincentivano il consumo dei nostri piatti banalizzando i valori nutritivi dei nostri prodotti. Sosteniamo e promuoviamo informazioni corrette e complete al consumatore per una alimentazione sana ed equilibrata e proprio per questo ci uniamo a quanti, in Italia e in Europa, ritengono il Nutri-Score un sistema ingannevole per il consumatore ed esortano il decisore pubblico a fare muro contro l’attuazione di questa proposta”. 

Gli fa eco il nutrizionista e gastroenterologo Luca Piretta: “La dieta è un comportamento complessivo che si tiene ogni giorno, tutti i giorni. Non è fatta solo di un cibo o di un colore verde che dà l’idea di poterne mangiare a volontà o di un colore rosso che fa apparire un determinato alimento come proibito. Sono l’educazione e la consapevolezza nutrizionale a fare la differenza. Etichette a semaforo, oppure con lettere apposte come un voto scolastico, basate su quantitativi di riferimento (100 grammi) scollegati dalla dieta e dalla porzione consigliata, fa notare Piretta, sono ingannevoli rispetto alla reale natura del prodotto singolo, e alle quantità effettivamente consumate. Ad esempio, la quantità di formaggio aggiunta a una ricetta può essere molto variabile a seconda del tipo di formaggio o della pietanza e quella di olio extravergine da 10 a 20 grammi. Per altri prodotti, come pizza o patate o frutta e verdura, la porzione è solitamente superiore a 100 grammi.”

Secondo Davide Oldani, chef stellato e Ambasciatore della cucina italiana nel mondo, “La cucina è armonia quando nutre e fa bene, è basata sulla stagionalità e sulla varietà, è amica del territorio e ne rispetta le radici culturali. I formaggi facevano parte della dieta dei nostri antenati e non dovrebbero mancare neanche in quella dei nostri figli. Dietro ogni formaggio DOP c’è un patrimonio enogastronomico fatto di tradizioni, persone, territori e clima unici al mondo per peculiarità. Penalizzando i formaggi certificati, il Nutri-Score mette a rischio ricette dove la presenza dell'ingrediente è caratteristica essenziale, sia a casa che al ristorante.”

Netta anche la posizione di Riccardo Deserti, Presidente di OriGIn, l’Organizzazione internazionale delle Indicazioni Geografiche: “I formaggi DOP sono la spina dorsale dei prodotti di qualità dell’agroalimentare italiano, ma il futuro dell’intero settore è a rischio. Senza il mais e il girasole dell’Ucraina, il mercato globale delle materie prime per la zootecnia è andato in crisi, con ricadute su tutta la filiera lattiero casearia italiana. C’è poi lo spettro della contrazione dei consumi: oggi a renderlo ancora più evidente nel nostro settore sono le conseguenze dirette del conflitto, il caro bollette e petrolio. Ma domani potrebbe arrivare anche il Nutri-Score, un sistema di etichettatura nutrizionale fuorviante che va bloccato prima di allontanare ulteriormente il consumatore dai formaggi e da altri simboli della dieta mediterranea.”

Se il Nutri-Score venisse approvato dall’UE, a farne le spese non sarebbe solo il consumatore, ma anche il Sistema-Paese. Secondo il rapporto Ismea-Qualivita, quello dei formaggi DOP/IGP è un comparto strategico del Made in Italy alimentare, con 55 prodotti caseari a denominazione e quasi 26mila operatori, che generano un valore di 4,2 miliardi di euro alla produzione, pari al 57% del comparto Cibo DOP IGP. Un modello che rappresenta una tradizione millenaria che nessuno in Ue riesce ad uguagliare, una filiera che le decisioni di Bruxelles mettono a rischio… a 30 anni esatti dalla nascita delle DOP e IGP.

 

Andrea Robuschi

IL PARMIGIANO REGGIANO VINCE IN ECUADOR, BLOCCATA LA REGISTRAZIONE DEL MARCHIO “KRAFT PARMESAN CHEESE”

 

 

Per l’ufficio locale dei diritti di proprietà intellettuale, la multinazionale americana “approfitta indebitamente della notorietà, della qualità e di altre caratteristiche della DOP dovute esclusivamente all’ambiente in cui viene prodotto”. Importante vittoria per le Indicazioni Geografiche nel continente americano.

Non è passato il tentativo del gruppo Kraft Foods Group Brands LLC di registrare il marchio “KRAFT PARMESAN CHEESE” in Ecuador. L’Ufficio competente in Ecuador, dopo avere ricevuto l’opposizione formale del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano, incaricato della tutela della DOP in tutto il mondo, ha stabilito che la richiesta della multinazionale americana non può essere accolta in quanto il marchio “presenta somiglianze significative con la denominazione di origine protetta, approfittando indebitamente della notorietà, della qualità e di altre caratteristiche di quest'ultima dovute esclusivamente alla ambiente geografico in cui viene prodotta”.

 

La decisione rappresenta una vittoria importante per il sistema delle Indicazioni Geografiche nel continente americano poiché viene ribadita l’importanza fondamentale del legame tra prodotto, territorio e Denominazione di Origine. La decisione dell’Ufficio Ecuadoriano ha dimostrato, in punta di diritto, che il nome Parmesan non è necessariamente generico al di fuori dell’Unione Europea, come invece vorrebbero varie multinazionali e associazioni di categoria. Una pietra miliare sulla quale costruire una strategia più ampia a livello globale, che andrà a beneficio non solo della DOP Parmigiano Reggiano ma di tutte le Indicazioni Geografiche.

 

Nel testo viene sottolineato come “Kraft Foods Group Brands, LLC., è una società domiciliata negli Stati Uniti d'America, località che non ha alcun rapporto con l'Italia, tanto meno con l'origine del formaggio Parmigiano Reggiano (territorio delle province di Parma, Reggio Emilia e Modena e i comuni limitrofi delle province di Mantova e Bologna)”

 

In aggiunta agli aspetti legali, la battaglia contro la genericità del nome Parmesan che il Consorzio combatte in tutto il mondo, con sforzi economici molto importanti, in sinergia con oriGIn - l’organizzazione che raggruppa le Indicazioni Geografiche a livello internazionale - ha risvolti estremamente concreti per le persone e per le loro abitudini di vita. Il termine Parmesan evoca infatti la denominazione di origine Parmigiano Reggiano e, nei Paesi in cui non esiste tutela, il consumatore medio può essere facilmente ingannato e spinto all’acquisto di un prodotto che sembra italiano ma che in realtà non ha nulla a che fare con l’Italia. Tesi confermata anche dalle autorità ecuadoriane: “è chiaro che il marchio potrebbe essere ingannevole e colpire il consumatore, che non sarebbe in grado di prendere una decisione consapevole sul mercato”.

 

Il Parmigiano Reggiano ha legami talmente forti con la sua zona di origine che sarebbe impossibile riprodurlo in qualsiasi altro luogo, pur utilizzando le stesse tecniche di produzione.

 

Nel 2008, la Corte di Giustizia Europea ha stabilito con una sentenza che solo il formaggio Parmigiano Reggiano DOP possa essere venduto con la denominazione Parmesan all’interno dell’Unione europea. Pertanto, l’utilizzo del termine Parmesan per designare formaggi duri e grattugiati non conformi al disciplinare di produzione della Denominazione di Origine Protetta (DOP) Parmigiano Reggiano è una violazione di quest’ultima nell'UE.  La sentenza della Corte è stata una vittoria anche per i consumatori che hanno così ottenuto una forte garanzia di tracciabilità e saranno tutelati da denominazioni fuorvianti sul mercato. 

 

Sfortunatamente, le normative che proteggono il nome Parmigiano Reggiano all’interno dell’Unione europea non valgono in tutti i paesi del mondo, aprendo la porta a usi non corretti del nome per formaggi prodotti negli Stati Uniti e in altri paesi. Il Consorzio stima che il giro d’affari del falso Parmesan fuori dall’Unione europea sia di 2 miliardi di euro, circa 200mila tonnellate di prodotto, ossia 15 volte il volume del Parmigiano Reggiano esportato.

 

Tuttavia, la decisione dell’Ufficio dell’Ecuador conferma l’importanza dell’Accordo di Libero Scambio concluso dall’Unione europea con Colombia, Perù ed Ecuador, che ha consentito di riconoscere la protezione della DOP Parmigiano Reggiano nei paesi andini.

 

Prosegue la lotta globale del Consorzio contro l’uso illegittimo del termine Parmesan – ha commentato il presidente Nicola Bertinelli – dopo una battaglia legale durata quasi tre anni con la multinazionale Kraft Foods Group Brands LLC, siamo riusciti a scongiurare la registrazione del ‘KRAFT PARMESAN CHEESE’ come marchio di impresa in Ecuador. Un’azione portata avanti nell’interesse dei produttori italiani ma anche dei consumatori ecuadoriani che non correranno più il rischio di essere ingannati al momento dell’acquisto. Qualora la multinazionale dovesse impugnare la decisione il Consorzio, naturalmente, proseguirà nella sua difesa della DOP e dei consumatori locali”.

 

Fabrizio Raimondi

UN TUTORIAL PER VALORIZZARE AL MEGLIO LE QUALITÀ DEL FORMAGGIO

 

Il Consorzio svela i segreti dell’arte del taglio a mano del Montasio Dop

 

Video, infografiche  e materiali cartacei per evidenziare l’importanza del corretto taglio delle forme, la porzionatura e il confezionamento per esaltare al massimo le qualità del formaggio nelle sue diverse stagionature.

Il Consorzio di tutela svela i segreti dell'arte del taglio a mano del Montasio Dop e lo fa attraverso un videotutorial destinato al mondo del retail. Gli operatori del settore potranno così avere a disposizione uno strumento-guida utile al taglio, alla porzionatura e al confezionamento del formaggio per assicurare una migliore esaltazione della qualità del prodotto e un positivo ritorno per il punto vendita.

 

"Il taglio della forma di formaggio è un passaggio determinante per mantenere inalterato  aromi e sapori – afferma il direttore del Consorzio di tutela del Montasio Dop, Renato Romanzin – e per aiutare a farlo in modo ottimale abbiamo pensato di offrire agli operatori della grande distribuzione alcuni strumenti utili per scoprire l’arte del taglio perfetto, della porzionatura e del confezionamento del Montasio affinché siano esaltate al massimo le  sue qualità e caratteristiche”.  

 

Il videotutorial - commissionato all’agenzia udinese Aipem, girato e montato dello studio Ikon di Povoletto - ha come protagonista uno specialista, nonché esperto qualificato del Consorzio del Formaggio Montasio Dop, che esegue tutta la sequenza del taglio della forma per le diverse stagionature, indicandone tutte le peculiarità con l’ausilio di una efficace infografica e l’accompagnamento di una amabile colonna sonora.

 

“Un buon taglio valorizza la struttura del prodotto e la consistenza della pasta - spiega Romanzin - e rappresenta assieme ad un buon confezionamento uno dei fattori di attrazione più importanti per i consumatori. Tra i nostri obiettivi resta fissato il mondo della distribuzione con la quale puntiamo a migliorare quegli elementi di attenzione e valorizzazione del nostro prodotto che già l'anno scorso hanno determinato una buona crescita. Una diffusione migliore del nostro formaggio è una condizione determinante per garantire redditività ai produttori". 

 

 

Eccellenza del ricco panorama gastronomico italiano, il Montasio Dop è un formaggio che coniuga bontà a virtù di autenticità, naturalità e sostenibilità. 

Territorio, clima, materia prima, tecnologia, lavorazione e artigianalità sono le caratteristiche che determinano l’unicità del Montasio, un formaggio dal gusto profondo della sua terra d’origine che offre una combinazione armoniosa di profumi, sapori e valori nutritivi ben espressi nelle diverse stagionature e tipologie.

https://youtu.be/jHBONaKC3M

Consorzio per la Tutela del Formaggio Montasio - www.montasio.com

Vicolo Resia 1/2 - 33033 Codroipo (UD) - tel. 0432-905317 

 

Marzia Zanchin

PIAVE DOP: VINCE IN AUSTRIA L'ORO E L'ARGENTO

DICEMBRE D’ORO E D’ARGENTO 

PER IL FORMAGGIO PIAVE DOP

 

Primo e secondo posto in Austria al concorso Käsiade 

 

 

Busche 09/12/2021 – Si è da poco conclusa la 15° edizione di Käsiade, concorsointernazionale del formaggio che si svolge ogni due anni a Hopfgarten (Tirolo, Austria) e che vede la partecipazione di importanti referenze provenienti da ogni parte d’Europa. 

 

All’edizione 2021 hanno infatti concorso 455 specialità casearie selezionate, provenienti da 106 caseifici di 8 nazioni differenti, nello specifico: Austria, Svizzera, Germania, Italia, Slovacchia, Polonia, Repubblica Ceca e Russia.

Käsiade è una competizione tra specialisti nazionali ed internazionali del settore lattiero-caseario nonché da oltre 20 anni un punto d’incontro per gli esperti ed una piattaforma per la cultura del formaggio. Numerosi produttori e buongustai accolgono l’invito a questo evento per degustare formaggi, vino e birra e la manifestazione è da sempre anche un luogo che favorisce i contatti tra caseifici, gastronomia e commercio.

 

I formaggi e le varietà di burro di latterie, caseifici e produzione contadina vengono classificati da una giuria internazionale, che valuta soprattutto sapore e struttura dei prodotti.  La classificazione in gruppi avviene secondo il metodo di produzione, ma anche in base a particolarità regionali e ai diversi gradi di maturazione. Il focus del giudizio è su gusto, odore e consistenza. 

 

Anche quest’anno Il formaggio Piave DOP ha partecipato alla competizione ed è stato tra i protagonisti di questa interessante manifestazione aggiudicandosi ben due medaglie:

- Medaglia d’oro per Formaggio Piave DOP  Vecchio “Selezione Oro”

- Medaglia d’argento per Formaggio Piave DOP Mezzano

 

Il Piave entra così di diritto nella competizione finale per il premio come miglior formaggio di tutte le classi, il “Peak of Quality” che, per quest’anno, è rimasto in Austria, conferito al "Bio Wiesenmilch Almkäse" di Kärntnermilch reg.Gen.m.b.H di Spital an der Drau.

 

 

La produzione di formaggio è ormai diventata una sorta di "disciplina olimpica", il buon gusto non è sufficiente. Sono soprattutto il tipo di produzione, il processo di maturazione

speciale, l'origine e le storie che l'accompagnano, che valorizzano emotivamente il prodotto e che giocano un ruolo sempre più considerevole nel suo posizionamento.

 

Resta quindi un ottimo risultato quello ottenuto dal formaggio Piave DOP entrato di diritto nella selezione finale per accedere alla quale serve non soltanto che un formaggio sia impeccabile e buono, ma anche che abbia un carattere, una storia ed un gusto speciali. 

 

Questo riconoscimento afferma ancora una volta quanto la qualità della DOP bellunese venga apprezzata sempre di più, non solo in Italia ma anche all’estero, confermandosi ambasciatore della nostra terra in Europa.

 

 

 

Il Consorzio di Tutela promuove il marchio del formaggio Piave DOP e la divulgazione di corrette informazioni sulle specificità del prodotto, oltre alla comunicazione on e offline per favorirne la conoscenza e ampliarne il consumo. È possibile seguire il Consorzio e il progetto Nice to Eat EU su Instagram @nice_to_eateu, Facebook @NiceToEatEU (FB) e YouTube(all’omonimo canale) e con l’hashtag ufficiale #Nicetoeateu, oltre che sul sito www.nicetoeat.eu e su www.formaggiopiave.it

 

Consorzio Tutela Formaggio Piave DOP

Via Nazionale, 57/A – 32030 Busche BL – Italia

Tel. + 39 0439 391170

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

www.formaggiopiave.it 

 

Blancdenoir Communication (Ufficio Stampa)

Piazza Matteotti 25 – Galleria Barchetta

Desenzano del Garda (BS) Italy

Tel. +39 030 7741535

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FORMAGGIO PIAVE DOP RE DI MONACO

 

Le referenze presentate a giornalisti e food blogger in una speciale press dinner organizzata presso la Vinotek by Geisel dell’Hotel Excelsior.

 

Il Formaggio Piave DOP conquista Monaco e con essa cuori e palati dei migliori giornalisti e food blogger della città. In occasione della terza annualità del progetto Nice To Eat Eu, il Consorzio di Tutela del formaggio Piave DOP ha puntato i riflettori su Monaco per divulgare e far apprezzare tutte le note e le caratteristiche della celebre DOP bellunese.

Un evento organizzato nei minimi dettagli per esaltare al meglio storia e sapori del Piave, con un menù appositamente studiato e realizzato e uno staff di professionisti in loco per raccontare e spiegare ogni aspetto della DOP: dal territorio di produzione alle tecniche di lavorazione, dalle caratteristiche delle razze di mucche che producono il latte alle differenti stagionature del prodotto esistenti sul mercato. Non solo, non è mancato uno sguardo alle attività del Consorzio, sempre impegnato nella difesa del prodotto dalle contraffazioni e nella valorizzazione delle sue caratteristiche uniche.

 

La cena, tenutasi presso la Vinotek dell’Excelsior Hotel di Monaco, è stata accompagnata e moderata dal giornalista tedesco Jossi Loibl, specializzato in vini e formaggi, che ha saputo rispondere con maestria alle numerose curiosità dei presenti.

Nel menù della serata sono state utilizzate 4 delle 5 referenze di prodotto esistenti:

- Formaggio Piave DOP Fresco

- Formaggio Piave DOP Mezzano

- Formaggio Piave DOP Vecchio

- Formaggio Piave DOP Selezione Oro

 

Ogni stagionatura è stata esaltata al meglio nelle differenti preparazioni. Ecco il dettaglio dei piatti realizzati per la press dinner:

- Degustazione in purezza di Formaggio Piave DOP (Fresco e Vecchio)

- Carpaccio con Formaggio Piave DOP (Mezzano) e rucola

- Ravioli agli spinaci con Formaggio Piave DOP (Fresco e Vecchio) e carciofi di Gerusalemme

- Collo di maiale che spaetzle al formaggio Piave DOP (Vecchio, Mezzano e Oro)

- Mousse di cioccolato con fichi e schiuma di formaggio Piave DOP (Oro)

Molto apprezzati anche gli abbinamenti di vino proposti, per completare al meglio un percorso di gusto in grado di rendere memorabili tutti i sapori della DOP Piave.

La cena si è conclusa con un gradito omaggio a tutti i presenti: una shopper firmata Nice To Eat-Eu e Formaggio Piave DOP contentente materiale informativo, i gadget del progetto e un bellissimo piatto Bitossi a tema Piave DOP.

 

I distributori tedeschi di Formaggio Piave DOP

 

FEINKOST SPINA GmbH& Co. KG (grossista + punto vendita al dettaglio)

Maria Probst Str.49

D-80939 MÜNCHEN

Contatto: sig. Augusto Sala

http://www.spina.de/

Piave Mezzano e Piave Vecchio Oro del Tempo 12 mesi

 

AMBROSINO Supermarkt (grossista + punto vendita dettaglio)

Markgröningerstr. 55

D- 71701 SCHWIEBERDINGEN

Contatto: Sig. Tonino

https://www.ambrosino-

Piave Vecchio Oro del Tempo

 

FONSECA GmbH Mediterrane Spezialitäten (grossista + punto vendita dettaglio)

Pfaffenhaule 4

D-78224 SINGEN

Contatto: Sig. Pedro Correia

https://www.fonseca-gmbh.com/

Piave Vecchio oro del Tempo

 

FRISCHEPARADIES HAMBURG (punto vendita + grossista)

Grosse Elbstr. 210

D- 22767 HAMBURG

Contatto: Sig.ra Katinka Peters

https://www.frischeparadies.

Piave Vecchio

 

RUWISCH & ZUCK (importatore)

Hägen str. 11

D-30559 HANNOVER

Contatto: sig. Tammo Ehrhardt

https://ruwischzuck.de/

Piave Vecchio oro del tempo

 

VARANO VINCENZO (mercati rionali intorno a Francoforte)

Triebstr.33/5

D-60388 FRANKFURT/Main

Contatto Sig. Varano

Tel. +49 172 6822012

Piave Vecchio Oro del tempo

 

BLOCH & BEINER (mercati rionali)

Georg-Sassertr. 24

D-22949 AMMERSBEK

Contatto: Sig. Beiner

https://www.blochundbeiner.de/

Piave Vecchio Oro del tempo

 

MÜLLER MOERS GmbH & Co. KG (importatore)

Genenderweg 6

D-47445 Moers

Contatto: sig. Mersinli/Sig. Korac

https://www.mueller-moers.eu/

 

Il Consorzio di Tutela promuove il marchio del formaggio Piave DOP e la divulgazione di corrette informazioni sulle specificità del prodotto, oltre alla comunicazione on e offline per favorirne la conoscenza e ampliarne il consumo. È possibile seguire il Consorzio e il progetto Nice to Eat EU su Instagram @nice_to_eateu, Facebook @NiceToEatEU (FB) e YouTube (all’omonimo canale) e con l’hashtag ufficiale #Nicetoeateu, oltre che sul sito www.nicetoeat.eu e su www.formaggiopiave.it

 

Consorzio Tutela Formaggio Piave DOP

Via Nazionale, 57/A – 32030 Busche BL – Italia

Tel. + 39 0439 391170

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.formaggiopiave.it

 

Blancdenoir Communication (Ufficio Stampa)

Piazza Matteotti 25 – Galleria Barchetta

Desenzano del Garda (BS) Italy

Tel. +39 030 7741535

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 FRANCIACORTA IN BIANCO VA IN TOUR

 

La rassegna casearia di Castegnato (Bs) cambia formula, diventa anche Convivium e coinvolge tutta la Franciacorta in un progetto che parlerà al pubblico e agli operatori di formaggi, vini e sapori del territorio

 

Da novembre 2021 a ottobre 2022, dieci tappe imperdibili nel mondo caseario italiano, vini e sapori. Ai nastri di partenza la nuova Franciacorta in Bianco: pur trattandosi della XXVI edizione, potremmo parlare di un "nuovo" numero uno. Infatti quella che prende il via il 27 novembre, dopo l'anno di stop dovuto al Covid, è una rassegna completamente rinnovata, nella formula e nei temi, con l'innesto del nuovo progetto Convivium Visioni di Franciacorta, una serie di tavoli di lavoro tematici tesi a conciliare cultura, storia ed enogastronomia. Il biennio trascorso ha permesso al comune di Castegnato e agli organizzatori di ripensare radicalmente calendario e spazi, trasformando quella che era una mostra mercato di primo piano in una proposta di turismo enogastronomico imperniato sul mondo caseario e sulle tipicità franciacortine che andrà a toccare 11 comuni del territorio bresciano. Una serie di weekend e domeniche dedicate al mondo dei formaggi e del vino, che vedranno la prima tappa (il 27 e 28 novembre 2021) proprio nel comune che storicamente ospita questa rassegna, Castegnato, in una location scelta per l'occasione: Cascina Baresi. Seguiranno Ome (5 dicembre 2021) nel Borgo del Maglio, Passirano (23 gennaio 2022) a Villa Fassati Barba, Rovato (20 febbraio 2022) nel Salone del Pianoforte in Municipio, Cazzago San Martino (27 marzo 2021), Monticelli Brusati (24 aprile 2022), Gussago (29 maggio 2022) in Sala Civica, Provaglio (19 giugno 2022) nel monastero di San Pietro in Lamosa, Cortefranca (24 luglio 2022), Adro (25 settembre 2022) in Sala Mostre Palazzo Municipale per poi chiudersi di nuovo a Castegnato, il 14-15-16 ottobre 2022. Dieci tappe che sono state precedute dalla presentazione ufficiale, sabato 30 ottobre, all'Abbazia Benedettina Olivetana di Rodengo Saiano.

 

I weekend e le domeniche di Franciacorta in Bianco in tour sono state ideate per avere un doppio canale di comunicazione che comprende progettualità, divulgazione e degustazione. Nella prima parte di ogni evento saranno infatti coinvolti gli operatori e gli esperti chiamati a confrontarsi nelle tavole rotonde del progetto Convivium. A seguire un ricco programma di degustazioni e abbinamenti condotti dagli esperti Onav e Onaf. La fruizione sarà quindi a moduli o complessiva per l'intera giornata in modo da rivolgersi al pubblico più ampio possibile, riuscendo nel contempo a ottemperare alle esigenze di contingentamento richieste dalle misure anti Covid 19.

 

A CASTEGNATO IL 27 / 28 NOVEMBRE

L'appuntamento di Castegnato, il primo della nuova Franciacorta in Bianco, prenderà il via sabato 27 ottobre con una doppia tavola rotonda a tema La terra di mezzo, nuove vie tra Brescia e Bergamo per il 2023 che potrà contare sulla partecipazione degli amministratori del territorio, a cominciare dalla Regione Lombardia con l'Assessore all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi Fabio Rolfi e dal Comune capofila del progetto, Castegnato, con la presenza del sindaco Gianluca Cominassi e del vice sindaco e vera e propria madrina della rassegna Patrizia Turelli. Ci saranno anche il vicepresidente della provincia di Brescia Guido Galperti, il sindaco di Ome Alberto Vanoglio, il sindaco di Passirano, Francesco Pasini Inverardi, il sindaco di Rovato Tiziano Belotti, il presidente della Fondazione Cogeme Gabriele Archetti, il presidente della Fondazione Franciacorta Adriano Baffelli, quindi le diverse anime della società civile rappresentate da Eugenio Massetti presidente di Confartigianato Brescia, Luciano Salvadori di Coldiretti, Laura Colosio, esperta di tematiche urbanistiche per l'associazione Terre delle Franciacorta. Un tavolo allargato, moderato dai giornalisti Paolo Massobrio e Luca Riva, dove verrà dato ampio spazio al turismo enogastronomico e culturale con la presenza di Alberto Gottardi, vicepresidente di FORME, la rassegna bergamasca dedicata al mondo caseario, ma anche di Lidia Muffolini del FAI Fondo per l'ambiente italiano e di rappresentanti di Strada del Franciacorta e Castegnato Servizi con l'obiettivo di diventare immediatamente operativi per portare risposte concrete al territorio. In chiusura lo showcooking con degustazione della chef Denise Gottani.

Franciacorta in bianco infatti terrà contemporaneamente fede alla sua anima di rassegna dove il formaggio si gusta, si conosce, si apprezza dal vivo. Infatti per l’occasione, oltre allo showcooking, sarà possibile seguire una fitto calendario di degustazioni organizzate da Onaf e Onav Lombardia sul tema de Le rotte del gusto tra Brescia e Bergamo: sei appuntamenti che vedranno protagonisti formaggi caprini e vaccini, anche a latte crudo e di malga, abbinati a birre artigianali e a grandi etichette del territorio di Franciacorta e Valcalepio. Gli appuntamenti sono stati calendarizzati sabato alle 17.00 e alle 19.00 e domenica alle 11.00, alle 13.00, alle 17.00 e alle 19.00. Per i dettagli, i costi e le modalità di prenotazione: www.franciacortainbianco.it.   

 

 

Silvia Benzi

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