Ristoranti
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GRANDE SERATA DA O VITTORIO CON LE GOLOSITA' DELL'ANTOLA E DEI PRESIDI SLOW FOOD
Di Virgilio Pronzati
Foto di Mara Daniela Musante
I gemelli Giovanni e Vittorio Bisso con Il Consigliere Regionale Franco Senarega e Daniela Segale Presidente del Parco dell’Antola
Il ristorante Da O Vittorio di Recco oltre ad essere inserito tra i Locali Storici d’Italia, è una “gran tavola sicura”. Accoglienza, freschezza delle basi alimentari e saporosità dei piatti, sono da sempre una garanzia.
I prodotti del Parco dell’Antola
Vittorio e Giovanni Bisso i due gemelli che lo gestiscono al meglio con i loro figli, hanno saputo custodire e trasmettere i valori della famiglia e della cucina lasciatigli dai loro antenati. Un’eredità tutt’altro che facile, sapendo che tutto è nato nel 1860 per merito di Marinin e Vittorio Bisso, gestori di un’osteria con campo da bocce.
Mostardella di Vobbia con castagnaccio salato e salsa d’aglio di Vessalico
Da allora ad oggi sono passate quattro generazioni, ma la quinta è già appaiata ai genitori. Paola, Mattia, Chiara e Federico sono gli alfieri del locale. Innumerevoli i personaggi che ne hanno apprezzato i piatti. Luigi Einaudi e Elettra Marconi. I comici Bramieri, Dapporto e Walter Chiari con cui Luigi, padre di Vittorio e Giovanni, scambiava le barzellette.
Formaggi di latte di Cabannina con miele multiflora dell’Antola e marmellata di rosa e pane cotto in forno a legna
E ancora Vanda Osiris, il grande Govi, il Premio Nobel Dario Fo, i cantautori De Andrè e Gino Paoli, gli attori Nino Manfredi, Tognazzi e Vianello, seguiti da tante altre stelle del cinema, della canzone e dello sport.
Gnocchi di prescinseua di latte di Cabannina su vellutata di asparagi
Da O Vittorio fa parte del gruppo di ristoranti che organizzano sin dal 1976 le ormai famose Serate Gastronomiche Recchesi. In occasione dell’edizione 2019, dopo la ghiotta cucina di strada pugliese, il 4 aprile ha deliziato i numerosi clienti con piatti esclusivi realizzati con prodotti dei Presidi Slow Food e Mercati della Terra, e del Parco dell’Antola.
La famosa e ghiotta Focaccia di Recco col formaggio IGP
Una serata caratterizzata da piatti del passato ma quanto mai attuali ed invitanti, che raccontano i rispettivi territori. Si inizia con Spritz allo sciroppo di rose con mostardella di Vobbia, castagnaccio salato e salsa d’aglio di Vessalico. Si prosegue con Formaggi di latte di Cabannina con miele multiflora dell’Antola e marmellata alla rosa accompagnati dal pane cotto in forno a legna da Carlo di Montebruno.
Tagliata di filetto Bio dello stallone di Propata con salsa al dragoncello
Dopo il graditissimo intermezzo con la Focaccia di Recco col formaggio IGP, Gnocchi di prescinseua di latte Cabannina su vellutata di asparagi (da ricordare). Passando ai secondi piatti, succulenta Tagliata di filetto bio con salsa al dragoncello.
Strudel con battuto di petali di rose accompagnato da gelato vaniglia con mou di latte di Cabannina
Dulcis in fundo, Strudel con battuto di petali di rose accompagnato da gelato vaniglia con mou di latte di Cabannina. Il tutto accompagnato da Dolcetto d’Alba 2015-2016 e Barbera d’Alba 2014 dell’azienda Borgogno di Barolo, seguiti dall’Amaro Balletin e caffè.
Vittorio Bisso fa servire l’irrinunciabile Focaccia di Recco col formaggio IGP
Nella riuscita serata, condotta da Daniela Bernini e Paola Bisso, ci sono stati vari interventi, di cui quello più significativo, della Presidente del Parco dell’Antola Daniela Segale. Ad allietare i numerosi presenti, la musica e le canzoni dei bravi canterini in costume, I Zenexi.
Il quartetto dei canterini I Zeneixi con al centro la D. ssa Mara Daniela Musante
Le aziende dei prodotti impiegati nella cena:
Salumificio Torrigino, Cooperativa Apicoltori Alta Valle Trebbia, L’Ommu Sarvegu di Pentema, le Aziende agricole A Cimma, Pensa e Bio (Scolaro), Antico forno Da Carlo, Stallone di Propata.
GOLOSITA' PUGLIESI AL VITTURIN 1860
Di Virgilio Pronzati
Foto di Pietro Bellantone
Giambattista Squarzati mentre sta farcendo la focaccia di Recco col formaggio IGP
Recco è sicuramente uno dei migliori esempi della laboriosità, tenacia e spirito imprenditoriale della gente ligure. Completamente distrutta dalla guerra (seconda dopo Montecassino) e privata delle comunicazioni viarie con i paesi vicini, Recco ha saputo risorgere e costruirsi nel tempo una solida economia basata su prodotti dell’artigianato e in gran parte sulla ristorazione, tanto da divenire l’attuale capitale gastronomica della Liguria. Dalle semplici locande e chioschi nella metà dell’Ottocento, si è passati alle trattorie ad inizio del Novecento e, a buoni ristoranti già negli anni ’70-80. Solare cittadina di poco meno di 10 mila abitanti, Recco può vantare ben tre ristoranti ultracentenari tra cui il Vitturin 1860.
Quelli delle bombette: Paolo Ottaviani, Stefania Pampolini e Francesco Biasi
Era appunto quell’anno che Caterina Crovetto e il marito Gianbattista Badaracco antenati degli attuali patron, iniziarono un'avventura lunga sei generazioni. Nel 1961 fu la figlia Rita, assieme al marito Lino Squarzati, ad aprire una nuova trattoria dal grande forno a legna, dove i clienti potevano osservare tutte le fasi di preparazione della sempre più apprezzata focaccia di Recco. Negli anni Venti, l'osteria fu ribattezzata “Vitturin”, dal soprannome di Vittorio Carbone, che nel 1915 aveva sposato la nipote di Caterina e Gianbattista. Sotto il pergolato durante l'estate, Vitturin e la moglie servivano agli ospiti i ripieni e le torte fatte con le melanzane e le zucche del proprio orto, focaccia al formaggio, torta pasqualina e di riso.
La focaccia di Recco col formaggio IGP di Vitturin
Dal forno arrivavano anche i profumi della carne e del pesce alla brace, che si mescolavano alla fragranza delle ricette a base di pesto, verdure e salsa di noci.Rita si dimostrò un’imprenditrice dal grande intuito e lungimiranza quando nel 1975 trasferì l’attività sul lato opposto della strada in un locale per i tempi e dotato di tutti i confort. Fu Rita a imporre una netta separazione tra le sale e la cucina, quest’ultima allestita al piano inferiore e comunicante con la sala principale tramite una ruota passa vivande che accelerava il servizio mantenendo calde e fragranti le vivande. La ruota è tutt’ora utilizzata. Nel corso degli anni Vitturin ha sempre accresciuto il prestigio della propria cucina, arricchita di specialità sempre nuove, come la 'pizzata', la focaccia con salsa di pomodoro che Vitturin è stato tra i primi a proporre, così come la focaccia di Recco col pesto alla genovese.
La tavola della stampa
Oggi alla guida del ristorante Vitturin c’è Giambattista Squarzati coadiuvato dalla moglie Laura, che porta avanti una tradizione iniziata ben 168 anni fa, frutto del lavoro di sei generazioni. Un locale dallo stile moderno ma accogliente, luminoso e confortevole, dove oltre ai classici piatti liguri, trovano posto altri rivisitati ed innovativi, realizzati dallo chef Cesare Ronco con prodotti di qualità e stagionali. Un’ ampia carrellata di golosità derivate da freschissimo pescato, tagli pregiati di carni ovine e bovine, ghiotti funghi porcini e ovoli, tartufi d’Albe e irrinunciabili dolci, il tutto abbinato a selezionati vini da scegliere da una ricca carta. In occasione della quarantatreesima edizione delle Serate gastronomiche recchesi, dedicate a Gianni Carbone, tutti i ristoranti del consorzio hanno proposto, oltre che i propri piatti, le ghiottonerie delle cucine da strada siciliana, pugliese e abruzzese, e le specialità agroalimentari dei Presidi Slow Food e i Mercati della Terra.
Il patron del Vitturin con un cono di bombette della Val d’Itria
Vitturin nella serata del 21 marzo ha proposto il meglio della cucina pugliese. Dopo l’aperitivo Rosita, polpette di pane con acciughe, antipasto di mare con zucchine ripiene di palamita, cozze arraganate (con pane grattugiato e cotte al forno), alici marinate alla pugliese, pane tradizionale dell’Alta Murgia. Intermezzo con l’irrinunciabile focaccia di Recco col formaggio IGP, seguita da un classico della cucina di strada pugliese: Cono di bombette pugliesi con pane tradizionale dell’Alta Murgia e verdure alla piastra. Cosa sono le bombette? Fettine di capocollo fresco farcite con salume stagionato, canestrato, sale e pepe, unite con un spiedo di legno e cotte su una griglia con carbone di legna. Appena cotte, sono servite in un cono come le caldarroste. Dolce, sporcamuss: millefoglie alla crema pasticcera e zafferano. Il tutto a 35 euro e sposato a buoni vini bianchi e rossi pugliesi. Non solo. Ad ogni cliente è stato dato in dono un calice da degustazione con inciso il bozzetto della prima edizione del 1976.
Da sin. Paolo Ottaviani, Francesco Biasi, Laura e Giambattista Squarzati, Daniela Bernini e Stefania Pampolini
DATTITEMPO
Il Palato Italiano alla Milano Design Week con DATTITEMPO
Lo chef Filippo Sinisgalli e la sua brigata tornano con DATTITEMPO per curare la proposta culinaria di Materials Village. Un “food-stop” d’eccellenza che guiderà i visitatori del Fuorisalone alla scoperta di un approccio nuovo alla cucina d’autore
Materials Village | 8-14 aprile
Superstudio Più | Via Tortona 27, Milano
Dopo il grande successo riscosso in occasione della Milano Fashion Week, Il Palato Italiano sarà presente con DATTITEMPO anche alla Milano Design Week, l’atteso appuntamento internazionale che ogni anno anima il capoluogo lombardo.
Negli spazi verdi di Materials Village, nel cuore del Tortona District, sarà allestito DATTITEMPO, il temporary food de Il Palato Italiano, realtà impegnata nella valorizzazione e nella divulgazione dell’arte culinaria italiana.
DATTITEMPO è un invito a dedicarsi del tempo di qualità: dimenticare per un momento la frenesia di tutti i giorni e lasciarsi condurre alla scoperta dei veri sapori italiani. Un food-concept innovativo e punto di incontro per tutti gli amanti del design che vorranno concedersi una pausa dal viavai convulso della Design Week milanese per sperimentare un food-stop d’autore, dove condividere esperienze, sapori e piaceri diversi ogni giorno all'insegna del mangiare bene, sano e responsabile.
Leilha Tartari Pucci
VENERDI 21 MARZO RISTORANTE VITTURIN
SERATE GASTRONOMICHE RECCHESI 2019
in ricordo di Gianni Carbone
Giovedì 21 e venerdì 22 marzo con le famose bombette pugliesi
Arrivano in giornata a Recco (Ge) le bombette pugliesi, “Cucina di Strada” per eccellenza della Puglia per due grandi serate gastronomiche.
Giovedì 21 marzo Ristorante Vitturin e Venerdì 22 marzo Ristorante da O Vittorio.
Sono in viaggio gli amici dell’Associazione “Quelli della bombetta” con il loro carico goloso di questi deliziosi involtini di capocollo fresco di maiale ripieni di canestrato pugliese (formaggio tipico) infilzati dagli spiedi e cotti alla brace, serviti con il pane tradizionale dell’Alta Murgia. In ogni ristorante si sta predipsonendo una’area a vista da cui si potrà assistere al rito della loro cottura, conoscerne gli autori e fare amicizia con loro, per uno spettacolo di profumi, sapori ed allegria.
Sono due i cicli delle Serate Gastronomiche recchesi, dal 14 marzo al 29 marzo con grandi protagoniste le Cucine di Strada più note d’Italia e dal 4 al 18 aprile con Presìdi Slow Food e i Mercati della Terra.
Serate, le prime, in cui la Cucina di Strada ligure per eccellenza, La Focaccia di Recco, si fonde con le altre “cucine” creando menù affascinanti, coinvolgenti ed imperdibili e le seconde in cui i menù raccontano di territori, uomini, tradizioni e sapori rari di quelle micro produzioni agroalimentari che che oggi abbiamo la fortuna di poter avere nei nostri ristoranti grazie al grande lavoro di conservazione di Slow Food.
La seconda “Cucina di strada” (dopo quella dall’Abruzzo che la scorsa settimana nei ristoranti Da Lino e Alfredo ha deliziato i presenti con gli arrosticini di pecora portati da Maurizio di “Bracevia”, spiedini di carne ovina cotti alla brace sulla “canalina”) è quindi dalla Puglia con le bombette della Val d’Itria.
Giovedì 21 marzo Ristorante Vitturin
Rosita - un twist sul Negroni sbagliato
Polpette di pane con acciughe
Antipasto misto di mare:
Zucchine ripiene di palamita
Cozze arraganate
Alici marinate alla pugliese
Pane dell’Alta Murgia (Altamura) Presidio Slow Food
Focaccia di Recco col formaggio IGP
La Cucina di Strada della Puglia
“Cono” di Bombette pugliesi con Pane tradizionale dell’Alta Murgia e verdure alla piastra
Sporcamuss (millefoglie alla crema pasticcera) con oro della terra
Caffè
Vini in abbinamento
€ 35,00 tutto compreso per persona
Venerdì 22 marzo Ristorante da O Vittorio
PUGLIA MON AMOUR
Aperitivo Kir (Chardonnay pugliese e Cassis)
Stracciatella di burrata delle murge con acciughe e pomodorino confit
Capesante alla “Fra Manicone” di Vico del Gargano su crema di cime di rapa
Cozze fritte in cartoccio
Carpaccio di Palamita di Avetrana con salsa rossa allo zenzero
Focaccia di Recco col formaggio IGP
La Cucina di Strada della Puglia
“Cono” di Bombette pugliesi con Pane tradizionale dell’Alta Murgia
Biscotto di Ceglie Messapica con zabaglione tiepido al Marsala
Caffè
Vino Primitivo di Manduria doc az. Agr. Paolo Leo
€ 35,00 tutto compreso per persona
Arancina, il pani ca’ meusa, panelle, i cazzilli e i mitici “cannoli” chiuderanno l’ultimo appuntamento delle Serate recchesi deditate alle Cucine di strada più famose d’Italia, questa volta icone della tradizione siciliana. Arriveranno a Recco Giovedì 28 marzo alla Baracchetta di Biagio con “Gusto sicilano” dalla Valle dei Templi di Agrigento e Venerdì 29 marzo alla storica Focacceria della Manuelina con le famiglie “Alaimo & Conticello” già fondatori dell’Antica Focacceria di Palermo.
A seguire
I Presidi Slow Food Liguria e i Mercati della terra
Giovedì 4 aprile Da O Vittorio e Venerdì 5 aprile Da Lino
Giovedì 11 Manuelina e Venerdì 12 Alfredo
Mercoledì 17 aprile Vitturin e Giovedì 18 aprile La Baracchetta.
DA NON PERDERE, è BELLISSIMO!
Il calice da vino timbrato “Serate gastronomiche recchesi”
I clienti delle “Serate” riceveranno il bellissimo calice timbrato “Serate gastronomiche recchesi” con inciso il bozzetto che fu l’emblema della prima edizione 1976, per brindare anche a casa nel nome delle Serate gastronomiche lecchesi.
CINQUE NUOVI RISTORANTI PER LA 37a EDIZIONE LE SOSTE
Le Soste quest’anno è arrivata a quota novantuno soci, prima Associazione di ristorazione in Italia istituita da Gualtiero Marchesi il cui fine è quello di creare un’istantanea attraverso il prestigioso volume dei migliori ristoranti di cucina italiana nel nostro Paese e nel Mondo.
Entrano in guida il ristorante Cracco a Milano, nuovo nato dello chef Carlo Cracco; Magnolia di Cesenatico, grazie alla mano dello chef Alberto Faccani; Taverna Estia a Brusciano (NA), con l’eleganza dello chef Francesco Sposito; Il Ristorante - Luca Fantin all’interno dell’hotel Bvlgari Tokyo per un’interpretazione gourmet della cucina italiana in Asia; Amelia di San Sebastián, diretto dal giovane Paulo Airaudo creatore di una sua personale versione di fine dining italiana in Spagna.
Il nuovo volume Le Soste 2019
L’anima più autentica dell’Associazione Le Soste è rappresentata dal volume di lusso, impreziosito da una veste grafica e tipografica elegante e raffinata, curata dall’agenzia di comunicazione e casa editrice Mediavalue specializzata nel mondo food&beverage. Cambio di look dopo qualche anno con la copertina rigida di colore blu oltremare, mentre viene mantenuto il formato quadrato. Icona materiale di 37 anni dell’Associazione che rappresenta i migliori ristoranti di cucina italiana nel nostro Paese e nel Mondo, festeggia quest’anno quota novantuno soci. La distribuzione tradizionale del volume avviene a titolo di omaggio presso gli ospiti dei ristoranti Soci, con una diffusione mirata presso le principali manifestazioni enogastronomiche italiane, pubblicata in 25.00 copie in italiano e in inglese. Si tratta dell’unica raccolta di ristoranti online dove i soci possono autonomamente modificare i dati e aggiungere le notizie relative al ristorante, alle promozioni e alla partecipazione agli eventi più importanti e facile da consultare. Il logo dell’Associazione è stato ideato da Emilio Tadini, raffinato artista milanese, e rappresenta una freccia stilizzata, che richiama nella sua essenzialità l’insegna delle antiche stazioni di posta.
I Premi:
Un anno ricco di premi per il nuovo volume Le Soste 2019:
Il premio Franco Ziliani- Le Soste all’Innovazione di Berlucchi, verrà assegnato a Mauro Uliassi: per la capacità di emozionare e condividere l’origine della sua passione: il mare. Oltre che per l’attenzione nel saper unire eccellenza e semplicità in un connubio ineguagliabile di novità e tradizione.
Il premio Le Soste Ospitalità di Sala di Cantine Ferrari, verrà assegnato a Simonetta Mosconi, maître di Restaurant Mosconi: per quella squisita attenzione e cura, tutta italiana, con cui gli ospiti vengono accolti da una perfetta padrona di casa in Lussemburgo.
Il premio Le Soste alla Carriera di Marco Felluga Russiz Superiore, verrà consegnato a Ezio e Renata Santin: voci corali della grande rivoluzione culinaria italiana, Ezio ha saputo raccogliere e interpretare innovazioni tecniche e suggestioni provenienti da ogni parte del mondo, Renata è stata un pilastro della migliore accoglienza italiana.Due protagonisti che hanno illuminato le nuove generazioni di chef e reso grande la sala.
Il premio Le Soste per la Sostenibilità de La Fenice, verrà dedicato a Giancarlo Morelli: per la profonda attenzione alla materia prima attraverso un’alta cucina che riunisce ricerca, talento e consapevolezza.
nell’utilizzo degli alimenti, rendendolo promotore di importanti iniziative per lo sviluppo e la sostenibilità dei piatti.
Il premio ASPI Best Wine Estates of Italy, verrà attribuito all’Azienda Agricola Fratelli Bucci: alla storica azienda marchigiana che ha contribuito in modo determinante alla diffusione ed affermazione del Verdicchio dei Castelli di Jesi collocandolo al più alto livello dell’enologia mondiale. I vini di Villa Bucci si distinguono per la loro eleganza e complessità, una vera eccellenza italiana.
Il premio Experience Pommery alla miglior selezione di Champagne, verrà assegnato a Don Alfonso 1890: una selezione di Champagne fra le più preziose e ricercate in Italia, custodita in una cantina millenaria e suggestiva che mantiene in modo ineguagliabile un prodotto così eccellente e raffinato. La Storia de Le Soste:
L’idea originaria prese forma nel 1982 durante una cena tra ristoratori amici: alcuni tra i maggiori chef italiani stabilirono di incontrarsi periodicamente per condividere spunti e progetti sull’enogastronomia italiana d’eccellenza e rendere noti ai propri clienti i ristoranti che perseguivano quotidianamente gli ideali di cultura gastronomica, convivialità, accoglienza, cortesia e raffinatezza. Il modello di riferimento furono dal principio le grandi Associazioni francesi come Traditions et Qualité e Relais Gourmands. Da allora tanti anni sono passati, ma lo spirito di amicizia tra i diversi Soci, nonché il percorso comune teso all’alta qualità, animano ancora oggi i membri Le Soste.
Secondo il prof. Cipolla un grande ristorante è il risultato dell’azione sinergica di quattro funzioni accomunate dalla necessità di uno standard di offerta elevato: il cibo, le bevande, l’ambiente e la relazionalità.
Per le loro preparazioni, i Soci Le Soste selezionano accuratamente materie prime pregiatissime, radicate nel territorio, e le impiegano per realizzare proposte in perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione.
La proposta enologica raccoglie il meglio delle etichette locali, italiane ed estere.
Gli ambienti dei diversi ristoranti si caratterizzano – pur nella diversità tra stile più tradizionale e moderno – per note di raffinatezza, eleganza, accoglienza estreme.
Durante tutta la sosta, la relazione con l’ospite è basata su principi di natura empatica, egualitaria e tollerante, con l’obiettivo di farlo sentire coccolato come a casa propria.
Il Consiglio Direttivo 2019
Ezio Santin – Presidente onorario
Claudio Sadler –Sadler–Presidente
Antonio Santini –Dal Pescatore –Vice-presidente
Massimo Bottura – Osteria Francescana– Vice-presidente
Viviana Varese – Alice –Consigliere
Francesco Cerea – Da Vittorio–Consigliere
Gennaro Esposito – Torre del Saracino– Consigliere
Giancarlo Morelli – Pomiroeu– Consigliere
Moreno Cedroni – Madonnina del Pescatore– Consigliere
Martin Dalsass – Talvo By Dalsass– Consigliere
Gli Sponsor
La realizzazione della Guida 2019 è stata possibile grazie al prezioso contributo di Acqua Filette S.r.l.; Azienda Agricola Roberto Anselmi; Azienda Agrimontana S.p.a.; Berto’s; Ca’ del Bosco S.r.L.; Cantine Ferrari; Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano; F.lli De Cecco di Filippo Fara S. Martino S.p.A.; Ferrarelle S.p.A; Fondazione Birra Moretti; Fonte Plose S.p.A.; Goedlin Collection S.r.l.; Guido Berlucchi & C. S.p.A.; Illycaffè S.p.A.; La Fenice S.r.l.; Marco d’ Oggiono Prosciutti; Marco Felluga s.r.l.; Molino Dallagiovanna GVR s.r.l.; Riso Buono- La Mondina; Riso Gallo S.p.A.; RO.S. S.r.l; Roboqbo S.r.l; Royale Porcellane; Surgital S.p.A.; Surgiva F.lli Lunelli S.p.A.; Società Agricola Tenuta Mara; Vranken Pommery Italia S.p.A.
I CONTATTI
Associazione Le Soste
Via Duca degli Abruzzi, 7/a
20871 Vimercate (MB)
tel. +39 039 6080661
Camilla Rocca
Serate Gastronomiche Recchesi 2019
Serate Gastronomiche Recchesi 2019
in ricordo di Gianni Carbone
I menù seconda Cucina di Strada-dalla Puglia-Giovedì 21 marzo Ristorante Vitturin e Venerdì 22 marzo Ristorante da O Vittorio
I menù con la seconda Cucina di Strada, in arrivo dalla Puglia
Giovedì 21 marzo Ristorante Vitturin e Venerdì 22 marzo Ristorante da O Vittorio
Chiamate familiarmente “le serate”, hanno una storia lunga oltre quarant’anni, da quando nel 1976 i ristoratori recchesi riunitisi in gruppo, precursori di un successo ripreso poi da tutta Italia, vararono le Serate gastronomiche. Una formula che ora ci sembra scontata, allora fu un fenomeno: menù con i piatti più tradizionali del proprio territorio ad un prezzo pre-definito comprensivo delle bevande. Successo immediato, ristoranti pieni e super richieste, per anni furono costretti a riproporre più repliche della stessa serata per far fronte alle continue prenotazioni. Le Serate recchesi 2019 costituiscono il ritorno di una tradizione, con temi che faranno dei menù una vera esperienza gastronomica tra sapori perduti e prodotti riscoperti, in un viaggio lungo l’Italia e le sue ricette famose incontrando quegli uomini che ne hanno conservato e ne tramandano l’origine e la continuità.
Due i cicli delle Serate,
dal 14 marzo al 29 marzo con grandi protagoniste le Cucine di Strada più note d’Italia e dal 4 al 18 aprile con Presìdi Slow Food e i Mercati della Terra.
Serate, le prime, in cui la Cucina di Strada ligure per eccellenza, La Focaccia di Recco, si fonde con le altre “cucine” creando menù affascinanti, coinvolgenti ed imperdibili e le seconde in cui i menù raccontano di territori, uomini, tradizioni e sapori rari di quelle micro produzioni agroalimentari che che oggi abbiamo la fortuna di poter avere nei nostri ristoranti grazie al grande lavoro di conservazione di Slow Food.
La seconda “Cucina di strada” (dopo quella dall’Abruzzo che la scorsa settimana nei ristoranti Da Lino e Alfredo ha deliziato i presenti con gli arrosticini di pecora, spiedini di carne ovina cotti alla brace sulla “canalina”) in arrivo a Recco giovedì 21 e venerdì 22 marzo è dalla Puglia, con le bombette della Val d’Itria. Golosi involtini di capocollo fresco di maiale ripieni di canestrato pugliese (formaggio tipico) infilzati dagli spiedi e cotti alla brace e serviti con il pane di Altamura, che attraverseranno l’Italia per arrivare a Recco con l’Associazione “Quelli delle Bombette” di Alberobello.
Giovedì 21 marzo Ristorante Vitturin
Rosita - un twist sul Negroni sbagliato
Polpette di pane con acciughe
Antipasto misto di mare:
Zucchine ripiene di palamita
Cozze arraganate
Alici marinate alla pugliese
Pane dell’Alta Murgia (Altamura) Presidio Slow Food
Focaccia di Recco col formaggio IGP
La Cucina di Strada della Puglia
“Cono” di Bombette pugliesi con Pane tradizionale dell’Alta Murgia e verdure alla piastra
Sporcamuss (millefoglie alla crema pasticcera) con oro della terra
Caffè
Vini in abbinamento
€ 35,00 tutto compreso per persona
Venerdì 22 marzo Ristorante da O Vittorio
PUGLIA MON AMOUR
Aperitivo Kir (Chardonnay pugliese e Cassis)
Stracciatella di burrata delle murge con acciughe e pomodorino confit
Capesante alla “Fra Manicone” di Vico del Gargano su crema di cime di rapa
Cozze fritte in cartoccio
Carpaccio di Palamita di Avetrana con salsa rossa allo zenzero
Focaccia di Recco col formaggio IGP
La Cucina di Strada della Puglia
“Cono” di Bombette pugliesi con Pane tradizionale dell’Alta Murgia
Biscotto di Ceglie Messapica con zabaglione tiepido al Marsala
Caffè
Vino Primitivo di Manduria doc az. Agr. Paolo Leo
€ 35,00 tutto compreso per persona
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Arancina, pani ca’ meusa, panelle, i cazzilli e i mitici “cannoli” chiuderanno l’ultimo appuntamento delle Serate recchesi deditate alle Cucine di strada più famose d’Italia, questa volta icone della tradizione siciliana. Specialità dalla lunga storia, conosciute in tutto il mondo che sbarcherano a Recco Giovedì 28 marzo alla Baracchetta di Biagio con “Gusto sicilano” in arrivo dalla Valle dei Templi di Agrigento e Venerdì 29 marzo alla storica Focacceria della Manuelina con le famiglie “Alaimo & Conticello” già fondatori dell’Antica Focacceria di Palermo.
A seguire
I Presidi Slow Food Liguria e i Mercati della terra
Giovedì 4 aprile Da O Vittorio e Venerdì 5 aprile Da Lino
Giovedì 11 Manuelina e Venerdì 12 Alfredo
Mercoledì 17 aprile Vitturin e Giovedì 18 aprile La Baracchetta.
DA NON PERDERE, è BELLISSIMO!
Il calice da vino timbrato “Serate gastronomiche recchesi”
I clienti delle “Serate” riceveranno il bellissimo calice timbrato “Serate gastronomiche recchesi” con inciso il bozzetto che fu l’emblema della prima edizione 1976, per brindare anche a casa nel nome delle Serate gastronomiche recchesi.
È alla ristorazione di Recco che si deve il successo delle serate gastronomiche con la riscoperta dei piatti più famosi della gastronomia ligure. Le nuove serate recchesi vedranno i ristoratori impegnati a valorizzare ricette che hanno fatto della cucina il made in Italy più famoso del mondo. A marzo e aprile sarà una festa nei ristoranti, occasioni enogastronomiche importanti ed ospiti speciali per le serate conviviali più belle del 2019, presupposti per riscoprire il piacere vero dell’uscire a cena, dello stare insieme a tavola, richiamati dalla certezza che la ristorazione recchese garantisce.
Daniela Bernini
TAVOLEDOC 2019
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A WASHINGTON D.C. BRILLANO PER LA PRIMA VOLTA TRE STELLE MICHELIN
La Guida Michelin 2019 ha attribuito il prestigioso riconoscimento al The Inn at Little Washington, proiettando la destinazione tra le capitali gastronomiche degli States
In un anno ricco di eventi, anniversari e nuove aperture negli States, anche gli amanti della buona cucina potranno vivere un’esperienza di viaggio oltre le aspettative. Brand USA, organizzazione per la promozione turistica degli Stati Uniti, monitora costantemente le novità più interessanti per chi ha in programma un viaggio negli Stati Uniti, tra cui spicca il primo ingresso di un ristorante tristellato nella Guida Michelin Washington D.C.
Il The Inn at Little Washington, che ha recentemente festeggiato i 40 anni di attività, è il primo ristorante dell’area di Washington D.C. a ricevere la terza stella Michelin, proiettando il distretto non solo tra le destinazioni gastronomiche più in voga degli Stati Uniti, ma anche tra le grandi capitali food a livello mondiale. Il locale, un piccolo gioiello impreziosito da decorazioni geometriche, tende raffinate e rivestimenti pregiati, è rinomato per l’interpretazione moderna della classica cucina francese dello Chef Patrick O’Connell.
Washington D.C. è una delle poche città degli Stati Uniti ad avere una Guida Michelin dedicata, giunta alla terza edizione, insieme a San Francisco, Chicago e New York City. Nella guida Bib Gourmand 2019 dedicata ai locali con migliore rapporto qualità-prezzo, il numero di ristoranti presenti nella città sono aumentati da 22 a 39, consolidando Washington D.C. tra le destinazioni gourmet imperdibili del 2019.
BRAND USA:
Brand USA, l’organizzazione per la promozione turistica degli Stati Uniti, è stata istituita dal Travel Promotion Act per essere il primo ente pubblico-privato nazionale per la valorizzazione degli Stati Uniti come principale destinazione turistica e per trasmettere le policy e le procedure di viaggio valide negli USA ai viaggiatori di tutto il mondo. L’obiettivo dell’ente è di incrementare i flussi di viaggiatori verso gli Stati Uniti, affinché ciò possa apportare un contributo positivo all’intera economia statunitense e affermare l’immagine degli Stati Uniti in tutto il mondo. Inizialmente con il nome di Corporation for Travel Promotion nel 2010, l’ente è diventato operativo nel Maggio del 2011 ed attualmente lavora sotto il nome di Brand USA. Secondo alcuni studi della Oxford Economics, negli ultimi cinque anni le azioni di marketing del brand hanno contribuito ad attirare 5,4 milioni di turisti in più negli Stati Uniti, per un introito di quasi 38 miliardi di dollari e la creazione di 51.000 posti di lavoro in media all’anno.
Per maggiori informazioni su Brand USA e i suoi partner: TheBrandUSA.com.
Per informazioni sugli Stati Uniti e sulla sconfinata varietà di esperienze di viaggio e offerta culturale, sono disponibili il sito internet dedicato Visittheusa.com e i canali social di Visit The USA Facebook, Twitter e Instagram.
Micaela Brusa: