Ristoranti
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LUNEDÌ 10 LUGLIO: SERATA GOLOSA ALL'AGRICUOCO DI SESTRI LEVANTE
Un luglio denso di appuntamenti per l'Agricuoco e lunedì 10 luglio sarà la volta di Luna Mater proporre la propria qualità in abbinamento ai piatti scelti per la serata che prevede 5 portate e 5 assaggi di vini diversi.
<<Luna Mater è un progetto vinicolo che nasce nel 2020 dalle mani di due soci conduttori e coltivatori, Massimo e Jacopo – dice Emanuele Revello l'Agricuoco - La filosofia che li guida è quella di valorizzare il territorio dei Colli di Luni attraverso vini di grande gusto, attenti ai profumi e alla piacevolezza al palato.>>
La peculiarità di Luna Mater sta nella cura con cui vengono prodotti i propri vini, con un'attenzione particolare all'agricoltura tradizionale e alla vinificazione senza l'uso di tecnologie o additivi.
Un percorso di degustazione che si apre con il Benvenuto della cucina
abbinato a "Le Gocce" che è un rosè al 100% Syrah. Si prosegue con le proposte di Luna Mater, ognuna con la sua caratteristica unica.
Perfetto da abbinare con una focaccetta con gazpacho di cuore di bue e pepeite di luganega è certamente "Poderino", un rosso assemblaggio di 4 vitigni diversi (Merlot, Sangiovese, Syrah e Cabernet Sauvignon) che matura in barrique per 3 passaggi e acciaio.
Si sposa bene con un fusillone del pastificio Agricolo Mancini e crema di zucchine trombetta con calamari l'imperdibile "Particella 906". Si tratta un bianco macerato di Vermentino, Albarola al 60%, Trebbiano e Malvasia macerato cinque giorni sulle bucce.
"Leviatan", un'audace sfida che combina Vermentino, Trebbiano, Albarola e Malvasia vinificati sulle bucce e poi ripassati sulle vinacce di passito per 60 giorni. Un connubio perfetto per un coniglio croccante su crema di fagioli della Lunigiana.
Ma il culmine della degustazione è il vino "Saltatempo", un vino da uve passite con un blend di Malvasia, Albarola, Trebbiano, Albana e Vermentino. Questo vino viene diraspato a mano, quindi lasciato in damigiana per 12-24 mesi, creando un blend perpetuo che ogni anno si arricchisce con l'annata nuova. Ad esaltarsi a vicenda un sontuoso budino al latte di mandorla.
Cena degustazione €50 a persona
Ristorante Agricuoco
Via Monsignor Vattuone 105
Sestri Levante
THE QUEEN OF TASTE: A CORTINA LE STELLE DELLA RISTORAZIONE DI MONTAGNA
Il 9 e 10 settembre la settima edizione della manifestazione organizzata da Cortina For Us e Chef Team Cortina, in collaborazione con Globetrotter Gourmet. Ospiti i territori montani di altre regioni
Sabato 9 e domenica 10 settembre Cortina d’Ampezzo ospiterà The Queen of Taste, il festival del gusto organizzato dall’associazione Cortina For Us e Chef Team Cortina in collaborazione con Globetrotter Gourmet. La manifestazione, che giunge quest’anno alla settima edizione, vuole mettere al centro della riflessione il ruolo della ristorazione di montagna, che diventa interlocutore privilegiato di coloro che si approcciano a vivere l’esperienza del territorio. Un’analisi che supera i confini regionali e che vedrà quest’anno la partecipazione di territori montani di altre regioni italiane ospiti.
Lo Chef Team Cortina, professionisti ampezzani del gusto e anima della manifestazione, è composto oggi da nove realtà: Fabio Pompanin del Ristorante Al Camin, Luca Menardi di Baita Fraina, Luigi Dariz del Ristorante Da Aurelio, Michel Oberhammer di Ristorante Baita Piè Tofana, Carlo Festini di Lago Scin, Massimo Alverà della Pasticceria Alverà, Nicola Bellodis di Rio Gere, Graziano Prest del Ristorante Tivoli e Famiglia Bocus di Villa Oretta.
Il programma della due giorni gourmet si aprirà sabato 9 con StrEat Chef, la formula serale pensata per vivere cinque location esclusive del territorio ampezzano – i ristoranti Baita Fraina, Villa Oretta, Al Camin, Lago Scin e la Pasticceria Alverá – dove in un viaggio itinerante tra cibi e sapori i commensali avranno la possibilità di degustare le specialità preparate da tre chef diversi in ogni luogo. Domenica 10 settembre al mattino ci sarà il convegno che porterà all’attenzione dei partecipanti alcune problematiche e punti di forza del settore della ristorazione. Tre i temi fondamentali che verranno affrontati: Le declinazioni dell’accoglienza, La scuola e l’accoglienza, L’incontro tra diversità montane. Nel frattempo piazza Dibona, nel centro di Cortina, sarà allestita per ospitare StrEat Lunch, il pranzo unico ed esclusivo dove Chef Team Cortina, colleghi stellati e giovani promettenti, prepareranno ricercate ricette legate al territorio.
“Con The Queen of Taste Cortina si candida a diventare il luogo per eccellenza di confronto per la ristorazione di montagna – sottolinea Franco Sovilla, Presidente di Cortina For Us – Per il secondo anno accanto ai momenti in cui i veri protagonisti saranno i piatti realizzati dagli chef tornerà anche il convegno dedicato alla condivisione delle tematiche sostenibili tra economia della ristorazione, accoglienza e prodotto tipico, che affronteremo insieme ai due territori montani ospiti, così da avere una visione ancora più ampia. Una riflessione necessaria e doverosa che si inserisce in una serie di progetti che stiamo portando avanti come associazione, anche in vista di un appuntamento importante come quello delle Olimpiadi, che torneranno a Cortina dopo settant’anni”.
L’attenzione al futuro della ristorazione, concetto fondamentale per gli organizzatori dell’evento, emerge anche dalla volontà di coinvolgere sempre più giovani chef emergenti tra gli ospiti e dalle attività proposte da Cortina For Us e da Chef Team alle scuole del territorio. L’anno scolastico appena concluso ha visto infatti gli studenti dell’istituto alberghiero e del liceo artistico Val Boite di Cortina coinvolti nel workshop GustArte, insolita storia d’amore tra un tavolo e una tavolozza tenuto dallo chef Roberto Piccolin del Ristorante Ariston, che ha offerto una grande opportunità di crescita e confronto ai giovani coinvolti. In occasione di The Queen of Taste sarà presentato il nuovo progetto pensato per il prossimo anno scolastico.
Per info e prenotazioni: https://thequeenoftaste.cortinaforus.it/
Anna Sperotto
IL CENTRAL DI LIMA NOMINATO NO.1 NELLA CLASSIFICA DI THE WORLD'S 50 BEST RESTAURANTS 2023
- Il ristorante Central di Lima è stato nominato The World’s Best Restaurant 2023, il premio internazionale sponsorizzato da S.Pellegrino e Acqua Panna
- La classifica 2023 dei migliori ristoranti del mondo, annunciata alla cerimonia di premiazione a Valencia, include i locali di 24 paesi suddivisi in 5 continenti; 12 i ristoranti che fanno il loro debutto in classifica
- Sono cinque i ristoranti italiani presenti nella classifica 1-50 di quest'anno: Lido 84 (No.7) a Gardone Riviera, Reale (No.16) a Castel di Sangro, Uliassi (No.34) a Senigallia, Le Calandre (No.41) a Rubano e Piazza Duomo (No.42) ad Alba
- Pía Salazar del ristorante Nuema a Quito riceve il premio The World's Best Pastry Chef, sponsorizzato da Sosa
- Il Beronia World's Best Sommelier Award viene assegnato a Miguel Ángel Millán, del ristorante Diverxo di Madrid
- Il Fyn di Cape Town vince il Flor de Caña Sustainable Restaurant Award
- Il ristorante Table di Bruno Verjus (No.10) di Parigi si aggiudica il premio Highest New Entry, sponsorizzato da Aspire Lifestyles
- Il Villa Massa Highest Climber Award è stato assegnato al ristorante newyorkese Atomix (No.8), che ha scalato 25 posizioni rispetto alla classifica del 2022
- Il ristorante Alchemist (No.5) di Copenhagen conquista il Gin Mare Art of Hospitality Award
- Julien Royer del ristorante Odette di Singapore vince l’Estrella Damm Chefs' Choice Award
20 giugno 2023 - Il mondo della ristorazione si è riunito a Valencia, in Spagna, per celebrare i The World's 50 Best Restaurants awards 2023, sponsorizzati da S.Pellegrino & Acqua Panna, ed eleggere il Central di Lima The World’s Best Restaurant 2023 e The Best Restaurant in South America 2023. La cerimonia di premiazione, tenutasi presso il Teatro dell'Opera Les Arts della città, ha premiato l’eccellenza gastronomica di 24 paesi suddivisi in cinque continenti.
Per la classifica completa delle posizioni 1-50, si prega di vedere la tabella allegata o di scorrere fino alla fine di questo comunicato
Il Central, il ristorante di punta di Lima degli chef Virgilio Martinez e Pía León, ha conquistato la posizione No.1, prendendo il posto del Geranium di Copenhagen incluso quest’anno nella hall of fame dei ristoranti Best of the Best.
Secondo classificato nel 2022, il Central rende omaggio al Perù con un menu che celebra la biodiversità degli ingredienti autoctoni del paese, insieme alle sue tradizioni e alla sua storia, sotto la guida del centro di ricerca Mater Iniciativa, facendo della sostenibilità uno dei valori di riferimento. Sul podio accanto al Central il ristorante Disfrutar (No.2) a Barcellona e il Diverxo (No.3) a Madrid.
"È per me un grande piacere annunciare la classifica dei The World's 50 Best Restaurants 2023 e celebrare il fantastico risultato del Central come nuovo numero uno” commenta William Drew, Direttore dei Contenuti di The World's 50 Best Restaurants. “Virgilio Martinez, Pía León e tutta
la squadra del Central hanno aperto la strada alla valorizzazione degli ingredienti autoctoni attraverso i loro piatti innovativi e alla loro maestria nell’arte dell’accoglienza. Il loro impegno nella ricerca,
nel rispetto del patrimonio nazionale e nella promozione della biodiversità unica del Perù non ha eguali e siamo onorati di assegnare al Central il titolo di The World's Best Restaurant 2023, premio che viene sponsorizzato da S.Pellegrino & Acqua Panna. La classifica di quest'anno continua a mostrare il grande talento che caratterizza il mondo della gastronomia in tutto il mondo e non vediamo l'ora di vedere cosa succederà nel 2024 e in futuro".
Il Sudamerica rafforza ulteriormente la sua posizione nella ristorazione mondiale, con nove ristoranti in totale presenti in classifica, tra cui due nuovi ingressi: il Kjolle di Pía León (No.28) a Lima e l’El Chato (No. 33) a Bogotà. Segue l'Asia con sette ristoranti, tra cui l’Odette a Singapore, nominato The Best Restaurant in Asia (No.14), insieme alle new entry Le Du (No.15), Gaggan Anand (No.17) a Bangkok e il ristorante Sézanne a Tokyo (No.37). Per la prima volta due ristoranti di Dubai fanno il loro ingresso nelle ultime 50 posizioni: il Trèsind Studio (No.11) nominato The Best Restaurant in Middle East & Africa, e l’Orfali Bros Bistro (No.46).
Il Gin Mare Art of Hospitality Award è stato assegnato al ristorante Alchemist (No.5) di Copenhagen.
Un'esperienza culinaria quasi mistica in un angolo remoto e industriale della città: una serata qui è divisa in diversi "atti" in cui gli ospiti dello chef Rasmus Munk e del suo staff vengono accompagnati in un percorso sensoriale che alterna nei diversi spazi del ristorante performance artistiche a momenti di narrazione cui vengono abbinati piatti squisiti nati dalla ricerca ossessiva di Munk per i migliori ingredienti.
Pía Salazar del Nuema a Quito, è la vincitrice del premio The World's Best Pastry Chef, sponsorizzato da Sosa. Già scelta come Latin America’s Best Pastry Chef 2022, la chef nata a Cuenca sta contribuendo a far conoscere l'Ecuador con le sue creazioni sperimentali, trasformando frutta e verdura in dolci capolavori, come il cocco con il lievito e l’aglio nero o il porro e la vaniglia con il cedrón, un'erba simile alla verbena del limone.
Al suo secondo anno, il Beronia World's Best Sommelier Award è stato assegnato a Miguel Ángel Millán, sommelier del Diverxo di Madrid. La cura sapiente degli abbinamenti in base ai menu sempre diversi dello chef Dabiz Muñoz e gli standard di eccellenza della proposta beverage del ristorante lo hanno reso uno dei sommelier più importanti sulla scena della ristorazione internazionale.
Il vincitore del Highest New Entry Award, sponsorizzato da Aspire Lifestyles, è il ristorante Table di Bruno Verjus (No.10). Con una formazione da autodidatta, lo chef francese grazie a una cucina semplice, stagionale, non sofisticata ha conquistato una clientela fedele tra i gourmet della città, e il suo ristorante parigino sta rapidamente diventando una destinazione gastronomica internazionale.
L’Atomix (No.8) ha vinto il premio Villa Massa Highest Climber ed è stato nominato The Best Restaurant in North America, dopo aver scalato 25 posizioni rispetto alla classifica dello scorso anno. Il ristorante che propone un menu degustazione con 14 coperti gestito dai coniugi Junghyun "JP" ed Ellia Park si era aggiudicato l’anno scorso il Gin Mare Art of Hospitality Award dei The World's 50 Best Restaurants 2022 grazie alla sua particolare cucina coreana d’avanguardia, molto applaudita.
Julien Royer del ristorante Odette (No.14) di Singapore vince l'Estrella Damm Chefs' Choice Award. Votato dai più importanti chef del mondo, questo premio speciale viene assegnato a uno chef che ha avuto una influenza significativa nel mondo della gastronomia. Il ristorante di Royer, l’Odette, nella National Gallery della città, è stato inoltre eletto The Best Restaurant in Asia 2023.
Il premio Flor de Caña Sustainable Restaurant Award è stato assegnato quest'anno al Fyn (No.75) di Città del Capo, dove la missione dello chef fondatore Peter Tempelhoff è quella di superare i confini interpretando il Sudafrica e la sua cultura attraverso tecniche ampiamente radicate nella cucina giapponese. Questo premio è gestito in modo indipendente dalla Sustainable Restaurant Association, che valuta i locali che si auto candidano basandosi su un'ampia gamma di criteri, tra cui la responsabilità ambientale e sociale, il coinvolgimento della comunità e il benessere del personale.
La serata ha dato anche spazio ai vincitori dei premi speciali già annunciati, tra cui i vincitori del Champions of Change Nora Fitzgerald Belahcen, fondatrice dell'impresa sociale Amal in Marocco, Othón Nolasco e Damián Diaz, che hanno dato vita al progetto di sicurezza alimentare No Us Without You LA. Hanno poi ritirato i loro trofei sul palco: Elena Reygadas, vincitrice del premio The World's Best Female Chef, Andoni Luis Aduriz del ristorante Mugaritz, che ha conquistato l’Icon Award, e il ristorante newyorkese Tatiana di Kwame Onwuachi, che si aggiudica il Resy One To Watch Award.
I The World’s 50 Best Restaurants awards 2023, sponsorizzati da S.Pellegrino & Acqua Panna, organizzati presso il Teatro dell'Opera Les Arts di Valencia, celebrano il 21° anniversario della prestigiosa classifica gastronomica mondiale.
Il sistema di votazione
La classifica di The World's 50 Best Restaurants 2023 è votata da 1.080 esperti internazionali nel settore della ristorazione e da esperti gourmet itineranti che compongono la The World's 50 Best Restaurants Academy. Con un’eguale presenza di donne e uomini, l’Academy comprende 27 regioni diverse in tutto il mondo, ognuna delle quali conta 40 membri incluso un presidente. Nessuno sponsor legato all’evento interferisce sul processo di votazione.
La società di consulenza Deloitte verifica in modo indipendente la classifica di The World's 50 Best Restaurants, compresa la lista 51-100. Tale analisi garantisce l'integrità e l'autenticità del processo di voto e dei risultati svelati.
Best of the Best
I ristoranti, che fanno parte dell'élite dei numero 1 eletti nelle scorse edizioni di The World’s 50 Best Restaurants (elenco a seguire), hanno dimostrato e confermato il loro valore e saranno per sempre riconosciuti come destinazioni gastronomiche iconiche nella hall of fame dei Best of the Best. Gli chef e i ristoratori che hanno portato i loro ristoranti al vertice della classifica hanno espresso il desiderio di investire nel futuro del settore e di “restituire valore” al mondo della ristorazione attraverso nuovi progetti e iniziative. Ecco l’elenco dei ristoranti eletti vincitori nella classifica The World's 50 Best Restaurants dalla prima edizione, fuori gara nel 2023 e per i prossimi anni:
• El Bulli (2002, 2006-2009)
• The French Laundry (2003-2004)
• The Fat Duck (2005)
• Noma – location original (2010-2012, 2014)
• El Celler de Can Roca (2013, 2015)
• Osteria Francescana (2016, 2018)
• Eleven Madison Park (2017)
• Mirazur (2019)
• Noma – location attuale (2021)
• Geranium (2022)
Classifica 1-50:
Position |
Restaurant |
Location |
1 |
Central |
Lima |
2 |
Disfrutar |
Barcelona |
3 |
Diverxo |
Madrid |
4 |
Asador Etxebarri |
Atxondo |
5 |
Alchemist |
Copenhagen |
6 |
Maido |
Lima |
7 |
Lido 84 |
Gardone Riviera |
8 |
Atomix |
New York |
9 |
Quintonil |
Mexico City |
10 |
Table by Bruno Verjus |
Paris |
11 |
Trèsind Studio |
Dubai |
12 |
A Casa do Porco |
São Paulo |
13 |
Pujol |
Mexico City |
14 |
Odette |
Singapore |
15 |
Le Du |
Bangkok |
16 |
Reale |
Castel di Sangro |
17 |
Gaggan Anand |
Bangkok |
18 |
Steirereck |
Vienna |
19 |
Don Julio |
Buenos Aires |
20 |
Quique Dacosta |
Denia |
21 |
Den |
Tokyo |
22 |
Elkano |
Getaria |
23 |
Kol |
London |
24 |
Septime |
Paris |
25 |
Belcanto |
Lisbon |
26 |
Schloss Schauenstein |
Fürstenau |
27 |
Florilège |
Tokyo |
28 |
Kjolle |
Lima |
29 |
Boragó |
Santiago |
30 |
Frantzén |
Stockholm |
31 |
Mugaritz |
San Sebastian |
32 |
Hiša Franko |
Kobarid |
33 |
El Chato |
Bogotá |
34 |
Uliassi |
Senigallia |
35 |
Ikoyi |
London |
36 |
Plénitude |
Paris |
37 |
Sézanne |
Tokyo |
38 |
The Clove Club |
London |
39 |
The Jane |
Antwerp |
40 |
Restaurant Tim Raue |
Berlin |
41 |
Le Calandre |
Rubano |
42 |
Piazza Duomo |
Alba |
43 |
Leo |
Bogotá |
44 |
Le Bernardin |
New York |
45 |
Nobelhart & Schmutzig |
Berlin |
46 |
Orfali Bros Bistro |
Dubai |
47 |
Mayta |
Lima |
48 |
La Grenouillère |
La Madeleine-sous-Montreuil |
49 |
Rosetta |
Mexico City |
50 |
The Chairman |
Hong Kong |
NEWS GOLOSE DALL'AGRICUOCO
Serata d'eccezione quella di venerdì 16 giugno. Nell'occasione l'Agricuoco Emanuele Revello incontra i vini di Ca du ferrà sotto il pergolato di uva americana portando in tavola alcuni piatti appositamente studiati. Davide e Giuseppe sono impegnati al recupero del Ruzzese ma non solo, infatti a fargli compagnia sono anche il Rossese Bianco, il Picabon e l’Albarola Kihlgren, varietà presenti fin dall’antichità nelle Cinque Terre e nella Riviera Ligure di Levante e in parte dimenticati.
È per questa diffusa e importante opera di riscoperta e valorizzazione della viticoltura autoctona che Davide Zoppi, titolare dell’azienda, ha ricevuto il premio di “Viticoltore Etico 2022” alla 54esima edizione di Vinitaly. <<Assaggiare i loro vini è stata pura magia – rivela l' Agricuoco che poi prosegue - Quando ho incontrato in degustazione Ca du ferrà è stata un’esplosione di profumi e aromi, con un’eleganza difficile da trovare in vitigni autoctoni . Amo la loro filosofia aziendale >>. Nel corso della serata saranno in degustazione:
Luccicante, colline di Levanto Vermentino D.O.P.
Vino d’impatto, giocato sulle durezze, con grande acidità e salinità. In degustazione il 2022
Magia di Rosa, Lig. Di Levante Rosato I.G.P.
E' ottenuto da un blend di Sangiovese, Vermentino nero e Syrah.
Bonazolae, colline di Levanto Bianco D.O.P.
E' un vino bianco della Riviera Ligure di Levante, più precisamente della costa Bonassola, in provincia di La Spezia.
L’Intraprendente Ancora Vermentino, Bosco,Albarola. Intraprendente è un vino dolce - un passito - ottenuto secondo il metodo tradizionale ligure.
Menu della serata
Benvenuto della cucina
Luccicante, colline di Levanto Vermentino D.O.P.
Polpo
Polpo del mediterraneo, humus di ceci , olio al rosmarino
Magia di Rosa, Lig. Di Levante Rosato I.G.P.
Risotto Magia di Rosa
Riso Carnaroli della Az. Agricola Grangia (100% Carnaroli italiano ) al pomodoro, con gamberi marinati al profumo di pesche
Bonazolae, colline di Levanto Bianco D.O.P.
Baccalà
Filetto di baccalà in olio cottura , spuma di patate quarantine, salsa mediterranea L’Intraprendente
Zabaione con cantuccini al passito
Ristorante Agricuoco
Via Monsignor Vattuone 105
Sestri Levante - Tel 3518556126Serata
LA MAGIA DEL FINGER'S STYLE RITORNA IN COSTA SMERALDA: RIAPRE LA TERRAZZA PIÙ ESCLUSIVA DI PORTO CERVO
L’alta cucina giapponese diventa un’esperienza da vivere e assaporare nella splendida terrazza affacciata sul porto vecchio. E per chi quest’estate vive il mare in barca Finger’s propone il servizio di yatch catering & delivery
Riflettori puntati su uno dei ristoranti più chic della Costa Smeralda: il Finger’s Porto Cervo riapre i battenti per la stagione estiva. Mare da favola, clima mite e vita mondana, la Costa Smeralda è uno degli angoli di mare più affascinanti del Mediterraneo, meta ideale per chi vuole vivere un’esperienza unica in un paradiso esclusivo. Dal 2009 a rendere la stagione estiva ancora più indimenticabile ci pensa lo spin-off estivo del luxury restaurant giapponese nato a Milano più di 20 anni fa.
Situato nella Promenade du Port, l’elegante passeggiata che si snoda fra gallerie d’arte e design, boutique, concept store e locali alla moda, Finger’s Porto Cervo è il posto perfetto per vivere una serata unica coccolati dalla raffinata cucina giapponese di Finger’s. Il servizio e l’ambiente elegante del ristorante creano la cornice perfetta per accompagnare i classici dello chef: dalle Tartare Finger’s ai Sashimi, dai Carpacci Okabe, alle Tempura, alla ricca proposta di rolls, maki, uramaki, gunkan e nigiri. Ma a conquistare il pubblico della Costa Smeralda sono anche i ricercati dettagli che si ritrovano nei piatti. Ne è un esempio il Tris Temari Gold di tonno, salmone e ricciola che, come suggerisce il nome, è impreziosito da sottili fogli d’oro.
Lo stile Finger’s non è solo ciò che contraddistingue la proposta di cucina giapponese creativa, ma è un insieme di ingredienti che ben si sposano con l’atmosfera della Costa Smeralda. Finger’s è divertimento, è stare insieme accompagnati da cibo di alto livello, buon bere e anche buona musica.
Il legame con la Sardegna è molto forte per il ristorante. Da diversi anni, infatti, chef Roberto Okabe rappresenta il Giappone al Girotonno, la grande kermesse internazionale che ogni anno anima il paesino sardo di Carloforte coinvolgendo gastronomi, chef di fama internazionale ed esperti di cucina del tonno. All’edizione 2023, conclusasi il 4 giugno, Roberto Okabe ha ottenuto il secondo posto grazie alla sua creazione: Maguro tataki Okabe style, un ventaglio di tonno con rapa bianca grattugiata, wasabi fresco e perle di buccia di mandarino giapponese al ponzu.
Delivery & catering anche sugli yacht
Per tutta la stagione estiva, la cucina di Finger’s sale in barca. Anche quest’anno, infatti, Finger’s Porto Cervo ha attivato il servizio di yatch catering & delivery per cene ed eventi privati sia in mezzo alle acque cristalline della costa che a domicilio. Il servizio di alto livello, la qualità degli ingredienti e la creatività della cucina del Finger’s sono i fattori determinanti che hanno valso al ristorante l’inserimento nella Guida Michelin dal 2017.
La mixology firmata Finger’s style
L’arte della mixology in un cocktail vista mare. Nella splendida terrazza affacciata sul Porto Vecchio, la cena a luci soffuse del Finger’s si accompagna a una sofisticata drink list. La cura sapiente degli abbinamenti e gli standard di eccellenza della proposta beverage del ristorante hanno reso Finger’s Porto Cervo un punto di riferimento per turisti e habitué della Costa Smeralda. La meta perfetta per assaporare signature cocktail sempre diversi, capaci di esaltare l’anima giapponese del ristorante, come l’Ewya a base di gin KI NO BI, zenzero fresco, licis, sour e bergamotto. Assolutamente da provare l’Honshu Mary che si differenzia dal classico bloody mary per la vodka aromatizzata allo shiso, worcestershire souce e wasabi. La buona musica non manca mai. Ogni sera dopo cena l’atmosfera si accende sulle note dei DJ set più in voga dell’Isola.
La collaborazione con gin KI NO BI
Quest’anno Finger’s ha scelto un compagno di avventura degno di nota: il gin KI NO BI con il quale ha sottoscritto una collaborazione che durerà per tutto il 2023. Spirito e tradizione giapponese, ma anche condivisione degli stessi valori e principi sono gli elementi che accomunano i luxury japanese restaurant di Finger’s con il particolare brand di gin che viene distillato, blendato e imbottigliato a Kyoto, nella nuova 京都蒸溜所 The Kyoto Distillery. La collaborazione prevede un restyling degli ambienti che si sposa perfettamente con il Finger’s style, esaltando la natura, lo stile e l’eleganza tipici del Sol Levante.
LE “TAVOLE TAURILIANE”
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A TAVOLA CON I GRANDI DELLA LETTERATURA SICILIANA: IL MORO DI MONZA PRESENTA IL SUO NUOVO MENU “VIAGGIO D’AUTORE IN SICILIA”
Un percorso culinario che narra la poesia della Sicilia
Il ristorante Il Moro annuncia il lancio del suo nuovo menu “Viaggio D’Autore in Sicilia”, un viaggio gastro-letterario, progettato dai Fratelli Butticè.
Il menu è stato creato per celebrare i frutti, sotto ogni punto di vista, delle Terre siciliane, oltre che l'arrivo dell’estate, e presenta una vasta selezione di piatti che incorporano ingredienti freschi e di stagione, accompagnando ognuno di essi con una citazione letteraria: da Verga, “I malavoglia” a “I Galletti del Bottaio di Luigi Pirandello”, passando per “La Sirena” di Giuseppe Tomasi, “ Il ladro di merendine” di Camilleri.
La Sicilia è una terra nota per la sua bellezza, per la sua storia, per il suo mare, ma è anche la patria di alcuni tra i più celebri artisti che hanno fatto la storia della letteratura italiana.
Proprio a loro e alle loro opere i fratelli Butticé, da anni alla guida del Ristorante il Moro, dedicano il loro nuovo menu “Viaggio d’autore in Sicilia”, un percorso gustativo stagionale che si snoda e si dipana partendo proprio dall’analisi critica e attenta di alcuni dei testi più famosi dei letterati Siciliani di diverse epoche permettendo di essere trasportati in un multiverso di cultura e sapori siciliani.
Da Verga con i suoi Malavoglia, passando per Luigi Pirandello con le sue novelle e Tomasi di Lampedusa, fino ad arrivare al più contemporaneo Camilleri e al caso di Montalbano.
Le portate raccontano le loro storie attraverso il cibo che, da sempre, per i fratelli Butticé non può che essere “ materia trasversale”.
ed universale, nessuna persona ignora il mondo della cucina, perché esso supera ogni stratificazione sociale in quanto artefatto e come cibo invece subisce condizionamenti significativi dallo stato sociale, economico, politico, religioso e culturale” dichiarano Salvatore e Vincenzo Butticé.
Tra le specialità del nuovo menu, gli ospiti potranno gustare “La sicilitudine nel gambero di Sicilia”, un piatto a base di gambero rosso di Sicilia e caponata, al quale sarà abbinato un vino millesimato siciliano chardonnay in purezza (Almerita Brut Tasca D’Almerita) selezionato dalla sommelier Antonella Butticè.
Gli amanti della carne bianca potranno invece provare “Il pollo ruspante, la patata montata e il peperone e la mandorla”; il pollo ruspante allevato allo stato semi brado sarà abbinato ad un vino con profumi di frutti rossi e rimandi di note erbacee con una leggera balsamicità (Diciassettesime – Cottanera)
Naturalmente non mancherà nel menu "sua maestà” il tonno con “Dal tonno al tonno”, per cui gli chef hanno voluto lavorare una ventresca di tonno rosso Sicilia, con note umamiche e dolci.
Ma la proposta non si ferma qui. "Abbiamo lavorato a lungo per creare un menù che rappresenti appieno la stagione e la Sicilia, che soddisfi i gusti dei nostri ospiti", ha dichiarato Vincenzo Butticè. “Come contorno, oltre agli aspetti culinari, abbiamo voluto dare un ulteriore approfondimento culturale e letterario che portasse il nostro ospite ancora più nella radici della Sicilia, per sentirne i sapori, i profumi e anche le parole.”
Nel menu, per ciascun piatto, quindi, lo stralcio dell’opera che ha ispirato la sua creazione e che ne riassume l’essenza ultima.
Il Menu
Viaggio D’Autore in Sicilia
Dedica a Pirandello “ In corpore Vili”
La sicilitudine nel gambero di Sicilia
Vai via da qua! - dice Cosimino alla serva. Poi parla con il pescivendolo: - Non ascoltatela! Non deve comprare queste cose! - La Sgriscia mette le mani sui fianchi, arrabbiata, ma Cosimino non le dà il tempo di rispondere; le dà uno spinta e ricomincia: - Vai via da qua! - ripete. . Il pescivendolo difende la donna, che inizia a gridare: intanto arrivano persone da tutto il mercato a guardare cosa succede. Cosimino urla, furibondo: - No, no! Gamberi no! Don Ravanà non può e non deve mangiare gamberi! Tu- dice alla Sgriscia- lo tenti come il demonio e gli rovini lo stomaco!
Dedica a Verga: “ I malavoglia”
Dal tonno al tonno
“ Invece compare Tino, seduto come un presidente, sugli scalini della chiesa, sputava sentenze: — Sentite a me; prima della rivoluzione era tutt’altra cosa. Adesso i pesci sono maliziati, ve lo dico io!
— No; le acciughe sentono il grecale ventiquattr’ore prima di arrivare, riprendeva padron ’Ntoni; — è sempre stato così; l’acciuga è un pesce che ha più giudizio del tonno. Ora di là del Capo dei Mulini, li scopano dal mare tutti in una volta, colle reti fitte”
Sempre su Pirandello.. “ Concorso per Referendario al Consiglio di Stato”
Il risotto e le sarde
“Lagumina ..perdeva la fiducia, ma non l’appetito! Mangiava come se digiunasse da giorni! Mandava giù un piattone di risotto senza accorgersene, continuando a parlare del concorso. Mentre parlava non si accorgeva di aver ripulito il piatto e con la forchetta continuava a cercare altro risotto. Quando si accorge che ha il piatto vuoto, guarda gli altri commensali, poi guarda il cameriere e dice: - Mi è sembrato buono, se non sbaglio. Vogliamo fare un bis? Portamene unaltro. Eh, l’aria di montagna!..”
La Sirena G. Tomasi di Lampedusa
Dedica ai ricci di mare
“[…] sono la più bella cosa che avete laggiù, quelle cartilagini sanguigne, quei simulacri di organi femminili, profumati di sale e di alghe. Che tifo e tifo! Saranno pericolosi come tutti i doni del mare che dà la morte insieme all’immortalità. A Siracusa li ho perennemente richiesti a Paolo Orsi. Che sapore, che aspetto divino! Il più bel ricordo dei miei ultimi cinquanta anni!..”
Il Ladro di Merendine A. Camilleri
La triglia fritta, manzo e zarchiceddi
“..il commissario, nonostante la fidanzata Livia sia appena arrivata dall’aeroporto, fa una tappa al ristorante di Calogero per gustare un succulento piatto di triglie fritte, giustificando poi il suo ritardo e l’inconfondibile odore di fritto che trasuda dai suoi abiti, con la scusa d’aver dovuto interrogare il gestore d’una friggitoria “
I Galletti del Bottaio Luigi Pirandello
Il pollo ruspante, la patata montata e u cavulu trunzu
“ L’uomo infatti, seduto nella cucinetta, mentre osserva con ammirazione “la moglie più vispa del solito, accesa in volto dal calore del fuoco sotto la pentola, stretta la vitina da una veste nuova, a fiorami…”, pensa: “ha ben ragione, la poverina! È così dolce star soli insieme, nell’intimità, senza visi estranei a tavola, che ti tengan sospeso, non abbia tu bene soddisfatti i loro gusti...”. “Nonostante i buoni propositi, non riesce a tenere fede alla promessa e invita un ospite. La moglie offesa, inventa uno stratagemma per allontanare prima l’ospite inatteso e sgradito, poi il marito. Rimasta sola si spolpa comodamente i due saporitissimi galletti, cucinati con tanta cura.”..
Pre dessert
Dessert
Il Gattopardo Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Biancomangiare
“nella scena del celebre Gran ballo in cui Don Fabrizio si siede al tavolo per gustarlo…
“.."Mentre degustava la raffinata mescolanza di bianco mangiare, pistacchio e cannella racchiusa nei dolci che aveva scelti, Don Fabrizio conversava con Pallavicino e si accorgeva che questi, al di là delle frasi zuccherose riservate forse alle signore, era tutt’altro che imbecille."
Camilla Rocca