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CONSORZI VINO

NIENTE FERMA IL SOAVE IN GIAPPONE

 

Doppio successo per la storica campagna in Giappone del Consorzio Tutela del Soave. 400 locali aderenti, quasi 10.000 bottiglie vendute e un coinvolgimento nei social senza precedenti. Il 6 novembre webinar con FAO e la United Nations University a Tokyo per le strategie dei sistemi GIAHS di contrasto agli effetti della  pandemia. 

All’ottavo anno di attività, Soave by the Glass, la campagna promozionale in terra nipponica organizzata dal Consorzio Soave, assieme all’agenzia Well Com e SoloItalia, guidata da Shigeru Hayashi ha registrato un successo quasi inaspettato

 

Una sfida che il Consorzio del Soave ha accolto con coraggio, quella di organizzare i due mesi di promozione nonostante un anno difficile, dove i ristoranti giapponesi stavano concentrando la propria attività sul takeaway. Ma proprio da loro è arrivato l’appoggio alla campagna, con micro-eventi, post sui social, gadget creati, videoconferenze con le aziende per presentare il vino. Un coinvolgimento corale e collettivo che ha portato al successo l’intera attività. 400 ristoranti distribuiti in tutto il territorio da Osaka a Nagoya, da Tokyo all’isola di Hokkaido e quasi 10000 bottiglie vendute in un solo mese dei 16 produttori partecipanti all’iniziativa.

 

Le aziende protagoniste della campagna 2020 sono state: Cantina di Soave, Cantina di Monteforte, Cantina del Castello, Cantina di Negrar, Canoso, Corte Adami, GianniTessari, Inama, Montetondo, Corte Mainente, Corte Moschina, Fattori, Tenuta Sant'Antonio, Ilatium, Le Battistelle, Gini. Come ogni anno la campagna promozionale è stata legata a un  contest tra i ristoratori. I premi, ovvero un viaggio in Italia alla scoperta della zona del Soave, vanno ai partecipanti che hanno venduto più bottiglie secondo 4 categorie:

come ristorante di cucina italiana Latteria Porcini ad Osaka; come top restaurant Pecora a Fukuoka, come ristorante che ha venduto più bottiglie in relazione ai coperti Nord a Kyoto e come ristorante di cucina giapponese Aracarte 13 a Osaka.

 

Il Soave è stato inoltre chiamato a partecipare a un webinar on-line organizzato dalla FAO in collaborazione con la United Nations University a Tokyo il 6 novembre 2020, dedicato alle strategie messe in atto dai siti GIAHS per contrastare gli effetti negativi sull’agricoltura dovuti  alla pandemia di COVID-19. Questo momento storico ha evidenziato infatti la criticità del rapporto tra le persone e la natura e ha sottolineato l'urgenza di rivedere e reinventare i modi in cui utilizziamo le risorse naturali, compreso il modo in cui produciamo il nostro cibo. Oggi, ci sono 63 GIAHS designati in 22 paesi in cui le comunità locali continuano a ereditare ed esemplificare gli approcci sostenibili dell'agricoltura tradizionale e il Soave è forse uno degli esempi in grado di coniugare un’agricoltura legata al territorio con un successo commerciale in continua evoluzione. (per registrazione e dettagli http://ouik.unu.edu/en/events/3478)

 

«Quando abbiamo letto i dati, abbiamo provato un misto di orgoglio e commozione – dice Sandro Gini, Presidente del Consorzio – una fiducia, quella di avere voluto proseguire nella campagna anche in questo 2020, che ci è stata restituita in una forma che non immaginavamo. Voglio esprimere particolare gratitudine al lavoro di Shigeru Hayashi e di Mayumi Watanabe che hanno affrontato tutte le difficoltà e hanno ottenuto un risultato straordinario. E un ringraziamento a tutti i ristoratori partecipanti per il loro entusiasmo e coinvolgimento. Torneremo in Giappone il prossimo anno con ancora più energia.»

CONSORZIO BRUNELLO DI MONTALCINO: PRODOTTI FALSI MINANO REPUTAZIONE DEL NOSTRO VINO

 

 

 

BINDOCCI (PRESIDENTE): VALUTEREMO AZIONI LEGALI, INFITTIRE LE MAGLIE SUL WEB

 

“Non possiamo permettere che una goccia di vino contraffatto possa danneggiare la storia, la reputazione e il lavoro espressi in milioni di bottiglie del nostro vino di punta. Valuteremo se costituirci parte civile a tutela della nostra Denominazione, delle imprese del vino e dei consumatori”. 

 

Così il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, ha commentato la notizia relativa al blitz odierno dei Nas di Firenze sotto il comando del maggiore Andrea Davini contro un traffico di vini toscani pregiati contraffatti, come Sassicaia, Brunello di Montalcino e Chianti di notissime aziende vinicole.

 

“Questo tipo di azioni illegali – ha proseguito Bindocci – sono oggi ancor più odiose e vigliacche vista la congiuntura che stiamo vivendo; per questo ci sentiamo doppiamente riconoscenti nei confronti dei Nas di Firenze. Il marchio consortile è registrato in circa 90 Paesi del mondo, ciò al fine di garantire ai consorziati un ulteriore scudo alla protezione già comunque accordata dal riconoscimento della Denominazione di origine “Brunello di Montalcino”. 

 

L’attività di lotta al sounding e alla contraffazione è totale e in costante evoluzione, e mai come oggi la battaglia si svolge sul online. Proprio sul web – ha aggiunto – dovremmo infittire le maglie come sistema Paese, opponendo sistemi sempre più innovativi di controllo a tutela e salvaguardia non solo del nostro vino ma anche di tutti i campioni del made in Italy”.

 

 

Eugenia Torelli

CRISI, CROLLA IL CONSUMO DEL VINO DEL 70%.

 

Crisi, crolla il consumo del vino del 70%. Il Consorzio Vino Chianti: “L’ultimo decreto ha dato un colpo durissimo al settore”

 

Il presidente Busi “Governo assente o sordo, adesso servono interventi concreti”

Un tracollo nel consumo del vino del 70%, è il costo stimato dell'ultimo decreto del Governo che chiude i locali alle 18. E’ l’allarme del Consorzio Vino Chianti, 3.000 produttori per 15.500 ettari di vigneto per una produzione di 800mila ettolitri. “Il 70 per cento del vino si consuma dall’aperitivo in poi - spiega il presidente del Consorzio, Giovanni Busi - è un colpo durissimo al settore.  Tutto questo senza considerare che  i ristoratori, i locali e  le enoteche si sono  adattati puntualmente ad ogni disposizione, accogliendo i clienti in totale sicurezza. Hanno fatto sacrifici economici importanti, anche indebitandosi ulteriormente, pur di restare aperti”.

Nella situazione attuale, continua il presidente, “era necessario adattare le restrizioni alle realtà locali e alle condizioni di lavoro delle attività, per garantire i lavoratori e le aziende. Invece si è preferito agire in maniera dura, anche confusa, per tamponare un oggettivo problema di organizzazione che questo Governo continua a manifestare” Di fronte a una situazione critica, “il Governo si è mostrato assente e sordo - aggiunge Busi - Continua questa brutta abitudine di annunciare ristori e misure di sostegno senza poi concretizzare in tempi brevi. Ci sono ancora lavoratori che aspettano la cassa integrazione dei mesi estivi, c’è sempre troppo burocrazia che soffoca le imprese, soprattutto le più piccole.  Altri paesi europei hanno garantito almeno il 75% dell’incasso, noi ancora siamo troppo indietro. Sarebbe necessario anche garantire un accesso al credito più facile, oggi completamente assente, eliminando temporaneamente gli accordi di Basilea.”

 

Molta preoccupazione anche per le previsione sul Natale: “Con il virus dobbiamo convivere ancora per diverso tempo - conclude il presidente - Ora il Governo deve prendere provvedimenti concreti altrimenti il fallimento di interi settori economici sarà inevitabile”

 

Clara D'Acunto

LOMBARDIA: STOP ALLA VENDITA DI VINO DOPO LE 18 NEI SUPERMERCATI. “UNA FOLLIA, AFFERMA GIOVANNI BUSI

 

 

In Lombardia stop alla vendita di vino dopo le 18 nei supermercati, Consorzio Vino Chianti: “Una follia, non risolve nulla e danneggia le imprese”.  Il presidente Busi "Si vuole attaccare e criminalizzare il vino, come fosse la causa degli assembramenti”.

 

“Vietare dalle 18 la vendita del vino nei supermercati, nelle enoteche, in tutti gli esercizi commerciali e artigianali, è una follia, un attacco al buon senso, un provvedimento incomprensibile”. Il Consorzio Vino Chianti, per voce del suo presidente Giovanni Busi, esprime lo sconcerto e la rabbia dei produttori per l'ennesima ordinanza che cerca di ridurre i contagi da coronavirus, in questo caso il regolamento numero 620 della Regione Lombardia. Nella giungla dei provvedimenti in tutta Italia, tra i distinguo e le eccezioni, dall’amministrazione Fontana arriva una decisione che ha messo in subbuglio tutto il mondo del vino. 

 

Si vuole attaccare e criminalizzare il vino, come fosse la causa degli assembramenti. La cosa incredibile, e che ci stupiamo non venga colta - commenta Busi - è che ad essere penalizzate sono soprattutto le persone che dopo il lavoro fanno la spesa e magari per cena comprano una bottiglia di vino. Di solito i giovani, a cui crediamo sia rivolta questa misura, hanno più tempo libero: il vino possono comprarlo anche prima delle 18 e poi berlo fuori, per strada. Non è difficile da comprendere, ma di cosa stiamo parlando?”.

 

La preoccupazione per le ripercussioni di questa misura sono tante. “Attaccare il settore nel canale della grande distribuzione, l’unico che ha retto e ha garantito nel corso della pandemia la sopravvivenza di molte aziende, significa non comprendere la gravità della crisi che sta mettendo in difficoltà imprese e lavoratori. La Regione Lombardia ci ripensi”, conclude il presidente del Consorzio Vino Chianti.

 

Clara D'Acunto

CHIANTI CLASSICO A COLPO D’OCCHIO

 

 

Nel capoluogo lombardo, al Circolo Filologico Milanese, presentata oggi l’anteprima di una innovativa modalità di esplorazione del territorio del Chianti Classico Gallo Nero e dei suoi vini. Un progetto nato dalla collaborazione con Alessandro Masnaghetti.

 

Coperta per due terzi da boschi, con solo un decimo di areale dedicato alla viticoltura, nella zona di produzione del Gallo Nero i produttori di vino oggi mirano sempre più all’equilibrio ecologico e al rispetto dell’ambiente. Per questo motivo è diventato importante farlo conoscere anche attraverso le sue immagini. Immagini che non sappiano soltanto trasmettere la bellezza di un paesaggio unico al mondo per complessità e storia, ma che sappiano raccontare, se scattate nel modo e nel punto giusto, le peculiarità di una valle, di una collina o di un intero comune.

 

Su questa premessa si è sviluppato il rapporto di collaborazione fra Consorzio Vino Chianti Classico e Alessandro Masnaghetti. Una collaborazione nata più di dieci anni fa, prima con le mappe comunali dei vigneti pubblicate nella collana I Cru di Enogea, poi con la mappa dell’intera denominazione e infine con la versione in rilievo della stessa carta, che oggi trova spazio in tantissime enoteche e ristoranti in giro per il mondo e nelle cantine di numerosi appassionati del Gallo Nero.

 

Passando dalla carta al digitale, il progetto ora si arricchisce di un nuovo tassello che ha nelle immagini il suo punto di forza. Vere e proprie vedute a 360° che permettono a tutti gli appassionati di navigare il territorio della denominazione in modo attivo e interattivo, passando da semplici spettatori a protagonisti delle proprie esplorazioni, in grado di calarsi nel paesaggio e di (ri)vivere emozioni fino a ieri comuni e oggi – in tempi di Covid – più che mai rare e preziose. 

 

Una bella immagine, oltre che tale, deve tuttavia avere la forza e la capacità di raccontare qualcosa di più sui tanti fattori che contribuiscono al carattere di un vino, dalla geologia all’esposizione del vigneto, dalla quota altimetrica alla visione dell’uomo, che pure resta un fattore importante. 

 

Oggi, in questa presentazione in anteprima, è ciò che abbiamo provato a dimostrare, affiancando dieci vini a dieci diversi panorami e spiegando, bicchiere alla mano, lo stretto legame che li unisce e ciò che invece rende ogni binomio unico e irripetibile.

 

“L'impronta digitale di un vino e di una denominazione coincidono con il profilo del suo paesaggio – commenta Alessandro Masnaghetti - Imparare a leggerlo, ad apprezzarne le sfumature e a valorizzarne le differenze sono la chiave per rafforzare la propria identità.”

 

“Quello che oggi presentiamo è solo l’inizio di un progetto più ampio, che stiamo sviluppando in collaborazione con Alessandro Masnaghetti” – afferma Giovanni Manetti, Presidente del Consorzio Vino Chianti Classico. “Un lavoro che valorizzerà ulteriormente la nostra denominazione, mettendo in evidenza proprio quelle caratteristiche che rendono unico, nel Chianti Classico, il binomio vino-territorio.”

 

In un prossimo futuro, testi scritti e approfondimenti cartografici affiancheranno infatti le immagini, dando agli appassionati uno strumento unico, quanto potente e irripetibile, per poter approfondire la conoscenza e le peculiarità del mondo del Gallo Nero.

Chi è Alessandro Masnaghetti: Storico collaboratore di Luigi Veronelli, è stato degustatore e critico enoico per più di 25 anni, lavorando per alcune tra le più importanti testate italiane e straniere. Soprannominato “Map Man” dalla rivista americana Wine Spectator, è oggi considerato la figura di riferimento in tema di cartografia e analisi dei territori vitivinicoli nonché del rapporto tra vino e ambiente che lo produce. Da cinque anni collabora con Vinous di Antonio Galloni nella mappatura dei vigneti californiani.

 

 

Consorzio Vino Chianti Classico

Silvia Fiorentini – Caterina Mori

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