NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta.

Approvo
image1 image2 image3 image3

CONSORZI VINO

IL CONSORZIO VINO CHIANTI VOLA IN ORIENTE E DEBUTTA A BANGKOK

Prosegue il Chianti Lovers Asian Tour dopo le esperienze in Giappone e Corea: le prossime date sono il 20 giugno in Vietnam, a Ho Chi Minh, e il 22 giugno in Thailandia 

Il Consorzio Vino Chianti vola in Oriente con il suo Chianti Lovers Asian Tour che farà due nuove tappe dopo quelle in Giappone e Corea. Nel dettaglio il 20 giugno è in programma ad Ho Chi Minh, in Vietnam, il primo evento, mentre il 22 giugno l'appuntamento sarà, per la prima volta nella storia del Consorzio, a Bangkok in Thailandia. Il format è quello ormai collaudato: workshop giornalieri, programmi intensivi di sessioni b2b, sessioni più aperte di degustazione, chiamate Walk Around Tasting.

Per quanto riguarda la tappa di Ho Chi Minh ci saranno 12 aziende presenti e saranno presentate 30 etichette: il mercato del Vietnam è emergente tanto che si stima un consumo di vino di 13,7 ml entro il 2027, sostenuto dalla crescita del Paese. Saranno 11 le aziende presenti, con 27 etichette, a Bangkok in un altro mercato considerato emergente, dove il consumo è trainato dai turisti. Entro il 2024 la stima è tornare ai livelli di consumo del pre-Covid. 

Tra gli eventi anche le due masterclass che porranno l'accento sullo stato tecnico e di salute della denominazione attraverso due diversi temi: ad Ho Chi Minh, dove il Consorzio ha già tenuto due eventi in passato, si parlerà di Chianti Superiore con una degustazione verticale di più annate; a Bangkok invece, dove il Consorzio farà appunto il suo debutto come associazione, si proporrà invece un seminario più introduttivo e completo sulla denominazione, con degustazione tecnica di vini Annata, Superiore e Riserva, dal 2022 al 2016, provenienti dalle sette diverse zone di produzione della Docg.
 Le degustazioni saranno condotte da rispettivi esperti locali quali Tu Le Huy, Presidente dell'Associazione Sommelier di Saigon, e Sariya Kampanathsanyakorn, Wine Educator thailandese, coordinati dal Wine Ambassador Luca Alves.

“Si tratta di due mercati con grandi prospettive di crescita – ha spiegato il presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi -. Sono aree con grande eterogeneità culturale e, dunque, anche gastronomica. Sia Vietnam che Thailandia hanno poi molto appeal in Italia, basta pensare ai tanti ristoranti vietnamiti e thailandesi aperti nel nostro Paese negli ultimi anni. È una doppia tappa stimolante, continuiamo col progetto di portare il nostro vino in tutto il mondo”. 

 

Ivana Zuliani

CONSORZIO CHIANTI: “CALO DI VENDITE E AUMENTO DEI COSTI, RIDUCIAMO LE RESE DEL 10%”

 

La decisione dell’assemblea generale a Firenze: “Settore in tensione, diminuiamo la produzione per non ingolfare i magazzini”

 

Una riduzione delle rese pari al 10% per far fronte al calo di vendite e all’aumento dei costi. A deciderlo è stata l’assemblea del Consorzio Vino Chianti, riunita oggi nella sede di Confartigianato Firenze. 

“Si è reso necessario - dice il presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi - diminuire la produzione per non far aumentare il vino accumulato nei magazzini. La fotografia attuale è questa e parla di un -14% di vendite nel 2022 rispetto al 2021 per cui dobbiamo prendere le giuste contromisure. Se parliamo del rapporto prezzi-costi si nota un pesante squilibrio a causa dell'inflazione. È vero che i prezzi sono aumentati mediamente del 4-6%, ma è altrettanto vero che i costi sono aumentati molto di più: si va dall'incremento del prezzo del gasolio per i trattori passando per i concimi. Tutto questo per le nostre aziende rappresenta una grande difficoltà. In pratica non abbiamo vissuto un anno 'normale' dal 2017: l’allarme suona da tempo per tutto il settore”.

“Per i primi 5 mesi del 2023 - spiega Busi - il comparto Vino Chianti sta ripercorrendo i risultati del 2022, ma purtroppo il raffronto è su una annata 2022 che ha visto perdere 14 milioni di bottiglie rispetto all’anno 2021. La diminuzione delle vendite 2022 si accompagna ad una vendemmia 2022 che ha visto risalire la produzione di circa il 20%, con conseguente riaccendersi l’aumento delle scorte di magazzino ed una fibrillazione nel mercato che ha fatto scendere nuovamente i prezzi sotto i costi di produzione. Inutile negarlo: un po' di preoccupazione per l'intero settore c'è”.

 

Ivana Zuliani

DOC MAREMMA TOSCANA: IL VERMENTINO DIVENTA SUPERIORE

 

 

Si è concretizzata la volontà del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana di andare a posizionare a un livello sempre più alto una delle punte di diamante della Denominazione.

Dopo un lungo lavoro da parte del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana da ieri è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il Decreto di modifica del Disciplinare di produzione della DOC con l’inserimento della menzione Superiore per la tipologia Vermentino.

 

“È stato un percorso molto impegnativo ma finalmente siamo giunti all’obiettivo che ci eravamo prefissati per poter alzare ulteriormente l’asticella della cifra qualitativa e del posizionamento della tipologia Vermentino”, spiega Francesco Mazzei presidente del Consorzio che, fin dall’inizio del suo primo mandato, ha creduto fortemente nell’esigenza di dare ai produttori l’opportunità di proporre Vermentini più complessi e maturi giustamente valorizzati anche in etichetta. “I trend di mercato ci confermano ogni giorno l’apprezzamento per la personalità e per la qualità dei nostri Vermentini non solo per quelli freschi e di facile beva, ma anche per le versioni più importanti con processi di vinificazione complessi e periodi di affinamento più lunghi; il Vermentino a livello di complessità e longevità può essere concepito come un grande rosso e la Maremma ha una vocazione straordinaria per questo vitigno nelle sue molteplici espressioni”, aggiunge Mazzei sottolineando che “con un mercato mondiale sempre più attento e curioso per i grandi bianchi, ci auguriamo che presto un numero significativo di aziende della nostra Denominazione inseriscano nella loro gamma il Vermentino Superiore.”

 

La tipologia Vermentino Superiore potrà essere utilizzata già dalla vendemmia 2021, se in linea con i requisiti previsti dal disciplinare di produzione. Il Vermentino Superiore deve provenire per almeno il 95% da uve Vermentino, la produzione massima di uva/ettaro è ridotta a 9 tonnellate, l’immissione al consumo deve avvenire a partire dal 1° gennaio del secondo anno successivo alla vendemmia.

 

“La menzione Superiore attribuita alla tipologia Vermentino sancisce una qualifica importante per questa varietà che negli ultimi anni è cresciuta in Maremma in maniera costante tanto che oggi rappresenta il primo vitigno a bacca bianca nella provincia di Grosseto con quasi 940 ettari di superficie vitata”, spiega il Direttore del Consorzio Luca Pollini.

 

La previsione è che – già dalle prossime settimane – si assisterà alla commercializzazione del Vermentino Superiore Annata 2021 da parte di diversi produttori pronti sul nastro di partenza per questo nuovo importante traguardo per la Denominazione.

 

Simonetta Gerra

VINO, A MONTESPERTOLI UN INCONTRO TRA CONSORZIO TUTELA DEL CHIANTI E CINA

 

Un appuntamento di stampo internazionale che si svolgerà il pomeriggio di giovedì 20 aprile, al Museo della vita e del vino. A Montespertoli un incontro sul vino di stampo internazionale. Si svolgerà giovedì 20 aprile l'appuntamento che riunirà la delegazione politica di Qingtian (Zhejiang, Cina) e il Consorzio di Tutela del Chianti, oltre che cantine e appassionati di settore. Un confronto tra Italia e Cina, riunite da un comune interesse. L'iniziativa comincerà alle ore 15.15 presso il Museo della vite e del vino (Via Lucardese, 74).

"Un incontro per suggellare ancora una volta un legame fondamentale, quello tra la Toscana e la Cina - afferma Marco Bani, direttore del Consorzio Vino Chianti -. L'Asia per noi e tutte le nostre aziende è un partner di estremo valore in questo lungo viaggio, di narrazione ed esportazione, che porteremo avanti anche in futuro con sempre più convinzione. Negli anni è aumentata la sensibilità verso i sapori toscani, ne vengono apprezzate le caratteristiche e le identità. Un percorso che continueremo per rafforzare il nome del Chianti non solo in Italia e in Europa, dove è già assoluto protagonista, ma in tutto il mondo".

 Il consorzio di Tutela del Chianti ha aderito fin dalla prima edizione alla fiera QWine Expo, che è oggi una delle più interessanti nel panorama degli eventi di settore in Cina. Solo la provincia dello Zhejiang conta 60 milioni di abitanti e la richiesta di vino italiano è in continuo aumento, ancor di più per i vini prodotti in Toscana, la regione italiana con maggiore appeal per i consumatori cinesi anche in vista dei futuri appuntamenti nel nostro Paese. Il Chianti poi, è tra i brand del vino più noti e amati. 

“Dopo la forzata assenza del Consorzio da eventi promozionali o partecipazione a fiere sul territorio cinese dovuta alla pandemia – aggiunge Bani - ci auguriamo che con il prossimo autunno si possa tornare a essere presenti su questo mercato, che ha delle potenzialità enormi. Peraltro, sui vini australiani, molto presenti sulle tavole cinesi vengono applicati dazi importanti  per cui dobbiamo approfittare del momento positivo”.

Il programma di giovedì pomeriggio a Montespertoli inizierà con i saluti del Sindaco di Montespertoli, Alessio Mugnaini e del Segretario generale del Qingtian County Commitee of the Cpc, Lin Xia. Proseguirà poi con gli interventi del Vicepresidente del Consorzio di Tutela del Chianti, Ritano Baragli, e del Direttore, Marco Bani. Mentre la presentazione delle nuove opportunità di business sul mercato cinese sarà a cura di Valentina Tenaglia, Ceo di Wine Channel, società italiana con sede in Cina che da anni si occupa di promuovere e commercializzare i vini italiani sul territorio cinese

“La 5a edizione della Zhejiang Qingtian Overseas Chinese Expo di novembre - dice il Segretario generale del Qingtian County Commitee of the Cpc, Lin Xia - è un evento internazionale di negoziazione economica, commerciale e di investimento, e il nostro invito è rivolto a tutti i leader, i proprietari di aziende vinicole e gli imprenditori cinesi d'oltremare a partecipare a questo importante incontro per discutere di cooperazione e futuro insieme. Il nostro obiettivo è quello di rendere l'Overseas Chinese Expo la più autorevole e la più grande fiera del vino in Asia e un'importante piattaforma per le transazioni di merci, il commercio di servizi e la cooperazione negli investimenti tra Cina e Italia”.

Per partecipare è consigliabile pre-registrarsi sul sito https://www.winechannel.it/evento-chianti-cina/

 

Ivana Zuliani

CRESCE L'INTERESSE PER I COLLI TORTONESI GRAZIE AL TRAINO DEL TIMORASSO E DI TUTTA LA FILIERA DERTHONA

Walter Massa: “Il Derthona Timorasso è già presente nei migliori ristoranti. Ora dobbiamo fare comunità, promuovendo le peculiarità gastronomiche del territorio”    

Si è chiuso tra gli applausi e con un “compito a casa” per tutti gli appassionati di prodotti enogastronomici di qualità l’appuntamento di lunedì scorso “Quo vadis Derthona? - Voci autorevoli da territori di successo”, svoltosi al Teatro Civico di Alessandria. Una tavola rotonda di ospiti d’eccezione ha infatti dibattuto, davanti a una platea di oltre 300 persone (tutto esaurito a teatro e nei locali collegati all’iniziativa) su come raccontare e rilanciare il territorio tortonese e le sue produzioni tipiche, a partire da peculiarità come il vino Derthona Timorasso. Le conclusioni affidano una responsabilità ben precisa a tutto il “turismo lento”: gli operatori locali devo infatti operare insieme e creare comunità, ma l’ultima parola in termini di promozione del territorio spetta a chi lo visita e soprattutto lo “gusta”. 

  

Correva l’anno 2005 quando Walter Massa, presidente e ideatore del marchio “Terre Derthona”, nonché anima del progetto di valorizzazione del territorio Tortonese, lanciò una sfida che allora poteva suonare come una provocazione. “Entro 15 anni – disse di un evento pubblico di allora - tutti i ristoranti e le enoteche di livello avranno nelle loro carte un vino dei Colli Tortonesi”. Lunedì scorso, Massa ha ricordato quella sorta di “profezia” fatta in tempi non sospetti e ha introdotto i prossimi passi su cui il territorio dovrà lavorare. “Oggi – ha detto il presidente del marchio “Terre Derthona” – il nostro vino è davvero presente nei migliori ristoranti. Ciò deve fungere da traino e da modello per tutto il paniere delle eccellenze del nostro territorio: il formaggio Montebore, il salame nobile del Giarolo, le pesche di Volpedo, le ciliegie di Garbagna, i tartufi dell’Appennino, gli ortaggi della Valle Scrivia”. 

  

Infine, Massa ha dettato i prossimi passi per un’autentica ed efficace promozione territoriale. “Come operatori economici locali – ha aggiunto – è importante lavorare insieme, creando condivisione e comunità. Ma i primi ambasciatori dovranno essere proprio i turisti amanti del cibo e del buon vino, che sostando nelle nostre zone potranno raccontare le tante peculiarità che siamo in grado di offrire, dal salame del Giarolo tagliato “obbligatoriamente” a 45 gradi al Tartufo di San Sebastiano Curone, solo per fare due esempi. In altri termini, l’apporto da parte di chi visita e approfondisce la conoscenza del territorio sarà fondamentale per tagliare con successo il prossimo traguardo. La case history del vino Derthona Timorasso, da parte sua, sta indicando a tutti gli operatori del territorio la giusta strada da percorrere”. 

  

Oltre a Walter Massa, durante la tavola rotonda di lunedì scorso si sono susseguiti i contributi del fondatore di Eataly, Oscar Farinetti, dello storico e scrittore Luciano Bertello, del presidente di Banca d’Alba Tino Cornaglia, del direttore artistico di R&P Davide Rampello e del titolare del ristorante 3 stelle Michelin “Dal Pescatore” di Canneto sull’Oglio (Mantova), Antonio Santini. Ai massimi livelli anche la presenza istituzionale, con l’intervento del sindaco di Tortona, Federico Chiodi. 

 

Jessica Busoli

2024 © Enocibario P.I. 01074300094    Yandex.Metrica