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Eventi culturali

I “VENERDI A PÂXO” DA COMPAGNA

VENERDI’  25  MARZO  2022  ALLE  ORE  17,00  A  PALAZZO  DUCALE

SALA BORLANDI – SOCIETA' LIGURE DI STORIA PATRIA

(da piazza De Ferrari, atrio primo loggiato, seconda porta a sinistra piano terra)

 

A COMPAGNA PRESENTA IL LIBRO DI 

 

Giovanni Panella

 

Gozzi, pescatori e marinai

 

La Nave di Carta

 

Vicende marinare del Mediterraneo in genere e in particolare dei mari di casa nostra

  

La presentazione sarà tenuta dall’Autore con la collaborazione di Francesco Pittaluga,

responsabile de "I Venerdì da Compagna", e Isabella Descalzo.

 

NOTA. L’ingresso è libero ma per accedere alla sala della conferenza occorre esibire il super green pass, indossare la mascherina e mantenere le distanze di sicurezza. I posti a disposizione sono 30, numero che non può essere superato. Per questo è necessario prenotarsi inviando una e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro la mezzanotte del mercoledì precedente. Le prenotazioni saranno accettate e confermate fino all’esaurimento dei posti.

 

A COMPAGNA: I MERCOLEDI MUSICALI


Palazzo Agostino De Franchi

 

piazza della Posta Vecchia, 3 Genova

Grandissimo successo ai primi quattro concerti (violino - chitarra e canto - pianoforte) della nuova stagione de “I Mercoledì Musicali”, organizzati con la collaborazione artistica di Josè Scanu 

 

STAGIONE MUSICALE  2021-2022

Mercoledì 23 marzo 2022, ore 17:00

Michele Trenti

chitarra

“La chitarra a Genova attraverso la figura di Anselmo Bersano”

ricordi di un protagonista della chitarra nel Novecento

Niccolò Paganini:

 Sonatina M.S. 85 n. 1 in Do maggiore, Due Ghiribizzi M.S. 43, Sonata n. 32 M.S. 84

Fernando Sor: 

Tre studi - revisione A. Bersano

Miguel Llobet: 

Due Canzoni popolari catalane “El testament d’Amelia”, “Canco del lladre”

Francisco Tarrega: 

Tre Preludi

Mario Castelnuovo Tedesco: 

“Stornellatrice”

Manuel Ponce: 

Preludio n. 6

Hector Villa Lobos: 

Preludio n. 1

Anselmo Bersano: 

Capriccio op. 22,  “Inquietudine” da Tre profili intimi

Michele Trenti ha suonato la c
hitarra con Anselmo Bersano per 13 anni; ha intrapreso quindi gli studi di pianoforte e composizione trasferendosi a Graz (Austria) per frequentare, presso la Hochschule für Musik und Darstellende Kunst  i corsi di composizione, con Ivan Eröd, e direzione d'orchestra, con Milan Horvat, diplomandosi con il massimo dei voti e la lode nel 1988. 

Dal 1988 al 2004 è stato direttore artistico dell’Associazione Filarmonica Genovese. Nel 1989 ha fondato l’Orchestra Filarmonica Giovanile di Genova, divenendone Direttore Principale. 

Nel 1992 ha curato a Genova le manifestazioni musicali per le celebrazioni del 500° anniversario della scoperta dall’America. Dal 1997 al 1999 è stato vicepresidente dell’AMI-Associazione dei Musicisti Italiani, con sede a Pesaro. 

Nel 2003 è stato incaricato del progetto finanziato dalla Commissione di Bruxelles per la presentazione internazionale di Genova Capitale Europea della Cultura 2004, dirigendo una tournée nelle capitali dei Paesi dell’allargamento dell’Unione Europea. 

L' 1 gennaio 2004 ha diretto a Budapest il Concerto di Capodanno organizzato in collaborazione con l’Ambasciata Italiana. Sue composizioni ed arrangiamenti sono eseguiti e radiotrasmessi in tutto il mondo. Svolge attività di conferenziere e saggista. 

Tra gli incarichi ricoperti: amministratore delegato della casa discografica Philarmonia; docente presso l’Università di Genova del corso di Elementi di musica e teoria del ritmo (corso di laurea in Scienze motorie).       

Nel 2012 ha ricevuto il premio Artista di Liguria. 

È Direttore Artistico del Paganini Genova Festival ed è stato Vicesegretario generale del Premio Paganini. È vice presidente dell’Associazione Amici di Paganini di Genova.

 

Per ingresso obbligatoria la prenotazione scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e rispetto delle norme sanitarie emergenziali vigenti

 
STAGIONE MUSICALE

Programma 2021-2022

 

GENNAIO - MAGGIO 2022

Mercoledì 23 marzo 2022, ore 17:00

Michele Trenti, chitarra

“La chitarra a Genova attraverso la figura di Anselmo Bersano”
ricordi  di un protagonista della chitarra nel Novecento

Mercoledì 20 aprile 2022, ore 17:00

Duo di chitarre Guglielmo Chiaratti – Luca Repetti

Concerto di giovani talenti e promesse genovesi

Scarlatti, Paradisi, Bach, Rossini, Gangi, De Falla, Piazzolla
 

Mercoledì 25 maggio 2022, ore 17.00

Stefano Crispini, voce e chitarra

La canzone dialettale ligure e genovese di tradizione orale: frammenti di un immaginario popolare

 
Per ingresso obbligatoria la prenotazione scrivendo a
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e rispetto delle norme sanitarie emergenziali vigenti

                                    Nota ai concerti “I mercoledì musicali”

                    La stagione 2021 - 2022 de “I mercoledì musicali” prevede sette concerti, uno per mese, sempre di mercoledì alle 17:00, a partire dal 24 novembre, per concludersi mercoledì 25 maggio.

 

          Nella prestigiosa dimora storica di Palazzo Agostino de Franchi, nel cuore del centro storico di Genova in piazza della Posta Vecchia al numero 3, torneranno a risuonare le note nel salone nobile grazie alla presenza di artisti sia affermati (quattro appuntamenti) sia di promettente successo (tre appuntamenti), in una alternanza tra noti professionisti e giovani strumentisti, che si affacciano al mondo dello spettacolo. 

 

          La stagione è stata curata dal M° José Scanu, che ha chiamato vari artisti tutti liguri e attivi anche a Genova, con lo scopo di riprendere questa storica attività curata da “A Compagna”, iniziata a cavallo tra le due guerre e che ultimamente si era interrotta. 

 

           Una delle caratteristiche della stagione è quella della “lezione-concerto”, che prevede l’alternanza di spiegazione e presentazione dei brani poi suonati dal vivo col proprio strumento.

 

          L’apertura della “storica” stagione è affidata al violinista Andrea Cardinale, uno dei maggiori interpreti paganiniani, secondo premio al Concorso mondiale “The world festival contest of National culture and arts”, svoltosi a Londra nel 2020, che proporrà un impegnativo programma diviso tra le sonate di Bach e i capricci di Paganini.

 

          Mercoledì 15 dicembre sarà la volta del duo “Romanza” composto dal contralto Elena Lanza, accompagnato alla chitarra da Paolo Romanello, che proporranno un ampio recital di canzoni da Settecento ad oggi, dal classico alla canzone d’autore, ovvero da Vivaldi a De André.

 

          Cinque i concerti previsti nel 2022. 

 

          Ad aprire l’anno mercoledì 19 gennaio un giovane pianista, Emanuele Fracassi, che terrà uno straordinario concerto al pianoforte, con un programma di tutto rilievo con i grandi della musica classica, Wolfang Amadeus Mozart e Ludvig van Beethoven.

 

          Mercoledì 23 febbraio sarà la volta di un’altra giovane promessa, il pianista Simone Morgillo, che presenterà un programma pianistico dedicato al Novecento italiano e con una prima esecuzione di un brano del compositore Luca Brignone.

 

          Mercoledì 23 marzo sarà la volta di Michele Trenti, direttore d’orchestra e vice presidente dell’Associazione Amici di Paganini, in questa occasione in veste di chitarrista, in cui presenterà un originale programma dal significativo titolo: “il liuto e la chitarra a Genova dal Rinascimento al Novecento”.

 

          Dedicato ad altri giovani promesse sarà il concerto di mercoledì 20 aprile con il duo di chitarre Guglielmo Chiaratti Luca Repetti, impegnati in un vasto programma dal Settecento di Scarlatti e Bach, passando da Rossini fino al Novecento con Piazzolla e De Falla.

 

          A chiudere la rassegna de “I mercoledì musicali” a Palazzo Agostino De Franchi sarà il poeta e cantautore Stefano Crispini, che mercoledì 25 maggio terrà una conferenza concerto dal suggestivo ed evocativo titolo: “La canzone dialettale ligure e genovese di tradizione orale: frammenti di un immaginario popolare”.

SPLENDORI DELLA TAVOLA AI MUSEI REALI DI TORINO

Testo alternativo

La tavola dei Savoia e i suoi preziosi argenti.

 

 

A 161 anni dall'Unità d'Italia i Musei Reali di Torino festeggiano con "Splendori della Tavola" 

 

 

Ritorna a Torino il prestigioso corredo da tavola in argento commissionato da Carlo Alberto a Charles-Nicolas Odiot per la Sala da Pranzo del Palazzo Reale, ora nelle collezioni del Palazzo del Quirinale.

 

Torino, 17 marzo 2022 – I Musei Reali celebrano il 161° Anniversario dell’Unità d’Italia ripercorrendo le vie della storia che uniscono Torino, prima capitale, a Roma. Dal 17 marzo al 17 luglio la Sala da Pranzo del Palazzo Reale ospita un inedito allestimento incentrato sul fastoso corredo da tavola in argento realizzato a Parigi per il re Carlo Alberto da Charles-Nicolas Odiot. Commissionato nel 1833 e trasferito al Quirinale tra il 1873 e il 1874, comprende oggi 1832 elementi ed è annoverato tra le maggiori committenze delle corti europee dell’epoca.

 

Il servizio, ammirato per l’eccellente qualità all’Expositions des Produits de l’Industrie di Parigi nel 1834, segna l’evoluzione dei modelli decorativi dell’oreficeria verso un eclettismo di gusto inglese, con forme arrotondate che si adattavano alle esigenze della nascente meccanizzazione industriale.

Sono esposti 164 esemplari in prestito temporaneo dal Palazzo del Quirinale, tra cui una grande zuppiera ovale, legumiere, casseroles à entremets, salsiere, oliere, saliere e mostardiere, cucchiai per la senape, sottobottiglie, posateria per dodici persone, piatti da portata, cloches, vassoi, zuccheriere, caffettiere, lattiere, teiere e una fontaine à eau chaude con il suo fornello.

 

Charles-Nicolas Odiot era figlio di Jean-Baptiste Claude, a guida di una fiorente bottega orafa che tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento forniva capolavori di oreficeria per l’aristocrazia francese e che annoverava tra i propri committenti anche Napoleone Bonaparte. La storia e l’identità del servizio sono state ricostruite grazie alle ricerche di Bertrand de Royere, che ha rintracciato anche i disegni preparatori della celebre maison parigina, purtroppo dispersi in aste recenti.

 

La mise en table del Palazzo Reale di Torino è impreziosita da cristalli e porcellane delle collezioni dei Musei Reali e presenta un allestimento scenografico realizzato in collaborazione con la Fondazione Teatro Regio di Torino. Ai lati della tavola, quattro manichini con abiti da sera maschili e femminili di fine Ottocento - inizio Novecento, allestiti dalla scenografa Claudia Boasso.

 

Oltre alla visita della Sala da Pranzo, inclusa nel normale percorso, sarà possibile accedere ad altre suggestive tavole apparecchiate con visite guidate su prenotazione. Al piano terra, l’Appartamento della Regina Elena, con la Sala da Pranzo ornata dai vasi settecenteschi a motivo “palla di neve” e dal servizio Uccelli e insetti della manifattura di Meissen (1896), il Salotto con servizio da caffè e cioccolata, la Sala del Piano con servizio da tè realizzato a Berlino (1895) e la Sala della piglia con gli armadi storici contenenti prestigiosi servizi in porcellana e cristallo di produzione europea. Al primo piano, l’Appartamento dei Principi Forestieri, con una tavola di gusto orientale riservata agli ospiti, 

 

e l’Appartamento della regina Maria Teresa con lo splendido servizio a motivi floreali dipinti in tonalità porpora dalla manifattura di Berlino (1894) e biscuit centrotavola francesi nella Sala delle Cameriste, oltre a una selezione del pregiato servizio da dessert parigino detto delle “Donne più celebri d’Europa di tutti i tempi” (1852), realizzato dall’Atelier di Boyer. 

 

La visita si conclude nella Sala del Lavaggio con la collezione di porcellane orientali conservate negli armadi storici del Palazzo Reale.

 

L’allestimento è stato realizzato con il sostegno del Soroptimist Club Torino, che ha finanziato l’acquisto di nuove tovaglie presenti sulle tavole lungo il percorso di Palazzo Reale. 

 

Il nuovo allestimento Splendori della tavola è compreso nel biglietto ordinario dei Musei Reali.

Il percorso speciale Tavole imbandite è visitabile con CoopCulture.

Info e prenotazioni: Tavole imbandite | CoopCulture; 011 19560449; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Foto credits Serena Bascone - ACTINGOUT  per Musei Reali

Per ulteriori informazioni:

Ufficio stampa Musei Reali Torino

Spin-To - Comunicare per innovare

T. +39 011 19712375

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Serena Fabbris (Stampa nazionale e internazionale)

M. +39 349 8104132 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


Andreina Di Sanzo (Stampa locale)

M. +39 329 1467564 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Stefano Fassone (Responsabile Ufficio Stampa)

M. +39 347 4020062 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Torino, Corso Duca d'Aosta 1

Milano c/o Casa Lago, San Tomaso 6

www.spin-to.it

 

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VENERDÌ 18 MARZO L’APERITIVO IN MUSICA AL TEATRO SOCIALE DI CAMOGLI È CON I FIVE SAX

Dalle 19:30 di venerdì 18 marzo il format dell’aperitivo servito nei palchi si combina con cinque virtuosi del sassofono provenienti da Polonia, Italia, Stati Uniti, Cile e Hong Kong, con un repertorio dallo spirito internazionale. Un nuovo aperitivo all’insegna della grande musica nella cornice del Teatro Sociale di Camogli. Venerdì 18 marzo nel classico orario delle 19:30 calcheranno il palco i Five Sax con il loro repertorio sconfinato che attinge alle culture musicali di ciascun componente tra Polonia, Italia, Stati Uniti, Cile e Hong Kong, secondo lo spirito internazionale che anima il gruppo fin dalla sua fondazione. Cinque virtuosi del sassofono riconosciuti come leader nel proprio campo e che si sono esibiti sui maggiori palcoscenici del mondo. Per chi sarà nei palchi a Camogli, ci sarà anche la possibilità di farsi servire l’aperitivo durante lo spettacolo. 

Il programma, dal carattere eterogeneo, comprende capolavori prevalentemente tratti dagli ultimi anni musicali della loro storia. Senza ombra di dubbio, un’aspirazione al folklore che connette il repertorio proposto. Iniziando da Bernstein, ispirato alla musica tipica sudamericana da ballo come il mambo e il cha cha cha, si passa facilmente ad Astor Piazzolla, nel suo tango "colto". Sempre di natura folkloristica, il jazz di Mower e di Chick Corea, un piccolo omaggio dell'ensemble al compositore recentemente scomparso. L'altra faccia della medaglia è la presenza di un nocciolo di musica da film dei migliori compositori recenti: dal nostro Morricone a John Williams. Piccola perla, nel finale, un brano della cultura da ballo romagnola. La vivacità del programma rispecchia la diversità culturale dei cinque musicisti, che fondono insieme musica di estrazione completamente eterogenea in un prodotto spumeggiante, con sentori di commedia. 

I Five Sax si sono formati a Vienna nel 2011, da allora sono diventati uno degli ensemble di punta nel loro genere. Hanno suonato nelle sale da concerto più importanti nel mondo: Konzerthaus Vienna, Gasteig Munich, Concertgebouw Amsterdam, National Concert Hall Taipei e Musikverein a Vienna. Il primo show del gruppo, Sax Voyage, ispirato completamente dallo spirito internazionale del gruppo, è stato presentato in più di 20 stati, fra Europa, America e Asia, dal debutto in Austria nel 2013, più di 200 sale da concerto hanno ospitato questo progetto. Un nuovissimo approccio ha preso piede con il nuovo programma intitolato “In Time”, lo spettacolo esplora il ruolo che ha il ritmo e il groove nei migliori capolavori della storia della musica. Il debutto di “In Time” è avvenuto nel prestigioso Musikverein di Vienna, con un sold out. Nel 2015, il quintetto ha pubblicato il suo primo CD: Five Sax at the Movies. La registrazione è stata ampiamente elogiata per la qualità di esecuzione e per gli arrangiamenti particolarmente innovativi. Questo successo ha portato il gruppo a creare un nuovo programma per giovani basato su queste musiche. I membri del quintetto sono tutti artisti internazionali affermati. 

A partire dall’11 marzo il Teatro Sociale Camogli ripristina la fortunata iniziativa degli aperitivi serviti nei palchi con una maggiorazione di 5 € sul costo del biglietto. Il decreto Covid dello scorso 7 gennaio permette infatti di tornare a consumare cibi e bevande all’interno di cinema e teatri a partire dal 10 marzo 2022. In virtù di ciò, il Teatro Sociale Camogli ha potuto anticipare il ripristino dell’iniziativa degli “Aperitivi in musica” e degli “Aperitivi in cabaret”. L’orario di tutti gli Aperitivi del mese di marzo torna dunque quello originario delle 19:30 (inizialmente previsto solo dopo il 31 marzo 2022). 

I biglietti sono disponibili presso la biglietteria del teatro dal lunedì al venerdì tra le 10 e le 12 (oltre che un’ora prima degli spettacoli), alla Proloco di Camogli e alla Proloco di Recco negli orari di apertura, oltre all’Hotel Cenobio dei Dogi. Si possono acquistare i biglietti anche online, tramite il sito Vivaticket. Tutte le informazioni sono sul sito www.teatrosocialecamogli.it e sui canali social del Teatro: su Facebook e su Instagram cercando @teatrosocialecamogli. 

Gianluca Dotti

CAPOLAVORI DAL MONDO A TREVISO PER LA GRANDE MOSTRA SU CANOVA

CANOVA, GLORIA TREVIGIANA 

Dalla bellezza classica all’annuncio romantico

Treviso, museo Bailo

14 maggio – 25 settembre 2022

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Capolavori dal mondo a Treviso

per la grande mostra su Canova.

Ma anche i calchi del suo volto e

della sua mano. Reliquie di un culto laico.

 

 

Mancano due mesi all’apertura al Museo Bailo della grande mostra “Canova, Gloria trevigiana” e dai Musei Civici di Treviso giungono le prime anticipazioni di quella che si prefigura come la più importante mostra canoviana della stagione in Italia. E si chiarisce anche il significato del titolo, là dove si definisce lo scultore possagnese come “Gloria trevigiana”.

Fabrizio Malachin, direttore dei Musei Civici, evidenzia come la “trevigianità” derivi da elementi storici molto precisi.  La città, all’indomani della scomparsa dello scultore avvenuta a Roma, decide di onorarlo con un monumento marmoreo ed una medaglia celebrativa, affidando la realizzazione del primo a Luigi Zanomeneghi e la medaglia a Francesco Puttinati. L’Ateneo di Treviso volle dedicare a Canova anche una sonata “con parole e musica appositamente composta per tale occasione dal socio onorario dell’Ateneo Maestro professor Rossini”.

L’attivismo dell’Ateneo non lasciò indifferente il fratello di Antonio Canova, Giovanni Battista Sartori, che nel 1837 donò al sodalizio trevigiano il volume monumentale con le incisioni delle opere di Antonio Canova. Si tratta di un unicum sia per le dimensioni, 90 x 73 cm formato chiuso, che per il contenuto, ben 86 rami realizzati da diversi artisti. L’opera, restaurata, viene esposta per la prima volta in mostra e riprodotta integralmente come allegato al catalogo. Nel 1845 fu realizzata una custodia per il dono con ganci idonei all’esposizione a muro.

Il ruolo di Treviso divenne fondamentale anche negli anni del secondo centenario canoviano della nascita dell’artista, quello del 1957.  Potrà sembrare strano, oggi, pensare ad un Canova la cui fama era “piuttosto languente in una cerchia ben più vasta che non quella dell’affetto e della riconoscenza paesane, dopo un lungo periodo di quasi indifferenza per non dir oblio”, come scriveva Coletti. Attorno a Canova c’era ancora una certa “inquietudine critica”, tanto che “molti critici e storici illustri ne parlavano male, molto male”.

In questo clima irrompe la “Mostra Canoviana”, allestita nel 1957 a Palazzo dei Trecento, curata da Luigi Coletti che ebbe l’oggettivo merito di riaccendere i riflettori sullo scultore.

Legittimato il diritto di Treviso a definire Canova come “Gloria Trevigiana”, ecco le prime anticipazioni sulla grande esposizione al Bailo.

«C’è grande attesa per la mostra dedicata al Canova, oltre che per l’inaugurazione del nuovo Grande Bailo. Il pubblico potrà ammirare un nucleo molto importante di sculture e gessi del grande Maestro. Molti dei prestiti, anche eccezionali, per la mostra sono già stati definiti e confermati. Sarà una mostra bellissima che, ne siamo certi, riuscirà a celebrare il Canova, indiscussa Gloria Trevigiana».

L’Assessore alla Cultura Lavinia Colonna Preti anticipa che la mostra trevigiana intende svelare, per la prima volta al largo pubblico, «una serie di reperti conservati nelle collezioni civiche, mai sino ad ora esposti. A partire dai calchi della mano destra del Maestro e della sua maschera funeraria, autentiche “reliquie” dell’artista, entrate nelle collezioni civiche già in epoca ottocentesca».

«Per capire l’importanza di questi due “reperti”, chiarisce il Direttore dei Musei Civici Fabrizio Malachin, «bisogna tornare al clima culturale dell’epoca.“Quando, il 13 ottobre 1822, Canova muore a Venezia, scatta la caccia alle sue reliquie, quasi fosse un santo. Uno dei primi biografi, Pier Alessandro Paravia, riferisce che il giorno dopo la morte “si fece la sezione del cadavere alla presenza de soprintendenti Aglietti e Zannini, a cui si aggiunsero Pietro Pezzi e Tommaso Rima, chirurgo primario di questo nostro spedale”. E’ lo stesso Paravia a pubblicare in antiporta l’incisione della “maschera cavatagli dopo morte”. Il gesso suscita oggi un po’ di sensazione “per l’efficacia con cui mostra la decadenza fisica provocata dalla malattia e dalla vecchiaia nell’artista della bellezza ideale”, ma ha un valore documentale relativo sia all’aspetto dell’artista che al macabro ‘mercato’, gestito da Leopoldo Cicognara in accordo con l’erede Sartori, che si fece subito dopo la morte. Un feticismo, sostenuto certo dal mito stesso di Canova, che portò all’eccesso di fare a pezzi un cadavere per conservare la memoria di uno spirito geniale. Così il cuore, simbolo dell’amore, è toccato ai Frari (da pochi anni è tornato a Possagno e ed è ora riposto accanto ai resti morali del Maestro nel suo Tempio). La mano destra, strumento della creatività artistica, al tempio dell’arte veneziana, l’Accademia delle Belle Arti. Il calco della mano sinistra a Possagno. E i calchi di Treviso, rari, sono quindi l’esito di quel mito che era evoluto in un culto, quasi si trattasse di un santo”».

 

 

Per informazioni: 

www.museicivicitreviso.it +39 0422 658951

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Orari: dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 18.

Biglietto; 9 euro intero; 6 ridotto

 

Ufficio Stampa Mostra:

Studio ESSECI, Sergio Campagnolo +39 049 663499

Ref. Roberta Barbaro - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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