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Eventi culturali

IL FESTIVAL DELLA COMUNICAZIONE CELEBRA LA MEMORIA DI UMBERTO ECO, A 90 ANNI DALLA NASCITA, CON UN PODCAST SPECIALE

 

Una pubblicazione senza tempo che ripercorre i più profondi e visionari pensieri del grande maestro, con le voci di Gianrico Carofiglio, Danco Singer e gli estratti originali di Umberto Eco.
Si intitola “Contro la perdita della memoria”, come la lectio che Eco fece all’ONU nel 2013

 

Umberto Eco avrebbe compiuto 90 anni il 5 gennaio 2022. Semiologo e filosofo, accademico e bibliofilo, saggista e romanziere, già da molti anni prima della sua scomparsa – nel 2016 – è riconosciuto dall’umanità intera come un grande maestro, capace di istruire, di educare e di ispirare. Celebre tra i suoi infiniti contributi culturali è il discorso che tenne il 21 ottobre del 2013 all’ONU a New York, dedicato all’importanza della memoria, nella storia e soprattutto nell’era della tecnologia digitale e del web, con una visione che oggi appare quanto mai attuale e precorritrice dei tempi. Insieme a Danco Singer e Rosangela Bonsignorio, Umberto Eco è stato quasi nove anni fa anche l’ideatore del Festival della Comunicazione a Camogli. E proprio il Festival, in occasione del novantesimo anniversario della nascita del suo padrino, ne onora la memoria con uno speciale appuntamento in podcast, originale e inedito, che ne custodisce e diffonde parte dell’eredità, raccogliendo un frammento del suo pensiero.

 

Così il titolo originale del discorso tenuto all’ONU, “Contro la perdita della memoria”, è diventato sia il nome del podcast inedito targato Festival della Comunicazione sia il meta-messaggio per celebrare il patrimonio culturale che Eco ci ha lasciato attraverso le sue stesse parole, che con un’efficacia senza eguali raccontano perché ‘memoria’ non è semplicemente ‘ricordare’. Gli estratti originali dalla viva voce di Umberto Eco si alternano alla straordinaria interpretazione di alcuni suoi decisivi passaggi da parte di Gianrico Carofiglio, che con la sua voce narrante valorizza pensieri di assoluta genialità.

 

 

Il podcast “Contro la perdita della memoria” è disponibile gratuitamente online alla pagina http://www.framecultura.it/umberto-eco/, oltre che su tutte le principali piattaforme per l’ascolto.

 

Il Festival della Comunicazione ritorna dall’8 all’11 settembre 2022 a Camogli per la sua nona edizione, dedicata al tema della Libertà. E anche quest’anno il Festival accompagna il proprio affezionato pubblico con uscite settimanali, in formato audio e nelle due serie Storie che lasciano il segno e Replay. Contenuti nuovi e inediti dalla voce diretta dei grandi protagonisti del Festival, mescolati con alcuni degli interventi che hanno fatto la storia della manifestazione. Sono disponibili cercando festivalcom su tutti i principali canali digitali e le piattaforme podcast, oppure su festivalcomunicazione.it e framecultura.it.

 

Informazioni: www.festivalcomunicazione.it

Facebook: @FestivalComunicazione | Twitter: @FestivalCom | Instagram: @festivalcom

Principali piattaforme podcast: festivalcom
Canale Youtube: Festival della Comunicazione, Camogli

Ufficio stampa: Gianluca Dotti | cell. +39 333 4425539 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

“IO SARAH, IO TOSCA”, LAURA MORANTE APRE DOMENICA LA STAGIONE DI PROSA 2022 DEL TEATRO SOCIALE DI CAMOGLI


Il 9 gennaio alle 16:00 un monologo sui tratti nascosti della personalità di Sarah Bernhardt, la più grande attrice dell’Ottocento nonché prima vera diva e protagonista de “La Tosca”. Spettacolo di e con Laura Morante, con pianoforte e voce di Chiara Catalano e la regia di Daniele Costantini


Dopo il concerto degli auguri dell’Epifania, il fine settimana del Teatro Sociale di Camogli prosegue in grande stile con l’appuntamento inaugurale della stagione di prosa 2022. Domenica 9 gennaio dalle ore 16:00 andrà in scena il monologo “Io Sarah, Io Tosca”, scritto e interpretato da Laura Morante. L’evento è una produzione Nuovo Teatro, diretta da Marco Balsamo in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana, e avrà alla regia Daniele Costantini con le musiche originali di Mimosa Campironi. E con Chiara Catalano pianoforte e voce.

Basandosi sull’autobiografia di Sarah Bernhardt, la prima vera diva, Laura Morante è protagonista di un monologo che svela gli aspetti nascosti della personalità della più grande attrice dell’Ottocento. Nell’indagare chi si nascondeva dietro la sua immagine pubblica, si arriva fino a ipotizzare una sorprendente identificazione tra l’attrice e uno dei personaggi più celebri da lei interpretati: Tosca.

Di Sarah Bernhardt – adorata da Oscar Wilde, ammirata da Proust e da un giovanissimo Sigmund Freud che le dedica una pagina del suo diario, prediletta da Victor Hugo e cordialmente detestata da Anton Čechov – si è scritto che era l’ultima attrice del diciannovesimo secolo, in contrapposizione a Eleonora Duse, che veniva designata come la prima attrice del secolo scorso. Nell’ambiente del teatro francese si riportano aneddoti, si parla delle sue manie stravaganti, come quella di circondarsi, in piena Parigi, di animali esotici e anche feroci (scimmie, pappagalli, ghepardi, perfino alligatori), si citano alcune sue battute particolarmente caustiche, si racconta di come si sia ostinata a recitare anche dopo che, a settantuno anni, le venne amputata una gamba: portata sulla scena su una lettiga dorata, affrontò addirittura un’ultima avventurosa e faticosissima tournée americana.

“Della donna che fu Sarah Bernhardt non sapevo quasi nulla”, racconta Laura Morante. “Forse valeva la pena di cominciare a conoscerla: Mimosa Campironi mi propose la lettura di una breve opera melologo a lei ispirata, e da lì ho intrapreso un appassionante percorso, attraverso la vasta mole di libri a lei dedicati. Il punto di partenza è stata la sua autobiografia, che è tanto rivelatrice del suo carattere quanto imprecisa, sfuggente e lacunosa per quanto riguarda le vicende non sempre edificanti che hanno contribuito a farne un’attrice e una donna famosissima – osannata e aspramente criticata, ma costantemente al centro della scena – e soprattutto per quel che concerne i fatti della sua vita privata e sentimentale. Più andavo avanti nella mia esplorazione più mi convincevo che il confronto fra Sarah e Tosca, attraverso la dialettica in gran parte misteriosa e inconscia che sempre si crea fra un personaggio e l’attore che lo interpreta, poteva operare un progressivo e affascinante disvelamento della personalità di Sarah stessa, che gelosia, passione, rabbia, devozione, ribellione non appartenevano solo alla finzione del dramma di Victorien Sardou, ma anche alla sua prima magistrale interprete. Alla fine del percorso, mi è parso di essere finalmente autorizzata a cercare di raccontare Sarah: cinica e sentimentale, spregiudicata e sognatrice, superstiziosa e impavida, vulnerabile e battagliera, tanto gelosa della propria privacy quanto insaziabilmente avida di celebrità e, soprattutto forse, di amore”.

“La Tosca” di Victorien Sardou venne rappresentata per la prima volta il 24 novembre 1887 a Parigi nel Théâtre de la Porte Saint-Martin, in un contesto vivissimo che annunciava grandi cambiamenti e straordinarie innovazioni nell’arte teatrale. “Io Sarah, Io Tosca” racconta Sarah Bernhardt nei giorni precedenti il debutto de “La Tosca”. Il testo è costruito in tre quadri, che sono anche tre tappe fondamentali del rapporto con il personaggio di Tosca: il primo, il 3 novembre 1887, quando ha appena cominciato le prove dello spettacolo; il secondo due settimane dopo, mentre le prove sono in corso; il terzo all’alba del giorno stesso del contestato ma trionfale debutto. Il testo rappresenta Sarah che domina l’ansia del debutto, si prepara ad affrontare i suoi nemici, rivive il suo passato in un itinerario non cronologico ma emotivo. In scena nello spettacolo ci sono Sarah e una giovane musicista che interagisce, commenta e dialoga soltanto con il suono del suo pianoforte e con il canto, in un flusso continuo di recitazione, azione e musica avvincente, emozionante, e a tratti anche divertente.

I biglietti sono disponibili presso la biglietteria del teatro dal lunedì al venerdì tra le 10 e le 12 (oltre che un’ora prima degli spettacoli), alla Proloco di Camogli e alla Proloco di Recco negli orari di apertura, oltre all’Hotel Cenobio dei Dogi. Questa settimana, per incentivare l'avvio della stagione e gli abbonamenti, la biglietteria del teatro sarà aperta eccezionalmente anche il pomeriggio dalle 15 alle 18, sabato 8 gennaio compreso. Si possono acquistare i biglietti anche online, tramite il sito Vivaticket. Tutte le informazioni sono sul sito www.teatrosocialecamogli.it e sui canali social del Teatro: su Facebook e su Instagram cercando @teatrosocialecamogli.

 

Teatro Sociale Camogli, Piazza Giacomo Matteotti 5

Informazioni: www.teatrosocialecamogli.itUfficio stampa: 

Frame-Festival della Comunicazione
Gianluca Dotti | cell. +39 333 4425539 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

FESTE AD ARTE / 2. IL NOVECENTO E IL CONTEMPORANEO

FESTE 

AD ARTE / 2

Il Novecento e il Contemporaneo

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FRANCESCO MESSINA. 

Prodigi di bellezza 

120 opere in 3 sedi a Vercelli, per la più ampia retrospettiva organizzata su Francesco Messina, scultore tra i maggiori dell’ultimo secolo. Sino al 27 febbraio

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ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA. Antologia scelta 2022

Milano e Firenze unite da una mostra in cui la Tornabuoni Art presenta i suoi capolavori: opere museali dei grandi dell’arte italiana e mondiale. Sino al 26 novembre.

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CARMELO ZOTTI/ nel segno del realismo mitico/ opere inedite 1953/2007

Alla Fondazione Gianni Ambrogio, sino al 30 gennaio, Carmelo Zotti con una spettacolare sequenza di 60 opere su carta, per la quasi totalità inedite.   

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L’INCANTO DEL PAESAGGIO. 

Disegno, arte, tecnologia

La Pinacoteca Cantonale Züst di Rancate, sino al 25 aprile, propone il confronto/raffronto tra arte e tecnologia nella rappresentazione del Canton Ticino a cavallo tra ‘800 e ‘900.   

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ALTERAZIONI VIDEO. Appunti per un parco incompiuto

A Orani, il Nivola presenta l’ultimo progetto del collettivo Alterazioni Video sui grandi cantieri incompiuti. Oggetto di questa mostra è il Palasport di Nuoro. Sino al 13 febbraio.

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AURA. 

Immersive Light Experience

Milano, Fabbrica del Vapore, sino al 9 gennaio, AURA trasforma lo spettatore in attore di un colossale, magico spettacolo creativo, fatto di grande tecnologia e di poesia.     

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Dante. Gli occhi e la mente UN’EPOPEA POP

Dalla musica leggera al cinema, fumetto, cartoni animati, videogiochi, pubblicità, sino al 9 gennaio, al Mar di Ravenna “Dante Pop”. Ma anche grandi artisti contemporanei

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RENATO CASARO. L’ultimo cartellonista del CinemaTreviso, Roma, Hollywood

3 sedi a Treviso, accolgono, sino a maggio, le opere di Renato Casaro, il cartellonista che “firmò” i manifesti per molti capolavori del cinema, da Cinecittà a Hollywood.  

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STUDIO ESSECI: FESTE AD ARTE

FESTE 

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Dall'Archeologia all'Ottocento

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TREVISO VIAGGIO DANTESCO

Una grande mostra con due anime: “Viaggio Dantesco” nelle incisioni di maestri del ‘900 e i tesori danteschi dei musei e biblioteche trevigiane. Sino al 27 marzo.

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EBE CANOVA

La Ebe di Canova è risorta dalle ceneri. O meglio dai frammenti bombardati. In mostra sino al 30 maggio a Bassano del Grappa, con diverse altre opere del Maestro.

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UN SPLENDOR MI SQUARCIÒ ‘L VELO. 

Dal codice 3285 a Scaramuzza

Nel restaurato Salone delle Scuderie, a Parma, la sequenza mozzafiato di codici danteschi e i 249 cartoni di Francesco Scaramuzza per la Commedia. Sino al 13 febbraio.

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Dal Kunsthistorisches: IL RITRATTO DEL DOGE FRANCESCO ERIZZO di Bernardo Strozzi

Capolavoro indiscusso di Bernardo Strozzi, a Santa Caterina Treviso, sino al 13 febbraio è esposto il celebre Ritratto del Doge Francesco Erizzo. Dal Kunsthistorisches di Vienna.  

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IMMAGINI IN CANTO. 

I Corali della Certosa di Pavia

Occasione unica per ammirare i sontuosi graduali miniati monastici cinquecenteschi, a completamento del restauro di 2 di essi. Alla Certosa di Pavia sino al 9 gennaio.

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VASI ANTICHI

Verona, Museo Archeologico al Teatro romano, “Vasi antichi” dedica un focus speciale alle ceramiche etrusche. Una ottantina di rarissimi reperti, sino al 2 ottobre.  

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Oro e colore nel cuore dell’Appennino. ALLEGRETTO NUZI E IL ‘300 A FABRIANO

Sino al 30 gennaio, a Fabriano, Pinacoteca civica Bruno Molajoli, la rivelazione dei fondi oro di Allegretto Nuzi, fabrianese d’origine e toscano di formazione. Imperdibile.  

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SULLE TRACCE DI CLEMENTE

Sassari, al Museo Nazionale Sanna sino al 18 giugno reperti archeologici e vestiti, gioielli, manufatti sardi dialogano, risuonano nell’allestimento dello stilista Antonio Marras.

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LA COLLEZIONE DI VETRI VENEZIANI CARLA NASCI – FERRUCCIO FRANZOIA

La Rizzarda di Feltre  espone i vetri d’autore della Collezione Carla Nasci-Ferruccio Franzoia: oltre 800 pezzi firmati dai grandi maestri muranesi.

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GRANDI MOSTRE DI FOTOGRAFIA APERTE IN ITALIA

SCATTI 

IMPERDIBILI!

Grandi Mostre di Fotografia aperte in Italia

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RUTH ORKIN. 

Leggenda della fotografia

Prima mostra in Italia interamente dedicata alla fotoreporter e cineasta americana a 100 anni dalla nascita, Musei Civici di Bassano del Grappa sino al 2 maggio.

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MARTIN PARR. 

We love Sports

Uno dei fotografi contemporanei più apprezzati con un occhio speciale per lo sport e i tifosi, Camera, Centro Italiano per la Fotografia a Torino fino al 13 febbraio.

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ROBERT DOISNEAU

 

A Palazzo Roverella, fino al 30 gennaio, la grande retrospettiva su uno dei fotografi più amati di sempre. 120 scatti che guardano con ironia e gioia alla vita.

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70 ANNI DOPO. 

La Grande Alluvione

70 dopo, la mostra che racconta il terribile evento che cambiò la storia del Polesine e, un po’, dell’Italia stessa. A Palazzo RoncaleRovigo fino al 30 gennaio.

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CARLA CERATI. Uno sguardo di donna su volti, corpi, paesaggi

Alla Reggia di Colorno, fino al 31 dicembre, 88 fotografie che ritraggono personaggi e situazioni che Carla Cerati frequentò nella sua vita intensa e ispirata.

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FERDINANDO SCIANNA. 

Due scrittori: Leonardo Sciascia e Jorge Louis Borges

Scianna, nei 44 ritratti di Leonardo Sciascia e di Jorge Luis Borges, scava nei volti e nei corpi di 2 scrittori a lui molto cari, Reggia di Colorno sino al 31 dicembre.

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STEVE MCCURRY. 

Icons

Palazzo Sarcinelli a Conegliano fino al 13 febbraio, un centinaio di Icons, opere che hanno fatto della fotografia costume e testimonianza dei tempi.

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