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Eventi culturali

A COMPAGNA: NICCOLÒ PAGANINI E IL SUO ALLIEVO CAMILLO SIVORI»

MARTEDI’ 7 DICEMBRE 2021 ALLE ORE 17.00 NELL’AULA SAN SALVATORE IN PIAZZA SARZANO A COMPAGNA ORGANIZZA L’INCONTRO PUBBLICO SUL TEMA 

"NICCOLÒ PAGANINI E IL SUO ALLIEVO CAMILLO SIVORI» A CURA DI ELIANO CALAMARO E VITTORIO LAURA

 

 

Martedì 7 dicembre 2021 alle ore 17.00 nell’Aula San Salvatore in piazza Sarzano, (all’uscita della metropolitana) A Compagna nell’ambito delle conferenze I Martedì de A Compagna, che l’antico sodalizio cura da oltre quarant’anni, promuove il VIII appuntamento del ciclo 2021-2022: Eliano Calamaro e Vittorio Laura: «Niccolò Paganini e il suo allievo Camillo Sivori».

 

INGRESSO LIBERO

 

NOTA.  Per   accedere   alla   sala   della   conferenza   occorre esibire il green pass, indossare la mascherina e mantenere le distanze di sicurezza. I posti a disposizione sono 160, numero che non può essere superato.

Non occorre prenotare

 

La conferenza intende evidenziare le figure di Niccolò Paganini e Camillo Sivori, fra i personaggi più rilevanti della musica italiana dell’Ottocento che hanno portato, attraverso le loro personalità, il nome di Genova nel mondo. Tra gli artisti che hanno ricevuto lezioni da Paganini l’allievo prediletto Camillo Sivori portò avanti, per la tecnica ereditata, la scuola, il metodo e il “segreto di Paganini”, ancora oggi fonte di studio e d’interesse: infatti, da quanto ci è pervenuto, il modo che aveva di imbracciare violino e arco, come adattava il corpo allo strumento e soprattutto una serie di vere regole impiegate suonando, sono stati gli elementi che hanno dato origine a tale segreto.

Il Maestro Eliano Calamaro 

Eliano Calamaro ha conseguito gli studi di violino presso il Conservatorio Niccolò Paganini di Genova sotto la guida del M° Renato De Barbieri. Già nell’orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova previo concorso dal 1983. Da tempo studioso di Niccolò Paganini.

Vittorio Laura, Console della “A Compagna”, architetto, bibliofilo e collezionista, si dedica in particolare a tutte le memorie storiche, letterarie e iconografiche di Genova e la Liguria; inoltre è ideatore della serie degli “Ottavini” edizioni EdiTOIO, curatore di mostre e autore di libri.

 

Franco Bampi, Presidente de A Compagna

 

Info: Per programmi segui il link: 

http://www.acompagna.org/rf/mar/index.htm

 

Per le rassegne fotografiche segui il link:

http://www.acompagna.org/rf/index.htm

 

La conferenza si tiene nell’Aula San Salvatore della Scuola Politecnica dell’Università di Genova in Sarzano (350 posti a sedere). Si tratta della chiesa sconsacrata che è sulla piazza ed è raggiungibile, oltre che con la metropolitana, da piazza Carignano percorrendo il ponte di Carignano (via Ravasco) oppure lungo la direttrice piazza Dante, Porta Soprana, via Ravecca, Sarzano.

PAOLO PEJRONE “IL MAESTRO DI BERE IL TERRITORIO”

 

Sabato 6 novembre 2021 ore 17,30

Alba, Chiesa di San Giuseppe – Via Vernazza

Leggi tutto: PAOLO PEJRONE “IL MAESTRO DI BERE IL TERRITORIO”

#VINCICAPITALE2024, SVELATO IL SIMBOLO: UN DODECAEDRO STELLATO

 

 

La città di Leonardo dopo aver presentato la propria candidatura al MIC si prepara a condividere filosofia e progetti concreti contenuti nel dossier “Vinci 2024 – Cultura dell'Impossibile”.

È un dodecaedro stellato il simbolo con il quale Vinci si candida a Capitale italiana della Cultura 2024. L'immagine nasce da uno studio approfondito del contesto filosofico in cui visse e operò Leonardo, ma anche da un'indagine sul territorio. Il dodecaedro è infatti la figura geometrica analizzata nel “Codice Atlantico”, è il solido platonico che rappresenta l'universo. Nella sua variante stellata lo si ritrova anche simbolo ricorrente del paesaggio vinciano. 

Sempre lavorando sugli input della vasta e sfaccettata cultura scientifica del genio, arrivati fino a noi, è stato elaborato il dossier di candidatura “Vinci 2024 – Cultura dell'Impossibile”, che verrà svelato nei prossimi giorni. Un titolo che racchiude una sfida: partire dall'eredità di Leonardo per riconoscere nel suo percorso una direzione di sviluppo contemporaneo.

Un titolo che tiene insieme due locuzioni. Il termine “impossibile” evoca qualcosa di non consentito entro o oltre i limiti della conoscenza; il sostantivo “cultura” si riferisce al patrimonio delle esperienze acquisite e condivise. Cultura dell’Impossibile significa partire dalla consapevolezza di ciò che si conosce per immaginare e di qui costruire un futuro che non c’è. Una scommessa entusiasmante.

L’idea sulla quale poggia la candidatura di Vinci è reinterpretare Leonardo a favore di una visione contemporanea che allontani dall’approccio celebrativo con cui spesso si promuove il genio e che metta al centro i campi in cui Leonardo ha eccelso: arte, scienza e tecnica” dice il sindaco Giuseppe Torchia. “Ma noi guarderemo anche oltre, a quello che vorremmo che fosse il futuro di Vinci. L'eredità del genio ci porterà a valorizzare i talenti di questo territorio e l'attitudine imprenditoriale, in un'ottica di crescita sostenibile e di rispetto per le risorse ambientali globali. Del resto è stato proprio Leonardo a trasmetterci la bellezza e la profondità dell'universo. Noi non siamo che una sua piccola parte, ma attraverso questa candidatura potremo dare un contributo fondamentale”.

Vinci 2024 inaugura una fase di rilancio culturale e di sviluppo del territorio, nella quale l’eredità leonardiana si inquadra armonicamente con la tutela del paesaggio facendo leva su progetti artistici e culturali che catalizzeranno numerosi investimenti e promuoveranno la formazione e il benessere dei cittadini. Un'occasione dunque per dimostrare come la cultura possa essere trasformata in un volano per generare nuova conoscenza e nuova creatività, per avviare processi virtuosi di crescita e sviluppo” afferma Sara Iallorenzi, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Vinci.

A breve, la presentazione del dossier completo di candidatura. “Nel comporre il dossier abbiamo lavorato su alcuni obiettivi da raggiungere con progetti concreti: valorizzare il territorio e il sistema locale, favorire la partecipazione di cittadini e cittadine, aprirsi a una dimensione internazionale”  spiega Paola Dubini che con Itinerari Paralleli ha curato la candidatura per Vinci 2024.

A sostegno della candidatura e per condividere con la cittadinanza la filosofia e le opportunità di Vinci 2024, il Comune ha realizzato un sito web dedicato e in continuo aggiornamento: vinci2024.it

 

www.vinci2024.it

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#VinciCulturaImpossibile

 

Marco Mannucci

CASTIGLIONE TINELLA RICORDA IL REGISTA SANDRO BOBBIO

 

 

Nato il 1 novembre 1921, il regista e attore Sandro Bobbio ha svolto un ruolo determinante sulla scena artistica e di riflesso per la promozione e la diffusione del “Teatro delle Langhe”, esportandolo anche oltreoceano. A cento anni dalla sua nascita, Castiglione Tinella lo ricorda con un appuntamento previsto per domenica 31 ottobre alle ore 15: nell’antica chiesa di Sant’Andrea la memoria del personaggio sarà affidata al figlio Roberto, anch’egli attore, e a Franco Vaccaneo, inoltre è prevista la visione del video “Dalle Langhe all’America. Viaggio con Sandro Bobbio” ed anche l’interpretazione teatrale di alcuni brani. La giornata prevede poi il trasferimento verso la casa della famiglia Negro, dove è nata e cresciuta la moglie di Sandro: qui, in una bella sala ristrutturata con cura da Piergiorgio Semboloni, si potrà ammirare la mostra fotografica sul personaggio e infine la Bottega del vino Moscato offrirà un brindisi ai partecipanti in conclusione dell’evento. Ingresso con Green Pass.

Il legame di Sandro Bobbio con Castiglione Tinella avviene attraverso il matrimonio del regista con Divinia Negro: da allora la sua presenza in paese e in Langa è stata assidua e si è caratterizzata attraverso numerosi allestimenti teatrali sulle piazze dei nostri piccoli centri. Nel 2011 il Comune castiglionese ha inaugurato la rete sentieristica ad anello, costituita da quattro percorsi che portano il nome di personaggi che hanno valorizzato il paese attraverso il loro operato: l’attore e regista genovese è uno di questi, così oggi a Castiglione i camminatori continuano a percorrere il “sentiero rosso Sandro Bobbio”.

 

Sandro Bobbio

Dal 1943 al 1945 fa parte del Teatro Sperimentale Luigi Pirandello, entra poi nella Compagnia di Aldo Trabucco ed  Enrico Bassano, fonda a Genova la “Società Amici dell’Arte”, partecipa ai Festival Internazionali dei Teatri Universitari portando il teatro greco in Germania, Svizzera, Francia e Inghilterra. Dal 1970 si occupa in prima persona del progetto “Teatro delle Langhe”, lavorando sui testi di Cesare Pavese, Beppe Fenoglio e Franco Piccinelli; negli anni ’80 collabora con lo Stabile di Genova e nel 1988 è invitato a New York per presentare lo spettacolo “Odorose e selvagge Langhe”, che porta in scena a Broadway e in alcune università americane. Tornerà in America nel 1955 per diverse serate nei teatri e ancora nelle università; negli anni ’90 collabora come attore al Teatro della Corte dei Miracoli con la regia del figlio Roberto, ed è protagonista di numerosi recital di poesia. Nel 2000 partecipa al Festival Teatrale di San Miniato come collaboratore alla regia di Ugo Gregoretti.

 

COMUNE DI CASTIGLIONE TINELLA

LA SCIENZA DELLA LIBERTÀ: PER IL CICLO PADUA FREEDOM LECTURES

 

venerdì 29 ottobre Elena Cattaneo ospite dell’Università di Padova

 

La scienza come libertà e liberazione, ovvero come ricerca senza coercizioni ma anche, spesso, senza obiettivi precisi, e via di emancipazione da ignoranza e paure: questo il cuore dell’appuntamento con la scienziata e senatrice a vita Elena Cattaneo venerdì 29 ottobre (ore 17, Sala dei Giganti) all’Università di Padova, nell’ambito delle Padua Freedom Lectures, serie di conferenze dedicate al tema della “libertà”, emblema della missione dell’Ateneo, che si appresta a celebrare i suoi 800 anni di storia, nel 2022. A introdurre l’incontro – trasmesso anche in diretta sul sito dell’università www.unipd.it e sul canale YouTube @UniPadova – sarà la Rettrice Daniela Mapelli, che lascerà poi la parola alla protagonista della lectio per entrare nel vivo del tema, a partire da una constatazione che è, insieme, un invito: “armati di scienza”, nel duplice senso di coloro che posseggono gli strumenti della scienza e li usano per migliorare la vita e la società umane, e di incoraggiamento ad abbracciare la scienza e il suo metodo come arma per difendersi da errori e superficialità. Ragionamenti e riflessioni che proseguiranno nel dialogo con Rosario Rizzuto, già Rettore dell’Università, e coinvolgeranno attivamente il pubblico, ripercorrendo quei momenti chiave della storia e della ricerca scientifica che dimostrano quanto, proprio come un accento ha il potere di cambiare il significato di una parola, così il metodo scientifico da oltre quattro secoli continui a dare un senso sempre nuovo alle nostre conoscenze, costituendo uno speciale punto di riferimento “mobile”.

Per quanto esatta, infatti, la scienza è in costante movimento, pronta ad auto-smentirsi, ad auto-criticarsi, non essendo una religione né avendo dogmi: non vi è risultato scientifico che, in determinate condizioni e secondo regole precise, non possa un giorno essere corretto o superato, e ogni affermazione che voglia dirsi scientifica deve passare il vaglio di prove e verifiche. Per questo Armati di scienza (Raffaello Cortina Editore, 2021) è anche il titolo scelto da Elena Cattaneo per il suo ultimo saggio: il carattere sperimentale, la trasparenza e la ripetibilità, il rigore del metodo scientifico, ne fanno un’arma di libertà e uno strumento indispensabile per costruire un futuro giusto ed equo per ciascuno di noi, fondato su basi solide e governato da leggi affidabili. Non solo quelle della scienza, naturalmente, la quale è infatti in costante dialogo, non senza momenti di complessità e di sfida, con la politica e l’informazione: la conoscenza è un tutto unico e interconnesso, un’avventura a più voci che procede libera, talvolta con una meta precisa, talvolta correndo verso l’ignoto, ma sempre riservando straordinarie sorprese.

Elena Cattaneo è professore ordinario di Farmacologia all’Università degli Studi di Milano e accademico dei Lincei. Dirige il Laboratorio di Biologia delle Cellule Staminali e Farmacologia delle Malattie Neurodegenerative del Dipartimento di Bioscienze dell’Università di Milano in convenzione con l’Istituto Nazionale di Genetica Molecolare. È inoltre co-fondatore e direttore di UniStem presso l’Università di Milano. È nota per gli studi sulla malattia di Huntington, sulla quale lavora con l’obiettivo di capirne i meccanismi patogenetici, rallentarne il decorso o bloccarne l’insorgenza. È autrice di Ogni giorno tra scienza e politica (Mondadori, 2016) e Armati di Scienza (Cortina, 2021). Il 30 agosto 2013 è stata nominata senatrice a vita dal presidente Giorgio Napolitano.

 

UFFICIO STAMPA OTTOCENTENARIO

Ex Libris Comunicazione
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Carmen Novella (335 6792295)

UFFICIO STAMPA UNIVERSITÀ DI PADOVA           

Carla Menaldo

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