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Eventi culturali

TUTTO È NUMERO

 

DALLA MATEMATICA ALLA MUSICA

DA PITAGORA ALL'AI GENERATIVA

 

La Fondazione Carla Fendi, nel suo impegno in qualità di Main Partner di Spoleto 66 Festival dei Due Mondi, rinnova il suo interesse per la Scienza e presenta TUTTO È NUMERO. Un progetto interdisciplinare che esplora il legame tra musica e matematica sino all'arte computazionale generativa attraverso i processi di Machine Learning, facendo riflettere su ciò che l'essere umano è e sarà capace di creare.

 

Nell'Ex Battistero della Manna d'Oro, Artificial Creation un'installazione di Gabriele Gianni sulla relazione profonda tra numero e atto creativo, realizzata attraverso gli strumenti della AI.

 

Al Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi, coordinati dalla regia di Quirino Conti, un confronto dal vivo tra il matematico Paolo Zellini, Francesca Rossi per l'Intelligenza Artificiale, Sandro Cappelletto per la musica.

 

PREMIO CARLA FENDI

S.T.E.M. 2023

Science Technology Engineering Mathematics

 

Sul palcoscenico del Concerto finale del Festival dei Due Mondi il PREMIO CARLA FENDI S.T.E.M. 2023 verrà conferito dal Maestro Antonio Pappano all'astronauta Andrea Patassa, selezionato tra più di 22.000 aspiranti da tutto il mondo come riserva dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA).

TORNA IN TUTTA ITALIA DAL 24 GIUGNO AL 24 SETTEMBRE 2023 

 

Una Boccata d’Arte  

20 artisti 20 borghi 20 regioni 

 

In Liguria il borgo di Castelvecchio di Rocca Barbena (SV) 

ospita l’intervento artistico Se si resta sul posto di Leonardo Meoni 

 

Inaugurazione: sabato 24 giugno 2023 alle ore 18.30 

Conferenza stampa alle ore 11.00  

Piazza Cavour – Castelvecchio di Rocca Barbena 

 

www.unaboccatadarte.it

Leonardo Meoni nello studio di Bassano in Teverina (VT), 2022

Leonardo Meoni nello studio di Bassano in Teverina (VT), 2022 

Dal 24 giugno al 24 settembre 2023 torna Una Boccata d’Arte, il progetto d’arte contemporanea promosso da Fondazione Elpis in collaborazione con Galleria Continua e con la partecipazione di Threes. Ogni anno 20 borghi e paesi di tutta Italia, uno per ogni regione, accolgono 20 artiste e artisti italiani e internazionali di età, formazione e pratiche differenti. Invitati a trascorrere un breve periodo di residenza, gli artisti realizzano 20 interventi in relazione con il territorio e le tradizioni delle comunità locali.  

 

Le inaugurazioni si terranno sabato 24 e domenica 25 giugno in tutti i borghi. 

  

In Liguria, il borgo di Castelvecchio di Rocca Barbena (SV) ospita il progetto Se si resta sul posto dell’artista Leonardo Meoni (Firenze, 1994), coordinato da Andrea Daffra e realizzato con il patrocinio della Regione Liguria e del Comune di Castelvecchio di Rocca Barbena.  

Se si resta sul posto è un intervento diffuso che indaga il rapporto tra Castelvecchio di Rocca Barbena e il suo silenzio. Nato in seguito a un contatto serrato con il paese, la sua architettura e la comunità, il progetto traduce in opere d’arte alcuni elementi e forme ricorrenti, come ad esempio i passaggi angusti che danno sulle piazze, le vetrate colorate, i pieni e i vuoti, il solco dell’aratro.  

Spiega Leonardo Meoni: “Bisogna restare sul posto, sedersi, attraversare varie volte i passaggi stretti, capire che prima di tutto ci sono i luoghi, poi chi li abita, comprendere che lo spazio in cui ci troviamo è stato fatto svuotando le strade e le case dai rumori inutili”. 

Leonardo Meoni, The skin, 2021, tecnica mista su velluto, 180 x 180 cm  Courtesy of Amanita  Ph. Stefano Casati 

Leonardo Meoni, The skin, 2021, tecnica mista su velluto, 180 x 180 cm. Courtesy of Amanita. Ph. Stefano Casati 

Una Boccata d’Arte è un progetto diffuso su tutto il territorio italiano: un itinerario culturale che di regione in regione promuove il sorprendente patrimonio costituito dai piccoli centri, per mettere in risalto la storia e le tradizioni locali attraverso l’arte contemporanea. È un invito al viaggio e alla scoperta attraverso la condivisione di pratiche e linguaggi artistici diversi, con una particolare attenzione alle ultime generazioni. Rendere l’arte accessibile a tutti, portarla nei luoghi pubblici, nelle piazze e nelle vie dei paesi, a partire da quelli più remoti, è l’obiettivo di Una Boccata d’Arte, per attivare un processo creativo inclusivo e che permette di rivolgersi a un pubblico sempre più ampio e trasversale, anche grazie al coinvolgimento delle comunità e alle relazioni che si generano tra artista, abitanti, amministrazioni, associazioni, commercianti e artigiani locali.  

 

È un momento molto intenso, di grande fermento, per Fondazione Elpis: lo scorso autunno abbiamo inaugurato la nostra sede a Milano, un passo importante nato dalla volontà di creare un punto di riferimento stabile e di collegamento fra tutti i luoghi, gli artisti, le persone che abbiamo incontrato in questi anni” spiega Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis. “Una preziosa rete, umana e professionale che continua a crescere attraverso processi di scambio e di condivisione in Italia e all’estero. Ad arricchirla ulteriormente è l’edizione in partenza di Una Boccata d’Arte, la quarta, che anche quest’anno rinnova la propria vocazione internazionale e conferma la volontà di dare spazio ai giovani, alla loro capacità di proporsi in maniera sempre originale, lavorando con media diversi e attivando un dialogo artistico e umano sorprendente in grado di incuriosire e coinvolgere le comunità locali, tra performance e laboratori per bambini. Un ringraziamento particolare va ai sindaci e alle amministrazioni locali che in alcuni casi si candidano spontaneamente per partecipare e valorizzare così il proprio territorio attraverso lo sguardo inedito degli artisti”. 

 

Fin dalla prima edizione, la ricerca e la selezione degli artisti partecipanti è stata guidata dal desiderio di fornire una preziosa occasione di espressione principalmente a giovani artisti, sicuri che fossero capaci di centrare uno dei grandi obbiettivi di Una Boccata d’Arte: diffondere arte con alta qualità di ricerca in quei borghi - perle del nostro paesaggio - spesso lontani dai circuiti di mostre d’arte contemporanea”, racconta Maurizio Rigillo, Direttore di Galleria Continua. “Poniamo quindi sempre grande attenzione alle combinazioni borgo-artista, cercando di guardare sia alla specificità dei luoghi sia alla ricerca condotta da ciascun artista. Edizione dopo edizione, ne è scaturito un mosaico di opere eccellenti, che hanno saputo trarre ispirazione dalle realtà locali, coinvolgere gli abitanti, creare meraviglia e stupore nei visitatori, confermando quanto sia peculiare nella creazione dell’opera il contesto fisico e di relazione con le persone. É così che, già alla quarta edizione, Una Boccata d’Arte è diventata un atteso appuntamento annuale per l’arte contemporanea in tutto il Paese, e siamo entusiasti di continuare a collaborare per questo progetto”. 

 

Anche quest’anno siamo felici di prendere parte a Una Boccata d’Arte, progetto con il quale, sin dalla prima edizione, condividiamo visioni e metodologie” spiega il team curatoriale Threes. “Il campo d’indagine dei progetti da noi curati mette in relazione la componente sonora con il tema dell’ecologia, nel confronto con il territorio di ciascun borgo. Sviluppiamo tre interventi site specific in Lombardia a Gardone Riviera (BS), in Piemonte a Vermogno - frazione di Zubiena (BI) e in Valle d’Aosta a Fénis (AO), coinvolgendo artisti che integrano una forte componente sonora all’interno della propria pratica. Rispettivamente: Jacopo Benassi, artista affermato e da sempre punto di riferimento della cultura underground, è anche conosciuto per le sue performance di estrema intensità; Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi, insieme come Invernomuto, portano avanti una ricerca visiva e sonora fortemente sperimentale sia come singoli individui che come duo; Stefanie Egedy, artista nata a San Paolo, Brasile, vive a Berlino, esplora l’interazione tra corpo, basse frequenze e subwoofer”. 

 

Una Boccata d’Arte è il progetto ideato nel 2020 da Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis, in reazione alla pandemia, per dare un segnale di incoraggiamento e creare nuove opportunità di espressione per artisti emergenti e affermati. Oggi Una Boccata d’Arte è un appuntamento consolidato che ogni anno coinvolge 20 borghi con meno di 5mila abitanti, situati in aree diverse per riscoprire l’intero territorio italiano, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico e paesaggistico di piccoli centri, lontani dai circuiti tradizionali dell’arte e del turismo. In virtù della loro dimensione raccolta, questi luoghi diventano il contesto ideale per la sperimentazione artistica e la creazione di nuovi immaginari.  

 

L’iniziativa alimenta una rete diffusa di relazioni e partecipazioni che diventa ogni anno più ampia: a oggi sono stati coinvolti 80 comuni e 80 artisti, insieme a sponsor tecnici, associazioni locali e persone che a vario titolo rendono possibile la realizzazione degli interventi. A ogni edizione sempre più borghi si candidano per partecipare a Una Boccata d’Arte e negli ultimi tre anni, grazie alle acquisizioni delle amministrazioni e alle donazioni degli artisti, ben venti installazioni sono diventate permanenti.  

Castelvecchio di Rocca Barbena (SV), Liguria. Ph. Tancredi D'Onofrio. Courtesy: Comune di Castelvecchio di Rocca Barbena  

Castelvecchio di Rocca Barbena (SV), Liguria. Ph. Tancredi D'Onofrio. Courtesy: Comune di Castelvecchio di Rocca Barbena 

Leonardo Meoni 

Se si resta sul posto  

24.06 – 24.09.23 
Castelvecchio di Rocca Barbena (SV) 

Piazza Cavour – Castelvecchio di Rocca Barbena  

Inaugurazione: sabato 24 giugno 2023 alle ore 18.30 

Conferenza stampa alle ore 11.00  

 

A cura di Roberta Mansueto 

Se si resta sul posto  è un intervento diffuso che indaga il rapporto tra Castelvecchio e il suo silenzio.   

Per vivere questa relazione, secondo l’artista, è necessaria una presenza ben lontana dalle visite furtive: l’ascolto e il cambio di prospettiva richiedono tempo e sono fondamentali per conoscere ritmi, relazioni e storie. Nato in seguito a un contatto serrato con il borgo, la sua architettura e la comunità, il progetto traduce in opera elementi e forme ricorrenti: i passaggi angusti che danno sulle piazze, le vetrate colorate, i pieni e i vuoti, il solco dell’aratro. Nella piazza inferiore troviamo Passaggio, una galleria percorribile che invita a osservare l’esterno attraverso vetrate dipinte a mano e orienta la vista sulla valle aperta e silenziosa; in quella superiore è installata Una luce temporanea, una “finestra” narratrice illuminata di notte. Al “Negozietto”, infine, troviamo Radicale, un velluto cangiante che ovatta e assorbe l'atmosfera, porta segni realizzati con strumenti contadini che rievocano i racconti del lavoro nei campi, della terra, del ritorno alle origini. 

 

ODO TINTERI: BARCHE, MIGRAZIONE, UOMOTERRA E MITO

Odo Tinteri nasce in Sardegna e vive a Genova dal ‘57. Viaggia molto e conosce uomini e situazioni del mondo dell’arte e della cultura. Da molti anni le sue opere sono esposte in gallerie pubbliche e private di tutto il mondo sia in mostre personali che di gruppo. Molti suoi lavori e raccolte di opere sono diventate immagine e promozione per grandi aziende ed avvenimenti internazionali. Fra i temi più noti oltre “mela, pera, donna”, che chiude un vasto ciclo di opere figurative, si ricordano: “Quando il colore diventa memoria”, interessante analisi sulla capacità evocativa del colore. Questo ciclo di opere è stato presentato oltre che nelle più importanti gallerie italiane, in Francia, dove è stato per tanti anni, presente nella vita della città. (Grand Palais, Parc Floral, Ancienne Gare de la Bastille, Gallerie Jacomo-Santiveri, Palais des Artes). Germania (Dusseldorf, Koln), Svizzera, (Lugano e Basilea). Russia, (Mosca e Kiev) Belgio (Anversa, Bruxelles) Olanda, Romania, Finlandia, Norvegia, U.S.A. Brasile, Argentina, in mostre personali ed in rassegne d’arte internazionale. Altre raccolte note, riguardanti la Liguria e Genova, sono: “Genova Dorata”, “Il Palazzo Ducale di Genova”, “La via Aurea”, “I chiostri”, “Le barche di Liguria, “Le barche della Storia“, che testimoniano la ricerca di Tinteri nella vita di una civiltà che ha vissuto sul mare. 

Queste opere sono state presentate all’Inaugurazione del Palazzo Ducale di Genova nel 92 e in innumerevoli manifestazioni, tra cui, molte edizioni del Salone nautico di Genova. Le sue barche sono diventate immagine e promozione per Sony, Agip, Europetrol, Regione Liguria, Comune e Provincia di Genova, Vecchi & Piam, per citarne alcune. 

Dedica molto tempo alla ceramica e scultura che esegue nella sua bottega di Genova ed in Sardegna. 

Dal ’95 è impegnato nello studio dei testi sacri e dei Vangeli. Le sue opere, cartoni preparatori per opere di pittura e scultura nonché i disegni per opere da eseguire sono state presentate per la prima volta, nella Chiesa di San Donato a Genova, ed in seguito, nella Chiesa di Palau, nel Monastero di Strahov a Praga, nella Basilica di San Gavino a Porto Torres e nella Chiesa di Santa Maria dei Servi a Genova. Le Illustrazione dei Vangeli sono raccolte in edizioni in lingua italiana ed in Gallurese, Logudorese, Campidanese, Sassarese con la prefazione del Vescovo Paolo Atzei e Genovese con la presentazione del Vescovo Mons Tanasini. Ha eseguito grandi opere di pittura, per la Chiesa Parrocchiale di Palau.( I grandi dipinti dell’altare, La Via Crucis e sculture e vetrate per la cappella del Crocifisso e del Battistero e del Santuario della parola). A testimonianza dell’ampio raggio di interessi e curiosità ricordiamo: “I Tarocchi, fra gioco e mistero” e “I segni zodiacali”. Ha dedicato alla “Via Aurea dei genovesi” una cartella di incisione, esposte a Palazzo Doria. Espone: a Palazzo San Giorgio a Genova "Barche nella storia e barche di Liguria“ con edizione di Comunicare. Nell’antico Castello di Rapallo, ”Il mare ed il cielo di Tinteri” con le opere preparatorie per l’aeroporto di Genova, dedicate ad Amelia Erahart e le donne del cielo. Aerodonna e Zonta International Club Portofino - Tigullio. 

Pubblica “Parole di sabbia, parole di vento” - raccolta di poesie. 

Esegue tre bassorilievi per la chiesetta del Monte Antola ricostruita per l’anno giubilare. Inaugura il museo di Rondanina con la mostra: “Erbe e fiori di Liguria”; Esegue il monumento dell’aeroporto di Genova e la grande opera di pittura dedicato alle “Donne del cielo” . 

Completa il ciclo di opere per la Chiesa di Pentema.( Natività, Fuga d’Egitto, L’annuncio ai pastori, I re Magi seguono la stella, La strage degli innocenti. 

Per la Chiesa della Madonna della Guardia di Genova-Quezzi, ha eseguito il grande trittico dedicato a Santa Rita. Presenta una mostra alla Maddalena, sull’arsenale militare, con studi storici di Franco Nardini . 

Si dedica allo studio di “Sardegna sul mare e di un vasto ciclo di opere per raccontare la “Liguria in costa. 

La passione per il ritratto lo porta ad affrontare un vasto lavoro, di ritratti di donne e rende omaggio agli artisti che hanno reso famose le immagini femminili : Giorgione, Tiziano, Rubens, Velazquez, Goya, Ingres, Canova, Manet 

Il Maestro Odo Tinteri nella sua “bottega d'arte”

Esegue molti disegni ed una serie di cartoni su “Tobia e l’Arcangelo Raffaele”, presentate nel convegno di Campagna (Salerno). Esegue il grande bronzo “Ugo e Monika”. Con la mostra "Barche di Liguria: Barche del Mediterraneo", ha esposto a Sestri Levante, ex convento dell'Annunziata di La Fondazione Mediaterraneo, giugno 2011. Nel 2012 al Galata Museo del mare di Genova, la mostra," Barche nella Storia :Barche del Mediterraneo" . 

Con L’esposizione nella Basilica Papale di San Paolo fuori le mura di Roma parla dei Vangeli come momento di riflessione sulla vita di Cristo in questo momento storico 

Torna ad esporre nel Natale 2013 opere sulla Natività , nella chiesa di San Donato a Genova e nella Galleria di San Donato espone opere sul tema: SIAMO TUTTI MIGRANTI- fra storie realtà.
Nel 2014 espone nella Chiesa parrocchiale di Cannigione e nella chiesa Santa Maria Maddalena della Maddalena, I Vangeli. Esegue l'immagine ufficiale di Maria Maddalena sotto la croce e Maria Maddalena incontra Cristo risorto, per l'altare della chiesa di La Maddalena e il trittico in trachite, per l’altare della Chiesa di Cannigione con la storia di Giovanni Battista. 

Pubblica: “Odo dei Carruggi” per raccontare la vita dei personaggi del Centro storico di Genova
“I martiri Turritani” disegni, storia e vita 

“La Madonna con bambino”, Regina di Genova” disegni e storia
Esegue 18 bassorilievi di grande formato, in trachite, per raccontare la Storia e la vita dei Martiri Turritani. Queste opere si trovano a Porto Torres nei luoghi dove si presume abbiano vissuto i Martiri 

Gli "ABBRACCI", disegni e dipinti sono un momento per verificare l'importanza che questi gesti di tenerezza hanno nella nostra vita. GB Gallery di Genova ne propone il lavoro. Lo stesso tema viene trattato in scultura . Queste opere hanno destinazione diversa ed una di queste è stata inaugurata a Porto Torres-Balai il 27/092022. http://www.odotinteri http://youtu.be/1T50u9pBxhA tinteri.odo Instagram

La Galleria San Donato, in piazza San donato a Genova espone dal 21 giugno 2023, giorno dell’inaugurazione i piatti in ceramica aventi per tema le Barche, eseguite da Tinteri nella sua Bottega di Genova. 

Il catalogo della mostra ha prefazione di Mario Moneta Presidente della Società Promotrice delle Belle Arti della Liguria belle Arti 

MERCOLEDÌ 31 MAGGIO ORE 17:00 MUSEO BIBLIOTECA DELL'ATTORE - PRESENTAZIONE "LE REGOLE DEL GIOCO"

 

 Guida ai primi segreti della recitazione" di Anna Laura Messeri

 

Siamo lieti di invitarla mercoledì 31 maggio ore 17:00 al Museo Biblioteca dell'Attore per la presentazione del nuovo libro di Anna Laura Messeri "Le regole del gioco. Guida ai primi segreti della recitazione" edito da FrancoAngeli nella collana Drama. Con Anna Laura Messeri, Elisabetta Pozzi, Silvana Zanovello, Lisa Galantini, Valentina Badaracco, Consuelo Barilari.

 

Anna Laura Messeri si è laureata presso l’Università di Firenze, e ha avuto incarichi universitari (Trinity College di Dublino, Università dell’Aquila prima di dedicarsi al Teatro. Diplomatasi in regia all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio D'Amico", è stata attrice e assistente con Orazio Costa e Luigi Squarzina, quindi regista in teatro e presso la RAI. Parallelamente si è dedicata all’insegnamento della recitazione, lavorando a Roma, Napoli e soprattutto a Genova dove nel 1964 ha visto nascere il Seminario di Studi teatrali poi divenuto l’attuale Scuola di Recitazione. Qui è stata insegnante stabile per oltre 40 anni e, per un lungo periodo, anche direttrice.
Sono stati suoi allievi, fra gli altri, Valerio Binasco, Elisabetta Pozzi, Filippo Dini, Sara Bertelà, Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu, Dario Aita, Fabrizio Contri, Elena Gigliotti. Ha tradotto un gran numero di testi teatrali, diretto una cinquantina di spettacoli, programmi TV e radio.

Da dove si comincia se si vuole recitare? Si deve studiare? E come? Lo studio vincola la fantasia? Come trovare il materiale su cui lavorare?
Ne Le regole del gioco Anna Laura Messeri risponde a queste e molte altre domande risponde con tutta la sapienza che le viene da un pluridecennale lavoro con gli aspiranti attori.
Questo libro restituisce l'essenza del suo confronto critico con la tradizione unito a un ripensamento rigoroso sulle pratiche emergenti dalla sperimentazione di ogni giorno. Una guida a partire dai primi tentativi fino alla conclusione di un ciclo di studio e fornisce gli strumenti di base, stimolo di riflessione nel tempo. Criterio fondante è il principio di "azione teatrale" che ha il suo punto focale nel personalissimo esercizio del "palleggio", da tutti i suoi allievi ricordato come illuminante e liberatorio. E altrettanto inaspettata è la scoperta della valenza storica delle mode metriche nell'evoluzione della nostra letteratura, da parte dell'autrice.

 

Schegge di Mediterraneo
Via al Ponte Calvi 6/1d - 16124 Genova

tel. 010 6048277

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www.eccellenzalfemminile.it

DAGLI ALIMENTI IN VIA D’ESTINZIONE AL CIBO NELLO SPAZIO

 

Il giornalista BBC Dan Saladino e il primo astronauta italiano Franco Malerba tra gli ospiti di domenica 21 maggio del Food&Science Festival

 

Dagli alimenti in via d’estinzione alla produzione di cibo nello spazio: il programma di domani, domenica 21 maggio, del Food&Science Festival – promosso da Confagricoltura Mantova e ideato da FRAME-Divagazioni scientifiche – oltrepassa numerosi Confini geografici e temporali per concludere in bellezza questa settima edizione.

Si inizia sempre alle 9.30 in via Goito, dove i giornalisti scientifici Marco Ferrari e Roberta Villa commentano le ultime notizie del mondo della scienza durante l’attesissima Rassegna stampa. Poco dopo, alle 10, al Teatro Scientifico Bibiena, sarà la volta del divulgatore scientifico, noto volto e amico del Festival, Dario Bressanini, che presenterà il suo ultimo libro Fa bene o fa male? (Mondadori, 2023). Ispirato alla domanda che più ci poniamo di fronte al cibo sulle nostre tavole, Bressanini guida il pubblico del Festival in un viaggio tra scienza e pseudoscienza. Spostandosi in Piazza Leon Battista Alberti, alle 10.15 si terrà l’incontro in collaborazione con Regione Lombardia della nutrizionista Martina Donegani, a tema Biologico, certificazioni e buone abitudini a tavola. A seguire, alle 10.30 a Palazzo della Ragione si parlerà del Problema della resistenza agli antibiotici con Loris Alborali, direttore della sede territoriale istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e Emilia-Romagna, il farmacologo Dario Cattaneo e la microbiologa Jessica Cusato, mentre in via Goito il dottorando in Ecogastronomy, Food Sciences and Cultures Andrea Devecchi interverrà a proposito della sostenibilità della Dieta mediterranea.

 

Nella stessa via, alle 11, si parla invece di Economia integrale: un altro modello per un altro futuro, con Giuseppe Buffon, professore ordinario di Storia della Chiesa presso la Pontificia Università Antonianum di Roma, e Massimo Folador, professore di Business ethics e sviluppo sostenibile presso l'Università Liuc. Invece, tornando in Piazza Leon Battista Alberti alle 11.15 verrà presentata la mostra fotografica Di mamma ce n’è una sola. Ma a volte ne servono di più. 10 anni di Allattami, progetto a cura di Granarolo nato in collaborazione con l’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola di Bologna, che dona latte umano ai neonati prematuri ricoverati in terapia intensiva neonatale. A parlarne, Gianpiero Calzolari, presidente di Granarolo, Luigi Tommaso Corvaglia, direttore della terapia intensiva neonatale dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola di Bologna, e Rosina Alessandroni, vicepresidente dell’Associazione Cucciolo.

E ancora, alle 11.30 al Teatro Scientifico Bibiena, grazie al sostegno di Fondazione Banca Agricola Mantovana, il Festival ospita il giornalista BBC di fama internazionale Dan Saladino, nonché autore di Mangiare fino all’estinzione (Einaudi, 2023) che racconterà la situazione di cibi rari in via d’estinzione, evidenziando l’importanza di proteggere la biodiversità genetica per salvaguardare il futuro della Terra. Alla stessa ora a Palazzo della Ragione ci si prepara invece ad andare A pranzo su Marte con Alberto Battistelli, responsabile del progetto REBUS, Marta Del Bianco, project scientist del progetto REBUS, e Laura Di Renzo, docente dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, che dialogheranno sul futuro dell’esplorazione umana dello spazio, inevitabilmente legata alla produzione di cibo in situ, cioè nel luogo dell’insediamento. E se a Palazzo della Ragione si varcheranno confini extraterrestri, alle 11.45 in Piazza Leon Battista Alberti si tenterà di oltrepassare quelli temporali con l’egittologa Divina Centore, in un viaggio alla scoperta dell’Archeologia dell’agricoltura nella flora dell’antico Egitto, mentre in via Goito si conosceranno I tabù della zootecnia, grazie all’intervento del divulgatore scientifico Gabriele Scrofani.

 

Cosa mangiano gli astronauti? Perché si coltivano micro-ortaggi sulla Stazione Spaziale Internazionale? A riportare il pubblico del Festival in orbita è l’incontro Una serra sulla Luna (Palazzo della Ragione, ore 12.15), nel corso del quale il primo astronauta italiano Franco Malerba svelerà l’importanza del ruolo che l’alimentazione giocherà nelle future esplorazioni della Luna e di Marte, a partire dal proprio libro, Il cibo nello spazio (Edizioni Dedalo, 2022). Si prosegue alle 12.30 in Piazza Leon Battista Alberti, con il microbiologo Alessandro Mustazzolu e Simona Scarioni, medica specializzanda in Igiene e Medicina Preventiva, insieme per raccontare delle Contaminazioni in cucina e coinvolgere chi ascolta con qualche dimostrazione pratica dal vivo. Al contempo, in via Goito, durante l’incontro Più in alto… più sostenibili si sposterà la trattazione sui temi della sostenibilità in alta quota con il docente dell’Università degli Studi di Torino Luca Battaglini e il glaciologo e pedologo Michele Freppaz.

Si riprende alle 14.30, dopo una breve pausa, al Teatro Scientifico Bibiena, con Agricoltura digitale per sistemi agricoli sostenibili, argomento che tratterà il docente della Michigan State University Bruno Basso, spiegando quanto innovazione, tecnologia e digitalizzazione del settore agricolo siano profondamente legate a tematiche di bioeconomia circolare, benessere animale e sostenibilità ambientale. Alla stessa ora, in Piazza Leon Battista Alberti, l’appuntamento è con Camilla Silipigni e il Private Label: al confine tra prodotti e valori a cura di Esselunga, mentre a Palazzo della Ragione si discute con i ricercatori Priscilla Farina e Claudio Ioratti a proposito di strumenti in via di sviluppo per contrastare parassiti e organismi dannosi per le piante da frutto, per (Conoscerli per confonderli. Il parassita del fico e la confusione vibrazionale per vite e piante da frutto). A fare invece luce sul paradigma dell’economia integrale e il problema dell’accesso al cibo sono Marco Pirovano, direttore Centro sociale e pastorale del lavoro, Cooperativa sociale Hortus, e Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della CEI, in un dialogo dal titolo Fame nel mondo: che cosa possiamo fare? (via Goito, ore 14.30).

 

Per tutti gli appassionati di chimica e i più curiosi si prosegue alle 15.15 in Piazza Leon Battista Alberti, con il giornalista scientifico Donatello Sandroni, il segretario dei gruppi additivi e coadiuvanti per alimenti e Miaf di Aispec – Federchimica Luca Scotti e la coppia formata dai divulgatori scientifici Matteo Capone e Chiara Biagini, altresì noti come Il chimico sulla tavola, che durante l’incontro Dal campo alla tavola per sfatare luoghi comuni e fake news (in collaborazione con Aispec-Federchimica, Agrofarma-Federchimica e Assofertilizzanti-Federchimica), forniranno al pubblico del Festival l’opportunità di scoprire quale sia il ruolo essenziale che la chimica ricopre per garantire cibo sicuro per tutti. Intanto, a Palazzo della Ragione, la studiosa dell’Università di Pisa Barbara Conti e il capo esecutivo di BEF Biosystems, prima azienda ad aver inaugurato uno stabilimento pilota per l’allevamento di larve di mosca soldato, Giuseppe Tresso, si confronteranno circa L'utilità degli insetti per l’alimentazione umana e animale. In via Goito, contemporaneo a questi due eventi, c’è anche l’autore Maurizio Casiraghi che, moderato da Marco Ferrari, presenta il suo ultimo libro Sempre più soli (Il Mulino, 2023), portando a riflettere il pubblico del Festival sulla necessità di cambiare atteggiamento verso il pianeta e tutte le creature che lo abitano.

Dalla finanza climatica all’aviaria che sta colpendo sempre più volatili, sul palco del Teatro Scientifico Bibiena saranno il ricercatore dell’Università di Padova Francesco Suman e la giornalista scientifica Roberta Villa a far germogliare i Semi di una riflessione tanto a proposito della emissioni e i progetti agroforestali, quanto sulle malattie infettive e le prospettive di vaccinazione (dalle 15.45).

 

Piccolo spazio pubblicità. Cosa racconta il cibo? A rispondere a questa domanda pensa lo scrittore pubblicitario Paolo Iabichino. L’evento, in collaborazione con Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano, permetterà al pubblico del Festival di comprendere come si è evoluta la narrazione del cibo attraverso il marketing e la comunicazione pubblicitaria (Palazzo della Ragione, ore 16), mentre grazie a Giacomo Moro Mauretto, in arte Entropy for Life, autore di Se pianto un albero posso mangiare una bistecca? (Mondadori, 2023), in via Goito si rifletterà su come utilizzare al meglio risorse e tempo per migliorare le condizioni del pianeta (ore 16). Si continua alle 16.15 in Piazza Leon Battista Alberti, con il docente Andrea Formigoni e Clara Maffei, quality assurance specialist Inalca, i quali esploreranno il rapporto tra allevamenti, sostenibilità e circolarità (in collaborazione con Inalca).

Cambio di scenario alle 16.45 a Palazzo della Ragione, con l’incontro In principio era l’acqua tenuto dall’astrochimica Cecilia Ceccarelli e dal chimico Piero Ugliengo, nel corso del quale sarà possibile compiere un viaggio a ritroso nella storia, alla scoperta delle peculiarità della molecola d’acqua. Poco dopo, in Piazza Leon Battista Alberti, alle 17, si percorre invece La via della seta italiana con Silvia Cappellozza, responsabile della sede di Padova del CREA-API Unità di ricerca api-bachicoltura, che racconterà come il progetto ARACNE cerchi di ricostituire e salvaguardare le antiche varietà di gelso e di baco da seta, allo scopo di rilanciare una coltivazione di nicchia, tipica di ogni paese europeo. Segue, e conclude il calendario di appuntamenti di questa settima edizione, l’intervento del professor Renato Bruni dal titolo Noi e le piante: un fotoromanzo, che guiderà il pubblico del Festival alla scoperta delle trasformazioni del nostro rapporto con le piante sfogliando un fotoromanzo fatto di disegni, stampe, erbari e illustrazioni, fino ad arrivare alla qualità d’immagine fornita dai più recenti strumenti tecnologici (ore 17.45).

 

E INOLTRE…

Il Food&Science Festival si espande anche dei dintorni mantovani grazie alle attività all’aria aperta realizzate dal Parco del Mincio. La prima, inclusa nell’evento diffuso di scienza partecipata Bioblitz Lombardia, avrà luogo nella riserva naturale Vallazza, dove guide ambientali condurranno grandi e piccoli all’osservazione e al riconoscimento della biodiversità (ore 9.30 e 12.30). La seconda, invece, si svolgerà al Parco Bertone, “casa” di numerose cicogne che hanno costruito i loro nidi in cima agli alberi secolari del parco, e dove le Guardie Ecologiche Volontarie del Parco del Mincio effettueranno visite guidate gratuite alle 11 e alle 16. Inoltre, in occasione della giornata internazionale della biodiversità, sarà possibile visitare anche la riserva naturale statale di Bosco della Fontana, la RiservAmica 2023, grazie alle visite guidate a cura del Centro Nazionale Carabinieri Biodiversità di Bosco Fontana (dalle ore 15.30 alle 17.30 e dalle 15 alle 18).

Non mancheranno poi gli ultimi laboratori, che vedono in Piazza Concordia il Consorzio Tutela Grana Padano con Paolo Parisse e l’agronoma Alessandra Biondi Bartolini, pronti ad affrontare La sfida dei sensi per interpretare i piaceri dell’abbinamento costituito da Grana Padano e vino (ore 11 e ore 17), mentre in Piazza Marconi, grazie al Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano, si visiterà Il museo dei formaggi con la divulgatrice scientifica Antonella Losa e il maestro assaggiatore Cornelio Marini (ore 12 e 18). Infine, in Piazza Leon Battista Alberti, nella Sala delle Capriate, durante il laboratorio Spice on the Beach a cura del professor Renato Bruni si potrà intraprendere un vero e proprio viaggio alla scoperta dei sapori delle spezie nei cocktail, in compagnia del bartender Yuri Gelmini, nominato Bartender dell’Anno ai Barawards 2020 (ore 12 e 13).

Il Festival è promosso da Confagricoltura Mantova, ideato da FRAME – Divagazioni scientifiche e organizzato da Mantova Agricola. Si avvale di Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, MASE – Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, Regione Lombardia, Provincia di Mantova, Comune di Mantova, Cnr – Consiglio Nazionale delle Ricerche, SIGA – Società Italiana di Genetica Agraria, Camera di Commercio di Mantova, Confcommercio Mantova, Confesercenti della Lombardia Orientale (che supporta il Festival attraverso convenzioni ad hoc), Fondazione Banca Agricola Mantovana e Fondazione BPA Poggio Rusco come partner istituzionali. Main partner sono Syngenta, Gruppo Tea, Esselunga, Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano e Consorzio Tutela Grana Padano; sponsor sono UniCredit, Granarolo, Assofertilizzanti – Federchimica, Agrofarma – Federchimica e Inalca; supporter Aispec - Federchimica e Progetto LIFE C-FARMs. Sponsor tecnici De Simoni, Arche 3D, Gruppo Bossoni. Media partner Rai Radio 3, Gruppo editoriale Athesis e Radio Pico.

 

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