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Eventi culturali

JEREMY DELLER SACRILEGE

FONDAZIONE NICOLA TRUSSARDI
presenta
 
JEREMY DELLER
SACRILEGE
 
12 – 15 aprile 2018
Parco CityLife
Viale Eginardo 7, Milano
Ingresso libero

Dal 12 al 15 aprile 2018, in occasione della ventitreesima edizione di miart e dell’Art Week milanese, la Fondazione Nicola Trussardi presenta Sacrilege, una delle più famose installazioni del celebre artista inglese Jeremy Deller, a cura di Massimiliano Gioni.
 
La Fondazione Nicola Trussardi ha invitato l’artista – già vincitore del Turner Prize nel 2004 – a collaborare per la prima volta con un’istituzione italiana per un progetto personale, portando nel cuore del parco delle sculture di CityLife il gigantesco gonfiabile che ricostruisce in scala 1:1 il sito archeologico di Stonehenge, uno dei luoghi fondanti dell’identità e della cultura britannica, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1986.
 
L'installazione Sacrilege è stata originariamente commissionata dal Sindaco di Londra e dal Glasgow International Festival of Visual Art per il London 2012 Festival. La presentazione a Milano, nell'ambito di miart 2018 e dell'Art Week milanese, è un progetto ideato e sostenuto dalla Fondazione Nicola Trussardi in collaborazione con CityLife, società del Gruppo Generali che gestisce l’area dove verrà posizionata temporaneamente l’installazione.
Il Parco di CityLife ospiterà inoltre le opere di ArtLine, progetto di arte pubblica del Comune di Milano: una collezione a cielo aperto che si svilupperà all'interno di questo nuovo distretto cittadino e il cui primo gruppo di opere verrà presentato il 15 aprile alle ore 12.

Sacrilege è un progetto promosso da Fondazione Nicola Trussardi in collaborazione con CityLife, società del Gruppo Generali, e la partnership tecnica di Gruppo Spinelli.

venerdì 13 aprile h. 12.30
TALK
Jeremy Deller in conversazione con Massimiliano Gioni
miart - fiera internazione di arte moderna e contemporanea
Fieramilanocity
Viale Scarampo - Gate 5 - area miartalks

 
 
 

"DAL NULLA AL SOGNO"

"UNA PUNTA DA CINQUE"

 

 

È arrivato il momento del concerto genovese
per la presentazione ufficiale del nuovo disco,

“Una punta da cinque”

(Musikat Productions).

Ci sarà il Quintetto al completo (con me, Marco Spiccio, Federico Bagnasco, Daviano Rotella, Paolo Maffi), a La Claque (Teatro della Tosse),
in vico San Donato, il 14 aprile alle h 21:30.

Ci vediamo quindi sabato 14 Aprile 2018 ore 21:30

INFO E PRENOTAZIONI: 
Teatro La Claque – tel. 010 2470793
Prenotazione consigliata.

APPUNTAMENTO CON LA FOTOGRAFIA

APPUNTAMENTO CON LA FOTOGRAFIA
Sabato 14 aprile 2018 ore 17.00  – INGRESSO LIBERO
Con la speranza di fare cosa gradita, Vi presentiamo l'appuntamento di
sabato 14 aprile 2018 al Bistrot de Venise.

MOSTRA PERSONALE di SANDRO BONALDO

Autore estroverso ed eclettico nelle scelte tematiche, apprezzato per il peculiare tratto stilistico. Il suo approccio alla fotografia supera la ricerca di un normale mezzo espressivo, divenendo primario interesse culturale e quotidiana modalità esistenziale. Il suo campo d’azione è l’immagine di tipo concettuale, talvolta surreale, non priva di garbata ironia, in un contesto di linearità compositiva e leggerezza formale. Nei suoi lavori, gli ambienti, i paesaggi, i contesti urbani, sfuggono al ruolo di semplice sfondo e divengono anch’ essi soggetti che si interfacciano con le immancabili presenze umane, dando vita a curiosi e inaspettati dialoghi visivi. Pur non disdegnando il colore, predilige un essenziale bianco e nero di stampo grafico, che consente una agevole lettura e stimola gli spunti di riflessione sempre presenti nelle sue opere. Originario e residente a Mirano, Sandro Bonaldo si occupa di fotografia fin dagli anni ’70. Ha frequentato innumerevoli corsi e workshop con grandi maestri, è stato organizzatore e coordinatore di importanti eventi e sempre attivo nel campo dell’associazionismo fotografico.

Rassegna a cura di Andrea Zaccarelli
Le opere rimarranno esposte fino al 26 aprile 2018

EGITTO RITROVATO

Il meglio dei circa 500 reperti della Collezione Egizia dell’Accademia dei Concordi, sarà in mostra al Roncale, per iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo in collaborazione con l'Accademia dei Concordi e il Comune.
Dal 14 aprile al primo luglio, accanto ai preziosi reperti egizi, i visitatori avranno il privilegio, davvero unico, di osservare Cinzia Oliva, tra i massimi esperti in Italia del settore, attiva presso il Museo Egizio di Torino, all’azione su Meryt e Baby, le “Mummie di Rovigo”, per assicurare loro un futuro, oltre al plurimillenario passato.
Notevole l’interesse dell’esposizione, sia pure per “campioni”, della magnifica e praticamente sconosciuta Collezione Egizia patrimonio della Accademia dei Concordi.

Questa annovera circa 600 pezzi, la maggior parte dei quali furono raccolti dal Comm. Giuseppe Valsè Pantellini (1826-1890), rodigino che visse in Egitto nella seconda metà dell’ Ottocento. 
I reperti coprono un arco di tempo compreso tra il Protodinastico/Epoca Tinita e l’Età Tolemaico-Romana. 
Da questo tesoro, gli esperti hanno attinto una precisa selezione, calibrata sugli spazi abbastanza ristretti di Palazzo Roncale.
Oltre alle Mummie, tra i pezzi forti della Collezione va segnalato il celebre cofanetto ligneo per ushabti in forma di sarcofago appartenuto al principe Iahmes Sapair, figlio del faraone della XVII Dinastia Seqenera-Djehuty-Aa. Di rilievo anche il sigillo cilindrico, databile alle prime dinastie, due stipiti di falsa porta in calcare bianco con figure a bassorilievo e due frammenti di stipiti con iscrizioni in calcare bianco, provenienti da una mastaba della V Dinastia, una stele familiare databile al tardo Medio Regno, due frammenti di una grande stele d’Età Ramesside, una serie di bronzetti votivi di divinità e numerose statuine funerarie, tra le quali dodici esemplari databili alla XXV Dinastia o all’Età Napatea. 

Nella Collezione si ammirano inoltre numerosi amuleti risalenti principalmente all’Età Tarda, una notevole maschera di sarcofago in legno dipinto, due frammenti di cartonnage di mummia, una statua lignea che raffigura Anubi in forma di sciacallo seduto, una stele policroma lignea di Epoca Tolemaica, una statuetta lignea che raffigura Ptah-Soqar-Wsir e un fragile contenitore per cosmesi a forma di donna.
Testimonianze scelte di una Collezione di tutto rispetto e di certo la maggiore presente, per numero di reperti e per il loro intesse, in territorio veneto. 
Davvero curiosa anche la sua storia. A inviarli dall’Egitto a Rovigo provvide un personaggio all’epoca famoso: Giuseppe Valsè Pantellini (Rovigo 1826 - Fiesole 1890). Questo rodigino, in esilio a causa della partecipazione ai moti d'insurrezione del Polesine nel 1848, trovò rifugio al Cairo. Qui prese in gestione, e poi in possesso, il Grand Hotel. La struttura, rinominata New Hotel, diventa, per la posizione strategica e per le doti organizzative di Valsè Pantellini , un punto di riferimento per i viaggiatori del tempo, nobili, agenti dei consolati e ricchi provenienti da tutto il mondo. Al Grand Hotel del Cairo si aggiunge presto l'elegante Hotel d'Europe, altra meta fondamentale per i viaggiatori in arrivo o transito e, soprattutto, per alcuni egittologi di grande fama, quali Auguste-Édouard Mariette e Gaston Camille Charles Maspero.

In occasione dei festeggiamenti per l'apertura del Canale di Suez, Valsè Pantellini viene scelto dal Vicerè d'Egitto per alloggiare e assistere gli illustri ospiti internazionali. 
Era tale la fama dell'imprenditore, che, nel 1877, l'allora Presidente dell'Accademia dei Concordi di Rovigo, Lorenzoni, si rivolse, al talentuoso concittadino nel tentativo di realizzare un museo egizio nella città natale.
Appello accolto dal Pantellini che, tra il 1878 e il 1879, riunì e inviò a Rovigo i preziosi reperti tanto ambiti, che oggi si possono ammirare esposti, con Meryt e Baby, in Palazzo Roncale.  

Informazioni e prenotazioni: www.palazzoroverella.com

Ufficio Stampa: STUDIO ESSECI – Sergio Campagnolo 
Tel. 049 663499; www.studioesseci.netQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., referente Simone Raddi

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