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Eventi culturali

PRIAMART 2018

OPERE DALLA COLLEZIONE MERLINI

 

                                                                                   Mostra a cura di Daniela Ferretti e Francesco Poli

Fondazione Civici Musei Veneziani svela, a Palazzo Fortuny, la Collezione Merlini, una tra le maggiori raccolte private d’arte specializzate sul Novecento nazionale.
Singole parti della grande Collezione sono già apparse in alcune mostre in anni recenti (nella stessa Venezia, a Palazzo Loredan a Firenze al Museo Marino Marini a Firenze , a Bologna al Museo Morandi, ecc.), ma questa esposizione ha il merito di proporre la Collezione in modo realmente rappresentativo dei suoi notevolissimi contenuti. 
Al Fortuny la Collezione Merlini non potrà essere esposta nella sua integrità, dato che il suo patrimonio supera di gran lunga i 400 pezzi. Ma Daniela Ferretti e Francesco Poli, curatori dell’esposizione, ne offrono una rappresentazione curatoriale di assoluto rilievo. In sintonia con lo spirito del collezionista, in una prospettiva di lettura inedita, determinata anche dalle affascinanti e peculiari caratteristiche degli ambienti del museo.  

Le principali sezioni attraverso cui è stata scandita la collezione sono le seguenti: Metafisica e Novecento italianoRealismo sociale e esistenzialeL’Astrattismo geometrico e il MACLa stanza del collezionista (Wildt, Fontana, Melotti)Le tendenze dell’Informale (Gruppo degli Otto, Spazialismo, Movimento Nucleare, Ultimi Naturalisti); Omaggio a Morlotti; Il gruppo Azimuth e le tele strutturate; la Pittura Analitica.
“Nucleo centrale della Collezione, e della mostra, è proprio “La stanza del Collezionista”. Al Fortuny – sottolinea Mariella Gnani che della collezione è la curatrice viene riproposto, arredi compresi, uno degli ambienti di casa Merlini, quello che riflette maggiormente le passioni del Collezionista. Che ha voluto riunire, in questa stanza, una sequenza spettacolare di opere di Fontana, accanto alla “Madre” di Wildt, opera che lo scultore tenne per se stesso, e a due capolavori assoluti di Melotti, tra cui Teorema”.

Giuseppe Merlini ha iniziato ad acquistare opere d’arte negli anni ‘60/’70, sviluppando – sottolinea Francesco Poli – “il suo interesse da un lato verso i grandi protagonisti ormai storicizzati del ‘900, e dall’altro verso le tendenze del dopoguerra, con un’attenzione costante anche agli sviluppi più attuali. In questo modo il suo progetto si è definito nel tempo come un tentativo riuscito di delineare un percorso (ben meditato e culturalmente fondato) tale da documentare con esempi significativi quasi tutti gli aspetti salienti dell’arte italiana. Ma è importante sottolineare il fatto che non si tratta di un insieme con caratteristiche freddamente documentarie, bensì di scelte di qualità che rispecchiano un gusto individuale e l’interesse particolare per certi artisti, nonché l’esclusione di altri”. 
“Merlini, ad esempio, si è interessato poco agli artisti della Pop Art, e per nulla alle ricerche sperimentali degli anni ‘60/’70 di area poverista e concettuale. Rimanendo fedele alla sua passione per la pittura ha però concentrato la sua attenzione su un buon numero di esponenti della cosiddetta Pittura Analitica, emersa negli anni’70, tra cui in particolare Olivieri e Vago”.

Per Merlini, Poli fa diretto riferimento alla grande tradizione del collezionismo lombardo. Quella che ha portato alla formazione di grandi raccolte come quelle di Jesi, la Mattioli, Piero Feroldi , Carlo Frua De Angeli, Carlo Grassi e Giuseppe Vismara, Piero Boschi – oggi in gran parte oggi confluite in musei pubblici. 
“Successivamente, con lo sviluppo sempre più accelerato e allargato del sistema dell’arte (a partire grosso modo dalla fine degli anni Settanta) il comportamento delle nuove generazioni di collezionisti è cambiato assumendo spesso connotazioni più mondane e più dichiaratamente speculative, con lo sguardo maggiormente rivolto alla scena artistica internazionale”, chiosa Francesco Poli.

Quello di Giuseppe Merlini rimane invece uno straordinario esempio di “collezionismo vecchio stampo”, essenzialmente improntato alla volontà di contribuire, con entusiasmo e competenza, a formare dei percorsi che, anche se rimangono un patrimonio privato, devono comunque avere come finalità quella di accrescere la circolazione e la conoscenza dell’arte a livello socialmente più allargato. 
Le oltre 400 opere raccolte da Merlini testimoniano questa visione culturale, mai speculativa. E, insieme, il raffinato gusto del collezionista forgiato anche attraverso attente frequentazioni con musei, gallerie e artisti. Con una scala di attenzione del tutto personale. 
Come un vero collezionista deve saper fare ed esprimere.

Fondazione Musei Civici di Venezia 
T +39 041 2405211 
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http://www.visitmuve.it/

Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
referente Stefania Bertelli: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
tel. 049663499


APPUNTAMENTO CON LA PITTURA AL BISTROT DE VENISE

APPUNTAMENTO CON LA PITTURA
Giovedì 29 Marzo 2018 ore 17.30  – INGRESSO LIBERO
Con la speranza di fare cosa gradita, Vi presentiamo l'appuntamento
di giovedì 29 marzo 2018 al Bistrot de Venise.

     MOSTRA PERSONALE di CHIARA SILVANO

Dipinti che parlano della vita, del suo scorrere tra momenti di serenità e inquietudine, di quotidianità e di sogno. In questa mobile dimensione la donna è protagonista: volti, figure, momenti di riflessione e di moto… In questa pensosa luminosa arte in cammino entrano in scena anche le scarpe, tante, d’ogni tipo, oggetti del deambulare tra terra e cielo, alla ricerca di un lassù che si popola di battiti d’ali. Chiara Silvano è nata a Varazze, in Liguria. Nel 2003 si diploma alla Wimbledon School of Arts di Londra. Dall’Inghilterra si trasferisce in Francia per frequentare l’Ecole de Beaux Arts di Nantes e da qui si sposta a Venezia, dove si laurea in Arti Visive all’Istituto Universitario di Architettura con una tesi su “Arte e terapia”. Completa la sua formazione frequentando i corsi d’incisione della Scuola Internazionale di Grafica. Nel 2015, una galleria di Passau, in Germania, organizza la sua prima mostra personale. Chiara Silvano vive e opera a Venezia.

Rassegna a cura di Emanuele Horodniceanu  

Opere esposte fino a venerdì 13 Aprile 2018

Per scoprire tutto il calendario di eventi del Bistrot de Venise vieni a trovarci su www.bistrotdevenise.com/eventi/
 

LA POESIA AL BISTROT DE VENISE

APPUNTAMENTO CON LA POESIA
Martedì 20 Marzo 2018 ore 17.00  – INGRESSO LIBERO
Con la speranza di fare cosa gradita, Vi presentiamo l'appuntamento
di martedì 20 marzo 2018 al Bistrot de Venise.

      BOTTINI DI GUERRA – Marina Montagnini    

e                    

                                           PIETRA ESILE – Lucia Guidorizzi

Due libri di poesie che raccontano differenti cammini, eppure simili, in quanto spinti entrambi da una ricerca di esperienza interiore, che investigano la realtà riconoscendo in essa tracce remote e profonde di quanti prima di noi sono partiti per un viaggio alla ricerca di  un significato “altro”. Nelle loro due opere si parla di viandanze, alchemiche trasformazioni e ricerca di senso in un dialogo costante tra differenti mondi e dimensioni. Attivamente operose nella loro resistenza contro ogni resa, le due autrici raccontano lucidamente la cronaca delle loro avventure.

Conversa con le autrici Anna Lombardo

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Bistrot de Venise | Calle dei Fabbri - San Marco 4685 | 30124 Venezia |

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