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Eventi culturali

ARRIVA LA SECONDA EDIZIONE DI PAROLE E VOCI SUL MARE

Serate d’autore protagoniste dell’estate di Camogli. Il festival... aspettando il Festival fa il bis .  Da sabato 9 a domenica 17 luglio, una ricca rassegna di dieci incontri serali con scrittori, giornalisti, economisti e scienziati, nella suggestiva terrazza affacciata sul mare nel centro di Camogli. 

Sul lungomare di Camogli il mese di luglio è anche quest’anno all’insegna della cultura, delle emozioni e del racconto. Giunta alla sua seconda edizione dopo il successo dell’esordio nell’estate 2021, Parole e voci sul mare è la rassegna delle serate d’autore organizzata da Frame - Festival della Comunicazione e dall’Assessorato alla cultura del Comune di Camogli, in collaborazione con le case editrici Adelphi, Einaudi, Feltrinelli, HarperCollins, Il Canneto Editore, Il Mulino, Marsilio, Mondadori, Piemme, Rizzoli e la libreria Ultima Spiaggia. Il folto programma di incontri quotidiani serali va quest’anno da sabato 9 a domenica 17 luglio. Il mare, da sempre spazio di incontro tra civiltà diverse ma anche luogo di misteri e di storie, nonché emblema del sentimento di libertà che fa da filo conduttore agli eventi dell’estate camoglina, farà da sfondo a dieci prestigiosi incontri con scrittrici e scrittori, giornalisti, economisti e scienziati, che proveranno a raccontare e a raccontarsi tra passato e presente, a partire da un’esplorazione delle idee che generano l’urgenza della scrittura. Nella Terrazza Miramare posta nel centro di uno dei più suggestivi borghi italiani, il rumore delle onde accompagnerà le parole degli autori, che condivideranno con gli spettatori emozioni e pensieri passando dai personaggi dei loro libri allo spazio sospeso del racconto, dalla storia all’attualità. La rassegna Parole e voci sul mare è un “festival aspettando il Festival” che nasce dalla spinta innovativa del Festival della Comunicazione, che nel corso degli anni ha sprigionato una galassia di spin-off tra loro interconnessi, ciascuno con una propria identità ma tutti espressione dell’inconfondibile anima poliedrica del Festival e dell’eredità del suo padre nobile Umberto Eco

1Il programma completo di Parole e voci sul mare 2022 

Sabato 9 luglio – Ore 19:00 

Il primo appuntamento di Parole e voci sul mare è la presentazione del libro di Geronimo Stilton in “pelliccia e baffi” alla scoperta dei Cacciatori di Misteri – Le sfere del tempo (Edizioni Piemme, 2022). Un’indagine ai confini della realtà e un improbabile agente segreto che non ne azzecca mai una: Geronimo Stilton. Insomma, una grande avventura all’insegna del divertimento adatta a tutta la famiglia.  Se crescendo siete diventati dei lettori coi baffi, lo dovete anche alle storie che vi ha fatto vivere un gentiltopo come Geronimo Stilton! Se volete incontrare Geronimo Stilton in pelliccia e baffi correte a Camogli, e non dimenticate di portare con voi le lettrici e i lettori più giovani! Il direttore dell’Eco del Roditore presenterà il suo ultimo top-seller: Cacciatori di Misteri – Le sfere del tempo. Tutto è cominciato con un gelato in un caldo pomeriggio estivo: chi l’avrebbe mai detto? Eppure è andata proprio così: per colpa di un cono al gorgonzola Geronimo Stilton si ritrova a vivere una grande avventura insieme ai suoi nuovi amici, i Cacciatori di Misteri! Destinazione? Triangolo delle Bermude, Machu Picchu, Isola di Pasqua! I Cacciatori di Misteri sono strampalati agenti segreti, che esplorano i misteri ai confini della realtà. Sono presenti ovunque, ma sempre rigorosamente sotto copertura. Come in ogni grande avventura che si rispetti, il divertimento è assicurato! 

Sabato 9 luglio – Ore 21:30 

La serata di apertura ha come protagonista Andrea Delogu che presenterà il suo libro Contrappasso (Harper Collins Italia, 2022) in dialogo con Rosangela Bonsignorio. Come racconta l’autrice in un’intervista per TuttoLibri - La Stampa «Cucinando le cicale di mare “vive” in padella ho capito che chiunque può fare la stessa fine. Mentre l’olio friggeva mi sono domandata quanto la nostra sopravvivenza si basi sulla sofferenza di altri. È nata così la mia distopia in cui gli uomini non possono più uccidere gli animali (altrimenti muoiono come loro)». Nessuno si aspettava il Contrappasso. Eppure, in una giornata simile a tante altre, gli esseri umani avevano iniziato a morire in modi violenti e atroci. Per motivi sconosciuti uccidere un animale, che fosse un insetto, un mammifero, un pesce, significava condividerne, all’istante, la stessa sorte, e perdere la vita nello stesso modo. Gli eventi di quel giorno sono ormai storia, e il mondo a suo modo si è adattato alla nuova normalità seguendo il Piano di Sopravvivenza, fra squadre di Arginatori, sacrifici al Dovere, punizioni al Ritmo Delta, isole fantasma e colonie di ribelli. Ma un’indagine portata avanti da protagonisti insospettabili li condurrà a scoprire la verità sulla neonata società e sul suo castello di potere e sangue, spostando in continuazione il confine fra ciò che è giusto e sbagliato, fra ciò che è opportuno e ciò che è sconveniente anche se utile a conservare un tratto di umanità. 

Domenica 10 luglio – Ore 21:30 

Partendo dai rispettivi libri La vita fuori di sé. Una filosofia dell’avventura (Mulino, 2022) e Vita segreta delle emozioni (Einaudi, 2022), gli autori Pietro Del Soldà e Ilaria Gaspari dialogheranno sul tema L’avventura delle emozioni, accompagnando il pubblico nell’incontro con filosofi e poeti, visioni e voci che fanno ripensare il mondo come un campo di gioco, in cui rispondere al nostro bisogno di senso e diventare migliori insieme agli amici.  Come abitare il tempo dell’urgenza continua e inesistente, dell’ansia, delle pressioni e delle trappole dell’io, dell’individualismo come richiamo a correre e a mostrare, quasi fossero medaglie, piccole conquiste che non ci cambiano davvero? Forse semplicemente uscendo dai confini di noi stessi, abbracciando il richiamo dell’avventura; che forse ci permetterà, anche, di decifrarci nei nostri limiti umani, quelli che ci fanno riconoscere e rispecchiare nella vulnerabilità che tutti ci accomuna e che si moltiplica nelle voci di chi, prima di noi, ha scritto e vissuto. Quante volte ci forziamo a reprimere un’emozione? Lo facciamo perché ci vergogniamo dello sguardo degli altri. O perché siamo abituati a diffidare delle emozioni, analfabeti del discorso emotivo. Eppure, è proprio quello che sentiamo a permetterci di conoscere il mondo. Ognuna delle emozioni che proviamo ha una storia: la storia di tutte le persone che l’hanno provata, detta, cantata, rivelata, studiata. Una storia di vita segreta e di metamorfosi, legata alla filosofia, che ne ha costruito paradigmi di osservazione e di studio; ma anche alla letteratura e alla poesia. Perché nel nostro essere vulnerabili ci somigliamo tutti; e riconoscerci emotivi significa prendere coscienza del fatto che abbiamo dei bisogni e che proprio questi bisogni ci rendono umani. 

Lunedì 11 luglio – Ore 21:30 

Emanuele Felice presenterà il suo ultimo libro La conquista dei diritti. Un’idea della storia (Il Mulino, 2022) in dialogo con l’economista Salvatore Bragantini. È un volume intenso e appassionatamente politico, in cui l’autore ci racconta l’intero viaggio della specie umana verso condizioni di maggiore libertà, eguaglianze e anche di maggiore rispetto per le altre specie senzienti e per la natura. Possiamo realizzare una storia migliore e tracciare la rotta di una nuova ragione politica È possibile trovare un senso nella storia umana? Secondo Emanuele Felice il significato della storia è rintracciabile nella progressiva estensione dei diritti dell’uomo. A partire dal Settecento, gradualmente, questi si sono ampliati dalle tradizionali libertà civili e politiche ai diritti sociali e ai nuovi diritti ambientali. E del pari si sono ampliati i doveri. Non è stato un percorso lineare, ma un processo reso possibile dall’incontro – nel corso del Novecento – di liberalismo e socialismo nella cornice dello Stato democratico; in modo analogo oggi, nel mondo globalizzato, entrambi devono incontrarsi con l’ambientalismo. L’esito non è scontato, ma rileggendo la storia umana da questa prospettiva appare chiaro che liberalismo, socialismo e ambientalismo, per affrontare le sfide che abbiamo davanti, possono e devono completarsi a vicenda. 

Martedì 12 luglio – Ore 21:30 

Con il suo ultimo libro La Fortuna (Feltrinelli, 2022), Valeria Parrella condurrà il pubblico, in dialogo con Elisabetta Anversa, nella Pompei di duemila anni fa insieme a Lucio. A soli 17 anni, Lucio ha seguito l’ammiraglia di Plinio il Vecchio nel giorno dell’eruzione del Vesuvio, senza sospettare che il monte che conosceva da sempre fosse un vulcano. Per quel prodigio mancano le parole, non esiste memoria né storia a rassicurare.  Il prodigio viene dalla terra, e scuote aria e acqua. Dal cielo piovono pietre incandescenti e cenere, il mare è denso e la costa sembra viva, ogni mappa disegnata è stravolta, i punti di riferimento smarriti. Nascosta dalla coltre rovente c’è Pompei, la città che ha visto nascere Lucio e i suoi sogni, dove ancora vivono sua madre, la balia, gli amici d’infanzia, dove ha imparato tutto ciò che gli serve, adesso, per far parte della flotta imperiale a dispetto del suo occhio cieco – anzi, proprio grazie a quello, che gli permette di vedere più degli altri, perché “un limite è un limite solo se uno lo sente come un limite, sennò non è niente”. E mentre Lucio tiene in mano, per quanto la Fortuna può concedere, il filo del suo destino, ecco che Pompei torna a lui presente e più che mai viva nel momento in cui sembra persa per sempre, attraverso i giochi con le tessere dei mosaici, i pomeriggi trascorsi nei giardini o nelle palestre, le terme, il mercato, i tuffi in mare e le gite in campagna, le scorribande alla foce del Volturno. La sua intera giovinezza gli corre incontro irrimediabilmente perduta, eppure – noi lo sappiamo – in qualche modo destinata a sopravvivere. Insieme a Lucio, una folla di personaggi, mercanti, banchieri, matrone, imperatori, schiavi, prostitute e divinità, si muove tra le pagine di un romanzo sorprendentemente attuale, in cui niente è già visto: piuttosto ciò che conoscevamo del mondo classico ci appare in un aspetto nuovo, moderno e intimo. 

Mercoledì 13 luglio – Ore 21:30 

A partire dal suo ultimo libro Suicidio Occidentale (Mondadori, 2022), Federico Rampini in dialogo con Danco Singer racconterà come un attacco nel cuore dell’Europa ci abbia colto impreparati perché impegnati nella nostra autodistruzione. Se un attacco nel cuore dell’Europa ci ha colto impreparati, è perché eravamo impegnati nella nostra autodistruzione. Il disarmo strategico dell’Occidente era stato preceduto per anni da un disarmo culturale. L’ideologia dominante, quella che le élite diffondono nelle università, nei media, nella cultura di massa e nello spettacolo, ci impone di demolire ogni autostima, colpevolizzarci, flagellarci. Secondo questa dittatura ideologica non abbiamo più valori da proporre al mondo e alle nuove generazioni, abbiamo solo crimini da espiare. Questo è il suicidio occidentale. L’aggressione di Putin all’Ucraina, spalleggiato da Xi Jinping, è anche la conseguenza di questo: gli autocrati delle nuove potenze imperiali sanno che ci sabotiamo da soli. Sta già accadendo in America, culla di un esperimento estremo. Questo pamphlet è una guida per esplorare il disastro in corso; è un avvertimento e un allarme perché la maggioranza di noi subisce quel che sta accadendo: non abbiamo acconsentito al suicidio. 

Giovedì 14 luglio – Ore 21:30 

Federica De Paolis, vincitrice 2020 del prestigioso Premio DeA Planeta, presenterà il suo ultimo libro Le distrazioni (HarperCollins Italia, 2022), in dialogo con Luigi Berio. L’autrice si conferma unica nel raccontare il lato oscuro della normalità, i silenzi, le omissioni, le piccole menzogne e le verità impronunciabili. E, dando corpo a una delle paure più atroci di un genitore, regala ai lettori un romanzo esplosivo e intensissimo, fino allo straordinario e inatteso finale, perché le distrazioni hanno il potere di cambiare le nostre vite.  Le Imperfette. Viola, come ogni giorno, ha portato Elia ai giardinetti del quartiere. Da quando ha avuto l’incidente, poco meno di due anni prima, tutto le è faticoso, quasi insopportabile. Così come sono insopportabili i continui ritardi di Paolo. Per questo, quando lo vede arrivare da lontano, Viola non aspetta neanche che entri nel parco e se ne va. Ma proprio in quel momento lui è raggiunto da una telefonata, deve tornare in ufficio, un impianto di cui è responsabile ha preso fuoco. Elia, che ha solo diciotto mesi, resta solo. Abbandonato al suo destino. In una porzione di Roma grigia e desolata come una landa. Prima che la coppia si accorga che è scomparso passano secondi, minuti. Poi, la consapevolezza. Dov’è Elia? Si è solo allontanato? Qualcuno lo ha preso? Chi può essere stato? C’entrano i Rom del campo vicino? O riguarda il lavoro di Paolo, che da avvocato ha a che fare con persone influenti e corrotte? Oppure potrebbe averlo trovato Dora, l’inseparabile amica di Viola, che Paolo non sopporta? Come in un romanzo di Donna Tartt, Le distrazioni compone una sinfonia di sentimenti e generi: indaga nella vita di una coppia, scandaglia le relazioni famigliari, rovescia la realtà, mentre il tempo inesorabile scorre. 

4 Venerdì 15 luglio – Ore 21:30 

Rosangela Bonsignorio, direttrice del Festival della Comunicazione, presenterà il suo primo libro Preferisco il rumore del vento (Il Canneto Editore, 2022) in dialogo con Cinzia Leone, scrittrice e autrice di graphic novel. Insieme a Edo Lindgren, quattordici anni, scopriremo come sopravvivere se tua madre è una valchiria depressa, il corvo di famiglia un tempo apparteneva a Odino e la ragazza che ti piace da sempre ha un gatto che parla troppo.  Matti e Edo si conoscono il primo giorno di scuola, si piacciono e cominciano a frequentarsi con alterne fortune. Una storia come tante? Forse. Ma la famiglia di Edo è tutto tranne che normale e Matti ha un gatto chiacchierone disposto a fare qualsiasi cosa per lei.
Edo ha quattordici anni, comprende il linguaggio degli animali e all’occorrenza sa volare, anche se solo per brevi tratte. Non ha idea di chi sia suo padre, di certo un umano. Vive con la madre, la valchiria Tora, e Muninn, il corvo che gli ha regalato Odino. Sono tempi difficili per le divinità degli antichi vichinghi: nessuno crede più in loro e piano piano Thor e tanti altri hanno preferito invecchiare come gli umani e spegnersi. Abituati ad essere adorati, non si sono rassegnati all’oblio. Incuriositi dai racconti di Edo, Odino, sommo tra gli dèi, Loki, dio dell’inganno e Freya, dea dell’amore, decidono di avventurarsi di nuovo nel mondo, dopo secoli di esilio su un’isola sperduta al largo della Danimarca... 

Sabato 16 luglio – Ore 21:30 

Lo scrittore Maurizio de Giovanni è per la prima volta a Camogli con Un volo per Sara (Rizzoli, 2022), in dialogo con Andrea Plebe. Un aereo caduto scoperchia un segreto italiano e Sara Morozzi, la spia che per trent’anni ha seguito, inosservata, soggetti pericolosi leggendo le loro labbra per scoprire la verità, si ritroverà a scavare dentro gli ingranaggi del potere d’Italia. Lo farà a suo rischio e pericolo, senza paracadute. All’indomani della sentenza di assoluzione sulla trattativa Stato-mafia, giornali e televisioni si concentrano tutti su un fatto di cronaca. Un piccolo aeroplano turistico diretto in Sardegna si è schiantato nel mar Tirreno con a bordo otto persone. Tra loro, la morte di un noto finanziere fa scalpore, tanto più che è stato proprio lui a girare prima del decollo un video che diventa virale. Uomini e donne ignari dell’imminente tragedia salutano ridendo. Quando Andrea Catapano ascolta le voci dei passeggeri, un ricordo riaffiora. L’incidente aereo potrebbe celare un mistero che risale agli anni ’90, questo pensa anche l’ex collega dell’unità speciale Teresa Pandolfi. L’unica che può aiutarli a scoprire la verità è Sara Morozzi. 

Domenica 17 luglio – Ore 21:30 

Il gran finale della rassegna Parole e voci sul mare è con il neuroscienziato Giorgio Vallortigara, che parlerà di Storie, cervello e scienza.  Cosa sappiamo di come le storie influenzano l’attività del nostro cervello? E la letteratura, a sua volta, che tipo di esiti avrebbe, se ne produce, sull’attività degli scienziati e su come essi raccontano le storie della scienza? Mentre leggiamo una storia, due reti neuronali complementari ma distinte sono all’opera e ci consentono di osservare, con l’occhio della mente, una le scene e gli spazi in cui sono collocati gli eventi narrati, l’altra i personaggi della storia, i loro comportamenti e i loro stati mentali. Quando leggiamo è come se letteralmente sentissimo e ci muovessimo nel modo in cui sentono e si muovono i personaggi della storia in cui ci immedesimiamo. Com’è possibile tutto questo? La qualità di ciò che si legge può influenzare la teoria della mente? Una chiacchierata tra i libri e le idee per rispondere a queste e altre domande. Tutte le iniziative della rassegna Parole e voci sul mare sono gratuite e aperte al pubblico fino a esaurimento posti. Per informazioni: www.festivalcomunicazione.it/parole-e-voci-sul-mare.  Oltre che in presenza alla Terrazza Miramare, tutti gli incontri saranno disponibili anche in diretta streaming su Facebook dal canale ufficiale del Festival, www.facebook.com/FestivalComunicazione   

La lunga estate camoglina all’insegna della cultura proseguirà poi con il Festival della Comunicazione, che tornerà con la sua nona edizione da giovedì 8 fino a domenica 11 settembre. Oltre 130 protagonisti del mondo scientifico, culturale, tecnologico, artistico, economico, imprenditoriale, dello spettacolo e dell’intrattenimento svilupperanno un appassionante dialogo lungo quattro giorni intorno al tema della Libertà. E il programma di iniziative proseguirà fino a fine stagione con Cucina d’epoca, il festival che si terrà da venerdì 23 a domenica 25 settembre per le vie di Camogli, dedicato alla cucina italiana ed europea nei diversi periodi storici con la direzione scientifica di Massimo Montanari e centrato quest’anno sulle arti culinarie del Cinquecento.

Informazioni: www.festivalcomunicazione.it/parole-e-voci-sul-mare
Facebook: @FestivalComunicazione | Twitter: @FestivalCom | Instagram: @festivalcom Principali piattaforme podcast (Spreaker, Spotify, Google Podcast, Apple podcast): festivalcom Canale Youtube: Festival della Comunicazione, Camogli

Gianluca Dotti | cell. +39 333 4425539 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

BISTROT DELL'ULIVO

Tre anni dopo l'ultima edizione torna sabato 9 luglio (Badalucco, Regione Ortai, ore 18:00) il rituale del Bistrot dell'Ulivo (Spremitura a freddo, pensieri in libertà), la riflessione seriosa e scanzonata che dal 2010 (siamo alla undicesima edizione, compreso quella numero zero) riunisce in valle Argentina numerosi nomi del mondo dello spettacolo, dell'imprenditoria, della cultura, del giornalismo, radunati da Franco e Rossella Boeri Roi, frantoiani e organizzatori dell'evento. 

Il Bistrot dell'Ulivo - tra freddure, battute, riflessioni e confessioni - è un evento aperto a tutti che induce a riflettere, all'ombra delle piante secolari, circa le difficoltà dell'agricoltura in generale e nel ponente ligure in particolare, e valorizza i giovani che proseguono le tradizioni famigliari o tornano a fare agricoltura. Il tema in discussione in questa decima edizione sarà "La Liguria dell'estremo ponente, prospettive di sviluppo sostenibile".

Parteciperanno come sempre tanti amici di Franco e Rossella, personalità quali l'architetto Stefano Boeri, Michele Serra, Oscar Farinetti, Sergio Staino, Pietro Galeotti, Vittorio De Scalzi, Oliviero Toscani, Settimio Benedusi, Michele Faisola, Walter Lagorio, Giuseppe Noto, Gianni Berrino, Alberto Biancheri, Fulvio Gazzola e molti altri. Il Bistrot dell'Ulivo verrà animato da Antonio Silva, presentatore della Rassegna della canzone d'autore Premio Tenco.

 

L'illustrazione della locandina del Bistrot dell'Ulivo 2022 è stata disegnata da Riccardo Mannelli, uno dei più grandi disegnatori satirici italiani. Dal 1975 collabora con la stampa nazionale e internazionale; dal 1980 realizza réportages disegnati in giro per il mondo. Protagonista delle maggiori testate satiriche europee (L’Echo des Savanes, Humour. Cuore, Satyricon, Il Male, Boxer, Il Cuore). Lavora per La Repubblica e Il Fatto Quotidiano e con altre testate, anche estere. Pubblica diversi libri, l’ultimo dei quali nel 2013 “Fine penna mai”. Parallelamente ha evoluto una personale ricerca pittorica, documentata in svariate mostre e cataloghi. Nel 2011 è invitato alla 54 Biennale di Venezia, nel Padiglione Italia. Sempre nel 2011 espone l’intero ciclo Commedia IN Z.E.R.O. al Festival di Spoleto (catalogo). Nel 2012 pubblica per Tricromia il libro d’arte “A.” e tiene la personale “Appunti per la ricostruzione della bellezza” alla Galleria Gagliardi di San Gimignano. Nel 2015 tiene una bi-personale alla Philobiblon Gallery “ROPS + MANNELLI” (catalogo); la stessa mostra viene trasferita da marzo a giugno al Palazzo Ducale di Urbino, a cura di Vittorio Sgarbi. A gennaio e febbraio 2016 tiene una personale alla Building Bridges Art Exchange di Los Angeles (catalogo). Insegna all’Istituto Europeo di Design (IED) di Roma dove coordina il dipartimento di Illustrazione e Animazione.

 

L'attestato di stima verrà quest'anno consegnato a Luca Papalia, dell’Azienda agricola Clorìs. Luca arriva in valle Argentina nel 2015, dove "scopre" Glori e se ne innamora. Nel 2017 viene ufficializzata la nascita dell'Azienda agricola Clorìs e comincia il recupero dei terrazzamenti abbandonati a Glori Superiore, per piantare lavanda, là dove in passato c'erano grano e vigna. Lungo il torrente di Glori, il Rio Raso, Luca ha mantenuto la coltivazione tipica del fagiolo Muneghetta, semenza antica autoctona di Glori ed il recupero è continuo per ridare alla Muneghetta le terre dove è sempre stato coltivato il fagiolo dall'occhiello nero. Nelle terrazze più strette, soleggiate e povere lo zafferano di Glori si adatta meravigliosamente. Clorìs è un'azienda giovane, è solo agli inizi di un lungo percorso di recupero e pulizia, dagli olivi alla cura del bosco, alla possibilità di ospitare in un paesaggio mozzafiato che a Luca ha rapito il cuore. Il sogno è quello di recuperare le terrazze abbandonate e ripopolare il borgo di Glori.

Dopo il Bistrot dell'Ulivo, la festa proseguirà a Badalucco in piazza Duomo, con Francesco Patella One Man Band Show, nell'ambito dell’ormai noto "Badalucco Gospel Lab". I docenti del corso saranno quest'anno Alex Negro (Coro Gospel), Rosanna Russo (Tecnica Vocale) e Gianluca Sambataro (Coro Gospel) coadiuvati dal Bluesman Joe Nicolosi e dalla cantante Maria Teresa Careddu.

 

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FESTIVAL ECCELLENZA AL FEMMINILE XVIII EDIZIONE

NEXT GENERATION WOMEN/ICONE

15 ottobre /11 dicembre 2022

TEATRO

 

La XVIII edizione, intitolata Next Generation Women – Icone, si svolgerà dal 15 ottobre al 11 dicembre a Genova, con una rassegna teatrale realizzata in collaborazione con il Teatro Nazionale di Genova.

La nostra collaborazione con il Teatro Nazionale di Genova, giunta al secondo anno, risponde al goal n.5 del 2030 dell'ONU (Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze), e ha portato all’ideazione di un nuovo abbonamento, ⯑⯑⯑⯑⯑⯑ ⯑⯑ ⯑⯑⯑⯑⯑⯑⯑⯑⯑, che vuole porre attenzione alle storie femminili e al protagonismo delle donne nella storia. Come Festival dell’Eccellenza al Femminile crediamo che la battaglia per la parità di genere vada combattuta anche sui palcoscenici e nel mondo dello spettacolo dal vivo, perciò riteniamo molto importante la proposta di questa rassegna a Genova.

Per gli spettacoli del Festival è possibile acquistare uno speciale abbonamento tematico chiamato Storie al femminile, che permette di scegliere anche tra altri titoli della stagione come Dulan la sposa di Melania Mazzucco, regia di Valerio Binasco (9-13 novembre Teatro Gustavo Modena) o Un’ultima cosa di Concita De Gregorio (7-8 marzo Teatro Eleonora Duse).
L’abbonamento è in promozione estiva fino al 13 luglio a 70,40 € (anzichè 91) per 8 spettacoli.
AFFRETTATEVI!!

 

 

Un’altra importante collaborazione anche quest’anno con il TEATRO NAZIONALE DI GENOVA si rinnova nella stagione: 2022/23 con 11 spettacoli dedicati e creati da donne che lasciano il segno in scena tra il 15 ottobre e l’11 dicembre.  il Teatro Nazionale di Genova ospita una corposa tranche della XVIII edizione del Festival dell’Eccellenza al Femminile, diretto da Consuelo Barilari. Il resto del programma che prevede incontri, conferenze, premi e proiezioni,  sarà comunicato a settembre. Tra gli appuntamenti più attesi il pluripremiato Tiresias da Kae Tempest, regia di Giorgina Pi (20-21 ottobre Sala Mercato); Big Data B&B di Laura Curino (22-23 ottobre Teatro Eleonora Duse); Eros della regista greca Elli Papakostantinou con la partecipazione dell’ensemble ucraino Nova Opera (in prima nazionale al Teatro Gustavo Modena 14-15 novembre); Clitemnestra di Luciano Violante con Viola Graziosi e regia di Giuseppe Dipasquale (18 novembre Teatro Eleonora Duse), La musica dell’anima con Pamela Villoresi (19 novembre Teatro Eleonora Duse),  Souvenir de Kiki con Manuela Kusterman, regia di Consuelo Barilari (in prima nazionale il 23 e 24 novembre, Teatro Eleonora Duse), In nome della madre di Erri De Luca con Galatea Ranzi (25 e 26 novembre, Teatro Eleonora Duse), Giovanna d’Arco con Gaia Aprea (30 novembre Teatro Eleonora Duse), Benji adult child – dead child di Claire Dowie con Chiara Tomarelli (6 e 7 dicembre Sala Mercato), Cuòre: Sostantivo Maschile di Angela di Maso con Alvia Reale, Daniela Giovannetti (8 e 9 dicembre Sala Mercato), Camille Claudel di Dacia Maraini, con Mariangela D’Abbraccio (10-11 dicembre Sala Mercato).

 

Schegge di Mediterraneo

Via al Ponte Calvi 6/1d

16124 Genova

tel. 010 6048277

www.eccellenzalfemminile.it

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LA PARTITA A SCACCHI DI MAROSTICA A PERSONAGGI VIVENTI

Marostica (Vi)

9 -11 settembre 2022

 

 

La Partita a Scacchi a personaggi viventi è giocata sulla Piazza di Marostica ogni secondo weekend di settembre degli anni pari. Le date della rappresentazioni di quest’anno sono quelle del 9 – 10 e 11 settembre.

La cornice storica d’eccezione – Marostica, è uno dei borghi murati più belli al mondo -  gli oltre 650 figuranti, i ricchissimi costumi rinascimentali, le musiche, i fuochi, gli sbandieratori, l’incendio del Castello hanno fatto di questa rievocazione uno dei simboli del folklore e della storia italiana nel mondo.

Per la Partita a Scacchi si arriva dai 5 continenti, per vivere da protagonisti, sia pure per il solo spazio di una sera, una grande storia d’amore.

Una fanciulla bellissima di nome Lionora e due giovani pretendenti pronti a sfidarsi a singolar tenzone per conquistarsi il diritto di impalmarla.  E un padre, Taddeo Parisio, castellano della città, che non voleva perdere nessuno dei due valenti giovani, entrambi utili alla maggiore gloria del suo nobile casato.

A Marostica, nel territorio vicentino della Serenissima, correva l’Anno di Grazia 1454. La memoria della vicenda veronese di Giulietta e Romeo era ancora vivissima e i duelli per cause d’amore erano banditi anche dal Doge.

Così il saggio Taddeo decise che Lionora sarebbe andata in sposa al pretendente che avesse vinto una partita al nobile gioco degli scacchi; lo sconfitto sarebbe divenuto ugualmente suo parente, sposando Oldrada, sua sorella minore, anch’essa giovane e bella. L’incontro si sarebbe svolto in un giorno di festa nella piazza del Castello da basso, con pezzi grandi e vivi, armati e segnati con le insegne del Bianco e del Nero, secondo le antichissime regole imposte dalla nobile arte, alla presenza del Castellano, della sua affascinante figlia, dei Signori di Angarano e di Vallonara, dei nobili delle città vicino e di tutto il popolo. Decise anche che la sfida sarebbe stata onorata da una mostra in campo di uomini d’arte, e da fuochi e luminarie, ballerine, suoni e danze.

E così avvenne. Dapprima sfilarono al suono dei musici il Castellano e la sua corte con Lionora e Oldarda, la fedele nutrice Prudenzia, ed un corteo di dame, gentiluomini, paggi, e ancelle e le splendide ambascerie ospiti.

Poi, scesero in lizza arcieri, alabardieri, fanti schiavoni e cavalieri e tennero una mostra in campo agli ordini del comandante del Castello. Anche i Vessilliferi dei Borghi esibirono la loro bravura con un lancio di bandiere.

Infine entrarono nel campo di gara i meravigliosi pezzi bianchi e neri con

 re e regine, torri e cavalieri, alfieri e pedoni.

Rinaldo d’Angarano e Vieri da Vallonara sedettero al tavolo da gioco e gli Araldi ordinarono le mosse. Al termine della disfida un tripudio di fuochi, luci e grida festose salutarono il vincitore.

Lionora, trepidante perché segretamente innamorata di uno dei due, aveva, con discrezione, fatto sapere al contado che il Castello da basso sarebbe stato illuminato di candida luce qualora la vittoria fosse stata conquistata dal cavaliere che faceva battere il suo cuore, affinché tutti potessero partecipare alla sua gioia.

Oggi come allora l’emozione si rinnova, in una fastosa cornice di costumi preziosi e di gonfaloni, affascinanti dame ed intrepidi cavalieri, scherzosi zanni, giocolieri e sputafuoco, rinnovando negli animi il sapore antico di una appassionante storia d’amore.

Ulteriori informazioni e immagini: www.studioesseci.netUfficio Stampa

 

Studio ESSECI di Sergio Campagnolo

tel. 049663499

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UNA SERATA SPECIALE A CASTIGLIONE TINELLA CON “BOGRE”, LA PELLICOLA DEL REGISTA FREDO VALLA

 

Il Comune di Castiglione Tinella, insieme a Associazione Contessa di Castiglione e Bottega del vino Moscato, hanno deciso di contrassegnare questa estate 2022 che ha un pò il sapore e il carattere della ripartenza, con dei grandi eventi da rivolgere alla comunità ma anche ai tanti visitatori che raggiungono il paese.

Dopo il ricco programma della patronale che è tornata a celebrare San Luigi nella tradizione, venerdì 24 giugno alle ore 20.30 nella antica chiesa parrocchiale di piazza XX Settembre sarà proiettato il film “BOGRE, la grande eresia europea”: una produzione Chambra d’Oc, IncandenzaFilm e Lontane Province Film; una pellicola speciale e importante del regista Fredo Valla, che compare anche come attore, ed autore di tante opere cinematografiche tra le quali qualcuno ricorderà “Il vento fa il suo giro” del 2007.

Il film, che sta ottenendo ovunque grande successo, vede anche la partecipazione di Giovanni Lindo Ferretti, Olivier de Robert, Muriel Batbie-Castell, Gérard Zuchetto, Alain Vidal, Luca Occelli e Dario Anghilante. E tra i tanti collaboratori nella costruzione del lavoro, compare anche il grande fisarmonicista, pianista e compositore Walter Porro, che è autore di tutte le musiche e che sarà ospite speciale della serata castiglionese.

 

Bogre racconta un lungo viaggio sulle tracce di Catari e Bogomìli, eretici del medioevo diffusi dai Balcani all’Occidente europeo. Partendo da un ricordo legato all’utilizzo della parola bogre da parte del padre, il regista Fredo Valla e la sua troupe intraprendono un viaggio attraverso quattro terre (Bulgaria, Italia, Occitania, Bosnia) alla ricerca delle relazioni culturali e religiose tra i due movimenti. Bogre riscopre una storia “estirpata dai libri di storia” e a partire da un’eresia che attraversò il medioevo europeo propone una riflessione sul nostro recente passato segnato da persecuzioni e genocidi come la Shoah, e sul tempo presente con fenomeni di intolleranza che non paiono venir meno.

 

Bogre è una storia di idee, di religioni, di incontri, di persone, di poteri. Un film in cinque lingue (bulgaro, francese, occitano, italiano e bosniaco), un andare e tornare e ripartire ancora per rispondere a domande, svelare storie cadute nell’oblio, dare spazio alle differenze, valorizzare spiritualità e culture lontane e vicine, aiutare il pensiero a essere critico. L’andirivieni, del resto, era un movimento tipico dei Bogre del medioevo, quegli eretici costretti a fuggire per vivere, e condividere le proprie idee, nello spazio europeo ben prima che l’Europa fosse unita.

 

Una curiosità che lega questo film al paese di Castiglione Tinella, è la scelta del regista Fredo Valla di utilizzare delle riprese relative a una rievocazione storica che si è tenuta a Monforte diversi anni fa e realizzate da Vittorio Manzo, personaggio castiglionese che ha raccolto un patrimonio documentaristico grazie alla sua passione per la cinematografia.

L’ingresso alla serata è libero, fino a esaurimento posti.

 

COMUNE DI CASTIGLIONE TINELLA  

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