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Degustazione vini
NASCE BROLO DEI GIUSTI: LA SFIDA ALL'ALTA RISTORAZIONE DI CANTINA VALPANTENA
Un Amarone e un Valpolicella Superiore sono la punta di diamante di Cantina Valpantena Verona. Presentati con un menu curato da Giancarlo Perbellini
Si chiama Brolo dei Giusti la nuova linea rivolta alla ristorazione di Cantina Valpantena Verona. Un Amarone della Valpolicella DOCG e un Valpolicella Superiore DOC prodotti in tre vigneti condotti direttamente da parte dell'azienda cooperativa. Si tratta di un appezzamento più grande di 13 ettari, e due più piccoli, di 3 e 2,5 ettari, tutti siti in Valpantena, in cui sono coltivate le varietà tipiche della Valpolicella (Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara) con impianti in parte a pergola ed in parte a guyot.
Il vigneto principale presenta le caratteristiche di un vero e proprio “brolo”, termine della cultura contadina che indica un campo protetto da siepi, alberi di ulivo e marogne, i tradizionali muretti a secco della Valpolicella. Come il Clos francese, anche Brolo dei Giusti è un unico vigneto, racchiuso e prezioso.
“La gestione diretta dei vigneti – spiega Luca Degani, direttore di Cantina Valpantena – ci ha permesso di sperimentare tecniche colturali avanzate come la confusione sessuale e eliminare il diserbo chimico a favore di lavorazioni meccaniche del sottofila. La creazione di una società agricola, controllata al 100% da Cantina Valpantena, è stata una conseguenza naturale”.
Brolo dei Giusti, prodotto solo nelle annate migliori, debutta con la 2011 di Amarone e 2013 di Valpolicella, prodotti rispettivamente in 8000 e 12000 pezzi, tutti numerati a mano. Le bottiglie sono serigrafate, anziché etichettate, per poter rimanere integre nel lungo affinamento che il vino può affrontare. I tappi sottoposti a controllo individuale con il gas cromatografo metteranno al riparo dai difetti legati al sughero.
“Questa linea – spiega Luigi Turco, Presidente – nasce nel sessantesimo anniversario di Cantina Valpantena e rappresenta il punto di arrivo di un percorso di crescita qualitativa che ci ha portati ad essere uno degli attori principali della denominazione, a livello internazionale”.
Il “Giusto” evocato dal nome rappresenta un omaggio alla figura dell'agricoltore che, alla fine di una giornata di lavoro, si siede sulla marogna a contemplare il suo operato, immerso nella geometria delle vigne e nella bellezza della natura fuori e dentro il Brolo.
“Il logo che abbiamo scelto – conclude Turco – simboleggia in modo efficace la filosofia che ci guida nella conduzione di questi vigneti, dove il rispetto per la natura e l'amore per le cose ben fatte sono gli stessi con cui la nostra gente ha sempre svolto il proprio lavoro”.
La presentazione della nuova linea è stata accompagnata da un menu curato da Giancarlo Perbellini, chef di Casa Perbellini di Verona (**) che ha proposto piatti in grado di esaltare la complessità dei due vini.
Distribuito in Italia da Rinaldi, è in vendita anche nei negozi di Cantina Valpantena a Quinto di Valpantena, San Giovanni Lupatoto, Verona-Borgo Milano, Buttapietra, Lazise ed Alme (BG). Il prezzo in cantina è di 47 Euro per l'Amarone e 22 Euro per il Valpolicella Superiore.
Per ulteriori informazioni: www.brolodeigiusti.it
Ufficio stampa:
Michele Bertuzzo
347 9698760
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Cantina Valpantena
Cantina Valpantena Verona è nata nel 1958 e si è consolidata in breve tempo attirando a sé quasi interamente la produzione del territorio che si estende tra la Valpantena e la Val Squaranto. Oggi conta 250 aziende agricole associate e copre un’estensione di 780 ettari di vigneto. A queste, dal 2003, si sono aggiunte circa 110 aziende olearie con 200 ettari di oliveto, grazie alla fusione con l’Oleificio delle Colline Veronesi che ha dato origine ad un importante polo oleovinicolo con un numero complessivo di 360 aziende associate. La produzione annua supera le 9.500.000 bottiglie per un fatturato che nel 2017 è stato di 50 milioni di Euro, generato per oltre il 60% dall'export.
PRESENTATA L’ASSOCIAZIONE TERRANOBILE MONTEPULCIANO
MOLTI I GIORNALISTI SPECIALIZZATI SIA ITALIANI CHE STRANIERI PRESENTI ALLA DEGUSTAZIONE
APPREZZAMENTO PER LO STILE PRODUTTIVO E GLI OBIETTIVI DEL GRUPPO DI 10 AZIENDE POLIZIANE
Come non essere soddisfatti del risultato ottenuto con la presentazione dell’Associazione TerraNobile Montepulciano? Al di là delle classifiche qualitative che, molto giustamente, i giornalisti non stanno facendo perché hanno compreso il vero spirito del gruppo, unanimemente si riconosce ai 10 produttori il classico “lancio del cuore al di là dell’ostacolo” del quale la Denominazione ha da tempo bisogno. Troppo spesso infatti le è stata rimproverata l’assenza di uno stile definito che potesse distinguere un Nobile di Montepulciano dalle altre famose Denominazioni toscane. Pur presentando la vendemmia 2015, prodotta quando il gruppo ancora non si incontrava sistematicamente con un preciso obbiettivo come invece fa da un anno a questa parte, si coglie nei vini il desiderio di tutti di mettere in evidenza e valorizzare le caratteristiche specifiche di questa zona di produzione e, nell’ambito di essa, delle aree produttive e dei diversi vigneti. Nell’ultimo anno, avendo appunto lavorato costantemente insieme, i produttori si sono potuti confrontare sul piano tecnico e stanno affinando le idee e gli obiettivi produttivi che già avevano in comune. L’anno “0” sarà quindi il 2018, ma fin da ora è chiaro che è già molto ciò che avevano in comune.
E’ infatti con la vendemmia 2018 che il regolamento elaborato (più restrittivo rispetto a quello dell’attuale Disciplinare di Produzione) verrà applicato al 100% da tutti gli associati e da chi, da ora in poi, vorrà aderire all’associazione.
Esclusivo utilizzo di vitigni autoctoni (minimo 85% di Sangiovese e/o Prugnolo gentile, 15% di vitigni autoctoni toscani), riduzione delle rese ad un massimo di 50 Hl per Ha contro i 56 del Disciplinare. Nessuna possibilità di aumentare del 20% la produzione di uve in annate particolarmente favorevoli come previsto dal Disciplinare. Progressivo e rapido indirizzo verso una produzione eco sostenibile e comunque adesione al protocollo della “Lotta Integrata” così come previsto dai dettami della Regione Toscana. Nessuna pratica di cantina finalizzata a snaturare la qualità di partenza delle uve con tecniche invasive tanto dal punto d vista meccanico che chimico.
Fin dal 1 Marzo di quest’anno i soci comunicano formalmente all’Associazione quali sono le particelle catastali dei loro vigneti che intendono destinare alla produzione di vini a marchio TerraNobile e su quelli si impegnano a seguire la suddetta autoregolamentazione.
E’ prevista l’organizzazione di corsi di formazione per i collaboratori aziendali al fine di approfondire tecniche di produzione nei vigneti ed in cantina con l’apporto di esperti adeguati allo stile produttivo del gruppo.
L’associazione ha chiarito bene che non ci sono intenti divisori nell’ambito della Denominazione, ma solo il desiderio di iniziare da subito a portare avanti obbiettivi condivisi che verranno proposti anche al Consorzio (definito “interlocutore privilegiato” dal loro Statuto) perché intraprenda il necessario percorso affinché tutti i produttori possano confrontarsi su questi temi e quindi, si augurano, decidere una modifica al Disciplinare di produzione.
MADDALENA MAZZESCHI
I GRANDI VINI ROSSI ITALIANI DA APPASSIMENTO
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