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Marketing

ALIMENTARI “PORTA A PORTA”, +2,5% NEL 2017

 

 

La vendita a domicilio formula vincente per valorizzare le eccellenze

 

In occasione di Cibus 2018, il presidente di Univendita Ciro Sinatra fa il punto sul settore alimentare nella vendita a domicilio: «La fiducia dei consumatori si conquista con il servizio e l’attenzione al cliente». Il caso di Bofrost, che cresce per il decimo anno consecutivo e punta sulle specialità regionali per l’anno nazionale del cibo italiano

 

In fatto di cibo gli italiani sono sempre più esigenti e si orientano sull’acquisto di prodotti di qualità e ad alto contenuto di servizio, specialmente quando a proporli ci sono venditori preparati, professionali e attenti al cliente. Così si spiega la crescita delle vendite a domicilio di prodotti alimentari: +2,5% nel 2017 secondo Univendita, l’associazione di categoria delle aziende italiane della vendita diretta, che rende noti i dati di settore in occasione di Cibus, salone internazionale dell’alimentazione che si terrà a Parma dal 7 al 10 maggio.

La più grande fra le realtà di Univendita che commercializzano alimentari è Bofrost, l’azienda di surgelati che per prima ha proposto le specialità “sottozero” in Italia con la formula del porta a porta, più di trent’anni fa. Nel 2017 Bofrost ha inanellato il decimo anno consecutivo di crescita, con un fatturato di 237 milioni di euro (+77 milioni di euro dal 2007 a oggi), una quota mercato del 10% e 1,2 milioni di famiglie servite ogni anno (fonte GFK-Eurisko, AT ago ’17, Totale Italia). In Bofrost lavorano oltre 2.400 persone.

«Gli italiani ci conoscono e ci apprezzano perché mettiamo al primo posto la qualità –commenta Gianluca Tesolin, amministratore delegato di Bofrost Italia–. Il nostro reparto Ricerca e Sviluppo studia costantemente nuovi prodotti per intercettare i trend alimentari emergenti: fra le oltre 480 specialità del catalogo Bofrost ci sono prodotti vegetariani e vegani, senza glutine, etnici e con ingredienti selezionati, DOP e IGP».

 

Per il 2018, nominato dal Ministero delle Politiche Agricole “Anno nazionale del cibo italiano”, Bofrost punta su una selezione di specialità regionali basate su ingredienti e ricette che fanno parte del nostro patrimonio di eccellenze: novità come gli spiedini ispirati agli arrosticini abruzzesi, i panzerotti alla pugliese, la mozzarella in carrozza, il cous cous dai profumi siciliani, la fregola sarda, gli gnocchi alla sorrentina e la torta salata con friarielli e salsiccia, per portare in tavola i sapori campani. «La cucina regionale oggi è di tendenza –spiega Tesolin– e gli italiani amano gustare le ricette della tradizione in ogni occasione, anche quando non hanno modo di cimentarsi con preparazioni spesso lunghe e laboriose. I surgelati sono la soluzione più semplice, veloce e adatta a preservare, meglio di altri metodi di conservazione, il gusto e le caratteristiche degli alimenti». Bofrost offre poi l’ulteriore vantaggio della consegna direttamente a casa, che è comoda e garantisce la catena del freddo.

 

La modalità della vendita a domicilio si dimostra dunque al passo con l’evoluzione delle abitudini dei consumatori. «I consumatori sono sempre più consapevoli, specialmente quando si tratta di alimentari –commenta il presidente di Univendita Ciro Sinatra–. Si informano, valutano attentamente gli ingredienti e la loro provenienza e sono disposti a spendere di più se c’è garanzia di qualità. In questo scenario, il rapporto di fiducia che si instaura nella vendita a domicilio è una carta vincente: i venditori sono preparati su ogni aspetto del prodotto, sanno dare i consigli giusti e persino suggerimenti di preparazione. Inoltre ricevono direttamente dai clienti feedback preziosi per le aziende, che possono così sviluppare novità sempre in linea con le richieste del mercato».

 

 

Univendita (www.univendita.itQualità, innovazione, servizio al cliente, elevati standard etici. Sono queste le parole d’ordine di Univendita, la maggiore associazione del settore che riunisce l’eccellenza della vendita diretta a domicilio. All’associazione aderiscono: AMC Italia, Avon Cosmetics, bofrost* Italia, CartOrange, Conte Ottavio Piccolomini,Dalmesse Italia, Fi.Ma.Stars, Jafra Cosmetics, Just Italia, Lux Italia, Nuove Idee, Ringana Italia, Tupperware Italia, Uniquepels Alta Cosmesi, Vast & Fast, Vorwerk Italia – divisione Bimby, Vorwerk Italia – divisione Folletto, Witt Italia, che danno vita a una realtà che mira a riunire l’eccellenza delle imprese di vendita diretta a domicilio con l’obiettivo di rafforzare la credibilità e la reputazione del settore tra i consumatori e verso le istituzioni.

Univendita, che aderisce a Confcommercio, rappresenta il 46% del valore dell’intero comparto della vendita diretta in Italia (fonte: Format Research, marzo 2017).

 

Ufficio Stampa Univendita: Eo Ipso 

Info: Miriam Giudici – 346 3907608 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

A TAVOLA NEI CASTELLI DI BERLINO

 

Un posto a tavola con re e regine, la magia si compie nei castelli di Berlino 

 

Nei castelli di Berlino si respira un’atmosfera magica e si rivivono le tradizioni dei grandi re e personaggi storici che li hanno abitati. Quest’anno l’attenzione si concentra sulla cucina: alla scoperta dei magnifici banchetti che si tenevano nelle lussuose sale da pranzo, dai vini pregiati custoditi nelle cantine ai preziosi agrumi che profumavano i piatti fino alle semplici scodelle, ciotole e pentole della cucina. Gli eventi che si susseguono all’interno dei Castelli porteranno i visitatori alla scoperta degli usi e dei costumi delle tavole più nobili.

Se volete calarvi in questa atmosfera da re, non potete mancare al grande pic-nic che si terrà il 23 giugno nel Parco del castello di Sanssouci. L’evento, che è intitolato “Zu Tisch!” (A Tavola! Un posto alla tavola reale), fa parte del progetto Europeo “A Place at the Royal Table” che include i più prestigiosi musei e palazzi reali in Europa (tra cui Versailles, Rosenborg Castle, Gödöllő Royal Palace, Schönbrunn Palace, etc) al fine di collaborare alla sensibilizzazione sul patrimonio culturale europeo, per poterlo preservare per le generazioni future.

 

 

Ogni visitatore potrà godersi un pic-nic reale sul bellissimo giardino che si trova ai piedi del Palazzo dell’Orangerie, su una tavola imbandita lunga ben 270 metri. A tutti i visitatori non serve altro che un cesto da pic-nic ricolmo di ogni prelibatezza, per gustarsi un evento reale accompagnato da musica barocca.

Dal manzo arrosto tipico della regione del Reno, agli spaghetti al ragù, dallo stufato irlandese alla insalata alla nizzarda, il cibo è il vero protagonista delle nostre vite, perché ci ricorda l’atmosfera di casa, oppure risveglia il ricordo di una vacanza particolare. Sempre nel Parco di Sanssouci, dal 5 maggio al 15 luglio invece, nella suggestiva cornice dei Bagni Romani, ispirati alle antiche ville italiane del XV secolo, si terrà “Tischlein deck dich!” (La tavola dei desideri) dove saranno in mostra gli allestimenti delle tavole di alcune delle più importanti personalità che hanno fatto la storia dei castelli di Berlino.

 

Ma la cosa più importante e divertente è che ogni visitatore può accedere ad una parte interattiva dell’esposizione e mostrare cosa non può mai mancare sulla sua tavola: mise-en-place particolari, decorazioni e rituali, ma anche ricette di famiglia e storie che verranno raccolte dalla Fondazione dei Castelli per essere mostrate durante tutto il tempo dell’esposizione come una vera e propria eredità culturale per le generazioni future!

Questi eventi aderiscono all’European Year of Cultural Heritage indetto dall’Unione Europea con il motto “Sharing Heritage”, un progetto che include musei, associazioni e fondazioni che conservano e rendono fruibile il patrimonio culturale europeo. Il cibo e le tradizioni culinarie locali sono parte di questo patrimonio culturale condiviso perché costituiscono dei ponti tra le diverse culture.

Per maggiori info: www.spsg.de/

 

 

 

 

Stiftung Preußische Schlösser und Gärten Berlin-Brandenburg (SPSG) è la Fondazione che si occupa della cura e dell’amministrazione dei castelli e dei giardini prussiani nella regione di Berlino e del Brandeburgo.
I castelli e i giardini dei re prussiani a Berlino, Potsdam e nel Land Brandeburgo sono universalmente considerati un eccezionale patrimonio culturale e storico. I palazzi con le loro ricche decorazioni, collezioni, parchi e giardini non solo riflettono lo sviluppo di diversi stili artistici ed epoche, ma documentano anche la movimentata storia di Prussia, Germania ed Europa.
La Fondazione dei castelli e dei giardini prussiani Berlino-Brandeburgo (SPSG) è responsabile per oltre 30 castelli museo aperti al pubblico. Tra di essi i più famosi sono il Castello di Sanssouci a Potsdam e il Castello di Charlottenburg a Berlino. In tutto la Fondazione gestisce oltre 300 edifici e strutture, così come oltre 700 ettari di giardini e parchi.
Nel 1990 il complesso dei palazzi e dei giardini di Potsdam, incluso il Castello di Glienicke e l’Isola dei Pavoni (Pfaueninsel) a Berlino, sono entrati nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO.

 

Per ulteriori informazioni stampa:
Martinengo & Partners Communication
Via Vincenzo Monti, 9 – 20123 Milano
Tel. (+39) 02 4953 6650 r.a.
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Web: www.martinengocommunication.com

  

SANTA MARGHERITA PRESENTA “THE SURREAL TABLE” 

 

Santa Margherita, marchio principale dell’omonimo Gruppo Vinicolo, prosegue nel ruolo di mecenate nobile a favore del genio creativo contemporaneo. Dopo il successo della mostra a cielo aperto “Overture” firmata Mimmo Paladino che ha riarredato il centro di Brescia in stile transavanguardia fino allo scorso 6 gennaio; la partnership con il progetto Genius Loci del duo artistico TTozoi, avviato lo scorso novembre e patrocinato dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali – MIBACT – DIREZIONE GENERALE MUSEI e la mostra SOLO, personale del giovane pittore italiano Thomas Braida, inaugurata a maggio 2017 nel quadro della 57° Esposizione Internazionale d’Arte a Venezia, in occasione della Milan Design Week 2018 Santa Margherita presenta "The Surreal Table". Un progetto multidisciplinare tra design, arte e vino curato da Davide Fabio Colaci che esplora la ritualità della tavola attraverso la lente contemporanea del design

Nel mondo dell’arte il surrealismo ha sempre cercato di raccontare la realtà attraverso mondi in apparenza inconciliabili, generando visioni capaci di sorprenderci per la loro assurdità. Gli “oggetti a funzionamento simbolico” e la fabbricazione di “oggetti apparsi in sogno” sembravano già anticipare il superamento di quelle “cose” che andavano bene per tutti, introducendo attraverso la chiave del surreale il concetto di diversità come espressione di bellezza e ambiguità. Questa attitudine, che ha provocato una rivoluzione totale dell’oggetto e della sua percezione, sembra oggi essere inglobata dal mondo del design contemporaneo, disciplina che spinge sempre più la sua ricerca verso la trasformazione delle cose che siamo abituati a vedere in oggetti che appartengono a un diverso ordine della realtà. 

Il mondo del design contemporaneo procede per libera associazione di idee, unisce territori tra loro apparentemente estranei per ricavarne sensazioni nuove, stabilisce con il mondo del reale dei punti di contatto dove gli oggetti fungono da molecole di diversità e dove il mondo del progetto, con l’arte e la moda, rappresenta un sistema capace di re-immaginare il quotidiano attraverso le sue qualità etiche ed estetiche. 

“The Surreal Table” è un progetto che immagina la tavola contemporanea come territorio di esplorazione, una dimensione sperimentale e quotidiana legata ai sensi, un luogo tra reale e simbolico capace di costruire e veicolare messaggi di grande importanza. 

Cinque designers sono stati invitati da Santa Margherita a compiere una ricerca sugli oggetti per la tavola. Sono nati cinque progetti inediti legati ad altrettanti vini, una serie di prototipi che lavorano con i nostri sensi e che si esprimono attraverso la convivialità e i suoi rituali. Con “Rhyton Collection” Analogia Project immagina dei calici da libagione zoomorfi come protagonisti di un nuovo rituale contemporaneo, mentre Flatwig Sudio con “Anphora e tappi” rielabora in trasparenza l’archetipo millenario del contenitore da vino. Gli Eligo ridisegnano in chiave Italiana “La Tulipaniera” per cerimonie e feste, mentre “Summer on a Solitary Beach” di Studio Lido racconta di una piscina e un trampolino per il momento dell’aperitivo; Zaven con “Pipe Dream”, scompone e ricompone poeticamente segmenti funzionali per la tavola. 

Il progetto “The Surreal Table” culmina in un’esposizione dedicata all'interno della sede milanese di Santa Margherita Gruppo Vinicolo in Via Durini 24, aperta al pubblico dal 17 aprile al 18 maggio 2018. L’allestimento scenografico è curato dallo stesso Davide Fabio Colaci e diviso in due scene: la prima è composta da un tavolo specchiante sul quale vengono descritti i progetti dei designers e presentati i cinque preziosi vini che li hanno ispirati nella ricerca; per ognuno di essi ha preso forma una creazione gastronomica dello chef Enrico Bartolini che accompagnerà l’evento di inaugurazione in programma il 19 aprile. La seconda scena è allestita nelle Sale delle Udienze progettate da Francesco Maria Richini a metà del diciassettesimo secolo, nelle quali sono esposti i cinque progetti, in un’atmosfera immersiva generata da tende riflettenti color rame, linee di neon e soffitti decorati, riproponendo una dimensione esperienziale in chiave surrealista. 

Studio Lido immagina un set per l’aperitivo formato da un grande vassoio circolare e una coppa per olive. È un paesaggio da tavola formato da un trampolino con scala che si proietta idealmente verso una grande piscina circolare, un teatro abitato dal sapore surreale in cui cibo e vino diventano i protagonisti del rito dell’happy hour. Attraverso l’estremizzazione di forme e proporzioni che specchiano, duplicano e deformano tutto ciò che li circonda, creano relazioni inattese capaci di evocare mondi del nostro immaginario collettivo. Luoghi possibili animati dai riflessi delle superfici martellate del peltro che vibrano come fossero onde, e da spessori sottili e delicati che esaltano l’espressività dell’antico materiale metallico. 

All’ironia e freschezza di questa combinazione si legano la raffinata eleganza e la danzante leggerezza che modellano il “52”, Prosecco Superiore che prende il nome dall’anno in cui Santa Margherita iniziò, con capacità visionaria e lungimiranza, a spumantizzare le uve provenienti dall’area storica di Valdobbiadene. Da oltre sessant’anni questo nettare dai profumi di fiori di campo e di frutta a polpa bianca solletica con le sue crepitanti bollicine i migliori happy hour

Analogia Project esplora il mondo rituale degli antichi boccali da libagione attraverso cinque nuove figure mitologiche per la tavola. Nella tradizione degli antichi gesti propiziatori il mondo animale ha sempre rappresentato un’importante fonte d’ispirazione, proprio come il vino per i momenti sacri e simbolici dell’esistenza dell’uomo. Questi calici da cerimonia sono cinque presenze ambigue, cinque coppe ibridate con parti di animali, elementi vivi che attraverso la loro dinamica e la loro effimera trasparenza rappresentano oggetti tra passato e presente. Forme plastiche e surreali, plasmate con la sapienza dei maestri soffiatori di Murano, che dall’antica tradizione degli animali in vetro, derivano la tecnica per una nuova simbologia cerimoniale. Una lumaca, una zampa di gallina, la coda di un delfino, un riccio e un ariete dalle grandi corna popolano come personaggi i rituali della nostra tavola. 

Antichi rituali in vigna si tramandano da tempi immemori nelle zone delle Rive, a Valdobbiadene. Così vengono chiamati i pendii più ripidi e scoscesi, che obbligano l’agricoltura ad osservare con rigore e sapienza solo pratiche manuali, in perfetta simbiosi con una natura selvaggia e rigogliosa. Qui nasce il “Valdobbiadene Prosecco Superiore Rive di Refrontolo”. Dalla vitalità delle sue finissime bollicine, sprigiona note floreali e di frutta a polpa bianca, vibrante freschezza e viscerale mineralità. 

Eligo rielabora l’archetipo della tulipaniera costruendo una grande architettura da tavola in Ceramica Atestina.
È un oggetto originario del nord Europa, ma che affonda le sue radici nella tradizione orientale per arrivare in Italia solo dopo il diciassettesimo secolo; utilizzato per decorare le case e le tavole delle grandi feste, venne inventato per esaltare la natura effimera dei tulipani. La nuova tulipaniera è pensata come un sistema di parti autonome e sovrapponibili, capace di ospitare fiori ma al contempo immaginata per tutte le specie vegetali della tradizione italiana. È composta da tre elementi sferici decorati da losanghe e geometrie liberamente ispirate alle architetture di tre grandi maestri: Filippo Brunelleschi, Piero Portaluppi e Gio Ponti. Intrecci che disegnano un rapporto di pieni e di vuoti sulle superfici dei tre elementi, ciascuno sostenuto da tre putti classicheggianti, figure derivanti da un antico stampo sapientemente conservato degli artigiani decoratori della ceramica di Este, la cui purezza cromatica deriva dalla preziosa argilla bianca. 

La purezza cromatica riconduce ad un vino-icona di Santa Margherita, capace di avvitare tradizione di stile e innovazione di metodo: il “Pinot Grigio Impronta del Fondatore”, degno erede di quel Pinot Grigio che nel 1961 cambiò per sempre l’enologia italiana. Di questa varietà dalla buccia ramata da cui si ottenevano in passato dei delicati vini rosati, gli enologi di Santa Margherita per primi compresero il potenziale di profumi e di eleganza, vinificandone il mosto senza contatto con le bucce. Ecco che nacque un vino di leggendaria finezza, sapidità, croccantezza, bevibilità e versatilità di abbinamento con il cibo. 

Zaven immagina la tavola come un paesaggio percorso da un sistema di elementi componibili ad uso ludico-decorativo. Moduli di ceramica blu ottenuti per trafilatura, frammenti materici di un discorso fatto per segni dentro cui riconoscere le funzioni e i simboli di una convivialità aperta. Piccole alzate, portauova, contenitori e secchielli per bottiglia sono gli elementi di un discorso potenzialmente infinito, costruito sulle relazioni e sulle dinamiche delle forme sinuose di ogni pezzo e sulla loro interazione con la materia viva del cibo e del vino. Strumenti che non sono riconducibili alla sola valenza funzionale ma rendono l’intero sistema una composizione grafica ed enigmatica, una costruzione orizzontale che rielabora l’idea del classico centrotavola per caratterizzarsi attraverso una continua trasformazione di forme, usi e sequenze. 

È risalendo le forme altrettanto sinuose del fiume Adige che scopriamo la terra d’origine del “Luna dei Feldi”, vino complesso ed armonico nato dalla sintesi alchemica del genius loci altoatesino e del genio umano di Santa Margherita, capace di fondere profumi e sapori di quattro differenti varietà: le note di frutta matura e le rotondità dello Chardonnay, le nuance di croccante frutta bianca e la mineralità del Pinot Bianco, le note di erbe officinali e la freschezza del Müller Thurgau, l’aromaticità speziata e la golosità del Gewürztraminer, in una continua evoluzione di profumi e sapori. 

 

 

Flatwig Studio recupera in chiave onirica l’antico modello dell’anfora a tre anse storicamente usata per conservare e trasportare il vino. Attraverso l’inusuale trasparenza e i suoi tre manici satinati, ci si dimentica delle tradizionali forme di ceramica dipinta, per riappropriarsi della preziosità del vino e celebrarne il valore cromatico e simbolico. Un oggetto delicato e ambiguo che tra passato e presente supera la sua funzione anacronistica per trasformarsi in un decanter che, con la combinazione di quattro tappi realizzati con tecniche e materiali diversi, accompagna il rito della degustazione del vino. L’apertura della bottiglia, l’atto del versare, la decantazione e l’inizio del convivio, sono le quattro fasi raccontate con quattro tappi rispettivamente in terracotta, lamina di rame, vetro e acciaio inox. Dispositivi simbolici e figurativi in grado di riconsolidare il legame tra ritualità e funzione. 

E proprio da terre lontane arrivò, nel Veneto Orientale, il Malbech. Santa Margherita interpreta questa varietà, insolita e quasi esotica per il nostro Paese, con lo spirito che da sempre la forgia: ricerca di eleganza, tensione alla piacevolezza e curiosità per le nuove sfide. È così che nasce il “Malbech Impronta del Fondatore”, un rosso generoso per ventaglio aromatico, che spazia dalla frutta alle erbe aromatiche a espressioni piccanti, plastico per croccantezza tattile, setoso per avvolgenza tannica, incalzante per ritmo gustativo, spiazzante per complessità e immediatezza. Che il rito della degustazione abbia inizio. 

www.santamargherita.com 

Ufficio Stampa
Luisa Bertoldo Press Office
Ref: Adele Giudice, Carla Pacelli Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
T +39 02 2666364 

ABOUT SANTA MARGHERITA GRUPPO VINICOLO 

www.facebook.com/pages/SantaMargherita

Fondato nel 1935 dal conte Gaetano Marzotto, Santa Margherita Gruppo Vinicolo raggruppa dieci diverse tenute in alcune tra le regioni più belle dell’enologia italiana: Veneto Orientale, Conegliano-Valdobbiadene, Trentino-Alto Adige, Lugana, Franciacorta, Chianti Classico, Maremma, Sicilia e Sardegna. Attraverso i brand Santa Margherita, Torresella, Kettmeir, Ca' del Bosco, Cà Maiol, Lamole di Lamole, Vistarenni, Sassoregale, Terrelíade e Cantina Mesa, rappresenta uno dei poli più significativi dell’enologia italiana, con oltre 20 milioni di bottiglie vendute in 90 Paesi del mondo. Il Gruppo è di proprietà dei quattro fratelli della 3a generazione della famiglia: Gaetano Marzotto alla Presidenza del Gruppo, Stefano Marzotto alla Presidenza di Zignago Holding, Luca Marzotto alla Vice Presidenza del Gruppo, e Nicolò Marzotto, membro del Consiglio di Amministrazione. La guida operativa è affidata all’Amministratore Delegato Ettore Nicoletto. I prodotti sono distribuiti nei 5 continenti con particolare focus su Italia, Canada, Australia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti, dove dal gennaio 2016 è pienamente operativa la società d’importazione e distribuzione Santa Margherita USA Inc., con sede a Miami. 

 

HA DEBUTTATO ALLA MILANO DESIGN WEEK MORETTI FORNI CON IL RIVOLUZIONARIO PROVEN 400° C

 

 

Per il debutto del suo nuovo prodotto nella settimana del Salone del Mobile di Milano, Mario Moretti, AD Moretti Forni, ha scelto il contesto più ambìto ed esclusivo dove design, arte e innovazione trovano la perfetta sintesi: il Giovannoni’s Party dell’architetto e designer Stefano Giovannoni che ogni anno apre la sua casa-showroom per una serata di musica, creatività e arte.

Nello Spazio Giovannoni Design, il nuovo Proven 400° C di Moretti Forni ha trovato la sua collocazione tra gli oggetti-icona di Stefano Giovannoni e l'installazione artistica 'Ptero' dell'artista e architetto italo-svedese Duilio Forte che indaga il rapporto tra l'uomo e la natura costruendo spazi sacri dove vivere un'esperienza autentica del tempo con installazioni effimere e permanenti nella natura e nelle città.

Vera rivoluzione per l’uso domestico con i 400°C reali di temperatura raggiunti sfruttando la linea elettrica standard di casa, un consumo contenuto entro i 3 kW e la garanzia di una cottura perfetta per la pizza in soli 3 minuti.

Ad accogliere designer, giornalisti, visitatori e operatori 'vip' provenienti da ogni parte del mondo per il Giovannni's Party è stato infatti il welcome taste curato dalla pluripremiata Marzia Buzzanca chef, pizzaiola e sommelier, Ambasciatrice di Slow Food con il suo Percorsi di Gusto a L’Aquila .

Con la sua pizza gourmet '3 Spicchi Gambero Rosso 2018' ha potuto testare la qualità di Proven 400 per la cottura della sua pizza, fragrante dal cuore morbido, servita agli ospiti in spicchi artistici in due varianti: Margherita in Burrata con basilico fresco e pepe del Nepal; Elisa, creata in onore della padrona di casa Giovannoni, con quenelle di baccalà al latte, scorza di arancia, finocchietto, purea di carote e pepe affumicato. Il tutto con il tocco finale a sorpresa di Vodka Biologica Toscana. 

 "Proven 400° C riassume in sè le caratteristiche di tecnologia e di design della nostra esperienza d’azienda con ben 70 anni di storia nella costruzione di forni.” dichiara Mario Moretti, ”Il nostro nuovo prodotto è di fatto la miniaturizzazione del forno professionale ad alte prestazioni e inaugura la nuova linea Home Professional disegnata da Federica Anniballi di AP Architetti di Pesaro". 

Passione, tradizione e innovazione, tecnica e sperimentazione trasformano la pizza in un vero e proprio piatto gastronomico in una serata all'insegna del gusto, della qualità e del design, che ha visto la partecipazione di circa 1.000 ospiti. 

Note all’editore

 

Moretti Forni - Azienda marchigiana nata nel 1946 con sede a Mondolfo, Pesaro Urbino, è leader assoluta nella produzione di forni statici per pizzeria, pasticceria e piccola panetteria in 120 paesi nel mondo. Innovazione, affidabilità, sicurezza e sostenibilità sono da sempre i valori dell’azienda trasmessi anche da Moretti Lab-Learn and Bake, l’accademia di casa Moretti dedicata alla cottura perfetta e alla formazione di professionisti del mondo della pizza e dell’arte bianca. 

 

F Factor®│FoodFurnitureFuorisalone 

Nella Milano Design Week 2018 Moretti Forni e Marzia Buzzanca sono testimonial del contest F Factor®│FoodFurnitureFuorisalone dedicato all’Eccellenza del Fare Italiano. 

 

Media Relations: 

 

FiloComunicazione • Milano @Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. T. + 39 02 6599155  

 

VINO, ISTITUTO GRANDI MARCHI RINNOVA IL CDA E CONFERMA LA PRESIDENZA A PIERO MASTROBERARDINO

 

 

 

Piero Mastroberardino confermato per un secondo mandato alla Presidenza dell’Istituto Grandi Marchi dall’assemblea dei soci riunitasi a Vinitaly che ha eletto quali consiglieri Albiera Antinori, Michele Bernetti, Pio Boffa, Sandro Boscaini, Michele Chiarlo, Giovanni Folonari, Chiara Lungarotti e Alberto Tasc . Presidente Onorario Piero Antinori, alla guida dell’associazione dalla sua nascita fino al 2015.

Piero Mastroberardino, titolare della più antica azienda vitivinicola della Campania con una storia lunga oltre dieci generazioni e Professore Ordinario di Economia e gestione delle imprese all’Università di Foggia, è soddisfatto per la rinnovata fiducia ricevuta dai colleghi e conferma il suo impegno a dar seguito alla scommessa fatta nel 2004 dall’associazione convinto della bontà del percorso intrapreso. “Il mio impegno alla guida dei Grandi Marchi prosegue sempre nella stessa direzione” ha affermato Mastroberardino “ operare con programmi specifici per promuovere il vino italiano di qualita’ nel mondo. Dalla sua fondazione ad oggi, l’Istituto, che esprime da solo il 7% dell’export vinicolo nazionale e vanta ben 12 regioni rappresentate, ha portato i suoi vini  in più di 20 paesi esteri, vicini e lontani, raccontando e promuovendo la cultura e i valori del vino italiano di qualita’ organizzando oltre 330 eventi, confrontandosi direttamente con piu’ di 63.000 operatori, stringendo rapporti duraturi con organi e istituzioni nazionali e internazionali, tra cui l’importante Institute of Masters of Wine”. 

Ma l’Istituto per Matroberardino non è solo questo perché “rappresenta una case history di successo per tutto il sistema, con le sue 19 aziende che hanno saputo mettere da parte differenze e diffidenze e puntare sulle peculiarita’ che le caratterizza quali storia, tradizione, presenza diretta di famiglie alla conduzione, comunione e condivisione di intenti, al fine di promuovere la viticoltura e il vino di qualità, diffondendo e sostenendo la cultura enologica italiana”.

 

Nei prossimi mesi l’Istituto sarà impegnato con una missione in Canada che toccherà le città di Quebec City, Montreal e Halifax nella settimana del 7 maggio e successivamente in Russia, con una serie di eventi a Mosca e a San Pietroburgo (4/6 giugno).

 

Istituto del Vino Grandi Marchi: 

Alois Lageder, Argiolas, Biondi Santi Greppo, Ca’ del Bosco, Michele Chiarlo, Carpenè Malvolti, Donnafugata, Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Gaja, Jermann, Lungarotti, Masi, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Pio Cesare, Rivera, Tasca D’Almerita, Tenuta San Guido, Umani Ronchi.

Comunicazione: Alessia Panzeca | mob. +39 335 6522242 | email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

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