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Eventi Vino
BIOLIFE 2019
Fiera dell'eccellenza regionale biologica
Bolzano, 21 – 24 novembre 2019
A Biolife 2019, focus sui vini biologici del Trentino Alto Adige
Al salone dedicato al biologico in programma a Fiera Bolzano dal 21 al 24 novembre, spazio alla seconda edizione di “Bio Wine Festival”
Sarà un’edizione di forte richiamo anche per gli operatori della produzione, dell’ho.re.ca. e della Gdo quella di Biolife 2019, manifestazione riservata ai prodotti biologici di qualità in programma presso il quartiere fieristico di Bolzano dal 21 al 24 novembre prossimi.
Accanto alla parte espositiva, che ogni anno richiama 200 espositori e oltre 40.000 visitatori, per il secondo anno consecutivo spicca il programma eventi dedicato al pubblico professionale.
Giovedì 21 novembre appuntamento con il “Bio Wine Festival”, evento esclusivo dedicato ai vini biologici prodotti in Alto Adige e che quest’anno vedrà la presenza anche di quelli del vicino Trentino. Dalle ore 12.30 alle 19.30, alcuni viticoltori presenteranno la loro azienda e i propri vini biologici al pubblico specializzato della ristorazione. Quest’anno la possibilità di approfondire la conoscenza del mondo biologico di questo angolo d'Italia si arricchisce notevolmente: ai vini provenienti dai più noti vitigni dell'Alto Adige – come ad esempio Schiava, Lagrein, Pinot Nero, Pinot Bianco e Gewürztraminer – si affiancheranno anche interpretazioni che valorizzano storiche varietà che hanno trovato il loro habitat ideale nel vicino Trentino, sempre secondo i dettami dell’agricoltura biologica: spazio, quindi, a Nosiola, Marzemino, Teroldego Rotaliano e Müller Thurgau, con la possibilità di poter degustare anche alcuni rappresentanti di tipologie come il Vino Santo del Trentino e il TrentoDoc.
Un ulteriore momento di approfondimento per gli operatori del settore sarà “Organic 2030”, il congresso dedicato ai trend dell’agricoltura biologica in programma venerdì 22 novembre. Il convegno, che quest’anno sarà incentrato sull’Economia lattiera in Germania, Austria e Italia, sarà moderato da Annemarie Kaser, Direttrice della Federazione Latterie Alto Adige e offrirà l’occasione per fare il punto sul settore del latte, in particolare sulle prospettive di crescita della nicchia del biologico. Esperti di Germania, Austria e Italia interverranno portando le loro esperienze e case history di successo.
“Organic 2030 e Bio Wine Festival – commenta Thomas Mur, direttore di Fiera Bolzano – aggiungono contenuti e qualità a un evento di grande interesse per pubblico e operatori quale è Biolife 2019. Le premesse per fare bene ci sono tutte: secondo l’ultimo rapporto Nomisma sul tema, nel 2018 in Italia il comparto del bio ha generato vendite per 3.562 milioni di euro, con un +8% rispetto al 2017. Quest’anno – prosegue Mur – per il congresso di Organic 2030 abbiamo deciso di puntare sul latte bio, che dopo la crisi attraversata dal settore alcuni anni fa, sta ora conoscendo una nuova fase di ripresa molto promettente, dove la qualità e il biologico stanno sempre più diventando denominatori comuni fondamentali. Il Bio Wine Festival, inoltre, intende ripetere l’entusiasmo con cui è stato accolto nella sua prima edizione, che ha visto il plauso delle associazioni di coltivatori biologici e dei vignaioli locali”.
Jessica Busoli – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – cel: 366-5725233
Coordinator Brand & Communication – Fiera Bolzano
Vera Pöhl - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – tel: 0471-516012
A MONTEROSSO AL MARE L'8° FESTIVAL DELLO SCIACCHETRA'
Festival dello Sciacchetrà - 8a Edizione
Monterosso al Mare - Agriturismo Buranco -10 agosto 2019 ore18
Da molti viene definito uno dei più celebri passiti italiani. Niente di più falso. Lo Sciacchetrà è sconosciuto ai più perchè ,se nasce in un luogo turistico amato e osannato, è anche vero che le quantità prodotte ed il costo elevato ne fanno una riserva per poche gourmand.
Si tratta di un vino passito che rientra nelle DOC Cinque Terre 1973 e che è da sempre accompagnato dal fascino proprio delle straordinarie caratteristiche organolettiche, nonchè dalla lunga e delicata lavorazione. Il desiderio di accendere i riflettori su una produzione che non solo qualifica l'offerta enologica delle Cinque Terre ,ma contribuisce a conservare un pezzo importante di tradizioni e cultura ligure, nonchè' a tutelare un paesaggio riconosciuto dall'UNESCO come PATRIMONIO dell’UMANITA', ha fatto nascere anni fa il progetto del Festival dello Sciacchetrà.
Una occasione per poter fare il punto della situazione e testare il polso ad una produzione che è anche simbolo di tradizioni e di un territorio unico nel suo genere ,assieme a giornalisti di settore, esperti e produttori attraverso riflessioni e degustazioni guidate. Il titolo che abbiamo scelto per quest'anno è " I produttori dello Sciacchetrà a difesa del territorio : recupero e valorizzazione delle terre incolte nelle Cinque Terre “.
Il territorio vignato nelle Cinque Terre 30 anni fa era di 1.200 ettari quadrati ,oggi supera di poco i 100 ettari quadrati. L'iniziativa promossa dall’Associazione Culturale Amici delle Cinque Terre e dal Consorzio Produttori dello Sciacchetrà si svolgerà SABATO 10 AGOSTO ore 18 presso l'Agriturismo Buranco di via Buranco, 72 Monterosso al Mare.
Lo sponsor di questo anno è SAN LORENZO spa società leader nel mondo nel settore della nautica.
Associazione Culturale Amici delle Cinque Terre - Luigi Grillo
Consorzio Produttori dello Sciacchetrà - Heydi Bonanini
AUTOCHTONA 2019
Si avvicina la sedicesima edizione della manifestazione dedicata all’autoctono italiano. Riconfermati gli immancabili appuntamenti con “Autoctoni che passione!” e “Tasting Lagrein”. E, ad aspettare un pubblico che si dimostra ogni anno sempre più numeroso, tante chicche vitivinicole che andranno ad ampliare il meraviglioso pantone dei nostri vitigni autoctoni, affiancando i già affermati best seller ben noti agli appassionati di ogni dove
Ritorna, come annuale ricorrenza tanto attesa dagli operatori di settore italiani e non, la manifestazione bolzanina dedicata ad alcune specifiche eccellenze vitivinicole italiane. Il Bel Paese si racconterà, infatti, attraverso l’incontro con quei vitigni definiti “autoctoni”, nati e cresciuti in una determinata zona con la quale si identificano in un legame culturale, ancora più che geografico.
La manifestazione si svolgerà nei giorni 14 e 15 ottobre presso la Fiera di Bolzano, in concomitanza con “Hotel”, evento fieristico dedicato alla ristorazione e all’hotellerie che avrà inizio il 14 e terminerà il 17 ottobre. Autochtona vedrà l’immancabile partecipazione di numerosi espositori – più di 80 aziende, provenienti da 17 regioni italiane – desiderosi di far conoscere le proprie uve e il proprio vino ad un pubblico che conta prevalentemente operatori del settore ma anche wine lovers.
Come ogni anno, molti saranno i vitigni autoctoni che, intramontabili, si sono fatti conoscere in tutto il mondo per le loro peculiarità, ma altrettanti saranno quelli meno noti, meno diffusi o, semplicemente, più rari. Ce ne sarà per tutti i gusti, insomma: i grandi classici e le novità, le conferme e le scoperte, i vini che sono diventati ormai un simbolo della manifestazione e quelli che, invece, ne rappresentano l’originalità.
L’evento italiano che, per eccellenza, celebra la poliedrica vitivinicoltura italiana attraverso l’espressione territoriale dei vitigni autoctoni, non mancherà di proporre quelle iniziative che, da anni, la rendono riconoscibile. Anche in questa sedicesima edizione, infatti, si terrà la rassegna ‘Autoctoni che passione!”, dove una giuria di esperti assegnerà uno speciale riconoscimento – gli “Autochtona Awards” - alle migliori etichette presenti alla manifestazione, suddivise in base alle rispettive categorie e valutate rigorosamente alla cieca. E sempre per non venir meno alle tradizioni consolidate negli anni di Autochtona, anche per questa edizione sono previsti una serie di eventi collaterali alla manifestazione, fra i quali non mancherà certamente il noto ‘Tasting Lagrein’, che premierà il miglior Lagrein degustato limitatamente alle ultime annate presenti attualmente sul mercato.
AUTOCHTONA IN PILLOLE
2019 | 16^ edizione
Fiera Bolzano, 14-15 ottobre
h 11.00 - 16.00 - ingresso riservato agli operatori del settore
h 16.00 - 18.00 - apertura al pubblico (wine lovers)
“Autochtona” Italian Press Office c/o fruitecom
Jessica Busoli
IL LUGANA DOC CONQUISTA I MEDIA DI VARSAVIA E BUDAPEST
Un successo tutto est-europeo per il Consorzio di Tutela gardesano a seguito delle due recenti masterclass aperte a stampa, blogger e influencer locali
Si chiude una settimana di intensa attività promozionale e informativa per il Consorzio Tutela Lugana DOC, che torna in Italia vittorioso a seguito di due masterclass a Varsavia e a Budapest dedicate al pregiato vino gardesano e aperte esclusivamente ai media locali. Un grande successo che si traduce in un “tutto esaurito” e nella partecipazione di circa 50 ospiti tra giornalisti di settore e generalisti, blogger ed influencer, che si sono seduti ai tavoli delle due degustazioni intitolate, in entrambe le città, “Terroir & Style of Lugana”, ed introdotte dal Direttore del Consorzio Carlo Veronese.
“In un momento di crescita sensazionale e forte spinta promozionale in ogni angolo del Continente, l’Est Europa rappresenta senz’altro una bella sfida per la nostra Denominazione”, dichiara il Direttore e continua, “Con lo stesso spirito e ricerca di novità che ci ha condotto a Parigi lo scorso febbraio in occasione di Wine Paris, abbiamo deciso di andare a Varsavia e a Budapest con l’obiettivo di esplorare - e rafforzare - mercati nuovi e con grande potenziale di crescita. Grazie a queste masterclass abbiamo voluto trasmettere, attraverso la voce e la penna dei media, le peculiarità uniche del nostro territorio e dei nostri vini”.
Non sono mancate occasioni di approfondimento e confronto con il pubblico est-europeo, che ha mostrato grande interesse e coinvolgimento per questa perla enologica – degustata per l’occasione nelle versioni Lugana, Lugana Superiore, Lugana Riserva e Lugana Spumante – simbolo di un territorio unico e prezioso che, da Peschiera del Garda, si estende nel Bresciano attraversando Sirmione, Desenzano del Garda, Pozzolengo e Lonato del Garda, abbracciando la parte meridionale del lago
Durante le due degustazioni guidate, Carlo Veronese è stato affiancato da noti esperti di settore locali specializzati in vino italiano. Martedì 11 giugno, quindi, i vini Lugana DOC sono stati raccontati dall’Italian Wine Specialist Tomasz Prange-Barczyński e dal noto giornalista di critica enologica Wojciech Bońkowski, presso l’enoteca Winosfera Chłodna.
“Il mio primo viaggio in Lugana risale al 2013 e devo ammettere che per me è stata una grande scoperta” dichiara Tomasz Prange-Barczyński, e continua “Avevo sempre considerato l’area del Lago di Garda come una meta di vacanze, certamente anche enoturistiche. Ma quell’anno ho avuto il piacere di andare più a fondo e di scoprire storia, cultura e soprattutto, per quanto mi riguarda, grandi vini e aziende profondamente legate al territorio. Inoltre, negli assaggi fatti 6 anni fa così come in quelli fatti in epoche successive, fino a oggi qui a Varsavia, ho riscontrato sempre un’indiscussa costanza qualitativa, cosa che, credo, non sia scontata nel panorama delle denominazioni italiane”.
Infine giovedì 13 giugno, il Lugana ha incontrato giornalisti e blogger di Budapest al fianco di Ágnes Herczeg – dal 2010 WSET Certified Educator e Fine&Rare Wine Specialist, nel 2015 Woman of the Year Entrepreneurial Award in Ungheria e, dal 2019, membro della giuria del DWWA ed insegnante presso la Italian Wine Scholar Guild in Hungary – che ha condotto il tasting presso il rinomato ristorante Casa Pomo d’Oro, proprietà di Gianni Annoni, uno dei personaggi del vino più influenti sulla scena italo-ungherese.
“È stato un grande piacere presentare i vini Lugana ai media ungheresi”, afferma Ágnes Herczeg, “Il Lago di Garda è una delle mie mete preferite e inevitabilmente i vini prodotti in questa zona sono molto vicini al mio cuore. Durante la master class a Budapest, gli ospiti hanno avuto la possibilità di scoprire le molte facce e i diversi stili del Lugana grazie a una mirata selezione di etichette fatta dal Consorzio, dalle bollicine, al Lugana ‘base’, al Superiore, fino alla Riserva. Spero tanto che il pubblico ungherese abbia colto le peculiarità di questa perla enologica, che scelga sempre di più i vini Lugana e che abbia l’occasione di scoprire anche dal vivo questo incredibile territorio”.