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LA PRIMA DELL’ALTA LANGA: ANNUNCIATA LA NUOVA EDIZIONE, SARÀ ALLA REGGIA DI VENARIA (TORINO) LUNEDÌ 8 MAGGIO 2023
La Prima dell’Alta Langa 2023 si terrà il prossimo lunedì 8 maggio, dalle 9.30 alle 18.30, all’interno della settecentesca Galleria Grande della Reggia di Venaria.
La grande degustazione dei vini Alta Langa attualmente presenti sul mercato è organizzata dal Consorzio Alta Langa ed è riservata a un pubblico di operatori professionali: buyer, enotecari, ristoratori, sommelier professionisti, distributori, barman, giornalisti. Nei prossimi giorni si apriranno le iscrizioni sul sito del Consorzio (www.altalangadocg.com).
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Si tratta della quinta edizione della manifestazione: le prime due edizioni si sono svolte al Castello di Grinzane, nella primavera del 2018 e in quella del 2019. Nell’autunno 2019 è stata realizzata un’edizione a Milano, a Palazzo Serbelloni, e nel giugno scorso una torinese, all'interno del Museo privato di Italdesign dove è stato presentato l’iconico calice “Terra”.
“Anno dopo anno, edizione dopo edizione, l’evento del Consorzio Alta Langa cresce e si arricchisce, così come la nostra compagine: se nella prima edizione del 2018 i produttori presenti alla manifestazione erano 18, con circa 40 etichette in degustazione, l’anno scorso a Torino eravamo in 46 con 115 diversi vini. La Prima dell’Alta Langa si conferma l’occasione per poter assaggiare un’amplissima selezione di Alte Bollicine Piemontesi, incontrare i produttori ed entrare pienamente a contatto con lo spirito di una denominazione in netto sviluppo, in Italia e non solo” commenta Mariacristina Castelletta, presidente del Consorzio Alta Langa.
ALTA LANGA DOCG: ANIMA DI UN TERRITORIO - Diverse le iniziative che il Consorzio sta portando avanti in questi mesi. Ieri, nel Palazzo Banca d’Alba, è stato presentato anche il progetto “Alta Langa DOCG: anima di un territorio” che coinvolgerà alcuni tra i più importanti sommelier di Torino, Milano e Genova. Queste le prime tre tappe di un viaggio nel quale l’Alta Langa DOCG si racconterà nella sua vocazione di “vino gastronomico” in abbinamento alle specialità dei cuochi delle trattorie storiche delle terre alte di Langa. Seduti attorno a un tavolo, in un clima conviviale di scambio e confronto, gli ospiti di questi eventi saranno guidati alla scoperta delle Alte Bollicine Piemontesi e dei sapori più autentici dell’Alta Langa e incontreranno alcuni degli osti più rappresentativi dello spirito di questo territorio. Nei primi tre appuntamenti saranno coinvolti al fianco del Consorzio Piemassimo Cirio (Trattoria Madonna della Neve, Cessole), Gemma Boeri (Osteria da Gemma di Roddino) e Vilma Forneris (La Vecchia Osteria di Castellino Tanaro).
“A fronte della crescita della denominazione, il Consorzio prosegue la sua assunzione di responsabilità verso il territorio di origine e allo stesso tempo adotta delle azioni a più ampio raggio che permettano di far conoscere l’autenticità e la bellezza dell’Alta Langa attraverso la chiave di lettura gastronomica: coinvolgere in questo viaggio le osterie storiche delle terre alte, essenza e presidio del territorio, è per noi un grande orgoglio” dice il direttore del Consorzio Alta Langa, Paolo Rossino.
Anche nella scelta di queste mete gastronomiche c’è un valore di sostenibilità. Ciò che il Consorzio intende condividere con gli ospiti degli appuntamenti tra Torino, Milano e Genova - nelle atmosfere sabaude come in una terrazza in cui si respira il profumo del mare - è il senso di benessere, di piacere, di appagamento che solo questi osti sanno regalare.
Il Consorzio Alta Langa è nato nel 2001, dopo molti anni di ricerche e studi approfonditi e metodici sulla vocazione dell’area. È da sempre molto attivo: viticoltori e produttori sono coinvolti nello sviluppo di un vino, di una denominazione e di un territorio. Tutti legati da una grande scommessa: quella di un vino che non sarà pronto prima di sei anni dall’impianto e che per questo deve necessariamente essere importante.
A oggi il Consorzio conta 55 case spumantiere e 90 viticoltori associati.
Dal 2022 il presidente del Consorzio è Mariacristina Castelletta, vicepresidente è Giovanni Carlo Bussi.
L'Alta Langa Docg è lo spumante brut storico del Piemonte. La denominazione ha oggi una produzione di 3 milioni di bottiglie dalla vendemmia 2022 e una storia molto lunga alle spalle: fu il primo metodo classico a essere prodotto in Italia, fin dalla metà dell’Ottocento. L’Alta Langa ha ottenuto la Doc nel 2002 e la Docg nel 2011 (retroattiva al millesimo 2008).
È fatto di uve Pinot nero e Chardonnay, in purezza o insieme in percentuale variabile; può essere bianco o rosé, brut o pas dosé e ha lunghissimi tempi di affinamento sui lieviti, come prevede il severo disciplinare: almeno 30 mesi. A ulteriore testimonianza della perenne ricerca della migliore qualità, l’Alta Langa è esclusivamente millesimato, è cioè frutto di un’unica vendemmia e riporta sempre in etichetta l’anno della raccolta delle uve.
Viene prodotto in un territorio collinare (dai 250 metri slm in su) che abbraccia le province di Asti, Cuneo e Alessandria: una terra che guarda le cime innevate delle Alpi e respira il mare e che raccoglie l’eredità conservata dagli avi, mantenuta intatta per molto tempo senza subire trasformazioni radicali come è avvenuto invece nelle basse colline. Quello dell’Alta Langa è un territorio prezioso, da sostenere, in cui è salvaguardata la biodiversità. Terra letteraria, terra straordinaria di resistenze - di guerre e di culture -, che ha fatto fronte ai cambiamenti e li ha assecondati senza perdere il suo bagaglio di memoria e la sua forte identità.
I NUMERI DEL CONSORZIO E DELL'ALTA LANGA DOCG:
- 55 case spumantiere associate al Consorzio
- 115 diverse etichette prodotte dai produttori associati al Consorzio
- 377 ettari di vigneto (175 in provincia di Cuneo, 164 in provincia di Asti, 38 in provincia di Alessandria)
- Il vigneto Alta Langa è coltivato per 2/3 Pinot nero e per 1/3 Chardonnay
- 3.000.000 di bottiglie in produzione dalla vendemmia 2022
- + 67% vendite rispetto al 2021
- Mercato interno: 90%
- Export: 10%
Marianna Natale
VINI DOC CIRÒ E MELISSA A MILANO, ROMA E VERONA
Il Consorzio di Tutela Vini DOC Cirò e Melissa punta a consolidare la Doc al di fuori dei confini regionali e nazionali attraverso un 2023 ricco di iniziative. Ecco i prossimi appuntamenti del Consorzio Di Tutela Vini DOC Cirò e Melissa che nei primi mesi dell’anno sarà presente a Milano, Roma e Verona per Vinitaly
l Consorzio di Tutela Vini DOC Cirò e Melissa, nel corso degli anni, ha intrapreso un cammino che ha portato i vini delle denominazioni di questo territorio a raggiungere molteplici mercati nazionali e internazionali. Anche il 2023 sarà caratterizzato da appuntamenti e occasioni di incontro, con il pubblico consumer e con gli addetti ai lavori del mondo wine.
Già nel mese di marzo sono previsti due appuntamenti dedicati alla scoperta del vitigno autoctono più iconico e identitario del Cirò: il Gaglioppo.
“Da sempre la tradizione vitivinicola del Cirò è legata a doppio filo al Gaglioppo, vitigno autoctono calabrese.” dichiara Raffaele Librandi, Presidente del Consorzio di Tutela Vini DOC Cirò e Melissa “Il Gaglioppo, ha delle peculiarità davvero uniche e dalle sue uve si originano vini con caratteristiche inequivocabili, fortemente identitari e inimitabili, primo fra tutti il Cirò Rosso.”
Al Gaglioppo verranno infatti dedicati i due seminari dal titolo “Gaglioppo, tra identità e longevità”. Un viaggio sensoriale che, attraverso la degustazione di otto referenze di cantine selezionate, porterà i partecipanti alla scoperta dalle marcate connotazioni identitarie che contraddistinguano i rossi calabresi ottenuti da uve Gaglioppo. Un’occasione per scoprire grandi vini rossi, complessi, strutturati, capaci di invecchiare acquisendo caratteristiche uniche e riconoscibili, come una tannicità sapientemente domata dagli enologi.
Il primo appuntamento, organizzato in collaborazione con AIS, si terrà lunedì 6 marzo a Milano presso The Westin Palace e sarà condotto da Maria Rosaria Romani, sommelier AIS Calabria, e Davide Gilioli, sommelier e degustatore ufficiale di AIS Lombardia.
Il secondo appuntamento, realizzato in collaborazione con FIS, si terrà lunedì 20 marzo a Roma, presso la sede centrale della Fondazione e sarà guidato da un docente di Fondazione Italiana Sommelier e da un Rappresentante del Consorzio Cirò e Melissa.
Al termine di entrambi i seminari seguiranno banchi d’assaggio nei quali 15 cantine del Consorzio porteranno i loro vini DOC bianchi, rossi e rosati.
Il Consorzio di Tutela Vini DOC Cirò e Melissa inoltre sarà presente a Vinitaly e anche durante la fiera non mancheranno le occasioni e gli appuntamenti per scoprire i vini della DOC calabrese. Fuori salone, domenica 2 aprile, ci sarà un evento al Teatro Stabile di Verona che vedrà i vini dei produttori del Consorzio abbinati ai differenti sapori delle cucine regionali italiane. Focus dell’evento è scoprire i vini di questo territorio, i vitigni autoctoni da cui nascono e la loro grande abbinabilità.Il Consorzio, dunque, inizia il 2023 rinnovando a tutti i suoi aderenti l’impegno di continuare a muoversi con energia verso la promozione dei vini e del territorio della DOC, rafforzandone l’immagine e creando un’identità forte, riconoscibile e unitaria.
Laura Ruffato
PARIGI, INNSBRUCK E IL LAGO DI GARDA SI TINGONO DI ROSA CON IL CHIARETTO DI BARDOLINO
400 le bottiglie Special Edition per Lago di Garda in Love. La serie di eventi dedicata agli innamorati aprirà la stagione del vino rosa veronese, che continua con Wine Paris & Vinexpo Paris e Corvina Manifesto - L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino
La festa di San Valentino è l’occasione di lancio dell’intensa stagione del Chiaretto di Bardolino, il vino rosa del Garda Veronese, che sarà protagonista dall’11 al 15 febbraio sul lago di Garda, a Jesolo, a Innsbruck per Lago di Garda in Love e contemporaneamente a Parigi per Wine Paris & Vinexpo Paris. Tornerà quindi sulla riviera gardesana ai primi di marzo con la tredicesima edizione dell’Anteprima, che si svolgerà fra Bardolino e Lazise.
“Il programma di lancio della nuova stagione del Chiaretto di Bardolino – dichiara Franco Cristoforetti, presidente del Consorzio – è veramente ricco. Ormai l’uscita della nuova annata del nostro vino rosa è un momento atteso da una platea sempre più alta di appassionati sul lago di Garda, in Italia e anche all’estero, dove siamo apprezzati dagli opinion leader internazionali, che ci riservano valutazioni di assoluto rilievo”.
Il mese del Chiaretto di Bardolino si apre sabato 11 febbraio alla Dogana Veneta di Lazise (Verona) con l’inaugurazione di Lago di Garda in Love, la rassegna itinerante in programma fino a martedì 14 febbraio in numerosi comuni del Garda Veronese, ma anche a Ronzone, in Val di Non, a Jesolo, a Montagnana e a Innsbruck. Tra i momenti clou della manifestazione figurano una cena in barca sul lago di Garda, show cooking nelle piazze di Lazise, Bardolino e Torri del Benaco, presentazioni di ricette innovative a base di mele della Val di Non, formaggio Monte Veronese e Chiaretto, brindisi augurali e baci da record affacciati su panorami mozzafiato, il tutto accompagnato da una tiratura speciale di 400 bottiglie di Chiaretto di Bardolino in edizione limitata creata appositamente dal Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino. La cena romantica sul lago programmata da Navigarda a bordo della motonave Tonale nella serata del 14 febbraio sarà invece una ghiottissima occasione per accompagnare la tavola con tre “primizie” vinicole: si tratterà, infatti, della prima uscita ufficiale sia del Chiaré, un Chiaretto Spumante nato da un inedito progetto consortile, che ha messo insieme alcuni dei maggiori brand vinicoli rivieraschi, sia del Chiaretto di Bardolino 2022, nonché della prima presentazione al pubblico dei winelover del Montebaldo, il vino rosso proveniente dal Cru baldense individuato già nel 1825 e da poco tornato formalmente nel disciplinare di produzione del Bardolino.
In contemporanea, il Chiaretto di Bardolino, insieme con i vini dei tre Cru bardolinesi Montebaldo, La Rocca e Sommacampagna, sarà di scena dal 12 al 15 febbraio negli spazi fieristici di Paris Expo Porte de Versailles per Wine Paris & Vinexpo Paris, la rassegna che apre la stagione fieristica internazionale.
Subito dopo si torna in riva al Garda per Corvina Manifesto - L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino, che quest’anno si fa in tre: giovedì 2 e venerdì 3 marzo la nuova annata del Chiaretto di Bardolino sarà presentata alla stampa all’Hotel Caesius Terme Spa Resort di Bardolino, mentre la Dogana Veneta di Lazise aprirà le porte al pubblico del Chiaretto domenica 5 marzo dalle 10 alle 18 e poi di nuovo agli operatori il 6 marzo, nella giornata riservata ai titolari di ristoranti, hotel, osterie ed enoteche. In degustazione per l’Anteprima ci sarà l’annata 2022 con circa 100 vini di 40 produttori. In assaggio anche le edizioni speciali del Chiaretto affinate per uno o due anni prima dell’immissione in commercio.
Le manifestazioni Lago di Garda in Love e Corvina Manifesto - L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino sono state realizzate grazie al contributo del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
Chiara Brunato | 371 3350217 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
DERTHONA DUE.ZERO. TORNA L’ANTEPRIMA DEDICATA AL TIMORASSO
Un grande banco di assaggio dedicato allo storico vitigno a bacca bianca dei Colli Tortonesi con l’anteprima delle annate 2021 e un focus sui millesimi più vecchi. Appuntamento a Tortona il 12 e 13 marzo.
Domenica 12 e lunedì 13 marzo 2023 torna Derthona Due.Zero, la terza edizione dell’evento organizzato dal Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi per valorizzare e diffondere la conoscenza del vino bianco ottenuto dal vitigno Timorasso, ormai simbolo del Rinascimento dei Colli Tortonesi.
Sarà anche quest’anno la storica sede del Museo Orsi di Tortona ad ospitare per due giorni un grande banco di assaggio dove sarà possibile degustare in anteprima i vini dell’annata 2021, ma allo stesso tempo anche bottiglie con più anni di invecchiamento che mostreranno lo straordinario potenziale evolutivo del Timorasso, in grado di donare vini di grande equilibrio, potenza, finezza ed intensità.
La giornata di domenica 12 marzo sarà dedicata al pubblico degli appassionati che, dalle ore 10 alle 18, potranno dialogare con i produttori per scoprire le caratteristiche distintive di questo grande vino bianco. Per l'ingresso è previsto un ticket di 20,00€ ridotto a 18,00€ per chi lo acquista (qui) in prevendita. Lunedì 13 marzo invece, sempre allo stesso orario, sarà il giorno riservato agli operatori di settore e alle associazioni di sommellerie, che potranno accedere acquistando il ticket al prezzo di 10,00 € al botteghino e 8,00 € in prevendita (qui), e alla stampa, che potrà richiedere l’accredito tramite questo link.
Anche quest'anno entrambi i giorni saranno previste masterclass di approfondimento condotte da professionisti del settore. Per queste particolari degustazioni, che consentiranno di studiare le peculiarità del territorio e le diverse declinazioni del Timorasso, è previsto un ticket di ingresso di 25,00€.
Il Timorasso è uno dei vitigni a bacca bianca più affascinanti d’Italia, una varietà che sin dal Medioevo ha trovato dimora sui Colli Tortonesi, crocevia di quattro regioni come Lombardia, Piemonte, Liguria ed Emilia-Romagna. Un territorio caratterizzato da un paesaggio molto variegato, ricco di saliscendi impervi e scoscesi, con colline che scendono lungo sei valli – Ossona, Grue, Curone, Scrivia, Borbera, Spinti –, dotate di terreni argillosi, compatti, costituiti da marne azzurre, le stesse presenti lungo la dorsale che da Barolo arriva fino alla Toscana.
“Territorio e longevità saranno i temi centrali di questa edizione di Derthona Due.Zero alla scoperta di un vino fortemente legato alla propria zona di produzione, che sempre di più sta raccogliendo l’interesse di appassionati ed esperti”. – commenta Gian Paolo Repetto, presidente del Consorzio Tutale Vini Colli Tortonesi. – “Di questa continua crescita il merito va a tutti i produttori, che in questi anni hanno investito molto per far emergere i tratti distintivi di un vino che mostra personalità e carattere, soprattutto con il passare del tempo. Tanto abbiamo fatto ma tanto c’è ancora da fare perché siamo convinti che il Derthona possa affermarsi tra i grandi vini bianchi d’Italia”.
Se pensiamo che solo nel 2009 la superficie vitata a Timorasso all’interno della denominazione era di soli 25 ettari mentre oggi ha raggiunto quota 275, possiamo parlare di una vera e propria rinascita del Timorasso. Una progressione importante resa possibile anche e soprattutto dall'impegno e dalla tenacia di un gruppo di giovani vignaioli locali, a partire dai primi pionieri come Walter Massa, Andrea Mutti e Paolo Poggio, che a fine anni 80 riscoprono l’antica tradizione e intraprendono la strada del rilancio. Di pari passo è cresciuta anche la compagine sociale del Consorzio, composta da 85 soci uniti dal desiderio di valorizzare quello che ormai possiamo definire il più importante vitigno a bacca bianca del Piemonte relativamente a superficie dedicata e quantità prodotte.
Ti aspettiamo a Derthona Due.Zero, acquista in prevendita il tuo ticket: https://www.collitortonesi.com/derthonaduepuntozero
Jessica Busoli
BRUNELLO CUCINELLI FIRMA CON DIONISO LA 31^ PIASTRELLA DI BENVENUTO BRUNELLO
La piastrella vendemmia 2022 realizzata da Brunello Cucinelli
È Brunello Cucinelli, lo stilista del cashmere simbolo del made in Italy in tutto il mondo e imprenditore illuminato, l’autore della piastrella dedicata alla vendemmia 2022 del principe dei rossi toscani, il Brunello di Montalcino. Una mattonella essenziale su sfondo totalmente bianco, che rimanda al gusto classico e in cui domina Dioniso, la divinità della vite e del vino dell’Olimpo greco. Un omaggio “al Brunello di Montalcino – si legge nella dedica dell’imprenditore – il celebre vino ove mi riconosco per nome, avvicina alla sapienza di Dioniso”.
“Fautore di un “capitalismo umanistico” capace di valorizzare ed esaltare il rapporto tra uomo e territorio, Brunello Cucinelli interpreta appieno i valori del nostro ecosistema – spiega il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci -. Il suo pragmatismo unitamente alla costante ricerca ed esaltazione della bellezza del Creato e della necessaria riconnessione con la terra lo rendono ambasciatore dell’italianità più autentica. Per questo, per la firma della trentunesima piastrella dedicata a una vendemmia che saprà di certo stupire, la scelta di Brunello Cucinelli è stata quanto mai naturale. Nelle sue creazioni, così come nel nostro vino, la simbiosi tra storia, territorio, cultura e umanità diventa un fattore identitario riconosciuto e apprezzato anche a livello internazionale”.
“Sono sinceramente commosso e grato al Consorzio per avermi invitato a questa affascinante iniziativa” – commenta Brunello Cucinelli -. “Le parole del presidente, Fabrizio Bindocci, mi riempiono di onore per la mia attività a favore della persona umana, nel lavoro e nella vita e dell’ambiente in armonia con il Creato. Sarà una grande emozione trovarmi in un contesto così prestigioso, ricco di storia e di arte, quale è lo splendido Teatro Astrusi, una gemma ridente di questa bellissima e nobile cittadina che ha saputo esportare un’eccellenza in un marchio conosciuto in tutto il mondo, un principe dei vini al quale mi sento così vicino, visto che sono da molti chiamato principe di Solomeo, e come un ulteriore grado di amabile affinità che con grande piacere mi lega, nel nome, al Brunello di Montalcino”.
La posa della formella di Brunello Cucinelli sul muro del Palazzo comunale del borgo toscano avverrà questa sera, sabato 12 novembre alle ore 19.00, in chiusura della seconda giornata di Benvenuto Brunello. L’esposizione sarà preceduta da un incontro pubblico con l’imprenditore al Teatro degli Astrusi di Montalcino (dalle ore 17) moderato dal vicedirettore del Corriere della Sera, Luciano Ferraro.
Per quanto riguarda la vendemmia 2022, a cui è intitolata la tradizionale mattonella di Benvenuto Brunello, secondo Gabriele Gorelli (primo e unico Master of the Wine italiano), questa è stata caratterizzata dall’anno più caldo e siccitoso di sempre che ha determinato una raccolta anticipata delle uve che sono risultate ricche di polifenoli.
Sono nove le giornate di degustazioni di questa edizione di Benvenuto Brunello, con 137 cantine che tengono a battesimo il millesimo 2018, il Brunello Riserva 2017 oltre al Rosso di Montalcino 2021. Tra le referenze anche gli altri due vini della denominazione: Moscadello e Sant’Antimo. Novità dell’edizione 2022, il Brunello Day (17 novembre) che porterà le nuove annate in contemporanea anche a Londra, New York, Los Angeles e Toronto.
Brunello Cucinelli. Nato nel 1953 a Castel Rigone, piccolo borgo del XV secolo in provincia di Perugia, è uno degli stilisti e imprenditori più conosciuti del Belpaese. Nel 1978 fonda una piccola impresa e stupisce il mercato con l’idea di colorare il cashmere. Fin da ragazzo, testimone delle sofferte vicende lavorative del padre e attento osservatore del mondo, sviluppa il sogno di un lavoro rispettoso della “dignità morale ed economica dell’uomo”. Nel 1985 acquista il Castello diroccato del XIV Secolo del borgo di Solomeo e ne fa la sede dell’azienda. Nel 2012 l’impresa viene quotata alla Borsa di Milano. Nel 2014, ad opera della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, viene presentato il Progetto per la Bellezza, con il quale si realizzano tre immensi parchi nella valle ai piedi del borgo di Solomeo (Parco agrario, Parco dell’Oratorio Laico e Parco dell’industria) recuperando parte del terreno già occupato da vecchi opifici in disuso a favore di alberi, frutteti e prati.
Brunello Cucinelli ha ricevuto un numero straordinario di riconoscimenti nazionali e internazionali per il suo “Capitalismo umanistico”: nel 2010, la prestigiosa nomina a Cavaliere del Lavoro, consegnatagli dal Presidente della Repubblica. Nel 2017, da parte dell’autorevole Kiel Institute, riceve il “Global Economy Prize for the World Economy”, con il commento di aver saputo «… impersonare perfettamente la figura del Mercante Onorevole»; l’anno seguente, nel 2018, un altro prestigioso titolo di eccellenza gli viene assegnato con la nomina a Cavaliere di Gran Croce al merito
della Repubblica Italiana. Nel settembre 2021 ha ricevuto a Londra il premio “Designer of the Year” conferitogli dall’importante rivista britannica di moda maschile «GQ» a conferma del suo costante impegno umanistico come stilista e imprenditore e per diversi progetti di umana sostenibilità. A ottobre dello stesso anno, Brunello Cucinelli è stato invitato a partecipare al G20 di Roma per portare la sua idea di “Capitalismo Umanistico e Umana Sostenibilità” alla presenza dei leader mondiali e di Sua Maestà Re Carlo III d’Inghilterra.
Sara Faroni