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Consorzio Chianti Classico

Chianti Classico: Le Unità Geografiche

CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2022

 

Con l’edizione 2022, la prestigiosa manifestazione torna in Leopolda con i produttori del Gallo Nero in presenza. Leitmotiv della due giorni, la nuova suddivisione del Chianti Classico in Unità Geografiche

 

Dopo l’edizione dello scorso anno tenutasi, a causa dell’emergenza sanitaria, a maggio, nel magnifico complesso museale di Santa Maria Novella, la ventinovesima Chianti Classico Collection torna a svolgersi nel primo trimestre dell’anno, Lunedì 21 e Martedì 22 marzo, e nella sua sede storica, la Stazione Leopolda. Leitmotiv delle due giornate di degustazione e tema alla base dell’allestimento della location sarà il territorio del Chianti Classico e la sua suddivisione in Unità Geografiche, il nuovo percorso che la denominazione ha deciso di intraprendere. Il progetto delle Unità Geografiche Aggiuntive è un’importante tappa nel percorso di valorizzazione delle caratteristiche distintive del Chianti Classico: una strada che, negli ultimi anni, ha portato la denominazione del Gallo Nero sempre più in alto nelle classifiche internazionali dei vini di qualità, incrementandone la notorietà, il prestigio e la diffusione sulle tavole di tutto il mondo.

 

Questa nuova suddivisione del territorio di produzione del Chianti Classico in aree più ristrette e dotate di maggiore omogeneità, porterà a indicare in etichetta (in una prima fase solo sui vini Chianti Classico Gran Selezione) il nome del comune o della frazione, rafforzando la comunicazione del binomio vino-territorio, aumentando la qualità in termini di identità e territorialità, consentendo al consumatore di conoscere la provenienza delle uve e, non ultimo, stimolando la domanda attraverso la differenziazione dell’offerta.  L’introduzione del nome del comune o della frazione in etichetta servirà infatti ad intercettare e soddisfare l’interesse dei consumatori che, in numero sempre maggiore, desiderano approfondire la conoscenza del rapporto fra i vini del Gallo Nero e il loro territorio di origine. Per questo sono state individuate e delimitate undici aree all’interno della zona di produzione del Chianti Classico, distinguibili in base alla combinazione unica di fattori naturali (composizione del suolo, microclima, giacitura dei vigneti, ecc.) e fattori umani (storia culturale, tradizioni locali, spirito di comunità): San Casciano, Greve, Lamole, Montefioralle, Panzano, Radda, Gaiole, Castelnuovo Berardenga, Vagliagli, Castellina, San Donato in Poggio. 

All’interno della Leopolda, sia nell’area produttori che nel catalogo di degustazione nell’area con servizio sommelier, sarà messa in evidenza questa nuova suddivisione del territorio di produzione, in modo da permettere agli operatori e alla stampa di effettuare degustazioni per UGA, per capire e poterne apprezzare le varie sfumature organolettiche.

Il programma: nella due giorni della Leopolda ritornano finalmente i produttori in presenza. 180 le aziende del Gallo Nero presenti, per un totale di 650 etichette in degustazione, di cui 161 Chianti Classico Riserva e 125 Gran Selezione. 39 i campioni in anteprima della vendemmia 2021.

Le due giornate di lunedì 21 marzo e martedì 22 marzo saranno dedicate esclusivamente alla stampa e agli operatori del settore, che potranno accedere agli ampi spazi della Leopolda per degustare le ultime annate del Gallo Nero in completa sicurezza.

 

I seminari: come di consueto, la Collection prevede anche alcuni momenti di approfondimento  per gli operatori del settore e la stampa. Nell’ambito dell’evento si terranno infatti due seminari, il primo sul progetto delle Unità Geografiche, dal titolo “Le sfumature del Chianti Classico”, a cura del giornalista e Ambasciatore ad honorem del Chianti Classico, il Doctorwine Daniele Cernilli (Lunedì 21 marzo ore 15); il secondo sul potenziale di longevità dei vini a denominazione, “Il Chianti Classico in nove decadi: degustazione verticale dal 1949 ad oggi” a cura del giornalista e esperto di settore Filippo Bartolotta (Martedì 22 marzo ore 11.30), un vero e proprio viaggio attraverso la storia del Chianti Classico, con tappe antecedenti al riconoscimento ufficiale della DOC, con la degustazione guidata di alcune etichette storiche del Gallo Nero, una per decennio, a partire dalla fine degli anni Quaranta.

Olio DOP Chianti Classico: nell’occasione della Chianti Classico Collection non poteva mancare la presenza dell’altro prodotto principe del Gallo Nero, l’olio DOP Chianti Classico. In particolare verrà allestito un banco di assaggio della DOP verde del Gallo Nero, dove sarà possibile degustare gli oli di 24  aziende produttrici.

Partner della manifestazione anche quest’anno importanti nomi dell’enogastronomia dell’industria a questa collegata, come alcuni dei migliori prodotti DOP italiani: Parmigiano Reggiano DOP, Pecorino Toscano DOP, Mozzarella di Bufala Campana DOP; Olive La Bella della Daunia DOP, Pomodorini Pachino DOP, Gorgonzola DOP.

Infine, tra i collaboratori e sponsor della “Collection”, ricordiamo Firenze Parcheggi, Fieramente, l’Acqua di Toscana San Felice e Pulltex Accessori da Vino.

 

Ufficio Stampa Consorzio Vino Chianti Classico

Silvia Fiorentini

CHIANTI CLASSICO COLLECTION 2022

Il Gallo Nero, i Produttori, le Unità Geografiche
Uno per tutti, tutti per voi

 

Firenze, Stazione Leopolda, 21-22 marzo

 

La Chianti Classico Collection 2022 torna a presentare le nuove annate dei vini del Gallo Nero, i suoi produttori e le nuove Unità Geografiche Aggiuntive. Due giorni riservate alla stampa e ai professionisti del settore per incontrare oltre 180 produttori e assaggiare oltre 700 etichette firmate Gallo Nero, Chianti Classico annata, Riserva e Gran Selezione, il Vin Santo del Chianti Classico e l’Olio DOP Chianti Classico.

Per maggiori informazioni: https://www.chianticlassico.com/event/chianti-classico-collection-2022/

 

 

BLACK ROOSTER IS BACK IN NEW YORK!

 

 

Il Consorzio Vino Chianti Classico torna a New York con un grande evento di degustazione in presenza: 58 le aziende partecipanti.

Dopo alcuni anni in cui il Consorzio Vino Chianti Classico ha continuato a presidiare il suo primo mercato di riferimento, gli Stati Uniti, con varie attività, che nell’ultimo periodo - per l’emergenza sanitaria - sono state soprattutto “virtuali”, i tempi sono finalmente maturi per la realizzazione di un nuovo grande evento di degustazione con la presenza dei produttori.

 

Lunedì 28 febbraio, una sessantina di aziende del Gallo Nero sbarcheranno a New York per presentare, nella cornice del prestigioso Altman Building, il meglio della loro produzione enologica: i Chianti Classico Annata, Riserva e Gran Selezione.

Un Grand Tasting del Chianti Classico a New York era da tempo atteso, come lo dimostrano i numeri: oltre 1000 sono infatti gli operatori del settore e i rappresentanti della stampa già pre-registrati all’evento.

L’occasione servirà al Consorzio per presentare al mercato americano il nuovo progetto delle Unità Geografiche Aggiuntive del Chianti Classico che prevede la suddivisione del territorio di produzione in aree più ristrette e dotate di maggiore omogeneità, per arrivare ad indicare in etichetta il nome del borgo o villaggio. 

Fra gli obiettivi del progetto, quello di rafforzare la comunicazione del binomio vino-territorio, aumentare la qualità in termini di identità e territorialità, consentire al consumatore di conoscere la provenienza delle uve e, non ultimo, stimolare la domanda attraverso un’offerta sempre di più differenziata.

L’introduzione del nome del villaggio in etichetta servirà ad intercettare e soddisfare l’interesse dei consumatori che, in numero sempre maggiore, soprattutto nei mercati “maturi” come gli Stati Uniti, desiderano approfondire la conoscenza del rapporto fra i vini del Gallo Nero e il loro territorio di origine.

“Sono davvero felice di tornare a New York con le nostre aziende e poter spiegare, attraverso il progetto delle UGA, lo stretto legame che esiste fra i vini del Gallo Nero e il luogo in  cui essi sono prodotti”, commenta Giovanni Manetti, Presidente del Consorzio – Come ho sempre detto, il vino rispecchia il territorio come un’immagine fotografica in negativo, e per questo è così importante sia preservare il suo contesto ambientale e paesaggistico che poterlo raccontare al consumatore, nelle sue varie sfaccettature, anche attraverso l’etichetta”.

Le aziende nella sala di degustazione dell’Altman Building saranno pertanto suddivise per UGA e un “Chianti Classico UGA winebar” sarà allestito nella location, dove Jeff Porter, Ambasciatore ad honorem del Chianti Classico, guiderà gli ospiti della manifestazione alla scoperta delle varie sfumature del Gallo Nero.

Il programma della giornata prevede anche due seminari, per la stampa e per il trade, a cura del giornalista e “mapman” Alessandro Masnaghetti, che da qualche anno collabora con il Consorzio per la realizzazione di una mappatura del territorio, con vedute aeree a 360°, già in parte pubblicate sul sito consortile www.chianticlassico.com.

Grande attesa quindi per questo ritorno “in presenza” del Gallo Nero negli Stati Uniti, da oltre 15 anni il primo mercato del Chianti Classico, che esporta in questo Paese una bottiglia su tre del prodotto a denominazione.

 

 

Silvia Fiorentini

GIAPPONE, UN MERCATO FEDELE AL GALLO NERO

Il Giappone si conferma un mercato molto interessante per i vini italiani di qualità.

In particolare per la denominazione Chianti Classico: i consumatori giapponesi continuano ad acquistare i vini del Gallo Nero, puntando soprattutto sulle fasce premium.

 

Barberino Tavarnelle, 7 febbraio 2022 - In attesa che cambino le normative di viaggio a seguito della pandemia, permettendo ai giapponesi di tornare in Italia senza rischiare di rimanere bloccati in quarantena al rientro nel proprio Paese, il Consorzio Vino Chianti Classico non dimentica il Giappone e si presenta in questo mercato strategico con un ricco programma di attività.

 

Particolarmente sensibile al Made in Italy di qualità, il Giappone è infatti da molti anni un mercato fedele ai vini della storica denominazione del Gallo Nero. Inoltre non è da dimenticare che dal febbraio 2019 è diventato pienamente operativo l’Accordo di Partenariato Economico (EPA) tra l’Unione Europea e il Giappone, che  contiene disposizioni procedurali e commerciali che riducono i costi correlati a esportazioni e investimenti, facilitando l’accesso delle imprese italiane al terzo mercato al mondo per dimensioni.

 

Nonostante l’emergenza sanitaria, il Giappone, negli ultimi anni, ha mantenuto stabili le quote di Chianti Classico importate, mostrando però un particolare interesse per le tipologie premium di Chianti Classico, Riserva e Gran Selezione, che sono cresciute in volumi e fatturato.

 

Proprio per questo, dopo aver organizzato un evento di degustazione lo scorso novembre a Tokyo che ha visto la partecipazione di oltre 300 operatori del settore, oggi a Osaka e mercoledì 9 febbraio a Tokyo, si terranno due masterclass, per dimostrare al pubblico nipponico la grande longevità dei vini del Gallo Nero. I seminari, dal titolo “ Chianti Classico Riserva 2009: le sfumature del tempo” saranno guidati dal noto giornalista Isao Mijayima, ambasciatore ad honorem del Chianti Classico in Giappone, con la partecipazione da remoto dei produttori del Gallo Nero.

 

Il Consorzio Vino Chianti Classico si presenta in Giappone in un momento molto positivo per la denominazione. Il 2021, infatti, pur caratterizzato dall’evento eccezionale della pandemia, si è concluso con un bilancio migliore delle aspettative, con un + 21% rispetto al 2020  e +11% rispetto al 2019. “Siamo fiduciosi nel fatto che la relazione con il Giappone possa continuare a crescere nel corso degli anni. - afferma Giovanni Manetti, Presidente del Consorzio – Anni sempre di più improntati sulla capacità dei nostri viticoltori di trasferire il territorio nella bottiglia, mantenendo saldo l’obiettivo della qualità, intesa come unione di autenticità  e grande impegno in tutte le fasi produttive, in particolare nell’attenzione in vigna. I mercati internazionali stanno premiando questa nostra scelta produttiva, una scelta di cui siamo estremamente orgogliosi.”

 

 

Silvia Fiorentini

IL TERRITORIO IN ETICHETTA. IL CHIANTI CLASSICO PRESENTA IN ANTEPRIMA A MILANO IL PROGETTO “UGA”

 

 

Nella prestigiosa cornice del Museo delle Culture di Milano, il Consorzio Vino Chianti Classico presenta il progetto UGA (Unità Geografiche Aggiuntive). Grazie a questo, l’etichetta acquisterà un ruolo ancor più incisivo, di informazione e orientamento, per un consumatore sempre più attento e consapevole.

L'impronta digitale di un vino e di una denominazione coincidono spesso con il profilo del suo paesaggio, imparare a leggerlo, ad apprezzarne le sfumature e a valorizzarne le differenze sono la chiave per rafforzare l’identità del prodotto. 

Da questi presupposti è nato il progetto di suddivisione del territorio di produzione del Chianti Classico in aree più ristrette e dotate di maggiore omogeneità, per arrivare ad indicare in etichetta il nome del borgo o villaggio. Le norme nazionali ed europee consentono infatti che per i vini DOP si possa fare riferimento a unità geografiche aggiuntive, identificate all’interno della zona di produzione della denominazione.  

Il 22 novembre al Mudec di Milano, Luciano Ferraro,  capo-redattore del Corriere della Sera accompagnerà Giovanni Manetti, Presidente del Consorzio, in un viaggio virtuale attraverso le future UGA del Gallo Nero.

 

“E’ il territorio che fa la differenza è da sempre uno dei nostri motti preferiti.” – afferma Giovanni Manetti - “Quello del Chianti Classico è un territorio davvero unico, coperto per due terzi da boschi e con solo un decimo di areale dedicato alla viticoltura, che oggi per oltre il 50% segue i dettami dell’agricoltura biologica (52,5% della superficie vitata rivendicata). Un territorio capace di esprimersi al massimo in tutte le declinazioni del Gallo Nero. Il vino, come spesso ho affermato, rispecchia il territorio come un’immagine fotografica in negativo, e per questo è così importante sia preservare il suo contesto ambientale e paesaggistico che poterlo raccontare al consumatore, nelle sue varie sfaccettature, anche attraverso l’etichetta.”

 

Fra i principali obiettivi del progetto, quello di rafforzare la comunicazione del binomio vino-territorio, aumentare la qualità in termini di identità e territorialità, consentire al consumatore di conoscere la provenienza delle uve e, non ultimo, stimolare la domanda attraverso la differenziazione dell’offerta. L’introduzione del nome del villaggio in etichetta servirà infatti ad intercettare e soddisfare l’interesse dei consumatori che, in numero sempre maggiore, desiderano approfondire la conoscenza del rapporto fra i vini del Gallo Nero e il loro territorio di origine.

Per questo il territorio di produzione del Chianti Classico è stato suddiviso in alcune aree, distinguibili in base a criteri specifici quali la riconoscibilità enologica, la storicità e la notorietà: San Casciano, Greve,  Montefioralle, Lamole, Panzano, Radda, Gaiole, Castelnuovo Berardenga, Vagliagli, Castellina e San Donato in Poggio.

Da sottolineare che in una prima fase, le Unità Geografiche Aggiuntive saranno applicate alla sola tipologia Gran Selezione, con la disponibilità e l’apertura all’utilizzo anche per le altre due tipologie in un prossimo futuro: una scelta di importanza strategica per rafforzare l’intento delle UGA di rappresentare le eccellenze del territorio, potendo così competere, in modo più incisivo, con i più grandi vini del mondo.  

La giornata milanese proseguirà nel pomeriggio al Westin Palace, con la degustazione di oltre 200 vini di 62 aziende del Gallo Nero oltre ad un banco di assaggio del Vin Santo e dell’Olio DOP del Chianti Classico e due seminari condotti da Massimo Castellani. Come per la presentazione della mattina, l’evento pomeridiano, organizzato in collaborazione con AIS Lombardia, è rivolto esclusivamente agli operatori del settore e alla stampa.

 

Ufficio Stampa Consorzio Vino Chianti Classico

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