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Consorzio Chianti Classico

27A EDIZIONE DI CHIANTI CLASSICO COLLECTION

di Virgilio Pronzati

 

 Chiostro Grande del Museo di Santa Maria Novella: giornalisti degustatori e vini in degustazione

Il Consorzio del Chianti Classico oltre ad essere il primo sorto in Italia, tutelando l’omonimo e storico vino che vanta il più antico territorio vitivinicolo del nostro pianeta, ha messo in mostra dinamicità e versatilità non comuni, organizzando al meglio (in  totale sicurezza) in tempo di Covid 19 un’anteprima di alto livello qualitativo e logistico.

 Chiostro Grande del Museo di Santa Maria Novella: altri giornalisti degustatori 

La sede, sita nel cuore di Firenze, non poteva essere migliore: il Chiostro Grande del Museo di Santa Maria Novella, ospitato nell'antico omonimo convento domenicano risalente al secolo XIV, gioiello monumentale tra i più prestigiosi della città di Firenze per la straordinaria qualità dei numerosi capolavori artistici in esso custoditi.

 chiostro  Grande del Museo di Santa Maria Novella: parata dei 433 Chianti Classico da degustare 

Per due giorni il 20 e 21 (dal 22 al 24 solo per selezionati ospiti), questa storica cornice fatta da fastosi saloni e suggestivi porticati e giardini ha ospitato più di un centinaio giornalisti provenienti dall’Italia e dall’estero. In degustazione 468 vini di cui 433 Gallo Nero nelle sue declinazioni: nove anteprime della vendemmia 2020, settantaquattro etichette dell’ annata 2019, settantacinque del 2018, ventisei del 2017, quattro del 2016, otto 2015.

 Chiostro  Grande del Museo di Santa Maria Novella L’emblema del Chianti Classico  

Per il tipo Riserva: quarantatre 2018, cinquantasei 2017, ventinove 2016, otto 2015, tre 2014, uno 2012. Ben novantasette per la Gran Selezione: venticinque 2018, ventuno 2017, trentasei 2016, dodici 2012, due 2013 uno 2012. Infine, trentacinque Vin Santo del Chianti Classico con annate dal 1983 al 2017.

Passando all’assaggio, gradevoli ma ovviamente immaturi quelli dell’ultima annata. Buoni per la maggior parte i 2019: fruttati, freschi e sapidi, pieni ma snelli e già discretamente armonici.  Meno uniformi i 2018: validi al naso e in bocca ma nel complesso meno armonici. Bouquetè, pieni, e continui i 2017, nati da una delle più scarse vendemmie (- 25%) degli ultimi trent’anni. 

 Giovanni Manetti presidente del Consorzio Vino Chianti Classico 

Buoni quelli delle annate 2016 e 2015. Tra le Riserve, in complesso buone, spiccano quelle del 2017, 2016 e 2015. Di particolare pregio i Gran Selezione. Vini di elevata qualità, ricchi al naso ed in bocca che, con ovvie differenze tra le varie annate,  sono accomunati da non comune complessità e armonia. Alcuni vertici nelle annate 2017, 2016 e 2015. Di seguito, un’immersione nei suadenti e vellutati Vin Santo del Chianti Classico, passando dalle note molto mature dei più vecchi alla straordinari ricchezza aromatica degli anni fine ’90, chiudendo con gli ottimi ma non ancora armonici ma invitanti degli ultimi cinque-dieci anni. Per per i più navigati, trentaquattro etichette di Olio DOP Chianti Classico. 

 

Gallo Nero sinonimo di Chianti Classico

Altra novità: da Collection a Connection. Le nuove annate del Gallo Nero in un incontro globale tra produttori e addetti ai lavori in sei città di cinque paesi del mondo. Dopo il successo delle giornate di giovedì 20 e venerdì 21 maggio a Chicago, Firenze, Londra e New York, il 22 e il 23 giugno sarà la volta di Monaco e sette giorni dopo toccherò a Tokyo. Un grande risultato per il Consorzio Vino Chianti Classico che essendo l’associazione di produttori più antica d’Italia, a pochi anni dal prestigioso traguardo del suo centenario, è anche tra le più attive nel panorama internazionale con i suoi 480 soci, di cui 342 aziende presentano le proprie etichette sul mercato.   Il fatturato globale stimabile nel territorio del Chianti Classico è di circa 800 milioni di euro e il valore della produzione vinicola imbottigliata è di oltre 500 milioni di euro.

 

I VITICOLTORI DI GREVE IN CHIANTI, UNITI PER UN FUTURO SOSTENIBILE

 I venticinque produttori  

Nel territorio del Gallo Nero è nata una nuova associazione di produttori, quella dei Viticoltori di Greve in Chianti, che ad oggi conta ben 25 aziende socie, ma con un potenziale di crescita ben maggiore. Dopo anni di incontri informali, i produttori della zona hanno sentito la necessità di unirsi con un obiettivo comune: la tutela e la promozione di tutto il territorio grevigiano. L’associazione ha infatti come scopo principale, oltre a quello di far conoscere le proprie aziende vitivinicole ed i loro prodotti, la promozione della sostenibilità come importante strumento di protezione del territorio e leva per una sua ulteriore valorizzazione.

 

Il territorio è un valore inestimabile per il Chianti Classico e i Viticoltori di Greve si impegnano e si impegneranno a tutelarlo per le generazioni future, attivandosi anche per la riqualificazione di aree ancora non ben integrate nel paesaggio chiantigiano, promuovendo l’enoturismo e tutte le produzioni agricole che favoriscano la biodiversità, vigilando sulla qualità dell’aria, dell’acqua e sull’assetto del suolo, quali elementi imprescindibili per produrre prodotti agricoli di qualità.

 

 

Il logo scelto dall’associazione vuole di fatto rappresentare le tre tematiche principali, su cui essa si basa: il territorio con la grafica degli archi che caratterizzano la piazza principale di Greve in Chianti, fulcro del paese; la produzione vitivinicola rappresentata dai bicchieri di vino; ed infine, le foglie di una pianta che si creano con l’intersezione tra gli archi e i bicchieri, per comunicare l’impegno verso la sostenibilità ambientale.

 

“Greve in Chianti è il nostro territorio, la nostra casa, la nostra famiglia, il nostro lavoro ed è per questo che ci uniamo per promuovere e tutelare il suo prestigio nel mondo”, sottolineano i rappresentanti dell’Associazione.

Presidente dei Viticoltori di Greve in Chianti, è stata nominata Victoria Matta del Castello Vicchiomaggio.

 

Aziende socie:

Agricola Ottomani

Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute s.a.r.l.

Azienda Agricola Campriano

Azienda Agricola Corte di Valle

Azienda Agricola Giacomo Grassi

Azienda Agricola La Buca

Azienda Agricola Manetti Leonardo

Azienda Agricola Richiari Porciglia

Carpineto s.r.l.

Castello di Querceto

Castello Verrazzano

Castello Vicchiomaggio

Fattoria La Presura

Fattoria Santo Stefano

Fattoria Toscanella Rimaggio

Podere Poggio Scalette

Querciabella

Pieve di San Cresci

Sugame Agricola

Terreno

Torraccia di Presura

Triacca

Vignamaggio

Villa Calcinaia

Viticcio

 

 

Silvia Fiorentini

Marketing Communications Manager

VIII GRANFONDO DEL GALLO NERO 2021

 

Torna la gara nel territorio del Chianti Classico in tempo di vendemmia

 

L’ultima edizione si è corsa nel 2019. La voglia di tanti appassionati di tornare a pedalare su alcune delle strade più belle d’Italia e il progredire della campagna vaccinale ha spinto gli organizzatori a sciogliere le riserve e aprire le iscrizioni dell’VIII Granfondo del Gallo Nero, in programma il prossimo 19 settembre nel territorio del Chianti Classico, con partenza e arrivo a Radda in Chianti. Tante le novità, per un’edizione che per la seconda volta nella sua corta storia entra nel Prestigio

Il Percorso: nell’edizione 2021 si correrà su un unico percorso di circa 100 km con un dislivello di 1500m, tra paesaggi mozzafiato dipinti da vigne, boschi e colline, nel periodo più rappresentativo per il Gallo Nero che dà il nome a questa Granfondo, quello della vendemmia. 

Il fuori gara: Nel 2021 il prezzo della gara è stato leggermente rivisto in basso (35 Euro), come incentivo per gli appassionati ancora indecisi se partecipare o meno a questa bellissima esperienza, dopo l’anno di pausa imposto dalla pandemia. Il pacco gara rimane tuttavia ricchissimo: una bottiglia di Chianti Classico e altre sorprese che non faranno rimpiangere l’assenza del ristoro di fine gara, che viene rimandato al 2022, quando potrà tornare a essere una vera esperienza enogastronomica da vivere in totale serenità.

 

Per chi deciderà di approfittare dell’occasione e fermarsi per il fine settimana, potrà cercare una sistemazione sul sito della Granfondo tra quelle proposte dalle cantine nella sezione “Dormi tra le vigne” e godere delle oltre 200 esperienze enogastronomiche e culturali proposte dalla Chianti Classico Card, il nuovo strumento per vivere appieno il mondo del Gallo Nero visitando le aziende che lo producono (card.chianticlassico.com).

Servizi e sicurezza. Pur considerando la prudenza di ogni partecipante come elemento imprescindibile per garantire la sicurezza della gara, come nelle scorse edizioni l’organizzazione impiegherà sul percorso circa 150 addetti per presidiare incroci, punti critici, per l’assistenza e il cambio gomme in gara. Saranno inoltre prese tutte le misure necessarie a garantire il rispetto di tutte le normative  per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus

Regole di accesso all’evento. Per partecipare è necessario, oltre alle certificazioni solitamente richieste per gare agonistiche elencate nel dettaglio sul sito della gara, anche del Green Pass o di certificato di avvenuta guarigione da Covid-19 valida il giorno della gara (entro 6 mesi); oppure del certificato di avvenuta vaccinazione Covid-19 (ciclo vaccinale completo);  o di un test antigenico rapido o molecolare valido nelle 48 ore di evento e vigilia di questo.

 

La Granfondo del gallo Nero è organizzata dalla Chianti Classico Company in collaborazione con la

Società Ciclistica Polisportiva AICS Firenze e la Ciclistica Grevigiana.

Gold Partner dell’evento saranno anche quest’anno Wilier Triestina, la casa veneta che con entusiasmo ha confermato, per il quinto anno, il suo coinvolgimento nella gara chiantigiana, e ChiantiBanca partner fin dalla prima edizione; al fianco dell’organizzazione del Gallo Nero, l’imprescindibile supporto del Comune di Radda in Chianti, oltre a quello di NaturaSi, Sportful, Sei Toscana, Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano e del Consorzio Olio DOP Chianti Classico.

La realizzazione della Granfondo del Gallo Nero è resa inoltre possibile dalla collaborazione di alcune delle migliori sinergie locali che fanno capo all’associazionismo del territorio, come: la Misericordia di Radda in Chianti, l’Associazione Culturale Pro Loco di San Donato in Poggio, La Racchetta Onlus e la Podistica Valdipesa di San Casciano.

 

Ufficio Stampa Consorzio Vino Chianti Classico

 Silvia Fiorentini

GIOVANNI MANETTI, DELL’AZIENDA FONTODI, CONFERMATO ALLA GUIDA DEL CONSORZIO VINO CHIANTI CLASSICO

 

Un altro triennio di grandi sfide per il Presidente del più antico Consorzio vitivinicolo d’Italia. Manetti sarà affiancato dai vice-presidenti Colpizzi e Zingarelli

 

Giovanni Manetti Presidente (al centro) con i Vice Presidenti Francesco Colpizzi e Sergio Zingarelli

 

Giovanni Manetti, classe ’63, chiantigiano DOC, è stato confermato Presidente del Consorzio Vino Chianti Classico per il secondo mandato (triennale). La nomina è avvenuta oggi da parte del neo-eletto Consiglio di Amministrazione che ha deciso, all’unanimità, di affidare nuovamente al proprietario della nota azienda chiantigiana di Panzano, il delicato compito di condurre il Consorzio in un periodo molto particolare e inedito, come quello attuale. 

La passione per il mondo del vino di Giovanni Manetti, che ama definirsi viticoltore-artigiano, lo ha portato a viverne molteplici aspetti, da tecnico, da imprenditore e da partecipante attivo alla vita della denominazione, come Consigliere del CdA del Consorzio dal 1992, in veste di Vice Presidente dal 2012 ed infine di Presidente dal 2018. Al suo curriculum prestigioso si è aggiunta recentemente una nuova nomina, quella a Cavaliere del Lavoro, uno dei più alti riconoscimenti della Repubblica Italiana per contributi alle attività produttive che danno lustro al nostro Paese.

 

Questa esperienza varia e matura ha accolto il pieno consenso delle differenti categorie, rappresentate nel Consiglio di Amministrazione del Consorzio (viticoltori, vinificatori, imbottigliatori), le quali hanno ribadito la loro fiducia nell’approccio strategico promosso da Manetti, basato sulla ulteriore valorizzazione della denominazione Vino Chianti Classico, attraverso una continua ricerca della qualità del prodotto fatta di autenticità e territorialità, migliorandone il posizionamento e l’immagine sui mercati nazionale e internazionale.  “Sono stato chiamato a rinnovare la disponibilità a guidare questo prestigioso Consorzio e sono molto contento della fiducia che tutta la compagine sociale nuovamente mi accorda.” – ha commentato Giovanni Manetti – “Accetto quindi volentieri questo impegno e, con rinnovato entusiasmo, spero di poter guidare il Consorzio e le nostre aziende socie fuori dal periodo dell’emergenza sanitaria.  

 

I tre anni che mi aspettano saranno impegnativi e mi auguro di poter continuare con successo la strada intrapresa nel mio primo mandato, contribuendo al consolidamento e alla valorizzazione ulteriore di una delle eccellenze del mondo vitivinicolo italiano e internazionale. Vorrei dare, infine, un ringraziamento speciale ai consiglieri che mi hanno affiancato nei primi tre anni della mia presidenza, ma anche a tutti i viticoltori chiantigiani. E’ grazie a loro, infatti, se siamo riusciti ad affrontare la tempesta del Covid-19, senza particolari conseguenze per la nostra denominazione. E le ragioni di questo sono principalmente tre: l’attenzione alla qualità, a tutti i livelli, che non è mai mancata nelle aziende del Chianti Classico; la velocità di reazione ovvero l’aver saputo adeguarsi al mercato, anche con la tempestiva apertura di nuovi canali di vendita e l’utilizzo di nuove modalità di comunicazione; e infine la capacità di coesione. Una coesione che è, ribadisco, uno dei punti di forza del nostro Consorzio e della nostra denominazione: uniti si vince. ”

 

Il Consorzio negli ultimi anni ha sempre più acquisito consapevolezza del legame indissolubile che esiste fra un prodotto d’eccellenza e il suo territorio di produzione. Nel programma del prossimo triennio, avranno infatti un ruolo prioritario l’avanzamento dell’iter per la candidatura Unesco del Chianti Classico come paesaggio culturale, il proseguimento delle attività del Distretto Rurale del Chianti d’intesa con i Comuni del territorio, l’avvio di un nuovo progetto di ricerca agronomica sul territorio, anche per poter meglio fronteggiare, nel corso del tempo, i cambiamenti climatici, e infine, la continuazione del lavoro sul progetto Unità Geografiche Aggiuntive, recentemente approvato dall’Assemblea dei Soci, come strumento di amplificazione del binomio vino-territorio, con l’obiettivo di aumentare ulteriormente la qualità in termini di identità e territorialità.

 

Il nuovo Consiglio di Amministrazione del Consorzio Chianti Classico è invece così composto: Laura Bianchi - Castello di Monsanto, Luigi Cappellini - Castello di Verrazzano, Sebastiano Capponi - Villa Calcinaia, Alessandra Casini Bindi Sergardi - Bindi Sergardi, Duccio Corsini - Principe Corsini – Villa Le Corti, Renzo Cotarella - Marchesi Antinori, Simone François - Castello di Querceto, Giovanni Manetti – Fontodi, Tommaso Marrocchesi Marzi – Bibbiano, Nicolò Mascheroni Stianti - Castello di Volpaia, Filippo Mazzei - Marchesi Mazzei, Alessandro Palombo - Luiano, Giovanni Poggiali – Felsina, Enrico Pozzesi - Rodano, Davide Profeti – San Felice, Francesco Ricasoli - Barone Ricasoli (viticoltori); Andrea Cecchi - Cecchi, Sandro Sartor – Ruffino, Sergio Zingarelli - Rocca delle Macìe (imbottigliatori);  Francesco Colpizzi - Castelli del Grevepesa, Malcolm Leanza - Cantina Colline del Chianti (vinificatori).

 

Ufficio Stampa Consorzio Vino Chianti Classico

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Silvia Fiorentini

Tel. 055 8228522 – 348 8278802

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LA REGIONE TOSCANA SOSTIENE IL CHIANTI CLASSICO NEL PERCORSO DI CANDIDATURA DEL PAESAGGIO A PATRIMONIO DELL’UMANITÀ

 

Il Protocollo d’Intesa a sostegno della Candidatura del Paesaggio culturale del Chianti Classico nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco rappresenta un momento fortemente atteso, essenziale ed imprescindibile nel percorso avviato dalla Fondazione per la Tutela del Territorio del Chianti Classico e che nell’ultimo anno, nonostante tutti i limiti dettati dalla pandemia, ha visto intensificarsi i lavori sotto la direzione scientifica della Prof.ssa Arch. Paola Falini e grazie alla partecipazione dei Comuni del Territorio coinvolti e del Consorzio Vino Chianti Classico. Il risultato di questo lavoro sarà quindi presto sottoposto alla valutazione del Ministero della Cultura che sarà chiamato ad esprimersi.

“Il coinvolgimento della Regione Toscana, che ieri ha assunto una delibera così importante, insieme alle parole del Presidente Giani, costituisce un segnale di forte riconoscimento che conferma la nostra determinazione a lavorare nella direzione intrapresa, affiancati e sostenuti da tutti i rappresentanti delle massime Istituzioni territoriali. Insieme ai Sindaci ed alla Regione porteremo avanti un progetto corale nella convinzione che tutti gli attori pubblici e privati di questo territorio unico possano offrire contributi ed esperienza indispensabili” dichiara la Presidente Tessa Capponi.

Il territorio del Chianti Classico è uno scrigno di valori culturali, economici ed umani e da oggi, grazie a questo importante Accordo ed alla apprezzata attenzione della Regione Toscana, rafforzerà la propria coesione volta alla loro valorizzazione e protezione.

 

Ufficio Stampa

Consorzio Vino Chianti Classico

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