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Consorzio Chianti Classico

UNICREDIT SIGLA UN ACCORDO CON IL CONSORZIO VINO CHIANTI CLASSICO PER SOSTENERE LA CRESCITA DELLE AZIENDE ASSOCIATE

 

 

UniCredit ha finalizzato un accordo con il Consorzio Vino Chianti Classico per affiancare le aziende del territorio, supportandole nella realizzazione degli investimenti e nel loro percorso di crescita, sostenendone la liquidità e rispondendo alle necessità determinate dall’emergenza Covid-19.

Grazie a questa intesa, infatti, la Banca renderà tra l’altro disponibili soluzioni specifiche, funzionali al sostegno delle imprese del Consorzio. Ad esempio, il Mutuo Agrario, della durata massima di 36 mesi a zero commissioni di rimborso anticipato e garanzia Ismea; e il Prodotto Riserva, linea di credito aggiuntiva della durata massima di 84 mesi, con un importo minimo di 10.000 euro e con la stessa garanzia.

A ciò si aggiungono le opportunità messe a disposizione da UniCredit per le aziende interessate allo sviluppo dell’e-commerce, ad esempio, attraverso la piattaforma Easy Export.

 

“Il Consorzio Vino Chianti Classico resta attivo per fornire sostegno alle aziende socie e offrire strumenti diversificati di accesso al credito.” Dichiara il Presidente del Consorzio, Giovanni Manetti. “Gli strumenti finanziari, se concepiti in maniera più dinamica rispetto al passato, possono infatti rappresentare un aiuto importante anche per un settore, come quello vitivinicolo di qualità, che sino ad ora ha tenuto bene, nonostante la crisi legata all’emergenza sanitaria. Siamo partiti con lo strumento del pegno rotativo e oggi sottoscriviamo un altro accordo che ha una valenza strategica per promuovere la crescita e la competitività delle nostre aziende.  Tutto questo nell’ottica di non abbassare la guardia specie sul fronte della valorizzazione del prodotto e degli investimenti sul territorio.

 

Dichiara Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit: “Questo accordo costituisce un valore aggiunto a beneficio delle imprese del Consorzio che, nell'ambito del proprio ruolo istituzionale, sostiene e promuove la crescita e la competitività delle cantine associate. E’ una nuova sinergia che si aggiunge alle numerose iniziative realizzate dal nostro Gruppo a sostegno delle aziende del territorio. Abbiamo studiato soluzioni di finanziamento ad hoc che possano accompagnare passo dopo passo gli imprenditori, rassicurandoli con la nostra presenza e professionalità, per aiutarli nel processo di ripartenza in un’ottica di sviluppo concreto e sostenibile. E’ così che garantiamo un supporto concreto ad un comparto d’eccellenza del Made in Italy e continuiamo a favorire gli investimenti produttivi sul settore. Soprattutto adesso, tenendo conto del continuo mutare dello scenario competitivo in un contesto di globalizzazione dei mercati e nell'attuale fase di emergenza legata al Covid-19, questo è il nostro modo di essere parte della soluzione”.

 

 Silvia Fiorentini

IL TERRITORIO IN ETICHETTA: AL VIA IL PROGETTO UGA DEL CHIANTI CLASSICO

Importanti novità dall’Assemblea dei Soci del Consorzio Vino Chianti Classico: approvata a larghissima maggioranza la lista delle Unità Geografiche Aggiuntive (UGA) del Gallo Nero. Sangiovese al 90% e solo vitigni autoctoni per la tipologia Gran Selezione

 

La parola d’ordine è continuare il percorso di valorizzazione delle caratteristiche distintive del Chianti Classico: una strada che, negli ultimi anni, ha portato la denominazione del Gallo Nero sempre più in alto nelle classifiche internazionali dei vini di qualità, incrementandone la notorietà, il prestigio e la diffusione sulle tavole di tutto il mondo. Oggi l’Assemblea dei Soci del Consorzio Vino Chianti Classico ha approvato, a larghissima maggioranza, un progetto di modifica al disciplinare di produzione della storica denominazione, che prevede due importanti innovazioni che vanno in questa direzione. 

Il progetto, che è stato possibile presentare grazie ad un intenso lavoro del Consiglio di Amministrazione durato alcuni anni, raccoglie l’esigenza, nata in seno allo stesso corpo sociale, di una sempre più ampia valorizzazione delle caratteristiche che distinguono e rendono unica la denominazione del Gallo Nero. 

 

Le UGA (Unità Geografiche Aggiuntive) del Chianti Classico.

La prima proposta di modifica al disciplinare di produzione, approvata dall’Assemblea dei Soci, riguarda il progetto di suddivisione del territorio di produzione del Chianti Classico in aree più ristrette e dotate di maggiore omogeneità, per arrivare ad indicare in etichetta il nome del borgo o villaggio. Le norme nazionali ed europee consentono infatti che per i vini DOP si possa fare riferimento a unità geografiche aggiuntive, identificate all’interno della zona di produzione della denominazione.  

Fra gli obiettivi della proposta di modifica, quello di rafforzare la comunicazione del binomio vino-territorio, aumentare la qualità in termini di identità e territorialità, consentire al consumatore di conoscere la provenienza delle uve e, non ultimo, stimolare la domanda attraverso la differenziazione dell’offerta. L’introduzione del nome del villaggio in etichetta servirà infatti ad intercettare e soddisfare l’interesse dei consumatori che, in numero sempre maggiore, desiderano approfondire la conoscenza del rapporto fra i vini del Gallo Nero e il loro territorio di origine.

Per questo sono state individuate e delimitate alcune aree all’interno della zona di produzione del Chianti Classico, distinguibili in base a criteri specifici quali la riconoscibilità enologica, la storicità, la notorietà e la significatività in termini di volumi prodotti: Castellina, Castelnuovo Berardenga, Gaiole, Greve, Lamole, Montefioralle, Panzano, Radda, San Casciano, San Donato in Poggio (comprensivo dei territori di Barberino Tavarnelle e Poggibonsi), Vagliagli. 

Da sottolineare che in questa prima fase, le Unità Geografiche Aggiuntive saranno applicate alla sola tipologia Gran Selezione, con la disponibilità e l’apertura all’utilizzo anche per le altre due tipologie in un prossimo futuro: una scelta di importanza strategica per rafforzare l’intento delle UGA di rappresentare le eccellenze del territorio, potendo così competere, in modo più incisivo, con i più grandi vini del mondo. 

 

“E’ il territorio che fa la differenza: è da sempre uno dei nostri motti preferiti.” – afferma Giovanni Manetti, Presidente del Consorzio - “Quello del Chianti Classico è un territorio davvero unico, coperto per due terzi da boschi e con solo un decimo di areale dedicato alla viticoltura, che oggi per oltre il 50% segue i dettami dell’agricoltura biologica (52,5% della superficie vitata rivendicata). Un territorio capace di esprimersi al massimo in tutte le declinazioni del Gallo Nero. Il vino, come spesso ho affermato in questi tre anni del mio mandato da Presidente, rispecchia il territorio come un’immagine fotografica in negativo, e per questo è così importante sia preservare il suo contesto ambientale e paesaggistico che poterlo raccontare al consumatore, nelle sue varie sfaccettature, anche attraverso l’etichetta.”

 

Variazione della base ampelografica dei vini Chianti Classico Gran Selezione

La seconda proposta di modifica al disciplinare, approvata dall’Assemblea dei Soci, riguarda l’uvaggio del vino Chianti Classico Gran Selezione. Ad oggi, le tre tipologie di Chianti Classico - Annata, Riserva e Gran Selezione - attingono alla stessa base ampelografica: 80-100% Sangiovese e fino al 20% massimo di vitigni a bacca rossa autorizzati, autoctoni e/o internazionali. 

Con il nuovo disciplinare, per la tipologia Gran Selezione cresce la percentuale minima di Sangiovese (min. 90%) e scompaiono, in caso di blend con altri vitigni, quelli internazionali, ovvero saranno ammessi solo gli autoctoni a bacca rossa fino ad un massimo del 10%

Fondamentale è infatti il legame con il territorio per questa tipologia, l’unica ad essere prodotta con uve esclusivamente di competenza aziendale: per rafforzare il binomio vino-territorio e per connotare di maggiore identità le etichette di Chianti Classico Gran Selezione, è stato approvato l’utilizzo esclusivo dei vitigni autoctoni come complementari al Sangiovese, in quanto maggiormente espressivi e rappresentativi della zona di produzione e della tradizionale viticoltura chiantigiana.

Ricordiamo che la tipologia Gran Selezione, introdotta con l’ultima revisione del disciplinare di produzione del 2013 è prodotta oggi da ben 154 aziende per un totale di 182 etichette e rappresenta circa il 6% dell’intera produzione di Chianti Classico. Da quando è sul mercato ha riscosso grande interesse del pubblico e ottime recensioni dalla stampa di settore. Recentemente, proprio con questa tipologia, il Chianti Classico ha ottenuto il suo primo 100/100 da una nota firma della critica internazionale.

 

Silvia Fiorentini

IL CHIANTI CLASSICO: RE DEL SANGIOVESE E VINO IDEALE ANCHE PER L’ESTATE. LO DICE IL NEW YORK TIMES

 

 

 

“Questo è il mio vino per l’estate: il Chianti Classico”, così esordisce Eric Asimov nell’articolo This Summer, Make it Chianti Classico

 

L’esperto di vino del New York Times confessa candidamente la sua più recente fissazione: il Chianti Classico, scelta validissima anche per l’estate.

Eric Asimov, chief wine critic dal 1999 del celebre quotidiano USA, ne sottolinea infatti le caratteristiche distintive: un Sangiovese elegante, che svela nella sua immediatezza una relazione autentica con il suo territorio. Secondo Asimov, il Gallo Nero è l’espressione dell’ormai celebre vitigno che preferisce tra tutte. Pur apprezzando le varie tipologie di Chianti Classico, nella sua rubrica del 7 giugno, il critico americano evidenzia l’estrema gradevolezza del Chianti Classico Annata, il più diffuso (56% della produzione), e la sua capacità di abbinarsi con grande versatilità e finezza anche ai piatti estivi.

Questo apprezzamento di Asimov, che spesso ha consigliato il Chianti Classico ai suoi lettori, segue di pochi giorni il riconoscimento da parte di un critico suo conterraneo, James Suckling, che ha premiato con 100 centesimi il Chianti Classico Gran Selezione CeniPrimo 2018 dell’azienda Ricasoli. Una pietra miliare nella storia della denominazione: per la prima volta la stampa di settore riconosce “la perfezione” in un vino del Gallo Nero.

 

Consorzio Vino Chianti Classico

Silvia Fiorentini – Caterina Mori

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tel. 055 8228522/58

 

Orgoglio Gallo Nero

Il Presidente del Consorzio Vino Chianti Classico Giovanni Manetti è stato nominato Cavaliere al Merito del Lavoro dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La nomina del Presidente Manetti è motivo di orgoglio per tutti i produttori di vino Gallo Nero, da lui rappresentati. Fiorentino, classe 1963, viticoltore alla guida dell’azienda Fontodi, è stato eletto Presidente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio nell’agosto 2018. Il suo mandato è stato caratterizzato dalla volontà di connotare in maniera sempre più distintiva la denominazione del Gallo Nero, valorizzando l’autenticità e l’unicità di un vino fortemente legato al proprio territorio di origine, delimitato per la prima volta nel 1716.

Questo riconoscimento, uno dei più alti della Repubblica per contributivi alla attività produttive, pensiamo che metta in luce, accanto alla capacità imprenditoriale del Presidente Manetti, l’impegno quotidiano dei viticoltori del Chianti Classico nel produrre vini di qualità che danno lustro al nostro Paese, e la decisione del Quirinale è stata accolta da unanime plauso della base sociale.

 

Giovanni Manett

Silvia Fiorentini

NEWS DAL CHIANTI CLASSICO

Chianti Classico: una distribuzione capillare in tutto il mondo, uno dei punti di forza della denominazione. E non solo in tempi di pandemia

 

L’export continua ad essere trainante per la denominazione, con in testa, da oltre 15 anni, il mercato nord-americano. Nonostante le difficoltà e limitazioni  legate alla crisi pandemica, i consumatori di Gallo Nero rimangono fedeli alla denominazione e i vini Chianti Classico ancora oggi si trovano sulle tavole di tutto il mondo. Tiene anche il mercato interno, nonostante la prolungata chiusura del settore HoReCa.

 

Il primo quadrimestre del 2021 si è chiuso con un segno nettamente positivo per il Chianti Classico: la storica denominazione segna infatti un +31% di bottiglie vendute (circa 11 milioni), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Numeri che si confermano maggiori anche rispetto al 2019.

Se durante il primo anno della pandemia (2020), il consumo dei vini del Gallo Nero ha registrato una perdita contenuta (-8%), nonostante le note difficoltà del canale HoReCa, l’apprezzamento dei consumatori anche sui mercati internazionali è stato confermato nel 2021, con la presentazione delle nuove annate, il Chianti Classico 2019, i Chianti Classico Riserva e Gran Selezione 2018.

Un vino famoso e apprezzato in tutto il mondo, oggi il Chianti Classico è presente in oltre 150 paesi, che in media assorbono l’80% della produzione annua. Le relazioni con i mercati, consolidate con investimenti di promozione da parte del Consorzio e delle aziende associate, non si sono affievolite durante la pandemia: nonostante l’obbligata interruzione di attività promozionali in presenza, i consumatori affezionati dei mercati storici come Nord America, Germania e Regno Unito, ma anche dei mercati asiatici, hanno continuato a scegliere il Chianti Classico. A questo ha contributo anche il settore dell’e-commerce, che a livello globale ha aumentato sensibilmente il volume delle vendite, in particolare tra i Millennial con una buona disponibilità economica. 

 

“Questo risultato dimostra la forza della struttura commerciale del Chianti Classico, che lo vede distribuito in così tanti paesi del mondo e attraverso molteplici canali.” – afferma il Presidente del Consorzio, Giovanni Manetti. “Qualche difficoltà in più riscontrata dal mercato interno, con la ristorazione chiusa da mesi. Il consumatore di Chianti Classico si è dimostrato tuttavia fedele al prodotto e ha continuato ad acquistarlo anche per il consumo fra le pareti domestiche. Il valore e la notorietà della denominazione continuano a crescere, grazie alla qualità dei vini riconosciuta dalla critica e dal mercato.”

Per quel che riguarda il prodotto imbottigliato, si conferma l’importanza – sia per i volumi venduti che per il valore generato - delle tipologie “premium” del Chianti Classico, Riserva e Gran Selezione. Nel 2020 le due tipologie hanno infatti rappresentato, congiuntamente, il 44% della produzione e il 55% del fatturato  (fonte Maxidata).

 

Guardando in dettaglio ai mercati del Chianti Classico, gli USA si confermano ancora una volta al primo posto, una posizione che ormai detengono da più di 15 anni: una bottiglia su tre di Chianti Classico trova sbocco infatti in questo Paese (33% delle vendite totali); stabile al secondo posto il mercato interno dove oggi viene venduto il 20% del totale dei vini del Gallo Nero commercializzati.  Seguono ex aequo, al terzo posto, Canada e Regno Unito (10% ciascuno). Mentre per il Canada si tratta di una riconferma, crescono invece sensibilmente le quote di Chianti Classico vendute nel Regno Unito (+ 3% rispetto al 2019), segnale di grande vivacità del mercato e solo in parte effetto secondario del timore di possibili dazi post Brexit: un timore scongiurato a fine 2020 grazie all’accordo sull’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea che, dopo circa quattro anni di trattative, sembra aver messo al riparo da brutte sorprese il vino italiano.  Poi, a seguire, la vicina Germania con il 6%, mercato storico del Chianti Classico, i paesi Scandinavi e il Benelux (4% ciascuno). Anche i paesi asiatici (Giappone, Corea del Sud, Cina) mantengono la loro posizione, e proprio da questi mercati, negli ultimi mesi, i produttori di Chianti Classico segnalano un crescente e rinnovato interesse per i vini del Gallo Nero che prefigura un possibile ampliamento delle vendite in un futuro prossimo.

Per quanto riguarda la differenziazione dei canali di vendita, le aziende del Chianti Classico non solo hanno continuato a lavorare nel comparto della grande distribuzione, l’unico rimasto sempre in funzione nei mesi della pandemia, ma hanno anche investito su nuove modalità di vendita, accelerando soprattutto sull’e-commerce, le vendite online aziendali e sul delivery.

Come si sono parzialmente modificati i canali di acquisto, anche le modalità di promozione sono state rimodulate utilizzando i nuovi strumenti di comunicazione, in particolare per i   paesi stranieri. Le attività, prevalentemente online, organizzate dal Consorzio Vino Chianti Classico nell’ultimo anno sono state realizzate sotto forma di webinar, seminari e masterclass, in alcuni dei principali mercati della denominazione, a cominciare dagli Stati Uniti e dal Canada per finire con i mercati asiatici, dove, in alcuni casi è stato possibile realizzare anche eventi in presenza (degustazioni di Chianti Classico con servizio sommelier). Complessivamente, ad oggi hanno partecipato oltre 1800 operatori del settore e rappresentanti della stampa internazionale.

Un grande risultato per il Consorzio Vino Chianti Classico che è l’associazione di produttori più antica d’Italia, fondata nel 1924, a pochi anni ormai dal prestigioso traguardo del suo centenario: è un’associazione fra le più attive nel panorama nazionale e internazionale con i suoi 480 soci, di cui 342 sono le aziende che presentano le proprie etichette sul mercato.  Il fatturato globale stimabile nel territorio del Chianti Classico è di circa 800 milioni di euro e il valore della produzione vinicola imbottigliata è di oltre 500 milioni di euro.

 

E’ il territorio che fa la differenza

 

Inimitabile, complesso, sempre nuovo:    è  questo il mix che rende unico il Chianti Classico , un patrimonio da conoscere sempre più a fondo attraverso il paesaggio e la geologia. Dalla collaborazione tra il Consorzio Chianti Classico e Alessandro Masnaghetti sono venuti alla luce due nuovi strumenti in accesso libero per scoprire la complessità della terra del Gallo Nero.

Firenze, 21 maggio 2021 - Noto in tutto il mondo per la sua bellezza, il territorio del Chianti Classico da pochi mesi è diventato il soggetto di 37 immagini panoramiche   capaci di rivelare dall’alto le peculiarità di ogni valle, di ogni collina o di un intero comune.

Accessibili dalla pagina  “comuni" del sito ufficiale del Consorzio Chianti Classico  (https://www.chianticlassico.com/territorio/comuni/) e navigabili in modo davvero intuitivo, queste immagini permettono a tutti gli appassionati e ai professionisti di immergersi nel territorio in modo attivo e privo di limitazioni, passando così da semplici spettatori a veri e propri   protagonisti delle proprie esplorazioni, in grado di calarsi nel paesaggio e di (ri)vivere emozioni fino a ieri comuni e oggi – in tempi di Covid – più che mai rare e preziose.  

Ma non è tutto. Da oggi sarà finalmente possibile parlare anche di geologia in modo chiaro e comprensibile, grazie alla nuovissima carta geoviticola della denominazione: approfondita, accurata e allo stesso tempo semplice nell’approccio grazie alla suddivisione in 11 unità cartografiche individuate avendo in mente prima di tutto la vite e il suo rapporto con i suoli e appunto la geologia, frutto della collaborazione con il prof. Simone Priori, Università degli Studi della Tuscia.

Uno strumento nato con il preciso scopo di fornire a produttori, professionisti e appassionati un linguaggio comune per comunicare un argomento di così grande importanza come è appunto la geologia. Un linguaggio accurato   ma allo stesso tempo divulgativo capace di raggiungere l’obiettivo riducendo il più possibile   l’uso di complessi tecnicismi.

“Il paesaggio non è soltanto emozione, ma anche uno strumento efficacissimo per approfondire la propria conoscenza di un territorio. – dichiara Alessandro Masnaghetti - Basta poco, basta un po’ di attenzione, e attraverso la “lettura” del   paesaggio, delle sua vegetazione, della sua morfologia, possiamo capire molto per esempio del microclima e persino della geologia. Un progetto che in Chianti Classico assume i contorni di una vera e propria sfida, sia per la vastità della denominazione che per i suoi profili capaci ogni volta di mostrarsi nuovi e sorprendenti".

“Abbiamo finalmente uno strumento che ci permette   di raccontare con un linguaggio comune la terra su cui noi viticoltori camminiamo ogni giorno – dichiara il Presidente Giovanni Manetti -   i nostri consumatori e i nostri interlocutori sui mercati sono sempre più interessati alla zona di origine, e sempre meno ai dettagli tecnici dell’invecchiamento, e la geologia è un elemento essenziale per descrivere un territorio, per definirne l’unicità.   Possiamo finalmente raccontare la storia del Chianti Classico dai suoi albori,  145 milioni di anni fa.”

 

Chi è Alessandro Masnaghetti: Storico collaboratore di Luigi Veronelli, è stato degustatore e critico enoico per più di 25 anni, lavorando per alcune tra le più importanti testate italiane e straniere. Soprannominato  “Map Man” dalla rivista americana Wine Spectator, è oggi considerato la figura di riferimento in tema di cartografia e analisi dei territori vitivinicoli nonché del rapporto tra vino e ambiente che lo produce. Da cinque anni collabora con Vinous di Antonio Galloni nella mappatura dei vigneti californiani.

 

Chianti Classico Card

Momenti unici nel territorio del Gallo Nero 

Un vero e proprio passe-partout che apre tutte le porte sul mondo del Gallo Nero: oltre 200, le indimenticabili esperienze proposte dalla carta, dalle degustazioni guidate in cantina ai picnic in vigna, dalle visite ai musei del territorio alla scoperta dei tesori architettonici e artistici, nascosti tra le vigne del Chianti Classico. Senza dimenticare una sosta per godere della speciale offerta gastronomica locale.  

Firenze, 21 maggio 2021 -  Nasce in collaborazione con il Comune di Firenze e SILFI spa e si fonda sul principio ispiratore della Firenze Card che è un invito e uno strumento utile per facilitare l’accesso ai capolavori artistici del capoluogo toscano, la Card del Gallo Nero intende guidare il turista alla scoperta di uno degli elementi fondamentali della storia e della cultura della nostra regione: il vino Chianti Classico ed il suo territorio di produzione, con i suoi tesori.      

“Promuovere il Chianti e le cantine del Consorzio Vino Chianti Classico - sottolinea l’assessora al Turismo del Comune di Firenze Cecilia Del Re - rappresenta un’occasione importante per valorizzare l’enoturismo e, in particolare, una nuova forma di turismo esperienziale outdoor idonea ad aiutare la ripartenza dei flussi in questo momento storico. La nuova Chianti Classico Card potrà inoltre sostenere un comparto agricolo strategico per l’economia del nostro territorio e per il nostro paesaggio; la città di Firenze è dunque pronta a fare la propria parte, insieme ai comuni dell’ambito turistico fiorentino e a quelli del Chianti, per dare alla Card la visibilità che merita attraverso i propri canali di promozione turistica fisici e digitali. Valorizzare un territorio più ampio risponde agli obiettivi che ci siamo posti nell’ottica di un miglior governo dei flussi e di una narrazione allargata dell’area metropolitana, che dalla città d’arte porterà poi ad immergersi nelle colline più belle al mondo”.

La Chianti Classico Card sarà una sorta di lasciapassare nel mondo del Gallo Nero: acquistandola il turista e l’appassionato potranno scegliere infatti fra oltre  200 indimenticabili esperienze  e vivere “momenti unici”, potendo scegliere fra le offerte delle oltre 100 aziende viticole e olivicole del territorio che hanno aderito al progetto, degustando i prodotti a marchio Gallo Nero e visitando i tesori artistici e architettonici che si trovano tra le stupende colline tra Firenze e Siena. In sostanza, dentro una piccola card è racchiuso, come in uno scrigno prezioso, tutto il mondo del Gallo Nero da scoprire e godere nelle sue molteplici sfaccettature: cultura, storia, arte ed enogastronomia di altissima qualità.

“Sebbene l’economia del turismo in generale sia stata duramente colpita dalla pandemia di Coronavirus, - afferma Carlotta Gori, direttore del Consorzio -   già nel 2020 i mesi estivi avevano visto una buona ripresa del flusso turistico nella zona di produzione del vino Chianti Classico, che è stata scelta come meta di vacanza soprattutto da ospiti locali e italiani. Poter passare alcuni giorni di relax, di sport o di approfondimento culturale, da soli, in coppia o in famiglia, in luoghi aperti, nel verde, senza il pericolo di assembramenti e godendo della bellezza di un paesaggio unico al mondo, di un altissimo patrimonio storico-culturale e dei piaceri offerti dall’enogastronomia locale, sono solo alcune delle motivazioni per chi ha deciso di scegliere la terra del Gallo Nero. Con la Chianti Classico Card, il Consorzio intende supportare il rilancio del territorio, anche nel 2021, come meta turistica di eccellenza, mettendo a disposizione del viaggiatore uno strumento in grado di offrire una guida sintetica alle bellezze e al patrimonio artistico del comprensorio e un pacchetto di esperienze davvero uniche, ad un prezzo preferenziale.”

“Lavorando sul rafforzamento della rete istituzionale, della collaborazione tra i comuni fiorentini e senesi, abbracciati dai territori del Chianti Classico, – dichiara il sindaco Roberto Ciappi, coordinatore dell’Ambito Turistico Chianti - operiamo a sostegno delle nostre comunità e del tessuto economico che necessita di risposte concrete soprattutto in questo momento storico così complesso, segnato dagli effetti negativi della pandemia.   La sfida è cooperare, attivare sinergie e mettere a sistema tutte le risorse che qualificano e internazionalizzano il brand Chianti. Vogliamo fare la differenza integrando le tante anime del Chianti, intrecciando professionalità dell’accoglienza, strumenti innovativi e tecnologici della cultura digitale, qualità del buon vivere”.

Come funziona la Card: La Chianti Classico Card funzionerà a punti. O meglio a “Galli Neri”. Al momento dell’acquisto, il turista potrà scegliere diverse tipologie di Card e ognuna delle 214 esperienze proposte dalla card avrà un valore da 1 a 3 “Galli Neri”. Una volta acquistata nei luoghi preposti, sul portale  card.chianticlassico.com  o sulla App “Chianti Classico Card”, l’utente dovrà solo attivarla inserendo nell’App un codice specifico che gli verrà trasmesso via mail dopo l’acquisto online o che troverà sul retro della Card. Fatto questo potrà dare inizio al suo viaggio, prenotando le sue esperienze preferite, nel territorio del Gallo Nero.  

A gestire per conto del Consorzio Vino Chianti Classico questo complesso e variegato meccanismo sarà la società SILFI spa già impegnata con successo nel management della Firenze Card.

Chianti Classico Card Green: Per chi vuole vivere i momenti unici della Chianti Classico Card ma non ha un mezzo con cui raggiungere il territorio del Gallo Nero, il Consorzio ha stretto una partnership con TiMove, il car sharing  green  che porterà i wine-lovers nel Chianti Classico su veicoli a impatto zero.

 

Silvia Fiorentini

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