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Vini aromatizzati

L’ISTITUTO DEL VERMOUTH DI TORINO PARTECIPA A CHEESE 2019

Degustazioni e laboratori 

Tre eventi dedicati alla degustazione dello storico aperitivo piemontese abbinato ai formaggi italiani 

 

Cosa succede quando il Vermouth incontra il formaggio? E quali sono gli abbinamenti migliori dello storico aperitivo piemontese con i latticini stagionati? Potrete trovare la risposta a queste e a molte altre domande dal 20 al 23 settembre 2019 a Cheese 2019, la manifestazione organizzata da Slow Food Italia e dalla Città di Bra, dedicata ai formaggi d’eccellenza provenienti da ogni parte del mondo. Qui, l’Istituto del Vermouth di Torino, attraverso tre laboratori e l’esposizione dei propri prodotti, svelerà i segreti di questa preziosa bevanda, creando abbinamenti inconsueti e presentando le sue storiche etichette.

 

 

• Appuntamento venerdì 20 settembre dalle 17.00 alle 18.00, presso lo stand di Assopiemonte in piazza Spreitenbach, con Formaggi di montagna e Vermouth di Torino, un laboratorio per conoscere il Vermouth di Torino, il vino aromatizzato piemontese che nel 2017 ha ottenuto l’Indicazione Geografica Protetta.

 

• Abbinare cioccolato, formaggi di latte di bufala e Vermouth è possibile: sabato 21 settembre dalle 16.00 alle 17.15 nell’aula laboratori dell’IPS Velso Mucci, il laboratorio Bufale e cioccolato tenuto da Silvia Federica Boldetti darà vita a un insolito quanto azzeccato abbinamento.

 

• Sperimentare il connubio tra l’aroma deciso del Vermouth e il sapore aromatico del Parmigiano Reggiano di diverse stagionature: domenica 22 settembre dalle 15.00 alle 16.00 presso lo stand del Parmigiano Reggiano in piazza XX settembre si potrà partecipare alla degustazione gratuita Brindisi all’italiana - Vermouth e Parmigiano Reggiano.

 

 

 

 

Per informazioni e prenotazioni cheese.slowfood.it

 

 

 

Vinitaly: nasce il Consorzio del Vermouth di Torino

 

 

Promosso dall’Istituto del Vermouth di Torino, il nuovo Consorzio tutelerà l’intera filiera del celebre aperitivo torinese e sarà presentato oggi a Verona in occasione di Vinitaly

 

A distanza di due anni dalla nascita dell’Istituto del Vermouth di Torino e dall’approvazione del Decreto Ministeriale che ne riconosce l’Indicazione Geografica, nasce il Consorzio del Vermouth di Torino, l’organo che valorizza, promuove e tutela la denominazione e i marchi ad esso collegati. Sarà presentato ufficialmente oggi - lunedì 8 aprile 2019 alle 16.30 - con una tavola rotonda nello stand della Regione Piemonte (padiglione 10 - stand G2) al Vinitaly di Verona, la più importante fiera al mondo dedicata al settore dei vini e dei distillati, alla quale parteciperanno Giorgio Ferrero, Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Roberto Bava, Presidente dell’Istituto del Vermouth di Torino, Pierstefano Berta, chimico e storico dell’enologia, Fulvio Piccinino, barman ed esperto di Vermouth.

 

Frutto di un’esigenza rilevata dall’Istituto del Vermouth - l’associazione che dall’aprile 2017 rappresenta la storica bevanda torinese in Italia e nel mondo - e da un’analisi condotta su realtà analoghe operanti anche in settori merceologi differenti, il Consorzio del Vermouth di Torino integra le azioni portate avanti dall’Istituto omonimo, riunisce al suo interno coltivatori e trasformatori di erbe officinali piemontesi, elaboratori e imbottigliatori, aziende proprietarie di marchi commerciali che gestiscono autonomamente la propria filiera. Ha, inoltre, lo scopo di promuovere e valorizzare la denominazione, tutelandone l’informazione al consumatore finale e fornendo assistenza tecnica e formazione professionale alle aziende e ai produttori. Tra i principali compiti, anche l’attività di vigilanza per garantire la corretta applicazione della denominazione Indicazione Geografica ai prodotti consorziati. Ma non solo: tra gli obiettivi che si pone il Consorzio c’è anche la collaborazione con istituti e scuole per promuovere iniziative legate alla valorizzazione, all’educazione alimentare e al consumo corretto e responsabile del vermouth. È presieduto da Roberto Bava, già Presidente dell’Istituto del Vermouth di Torino, e dai vice Presidenti Pierstefano Berta e Marco Pellegrini.

 

Il percorso che ha condotto alla nascita dell’Istituto del Vermouth di Torino prima e alla costituzione del Consorzio del Vermouth di Torino dopo è durato circa vent’anni e ha trovato il suo compimento il 22 marzo 2017 quando, con il Decreto Ministeriale n. 1826, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha accolto la richiesta della Regione Piemonte e ha riconosciuto l’indicazione geografica Vermouth di Torino / Vermut di Torino. Il Vermouth rappresenta, infatti, un bene collettivo per il Piemonte e per l’Italia: il vino liquoroso bianco o rosso nato all’ombra della Mole e conosciuto in tutto il mondo, vanta oltre tre secoli di storia e ha visto negli anni un’evoluzione delle tecniche di produzione, affiancate sempre dalle lavorazioni più tradizionali.

 

In occasione del Vinitaly, inoltre, è possibile degustare le numerose etichette di Vermouth in uno stand dedicato all’Istituto all’interno dello spazio espositivo della Regione Piemonte, permettendo ai visitatori di avvicinarsi a questa bevanda e conoscere la nouvelle vague che sta vivendo l’aperitivo torinese, testimone di tre secoli di storia e cultura del bere.

 

Ufficio Stampa Istituto del Vermouth

Spin-To - Comunicare per innovare

Gabriella Bruzzone

COCCHI AL VINITALY 2018 CON LA SECONDA EDIZIONE DEL VERMOUTH DI TORINO “RISERVA LA VENARIA REALE”

 

 

 

 

 

Arriva la seconda edizione della Riserva La Venaria Reale, il Vermouth  lanciato due anni fa in occasione del 125° anniversario di fondazione della casa astigiana Giulio Cocchi.

 

Dopo il sold out delle prime, esclusive, 1891 bottiglie celebrative, Cocchi presenterà questo Vermouth di solida tradizione sabauda creato in collaborazione con la Reggia di Venaria al Vinitaly 2018 nel nuovo formato (bottiglia da 50 cl. nell’iconica scatola triangolare usata anche per il Barolo Chinato).

 

Appuntamento dunque da domenica 15 a mercoledì 18 aprile nello stand Cocchi a Verona (Padiglione 10 Piemonte stand Q3) per degustare questa espressione della categoria “Riserva”.

 

Ricetta, selezione degli ingredienti botanici, tempo di affinamento: tutto nella Riserva La Venaria Reale Cocchi è stato lungamente ragionato per coerenza storica e geografica. Il Vermouth Riserva La Venaria Reale ha infatti un’identità forte, sia territoriale – vino piemontese, erbe alpine – che storica, a rievocare il ruolo essenziale della casa reale dei Savoia nella nascita del vermouth moderno.

 

Per sottolineare e rendere evidente questo legame, Cocchi coltiva a scopo dimostrativo nelpotager royal della Reggia di Venaria l’artemisia absinthium, l’erba che è alla base del Vermouth di Torino.

 

Non solo: sull’etichetta e sulla nuova scatola triangolare della Riserva è raffigurata una veduta di Venaria tratta dal Theatrum Sabaudiae (Teatro degli Stati del Duca di Savoia) la raccolta di circa 150 vedute della città di Torino e alcune riproduzioni di monumenti, in tavole incise a colori, alcune realizzate da primari artisti del tempo, di notevole bellezza commissionate alla fine del ‘600 da Carlo Emanuele II e indirizzate alle corti d'Europa per presentare il Ducato di Savoia come un potente e splendido Stato.

  

Lo stile dei vermouth di Cocchi li rende identificabili come prodotti di forte personalità e spiccata riconoscibilità per l’intensità della freschezza floreale e speziata dei profumi e per la ricchezza dei sapori.
La Riserva di Cocchi è la summa di questo stile che privilegia la ricchezza e la densità aromatica delle spezie dopo un affinamento di sei mesi in bottiglia.
“Riserva” non significa invecchiamento in botte, che intaccherebbe il complesso equilibrio aromatico a favore di ossidazione e componenti tanniche, ma  valorizzazione della formula e del savoir faire nella lavorazione.

Come per lo Storico Vermouth di Torino Cocchi, il vino usato è un moscato secco aromatizzato con una formula particolarmente ricca di artemisie, rabarbaro, erbe alpine e un tocco di menta piemontese. Ciò accentua il piacevole effetto balsamico e conferisce una freschezza sorprendente al punto da connotare questo prodotto anche come Vermouth da miscelare con Rye e Bourbon particolarmente invecchiati.

Scuro, ma senza caramello, è dolce quanto basta per essere un gradevolissimo bicerin da bere con ghiaccio e scorzetta di limone o puro dopo cena.

 

NOTE TECNICHE:

Alcool 18%
Bottiglia 50 cl
Ingredienti: vino, zucchero, alcool, infuso di erbe aromatiche e spezie.
La gradazione alcolica di 18° lo rende robusto e di ottima conservazione anche a bottiglia iniziata, purché ben chiuso.
Una volta aperto conservare al fresco e consumare entro un mese.

 

Giulio Cocchi è una casa storica fondata ad Asti nel 1891.

È conosciuta per i suoi vermotuh (in particolare lo Storico Vermouth di Torino, Dopo Teatro Vermouth Amaro e Vermouth Riserva La Venaria Reale), l’Aperitivo Americano (bianco e rosa), il Barolo Chinato  e per l’Alta Langa Docg.

 

Per i suoi vini speciali Cocchi utilizza ancora oggi la ricetta originale formulata dal fondatore.

Artigianalità della produzione, rigore nella scelta degli ingredienti e altissima qualità hanno resto Cocchi sin da subito noto nel mondo come dimostrano i documenti delle esportazioni di inizio Novecento: da New York a Londra, da Sydney all’Africa Coloniale e al Venezuela.

 

News Cocchi

GIULIO COCCHI: VERMOUTH DI TORINO E VINI AROMATIZZATI A IDENTITÀ GOLOSE MILANO

 

TRA ABBINAMENTI INSOLITI E GUSTOSI 
“È SEMPRE L'ORA DEL VERMOUTH DI TORINO”

C’è un cuore metà pasticciere metà speziale nella tradizione dei Vermouth Cocchi: lo Storico Vermouth di Torino, oggi il Vermouth più scelto nei migliori bar del mondo secondo la classifica di Drinks International, nasce infatti alla fine dell’800 dall’intuizione di un giovane pasticciere fiorentino, Giulio Cocchi, che trasferitosi ad Asti si confrontò fin da subito con la diffusa abitudine di aromatizzare i vini locali con erbe e spezie.

Ancora oggi quelle ricette rivivono nei vini speciali di Cocchi, in cui l’esperienza di una famiglia di produttori di vini tradizionali piemontesi si intreccia all’antica sapienza botanica. Un capitale umano su cui questa edizione di Identità Golose punta l’attenzione, e oltre due secoli di tradizione che legano universi affascinanti, quello del vino e quello delle spezie, in un percorso che dalle tavole della corte dei Savoia conduce ai banconi dei bar di tutto il mondo grazie al savoir faire sabaudo e alla radicata cultura del Vermouth.

Lo Storico Vermouth di Torino Cocchi potrà essere degustato nello stand di Giulio Cocchi (area Dispensa) alla quattordicesima edizione del congresso Identità Golose Milano che si terrà da sabato 3 marzo a lunedì 5 marzo 8 al MiCo - Milano Congressi (via Gattamelata, 5).

Oltre allo Storico Vermouth di Torino si potranno assaggiare anche il Vermouth Amaro "Dopo Teatro", la Riserva la Venaria Reale, l'Americano nelle versioni bianco e rosa e il Barolo Chinato. Tutti i prodotti Cocchi saranno proposti in purezza o con abbinamenti golosi che in questi anni Cocchi ha studiato e messo a punto attraverso collaborazioni rilevanti: dal Parmigiano Reggiano (Consorzio del Parmigiano Reggiano) al cioccolato (Slitti, Gobino, Venchi), dalla frutta secca e frutta candita (Pariani) fino al dolci lievitati.

MASTERCLASS - A cura di Cocchi e in collaborazione con Pariani la masterclass di lunedì 5 marzo (ore 13.15) dal titolo “Vermouth, agrumi, barman e chef” con Roberto Bava (Ad di Cocchi), Mattia Pariani (Pariani), Guglielmo Miriello (Ceresio 7, Milano) e Corrado Assenza (Caffè Sicilia, Noto).
Vermouth e agrumi saranno ingredienti da interpretare in parallelo in mixology e in cucina aprendo nuove prospettive per un abbinamento classico.  

GIULIO COCCHI - Giulio Cocchi, casa storica astigiana, dal 1891 lega il suo nome agli spumanti, in particolare il metodo classico, oggi Alta Langa, e ai vini aromatizzati.

Lo Storico Vermouth di Torino Cocchi è stato motore e protagonista del moderno “rinascimento” della categoria del Vermouth.

 

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