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Birra
SUCCESSO DI PRESENZE PER LA 12° EDIZIONE DI C’È FERMENTI
Il salone dedicato alla birra artigianale di qualità bissa il risultato del 2019
È giunta al termine la dodicesima edizione di C’è Fermento, il salone dedicato alla birra artigianale di qualità che ha animato la cittadina di Saluzzo dal 16 al 19 giugno con la vivacità delle birre alla spina, della musica, delle radio e della gente che si ritrova in un clima conviviale e fa festa.
Ed anche nel primo anno del post-Covid, nella prima edizione che ha visto la ripresa del salone in una modalità di normalità e di convivialità, C’è Fermento si è confermato un successo di pubblico, con un totale pari a circa 20.000 presenze contate lungo i quattro giorni di manifestazione (lo stesso numero rilevato nel 2019, pre pandemia) attestandosi ancora una volta come un punto di riferimento per birrai, intenditori e amanti della birra.
Nel cortile principale del Quartiere della ex caserma Musso si sono radunati un totale di venti birrifici e undici cucine di strada, per un totale di 120 birre alla spina e 40 birre in bottiglia e lattina presenti alla Birroteca, tutte provenienti da diverse regioni italiane, dal Piemonte al Trentino Alto Adige, dalla Lombardia alle Marche, in una proposta attentamente selezionata dalla Guida alle Birre d’Italia Slow Food e dal comitato scientifico formata da Luca Giaccone e Francesco Nota.
L’Italia è stata ben identificata anche dalle 11 cucine di strada selezionate dalla Condotta Slow Food del Marchesato di Saluzzo, con cibi tipici provenienti da Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Abruzzo, Toscana, Campania e Puglia.
Se il 2019 ha rappresentato, per C’è Fermento, un’occasione speciale per il decennale, quella del 2022 è stata l’edizione della ripartenza “alla vecchia maniera”, in cui la convivialità è stata protagonista assoluta insieme all’enogastronomia. Le parole d’ordine di questa dodicesima edizione sono state birra, formazione, convivialità, anche per merito degli appuntamenti di Aspettando C’è Fermento; dei percorsi di degustazione itineranti curati e organizzati da Associazione ABC, ogni giorno diversi e ogni giorno sviluppati attorno a un tema specifico della produzione e della degustazione delle birre.
Ancora, C’è Fermento 2022 ha visto un vasto calendario di appuntamenti OFF: eventi collaterali, musica diffusa, laboratori e visite sul territorio; con la postazione di Radio Beckwith, alla musica e alle chiacchierate insieme ad ospiti speciali; o con i tour guidati organizzati da Birre di Confine in giro per la cittadina di Saluzzo.
CHE COS’È C’È FERMENTO
4 giorni di Salone, per circa 20.000 visitatori in totale: questo il bilancio positivo dell’edizione 2022 di C’è Fermento, un appuntamento con una solida notorietà che, dopo 12 anni di vita, sa coniugare al meglio alta qualità e convivialità all’interno di una importante azione di promozione di un territorio, le Terre del Monviso, conosciuto anche per l’importante produzione di birra artigianale che lo caratterizza. Un Salone atteso e affermato nel panorama nazionale che, come ben sappiamo, negli ultimi mesi è cambiato radicalmente.
Una rassegna che, come affermato dagli operatori stessi, sa di cose buone: buone birre, buoni cibi di strada, incontri con esperti del settore, musica, novità, un vero invito il pubblico a un grande evento di socialità e incontro.
Fondazione Amleto Bertoni, piazza Montebello 1, Saluzzo
Tel. 0175-43527 Cell. 346-9499587
Silvia Bianco
LA BIRRA DOPPIO MALTO ANCORA SUL PODIO, MEDAGLIA D’ARGENTO PER LA CRASH AL CONCORSO EUROPEAN BEER STAR 2020
L’ambito premio, che ha visto la Crash firmata Doppio Malto primeggiare tra 2.036 birre provenienti da 42 paesi, si va a sommare agli oltre 100 riconoscimenti internazionali ottenuti negli anni dalle birre Doppio Malto che fanno del marchio uno dei produttori della bevanda a base di luppolo più premiati in Europa.
Continua la scalata al successo del pluripremiato birrificio di Erba che mette a segno un altro importante traguardo conquistando la medaglia d’argento, in occasione dell’European Beer Star 2020. Il concorso, organizzato dall’Association Private Brauereien a Norimberga, rappresenta una delle principali competizioni mondiali di birra. A salire sul podio nella categoria Honey Beer è stata la Crash, una Triple Honey IPA ad alta fermentazione, forte, dolce e amara, che unisce sapientemente miele di castagno, luppolo americano e caramello in un connubio perfetto.
"Siamo molto orgogliosi di questo riconoscimento che posiziona la nostra Crash tra le migliori birre al mondo – spiega Giovanni Porcu, CEO di Foodbrand Spa, titolare del marchio Doppio Malto - Un premio che arriva in un momento pieno di incertezze ma che ci dà lo stimolo giusto per continuare, con impegno e determinazione, a mantenere alti gli standard qualitativi e produttivi per garantire ai nostri clienti sempre birre d’eccellenza."
Una sfida all’ultimo luppolo che ha visto gareggiare 2.036 birre provenienti da 42 paesi diversi sotto l’attento giudizio di una commissione composta da 72 membri tra mastri birrai, sommelier e rinomati conoscitori di birra provenienti da tutta Europa. Due giorni e mezzo di degustazioni al buio per decretare i vincitori nelle 70 categorie in gara valutati secondo criteri oggettivi di classificazione, come quelli utilizzati dagli stessi consumatori di birra, quali aspetto, schiuma, odore, gusto e caratteristiche tipiche di ciascuna varietà di birra, al fine di garantire trasparenza e correttezza nel processo di assegnazione dei premi.
Per Stefan Stang, amministratore delegato dell'Associazione dei birrai privati bavaresi Private Brauereien Bayern, questo è uno dei motivi per cui la competizione European Beer Star, giunta alla sedicesima edizione, gode di una reputazione così forte a livello mondiale. "Il crescente successo del nostro concorso dimostra quanto siano diventate importanti la produzione artigianale e la grande varietà di birre. Siamo orgogliosi di essere riusciti a organizzare una competizione di così alto livello in questi tempi difficili" ha dichiarato Stang, commentando gli obiettivi alla base della competizione di quest'anno.
Claudia Archetti
PARMA VECCHIA, LA NUOVA LINEA DI BIRRE A MARCHIO BIRRIFICIO DEL DUCATO
Nasce Parma Vecchia, la nuova linea di birre non filtrate e non pastorizzate con cui Birrificio del Ducato fa il suo ingresso nel Canale Moderno
Lager, Amber e IPA sono i tre stili di birre che compongono la linea Parma Vecchia, tre tipologie di birre ben distinte ma in grado di adattarsi ad ogni gusto.
Parma Vecchia Lager è una birra chiara, facile da bere, equilibrata ed elegante, a bassa gradazione (4,5% alc./vol), adatta anche a chi non è abituato ai gusti decisi delle birre artigianali.
Parma Vecchia Amber (5,4% alc./vol) è una birra ambrata dai tratti più classici, discreta e raffinata, perfetta per gli appassionati dei sapori maltati.
Parma Vecchia IPA (6,0% alc./vol) è una birra dorata dal gusto moderno, aromatica e accattivante, ideale per un pubblico amante dell’amaro e del carattere del luppolo.
Rivolgendosi al grande pubblico, maschile e femminile, entusiasta della birra ma aperto a nuove esperienze di gusto, la linea Parma Vecchia si distingue per l’inconfondibile bottiglia da 33 cl sempre utilizzata da Birrificio del Ducato per le birre destinate al Canale Tradizionale.
La forte riconoscibilità del brand Birrificio delmo. Una rappresentazione che è più di una semplice dedica alla capitale italiana della gastronomia, patrimonio mondiale UNESCO:
“Non filtrate e non pastorizzate, le birre Parma Vecchia sono espressione di un territorio da sempre vocato al buon gusto, all’arte e alla musica. Lager, Amber e IPA: tre birre pensate innanzitutto per essere abbinate con le specialità della provincia di Parma, in grado di soddisfare le esigenze dei palati più raffinati.” ha affermato Giovanni Campari, fondatore e mastro-birraio di Birrificio del Ducato. “Parma è l’epicentro della Food Valley italiana e una delle destinazioni con il maggior numero di prodotti tipici tutelati da marchi di qualità in Italia.
Nasciamo all’interno di questo territorio completamente vocato alle tradizioni alimentari e le nostre birre ne vengono inevitabilmente condizionate: per noi di Parma la cultura del buon cibo è una necessità primaria, fa parte della nostra vita quotidiana e perciò prendiamo molto seriamente ciò che mangiamo e beviamo.”
Parma Vecchia sarà disponibile inizialmente nel mercato italiano all’interno degli ipermercati “La Grande I” del gruppo Finiper, a partire da fine settembre 2018. Il lancio di Parma Vecchia sarà supportato da una campagna pubblicitaria online.
Birrificio del Ducato inizia la produzione di birra artigianale a marzo 2007 a Roncole Verdi di Busseto (PR). La sede storica è stata tramutata in sola Sour Brewery nel 2015, quando Birrificio del Ducato si trasferisce nella nuova sede di Soragna (PR), dove vengono realizzate le linee di birre principali, tra cui Parma Vecchia, attraverso un impianto interamente automatizzato, comprensivo di controlli PLC avanzati. Il birrificio conta attualmente una sala cottura a 5 tini da 60 hl e una capacità totale di cantina di 1200 hl.
Valentina Brambilla
BIGA, Italian Grape Ale Bio
Arriva BIGA, la prima birra Italian Grape Ale totalmente biologica
Nata dal felice incontro tra la Cantina Orsogna 1964 e il Birrificio artigianale Mezzopasso, la referenza si propone come novità dell’estate 2018
L’eccellenza della birra artigianale sposata alla inconfondibile tipicità di un vitigno autoctono. Si chiama Biga la grande novità di questa estate ed è la prima birra artigianale italiana, in stile Italian Grape Ale (Iga), completamente biologica,frutto dell’esperienza e del guizzo creativo di Cantina Orsogna 1964 e del Birrificio artigianale Mezzopasso.
Nata da due emblematici esempi del saper fare abruzzese, Biga è frutto del felice incontro tra la Birra Crevette Blanche Mezzopasso, speziata con coriandolo in semi, fiori di camomilla e scorze di limone, e mosto d’uva Malvasia d’Abruzzo, varietà aromatica dal tipico profumo di muschio e albicocca.
Gli ingredienti, tutti rigorosamente biologici, sono malto d’orzo, fiocchi di frumento, malto di frumento, luppolo tedesco SAAZ, coriandolo, fiori di camomilla, scorza di limone, mosto d’uva malvasia; mentre i lieviti scelti sono quelli destinati allo stile blanche.
Ne deriva quindi una birra immediatamente riconoscibile, dal colore opalescente, con schiuma bianca, abbastanza persistente, che racchiude una combinazione di sapori freschi e agrumati, conferiti dalle bucce di limone e dal coriandolo; la leggera nota maltata iniziale scivola in fretta verso un dissetante gusto citrico e speziato, con un finale secco e pulito, mitigato dai sentori floreali e di frutta a pasta gialla, regalati dalla Malvasia.
Un prodotto innovativo, sul quale Cantina Orsogna 1964 e il Birrificio Artigianale Mezzopasso hanno deciso di scommettere. Quella delle IGA è infatti una tipologia di birre che sta prendendo sempre più piede in Italia. Non a caso,italiane che presentano in degustazione i vini selezionati dalle commissioni WineHunter avvenute nel corso dell’anno.
Novità di quest’anno The Circle, un programma di intrattenimento in Piazza della Rena dedicato alle storie di uomini, di cibo, di vino e di territori. E poi il gran finale con Catwalk Champagne, la sfilata delle migliori maison di champagne francese accompagnate da una selezione di eccezionali prodotti culinari che si tiene nell’incantevole cornice della Kurhaus. Anche quest’anno la prestigiosa manifestazione internazionale è presentata in Anteprima all’ippodromo di Merano il 29 e 30 settembre e nella capitale il 13 e 14 ottobrein occasione dell’Anteprima Merano WineFestival Roma all’Acquario Romano. Online l’AreaPress del sito, dove è possibile richiedere l’accredito da parte dei giornalisti, blogger e influencer per partecipare alla manifestazione secondo i criteri di ammissione previsti.
Simonetta Gerra
PREMIO CEREVISIA 2018 - ROMA, 12 GIUGNO ORE 15.30 PIAZZA DI PIETRA
Martedì 12 giugno p.v. alle ore 15.30 a Roma presso il Tempio di Adriano in Piazza di Pietra, sede di rappresentanza istituzionale di Unioncamere, si terrà la cerimonia di premiazione della VI edizione del Premio Cerevisia, promossa da AssoBirra.
Il Premio Cerevisia, concorso nazionale che valorizza e promuove la produzione, il commercio e il consumo delle birre nazionali di qualità, è organizzato dal Banco Nazionale di Assaggio delle Birre (BaNAB), comitato sorto per volontà della Camera di Commercio di Perugia, della Regione Umbria, del CERB (Centro di Eccellenza per la Ricerca sulla Birra dell’Università degli Studi di Perugia), del Comune di Deruta e di AssoBirra.
Con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, che supporta ormai da anni la manifestazione, i riflettori saranno puntati sui 17 birrifici vincitori del concorso.
Sarà l'occasione per approfondire temi e tendenze del mondo birrario italiano, grazie anche alla presenza di esperti del settore e dei produttori delle etichette vincitrici.
Per un saluto istituzionale, sarà presente il Dott. Stefano Vaccari, Capo del Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Mipaaf.
Tomaso Bonazzi
Ufficio stampa AssoBirra