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Consorzio Vino
IL CONSORZIO CHIANTI TORNA A PARIGI PER VINEXPO
L’appuntamento del 12-14 febbraio è un antipasto di Chianti Lovers & Rosso Morellino in programma il 18 febbraio a Firenze. Per la prima volta aziende associate esporranno in fiera i loro prodotti
Per la quarta volta il Consorzio Vino Chianti partecipa alla fiera professionale Vinexpo Paris, che si terrà nella capitale francese dal 12 al 14 febbraio.
Dal 2020 la neonata fiera, figlia della fusione tra lo storico pilastro Vinexpo Bordeaux e la fiera Wine in Paris, ha fatto registrare tre edizioni caratterizzate da un trend assolutamente positivo. Il marchio francese torna ad essere in pole position tra le proposte professionali di settore europee ed internazionali.
Il Consorzio Vino Chianti, che fin dalla prima edizione ha investito nella sua presenza a Parigi, tornerà questa volta con una duplice veste espositiva. Due gli stand che rappresenteranno il vino toscano in terra francese: uno stand vedrà, per la prima volta, la presenza di una delegazione di produttori associati che presenteranno le loro etichette, mentre in un altro stand sarà protagonista l’associazione “Chianti lovers & Rosso Morellino” con due banconi istituzionali dedicati ai vini Chianti D.o.c.g. e Morellino di Scansano D.o.c.g. rappresentati dagli omonimi Consorzi di tutela. I #chiantilovers internazionali dovranno semplicemente “seguire la grande C” che da sempre sovrasta gli stand Chianti.
Il Consorzio terrà anche una Masterclass con focus sulla categoria Chianti Riserva, con una degustazione orizzontale dell’annata 2020 tenuta dal noto sommelier Charlie Arturaola e da Luca Alves, Wine Ambassador del Consorzio.
“L’appuntamento parigino rappresenta un importante antipasto dell’evento Chianti Lovers & Rosso Morellino-Anteprima 2024 in programma il 18 febbraio alla Fortezza da Basso di Firenze – dichiara Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti -. Torniamo a Vinexpo Paris con prodotti di alto livello e questo ci dà la possibilità di poter affrontare i mercati mondiali con serenità. Come sempre puntiamo su storia e qualità, nostri segni distintivi”.
Lo stand istituzionale è organizzato e promosso da Chianti Lovers & Rosso Morellino, intervento realizzato con il cofinanziamento Feasr del Psr 2014-2020 della Regione Toscana sottomisura 3.2 anno 2021.
Paolo Ceccarelli
IL CONSORZIO DEL VINO BRUNELLO DI MONTALCINO RICORDA EZIO RIVELLA
“Ezio Rivella è stata una delle figure che più ha contribuito al successo del Brunello di Montalcino in Italia e nel mondo. Fondatore con la famiglia italoamericana Mariani di Castello Banfi e tra i primi a ricoprire nel settore la figura di enologo-manager, Rivella ha lavorato con dedizione alla crescita qualitativa e identitaria del brand Brunello rivestendo anche la carica di presidente del Consorzio dal 2010 al 2012. Lo ricordiamo con affetto e gratitudine”. Così il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, ricorda la perdita di Ezio Rivella, scomparso questa notte all’età di quasi 91 anni. “A Rivella – prosegue Bindocci – va il merito di aver portato il Brunello di Montalcino fuori dai confini nazionali aprendo le porte del mercato statunitense e rendendolo un vino conosciuto e affermato a livello mondiale, contribuendo così anche al suo successo commerciale”.
Nato a Castagnole Lanze (Asti), Ezio Rivella è stato uno dei personaggi più conosciuti e influenti nel mondo del vino. Nel 1985 è stato nominato Cavaliere al Merito del Lavoro per l’impegno messo nell’attività di Castello Banfi, azienda diventata leader mondiale del Brunello di Montalcino. Ha fondato il Centro studi enologici ed è stato il presidente dell’Associazione enotecnici italiani oltre ad aver guidato l’Associazione mondiale degli enologi. Dal ’93 al ’98 è stato anche il presidente del Comitato nazionale vini Doc presso il ministero delle Politiche agricole e forestali. Nel 1998 è stato eletto poi vicepresidente dell'Office international de la vigne et du vin di Parigi e nel 2001 presidente di Unione Italiana Vini. Dal 2010 al 2012 ha ricoperto la carica di presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino.
Sara Faroni, 328.6617921
CONSORZIO BRUNELLO: IL ROSSO DI MONTALCINO AMPLIA LA PROPRIA SUPERFICIE DI 350 ETTARI
BINDOCCI: SCELTA STRATEGICA PER COMPETITIVITÀ DENOMINAZIONE, POSITIVA ANCHE PER BRUNELLO
L’Assemblea dei soci del Consorzio del vino Brunello di Montalcino ha approvato oggi l’ampliamento della superficie rivendicabile per la D.o. Rosso di Montalcino. Il successivo Consiglio di amministrazione del Consorzio ha poi ratificato la decisione.
Per il vigneto della Doc, attualmente di 519,7 ettari, è stato definito un incremento pari a 350 ettari, con una tolleranza aggiuntiva del 4% che porta a un totale complessivo di 364 ettari. Il potenziale produttivo aggiuntivo del Rosso di Montalcino sarà quindi di poco più di 3 milioni di bottiglie (0,75 litri) da sommare all’attuale media di 3,6 milioni di pezzi l’anno riscontrati nell’ultimo quinquennio. Dato, quest’ultimo, ritenuto dal Consorzio troppo leggero a fronte di una domanda internazionale sempre più interessata ai vini della denominazione.
“Abbiamo pensato – ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci – a un modello sostenibile per la competitività di un vino in ottima salute, la cui debolezza congenita sta proprio nella scarsità di prodotto. Allo stesso tempo abbiamo ritenuto importante attuare l’ampliamento senza impiantare un centimetro di vigna in più: i 350 ettari aggiuntivi sono infatti già nelle mappe del territorio come quote di vigneti coltivati a Sangiovese ma liberi da albi contingentati. Con questa scelta, i soci e le altre imprese del territorio avranno la possibilità di ristabilire una condizione produttiva ottimale e allo stesso tempo di non “stressare” la produzione di uve dai vigneti rivendicati a Brunello, a tutela della qualità di prodotto. Ora, per la ratifica formale, la proposta dovrà passare dalla Regione Toscana, che ha attivamente collaborato alla definizione del piano”.
Il documento di proposta approvato oggi in assemblea indica il metodo digressivo alla base dell’ampliamento: per le imprese fino a 10 ettari di superficie rivendicabile iscritta l’incremento arriverà fino al 15%; a scalare le percentuali accordate per vigneti più consistenti, contemplate in altre 2 categorie (fino a 20 ettari e oltre). Il risultato sarà anche quello di favorire la crescita delle piccole aziende; sono infatti 258 le cantine comprese nel primo cluster (fino a 10 ettari), contro le 52 delle restanti categorie a maggior estensione.
Sara Faroni
NASCE ACCADEMIA BRUNELLO, PROGETTO DI ALTA FORMAZIONE PER OPERATORI INTERNAZIONALI
DAL 9 OTTOBRE PRIMO APPUNTAMENTO CON GABRIELE GORELLI, JEFF PORTER, CLAIRE HENNESSY E 10 TOP BUYER USA
Nasce l’Accademia Brunello, un percorso di alta formazione voluto e organizzato dal Consorzio del vino Brunello di Montalcino e rivolto a trade ed esperti internazionali. Il primo appuntamento è previsto il 9 ottobre, con una quattro giorni di focus assieme a 10 top buyer provenienti dagli Stati Uniti, primo mercato di sbocco per il principe dei rossi toscani. Il Master of wine Gabriele Gorelli curerà la giornata di formazione, mentre le successive visite presso alcune delle cantine più rappresentative saranno coordinate da Jeff Porter e Claire Hennessy, sommelier e wine expert tra i più influenti negli Stati Uniti.
“Siamo convinti – ha detto il presidente del Consorzio, Fabrizio Bindocci – che per conoscere i nostri vini ci sia la necessità di capire come un piccolo vigneto - anche 10 o 20 volte meno esteso di quello dei nostri competitor internazionali - sia divenuto un’icona dell’enologia mondiale. Accademia Brunello è un tributo identitario a una terra in cui tutto, dal microclima al lavoro dell’uomo, contribuisce a renderla naturalmente vocata per la viticultura; oltre a un progetto culturale che si concretizzerà anche attraverso un nuovo percorso reputazionale della denominazione, con la nomina dei futuri Brunello di Montalcino Ambassador”.
I 10 professionisti del vino statunitensi individuati sono operation manager, sommelier, proprietari e direttori beverage e di sviluppo di alcuni dei principali ristoranti di alta fascia e catene di ristorazione a stelle e strisce e provengono da sette città chiave degli Usa: New York, Chicago, Los Angeles, Washington, Charleston, San Francisco e Santa Barbara.
Sono quasi 3.200 gli ettari di vigneto iscritti a Doc e Docg e tutelati dal Consorzio; di questi, 2.100 a Brunello, estensione rimasta invariata dal 1997, per una produzione media di 9 milioni di bottiglie l’anno. A crescere è stato il valore delle vendite, i Paesi buyer e l’economia di un intero territorio, a partire dalle imprese del vino, che nell’arco di 13 anni hanno visto incrementare dal 37% al 63% il proprio patrimonio netto. Un’economia agricola che ha portato benefici anche in chiave turistica, con il boom dell’enoturismo: i 2/3 degli arrivi provengono dall’estero, a partire dagli Stati Uniti, e una crescita del 20% rispetto al pre-Covid.
Sara Faroni – 328.6617921
NELLA PELLICOLA CONVERSAZIONI CON ALTRE DONNE SI BRINDA CON L’ASTI DOCG
IL PRODUCT PLACEMENT DEL CONSORZIO PORTA SUL GRANDE SCHERMO LA DENOMINAZIONE SPUMANTISTICA PIÙ ANTICA D’ITALIA
Ciak, si brinda. È l’Asti Docg la bollicina protagonista nei calici di Conversazioni con altre donne, l’adattamento italiano dell’omonima pellicola romantica statunitense diretto da Filippo Conz al suo esordio al lungometraggio e interpretato dagli attori Valentina Lodovini e Francesco Scianna. Un’azione di product placement, quella del Consorzio Asti Docg, che porta sul grande schermo la denominazione spumantistica più antica d’Italia.
Il film, in uscita nelle sale cinematografiche il 31 agosto, verrà proiettato in anteprima venerdì 25 agosto all’Arena Ducale di Genova (Cortile Maggiore del Palazzo Ducale, ore 21.15) e martedì 29 agosto all’Arena Citylife di Milano (piazza Elsa Morante, ore 20.30) e per l’occasione il Consorzio offrirà agli spettatori un calice di benvenuto di Asti Spumante. Inoltre, nella città meneghina sarà presente anche l’Ape Glam, l’ape car dell’ente consortile, per degustare in loco i vini della Docg piemontese.
La pellicola racconta di due anime gemelle che si ritrovano dopo nove anni ad una festa di matrimonio a Tropea. Nonostante siano entrambi impegnati in una relazione si lanciano in una scappatella segreta che diventa presto un tentativo di recuperare il tempo perduto. Un film dai dialoghi serrati che con l’adattamento tricolore trova un più ampio ventaglio di emozioni - passione, ironia ed una punta di malinconia - tipico di quella commedia all’italiana apprezzata in tutto il mondo.
Sara Faroni