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Consorzio Vino
CONSORZIO ASTI DOCG: AL VIA OGGI LA VENDEMMIA PER LA DENOMINAZIONE PIÙ ESTESA DEL PIEMONTE
RACCOLTO PREVISTO ATTORNO AD UN MILIONE DI Q.LI, IN LINEA CON 2022. OTTIME LE CONDIZIONI DELLE UVE
Qualità nel complesso ottima con rese in linea con gli anni precedenti. Sono queste le previsioni per la vendemmia 2023 dell’Asti Docg, con la raccolta al via oggi dall’acquese seguita nei prossimi giorni dalle zone a maturazione precoce di media collina, per poi estendersi a quelle intermedie a fine mese e chiudersi a settembre in alta collina. Secondo le elaborazioni dell’omonimo consorzio di tutela, attualmente le uve Moscato bianco si presentano in buone condizioni fitosanitarie con una pressione contenuta degli agenti patogeni quali peronospora e oidio che non ha particolarmente influito sul livello produttivo. Sul fronte quantitativo la produzione dovrebbe attestarsi intorno al milione di quintali (circa 750mila hl), un valore simile a quello raggiunto negli anni precedenti per un corrispettivo di circa cento milioni di bottiglie.
Per il vicepresidente del Consorzio Asti Docg, Stefano Ricagno: “Il 2023 è stato un anno complesso dal punto di vista metereologico, caratterizzato da periodi di caldo estremo e prolungata siccità alternati a fenomeni avversi come le grandinate di luglio e di agosto che hanno per fortuna colpito solo marginalmente la denominazione. Una complessità a cui però imprese e produttori hanno fatto fronte con tecniche sempre più raffinate che hanno contribuito a fronteggiare nel migliore dei modi le avversità del clima. Il potenziale produttivo resta in linea con gli scorsi anni con l’allegagione proceduta regolarmente tranne in pochi casi estremi dove lo stress idrico e il calo termico legato alle piogge di maggio e giugno si è fatto sentire”.
Sara Faroni .
IN SUD AMERICA PARTE IL CHIANTI LOVERS LATAM TOUR 2023 DEL CONSORZIO VINO CHIANTI
Tappe in Venezuela e Messico. Il presidente Busi: “Lavoro per favorire lo sviluppo della denominazione”
Promuovere la cultura del Chianti in Sud America: è la missione che si propone il Chianti Lovers Latam Tour 2023, pronto a toccare Venezuela e Messico.
Un viaggio, quello del Consorzio Vino Chianti, che ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo della denominazione Chianti in territori che sanno esprimere un retroterra peculiare e dinamico dal punto di vista dell’offerta gastronomica e che, tramite un percorso formativo portato avanti dal Consorzio, possono oggi ambire a creare abbinamenti sempre più seducenti.
Per questo motivo il Consorzio ha scelto di rinnovare il suo impegno nel contesto latino americano, così da tornare a parlare con professionisti del settore e diplomandi, sempre con lo scopo di trasmettere una cultura del Chianti.
La prima tappa è fissata in Venezuela, all’Academia de Sommeliers di Caracas, dove il 13 e 14 luglio sono in programma l’ultima lezione e gli esami finali del master Chianti Academy Latam. Il vino, in questo caso, verrà abbinato a prodotti tipici come i formaggi, il cioccolato ed i celebri sigari Habanos.
Il secondo appuntamento è invece per il 20 e 21 luglio in Messico, a Los Cabos, mentre il 24 e 25 luglio il tour si sposterà a Cancun, per l’ultima sessione di Academy. Anche in questo caso si tratterà di due giorni scanditi da vini, esami e mix virtuosi con i prodotti tipici della gastronomia locale.
“Dal 2019 ad oggi – commenta Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti – ormai 800 studenti si sono diplomati alla Chianti Academy Latam. Sono suddivisi tra Venezuela, Messico, Perù, Colombia, Cuba e Panama. Si tratta di un momento di incrocio tra eccellenze che provengono da territori molto distanti, ma che messe a dialogo producono accostamenti mai banali, sovente intensi, sicuramente potenti. Un meccanismo – conclude – che una volta avviato progredisce alimentandosi gradualmente con le esperienze e i racconti delle persone che formiamo. Così la cultura del Chianti, la nostra denominazione, si propaga in un territorio enorme e affascinante grazie ad una schiera di entusiasti ambasciatori”.
Ivana Zuliani
CONSORZIO BRUNELLO: ROSSO DI MONTALCINO VENDITE 2022 A QUASI +20%
IN CRESCITA EXPORT ED EXPLOIT MERCATO NAZIONALE
BINDOCCI: A RED MONTALCINO (15 LUGLIO) IL PUNTO SU UNA DOC IN EVOLUZIONE. SI VALUTA ALLARGAMENTO VIGNETO
Rosso di Montalcino sugli scudi nel 2022, con vendite in crescita di quasi il 20% e un exploit della domanda nazionale. Incrementi sopra le medie anche per l’export verso Usa, Svezia, Svizzera, Germania e Francia. Lo rileva il Consorzio del vino Brunello di Montalcino a pochi giorni da Red Montalcino, l’evento di pubblico dedicato alla Doc nella Fortezza ilcinese in programma il prossimo 15 luglio. Secondo le elaborazioni dell’Osservatorio prezzi, la crescita tendenziale si attesta a +19% in valore, complice un ulteriore incremento del prezzo medio (+9%), salito nel 2022 ben oltre il surplus dei costi di produzione.
“Il Rosso di Montalcino ha superato l’età evolutiva e ora è a un punto di svolta – ha detto il presidente del Consorzio, Fabrizio Bindocci –. Il prodotto è ben posizionato sul segmento premium e viene da un biennio di risultati importanti: il prezzo medio aumenta (+13% sul biennio), la domanda horeca risponde molto bene sia in Italia che all’estero, la vendita diretta è in forte incremento per un vino che ha raggiunto la sua piena identità. Compito del Consorzio è ora assecondarne la crescita non perdendo di vista gli equilibri della denominazione e per questo abbiamo avviato un confronto con i soci per definire le prossime strategie di indirizzo”. Secondo Bindocci, l’affermazione del Rosso di Montalcino, sebbene il 2023 si sia avviato in modo più tiepido, impone una riflessione: “La media dell’imbottigliato negli ultimi 5 anni equivale a 4,4 milioni di bottiglie l’anno: per alcuni sono poche - visto l’incremento del mercato – per detenere stock in cantina di un prodotto il cui sfuso arriva a 4,5 euro al litro e i cui declassamenti in uscita sono ormai pari a zero”. Il vigneto, da 26 anni contingentato a 510 ettari, è gestito per il 98% da produttori/imbottigliatori, con solo il 2% dei contrassegni distribuiti a imbottigliatori puri.
Tra i principali Paesi esteri, l’Osservatorio segnala crescite superiori al 40% per la domanda statunitense (30% del mercato internazionale) e svedese (top buyer europeo); ben sopra la media anche l’export verso Svizzera e Germania, con Uk, Belgio, Danimarca in segno positivo. Exploit della Francia, che supera il 50% di incremento, mentre scendono Canada, Norvegia, Brasile e l’emergente Sud Corea, dopo il boom della domanda degli anni scorsi. Complessivamente il continente americano rappresenta il primo sbocco per il Rosso di Montalcino, con un’incidenza sull’export totale di circa il 50%, e con gli Stati Uniti di gran lunga prima domanda mondiale. In Italia, il Nord rappresenta il 48% della domanda; tra le regioni, Toscana Lombardia ed Emilia-Romagna le migliori piazze per la Doc ilcinese. Tra i canali, distributori esteri e horeca rappresentano la fetta principale, con la vendita diretta data in forte incremento.
Alla seconda edizione di “Red Montalcino” (15 luglio) un focus sul prodotto con il walk around tasting tra 70 produttori (ore 18.00), ma anche food pairing con le aree a specialità gastronomiche regionali, vegan e fusion (ore 20.00). Dalle 21.00, sarà attiva l’enoteca collettiva con servizio sommelier, mentre la mixology sarà la protagonista notturna (dalle 22.00).
L’Osservatorio economico del Brunello si basa sulla raccolta dei dati di fatturato forniti dalle aziende che aderiscono all’iniziativa e che volontariamente li inviano al Consorzio attraverso un software di omogeneizzazione e anonimizzazione. Le imprese del campione incidono per il 28% sul venduto della denominazione.
Elenco aziende Red Montalcino 2023: https://www.consorziobrunellodimontalcino.it/it/1993/red-montalcino
Acquisto ticket on line Red Montalcino 2023 (acquistabili anche presso la biglietteria del Complesso di Sant’Agostino in Via Ricasoli, 31, Montalcino): https://operalaboratori.vivaticket.it/it/event/red-montalcino-2023/210336
Sara Faroni
PROSECCO DOC pronto a volare negli STATES per avviare la NATIONAL PROSECCO WEEK 2023
L’iniziativa coinvolgerà 30 Stati americani con iniziative volte a promuovere la Denominazione nel mercato USA
“Visto il grande successo delle precedenti edizioni, siamo lieti di tornare negli Stati Uniti per la sesta edizione della ‘National Prosecco Week’, una buona opportunità per presentare i nostri vini, il nostro territorio e la nostra cultura alle più influenti personalità del vino e agli amanti del Prosecco DOC negli Stati Uniti che – chiarisce Stefano Zanette, presidente del Consorzio Prosecco DOC- attualmente rappresentano il nostro mercato di maggior volume con oltre 134 milioni di bottiglie importate nel 2022 e un trend positivo anche nell’anno in corso.”
La denominazione Prosecco DOC è stata infatti particolarmente apprezzata nel mercato statunitense nel 2022, registrando un aumento delle importazioni del +6,3% rispetto all'anno precedente.
“Il nostro obiettivo –prosegue Zanette– è continuare a rafforzare il successo della Denominazione monitorando i trend di consumo, prestando grande attenzione al territorio, e coinvolgendo attivamente l'intero sistema produttivo nel mantenere l'attenzione massima alla sostenibilità”.
Dallo scorso anno primo mercato di riferimento per il Prosecco DOC, con una quota che vale il 24,3% dell’intero volume esportato, gli Stati Uniti d’America presentano ancora grandi potenzialità e per questa ragione il Consorzio Prosecco DOC ha inteso confermare per il sesto anno consecutivo la 'National Prosecco Week' evento diffuso in programma nella settimana dal 17 al 23 luglio 2023. Un’ iniziativa promozionale e formativa che comprende campagne di promo-comunicazione rivolte al trade, ai media e al consumatore finale.
Questa edizione prosegue, sul solco tracciato gli scorsi anni, avvantaggiata da una fitta rete di partner costituita da negozi al dettaglio, punti vendita on line, enoteche, bar e ristoranti coinvolti in molti eventi rivolti specificamente ai consumatori e in campagne attivate tramite i media. Si contano inoltre diverse nuove partnership strategiche siglate con testate giornalistiche nonché svariate attivazioni affidate ad alcuni influencer di spicco negli USA.
Come nell'edizione 2022, anche quest’anno nel corso della National Prosecco Week verranno intercettate diverse migliaia di consumatori grazie al coinvolgimento di oltre 1.000 tra negozi on line e punti vendita fisici dislocati in 30 diversi stati degli USA, i quali parteciperanno dinamicamente con display dedicati, attivazione di promozioni e degustazioni in presenza.
Oltre alle uscite sui media, agli inviti lanciati dagli influencer, alle azioni di marketing sui social media e a varie forme di pubblicità, per dirigere il potenziale pubblico verso i locali aderenti alla Prosecco Week, sono stati pianificati appositi spot nei maxischermi di Times Square, vetrina di eccellenza sita nel cuore pulsante di New York City.
Per massimizzare il coinvolgimento dei consumatori americani, il Consorzio ha in serbo altri originali eventi: tre date, sempre inserite nella programmazione delle National Prosecco Week, che si svolgeranno a Los Angeles, a Chicago e New York rispettivamente i prossimi 17, 19, 22 luglio. Verranno organizzate in collaborazione con la Cru Luv Selections, rinomata agenzia di marchi creativi cui fa capo Jermaine Stone, personaggio recentemente acclamato nelle pagine del New York Times come indiscussa celebrità del mondo del vino, fondatore del ‘The Original Wine & Hip Hop podcast’.
Forte del clamoroso successo registrato l'anno scorso coniugando elementi della cultura di strada con quelli della cultura enologica, anche quest’anno Jermaine Stone proporrà un'esperienza immersiva, mixando l’eccellenza delle bollicine veneto-friulane con dell’ottima musica e accompagnando il tutto con l’intrigante narrazione di curiosità relative al Prosecco DOC.
"Questi eventi rappresentano una bella opportunità per fondere il mondo del vino con la cultura urbana, riunendo un pubblico eterogeneo con il quale creare esperienze uniche e memorabili -ha osservato Jermaine Stone. "Ancora una volta, non vediamo l'ora di collaborare con il Prosecco DOC. Interpretando il vero spirito della National Prosecco Week intendiamo sottolinearne la vivacità ed esaltare le sue qualità".
Con questa iniziativa il Consorzio mira a coinvolgere i media, il trade e i consumatori in azioni formative, funzionali in particolar modo a saper riconoscere l'autentico Prosecco DOC, aumentare la consapevolezza del brand Prosecco e alimentare l’interesse del mercato americano nei confronti di questa Denominazione intesa come territorio da scoprire e come prodotto, valorizzandone gli aspetti peculiari. In primis la sua versatilità e capacità di abbinarsi -sia nella versione Prosecco DOC che Prosecco DOC Rosé - con innumerevoli piatti e cucine, anche etniche.
Tra gli eventi clou riservati ai consumatori, quest’anno spunta anche un esclusivo happy-hour organizzato dal Consorzio per il 18 luglio al TAO's Dream Downtown. L’incontro si aprirà con due seminari educativi rivolti a influencer e media condotti da Lidia Bastianich, vera autorità della cucina italiana negli USA, seguiti da un ricevimento durante il quale avrà luogo la celebrazione del Genio italiano nelle sue varie declinazioni. I partecipanti avranno la possibilità di intraprendere virtualmente un viaggio culinario in Italia, gustando Prosecco DOC in purezza o in una selezione di cocktail abbinati a piatti della cucina italiana.
Alla campagna quest'anno partecipano i seguenti produttori di Prosecco DOC: Abbazia di San Gaudenzio, Albino Armani, Bottega, Botter, Cà Furlan, Cantine Riondo, Fantinel, La Gioiosa, La Marca, Mionetto, Paladin, Pitars, Ruggeri, Torresella, V8+, Val d'Oca, Valdo, Villa Sandi, Zardetto, Zonin.
Albina Podda
DERTHONA EXPERIENCE: VIAGGIO NEL TIMORASSO....DA TORTONA A PORTOFINO
Sino a vent’anni fa, il Tortonese era considerato la Cenerentola del Piemonte vitivinicolo. Tra le cause, la mancanza di grandi e blasonate cantine, i prezzi più bassi sia delle uve che dei vini rispetto alle altre zone produttrici, la gran vendita di vini sfusi in damigiane e taniche e, la mancata citazione di questi vini sulle riviste cosiddette specializzate o un certo disinteresse da parte della stampa di settore.
Oggi fortunatamente le cose sono cambiate. Il merito di ciò va in primis al viticoltore Walter Massa che, col suo Timorasso, ha richiamato l’attenzione su di se, facendo non solo parlare e scrivere del territorio, ma stimolando altri produttori a produrre vini di pregio. Oggi la qualità dei vini dei vari produttori è certamente di buon livello. Così anche il loro numero. Dai pochi produttori del passato recente, oggi sono più di cinquanta, di cui oltre trenta associati al Consorzio di Tutela Colli Tortonesi.
Strumento creato con le finalità di fornire alle aziende vitivinicole associate, i mezzi tecnici per migliorare non solo nel vigneto ed in cantina per produrre così vini di qualità, ma anche – fattore tra i più importanti – per promuoverne l’inserimento nei vari segmenti del mercato e diffondere e valorizzare l’immagine delle cinque valli, Curone, Grue, Ossona, Borbera e Scrivia. Da alcuni lustri i vini Doc tortonesi di vari produttori, sono inseriti sulle più importanti e seguite guide nazionali di settore.
Il Tortonese è terra di confine, crocevia strategico di antichi popoli, dove la vite è coltura millenaria. Il comprensorio viticolo D.O.C. tutelato dal Consorzio Colli Tortonesi presieduto da Gian Paolo Repetto è costituito da quarantasette comuni, aventi tutti un denominatore comune: la predisposizione geologica e climatica ad ospitare una viticoltura di elevata qualità. La superficie vitata è di circa 300 ettari con un milione di bottiglie commercializzate, di cui 170 ettari di Timorasso da cui derivano quasi 500,000 mila bottiglie dell’omonimo vino.
(v. p.)
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