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Consorzio Vino

Nasce Il Chianti “Gran Selezione”

 

 

Busi: "Qualità e semplificazione le parole d'ordine della revisione"

Vino,: nasce il Chianti Gran Selezione  top, anche per il mercato americano e dei paesi orientali

Il Consorzio Chianti ha definito le modifiche al disciplinare di produzione: aumenta la gradazione, certificazione anche per i vini sfusi. Ora la parola passa alle Istituzioni 

Firenze, 11 novembre 2019 - L'assemblea dei soci del Consorzio Chianti ha approvato la proposta di modifica al disciplinare di produzione: qualità e semplificazione sono le parole d'ordine che hanno guidato gli amministratori del Consorzio nella revisione delle regole alle quali devono attenersi i produttori e gli organismi di controllo. La revisione messa a punto dal Cda, è stata approvata dai soci del Consorzio e potrà quindi iniziare l'iter di approvazione da parte di Regione Toscana, Ministero dell'Agricoltura e Commissione Europea che si stima richiederà circa due anni. Le proposta di modifica agli 8 articoli del disciplinare di produzione del vino Chianti è stata approvata con percentuali favorevoli tra l'89% e il 99%. Il totale dei voti espressi in assemblea rappresentava il 70% dell'intero corpo sociale.

Con il nuovo disciplinare nasce il Chianti Gran Selezione, il top della qualità dei vini Chianti. Colore rosso rubino intenso, tendente al granata con l'invecchiamento, odore speziato e persistente", il Chianti Gran Selezione avrà una gradazione alcolica minima più elevata (13 gradi), e un invecchiamento di almeno 30 mesi. In particolare si guarda al mercato cinese e americano. E' vietato il fiasco.

Il vino Chianti Gran Selezione potrà essere prodotto in tutto il territorio di produzione della Denominazione vino Chianti docg. "L'iter di approvazione del nuovo disciplinare durerà circa due anni - spiega il direttore del Consorzio Marco Alessandro Bani -  ma si chiederà che il provvedimento abbia efficacia retroattiva: per questo motivo, chi vorrà potrà iniziare già adesso a produrre Chianti con i criteri dettati per la Gran Selezione e immettere le prime bottiglie sul mercato nell'arco di tre anni. La Gran Selezione offrirà il massimo della qualità e sarà un prodotto di nicchia". 

Con il nuovo disciplinare nasce anche la menzione geografica aggiuntiva o più comunemente chiamata “sottozona”  Chianti Terre di Vinci, relativa ai territori dove già si produce vino Chianti docg, compresi nel Comune di Vinci e Capraia e Limite - al di fuori della sottozona già ricompresa nel Chianti Montalbano - e nei Comuni di Cerreto Guidi e Fucecchio. Inoltre - prosegue Bani - con le nuove regole, sale la gradazione alcolica minima delle uve destinate a produrre vino chianti docg, nonché del prodotto finito, destinato all’immissione al consumo, come vino Chianti docg, innalzata a 12 gradi. Il Chianti sfuso dovrà ottenere la certificazione di idoneità, prima di uscire dalle cantine: è un modo per alzare l'asticella della qualità, fare chiarezza sul mercato e  aggredire eventuali zone grigie".

 

"Il lavoro che il Consiglio ha fatto sul disciplinare è stato lungo e accurato, volto ad una revisione complessiva che ha avuto come obiettivi lo svecchiamento delle regole, la semplificazione a vantaggio di produttori e organismi di controllo, l'innalzamento della qualità - commenta il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi - Abbiamo innalzato la gradazione e introdotto una grande novità come la Gran Selezione per aumentare la competitività dei nostri prodotti su mercati strategici come quello cinese e americano. Adesso attendiamo il prima possibile l'avvio l'iter delle autorizzazioni ministeriali e comunitarie. Siamo certi che questa revisione darà una ulteriore spinta al successo commerciale dei nostri vini, anche a livello internazionale".

 

 

Lorenzo Galli Torrini

INTESA UE-CINA PER DOP/IGP

 

 

 

Intesa Ue-Cina per prodotti DOP/IGP, c'è anche il Chianti. Il Presidente Busi “Accordo cruciale per nostra espansione commerciale”

 

"Quella di oggi è una buona notizia: il fatto che il Vino Chianti sia stato inserito nella lista delle 100 Dop/Igp che saranno tutelate in Cina è un tassello importante per l'espansione commerciale del nostro prodotto su un mercato importante. L'accordo fra la Commissione europea e il Governo cinese definisce un quadro di regole certe che vanno a vantaggio dei nostri imprenditori. 

 

La Cina riconosce nel Chianti non solo un brand ma anche una grande denominazione e le riconosce la protezione che merita". Così il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi, commenta l'intesa sottoscritta oggi fra il Commissario europeo all'agricoltura Phil Hogan e dal ministro del Commercio cinese Zhong Shan

 

L'accordo prevede una reciproca tutela per 100 Dop/Igp europee e in Cina e per altrettante Igp cinesi in Europa. Il Vino Chianti è stato inserito nella lista delle 26 Dop/Igp italiane che saranno tutelate in Cina. Adesso l'accordo deve essere esaminato da Consiglio e Parlamento Europeo. La Commissione prevede che sarà operativo entro la fine del 2020.

 

Lorenzo Galli Torrini

Chianti Academy Latam

Il Consorzio Vino Chianti conquista l’America Latina, buona la prima per la Chianti Academy Latam

Cancun e Città del Messico le tappe della scuola per esperti del settore. Busi: “Un grande evento in un mercato strategico"

 

E' iniziata l'avventura della Chianti Academy Latam. Si è conclusa ieri la prima sessione della scuola realizzata dal Consorzio Vino Chianti per formare esperti e professionisti del settore. Due tappe: prima Cancun  (7-8 ottobre) e poi Città del Messico (10 e 11 ottobre). Alla fine della lezione si è anche tenuto  un cooking show proposto dal gruppo di studenti e professori dell’istituto alberghiero Datini di Prato che,  grazie a un protocollo di intesa finalizzato al miglioramento della formazione sul campo,  accompagna il Consorzio nelle più prestigiose occasioni di promozione  e valorizzazione della denominazione.

I partecipanti all'accademia hanno così avuto  l’opportunità di conoscere la storia e la cultura legata al Chianti, la catena di produzione e le politiche di tutela del prodotto. Gli studenti hanno trattato anche temi molto attuali, come gli abbinamenti con il cibo, il consumo tra i giovani, la comunicazione e il marketing del prodotto.  Le lezioni sono abbinate a degustazioni specifiche delle 30 diverse etichette del Consorzio rappresentative di tutte le tipologie esistenti.

La seconda sessione della Chianti Academy Latam è in programma per il prossimo  febbraio.

Nel corso del tour, il Consorzio ha proposto altri due eventi a Cancun e Città del Messico. La "Chianti Magnum night", una serata dedicata al mondo del Chianti d.o.c.g. e rivolta ad operatori del settore quali giornalisti, importatori, distributori, opinion leader, food&wine blogger e fashion blogger. Un incontro enogastronomico per proporre una vasta  gamma di vini Chianti. "Un grande evento per la denominazione in un paese strategicamente importante - commenta il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi - Per le nostre aziende si aprono prospettive nuove e interessanti, in un mercato in crescita, su cui stiamo investendo risorse e professionalità. L'obiettivo della Chianti Academy è consolidare la nostra presenza e diffondere la conoscenza dei nostri vini attraverso attività promozionali di lungo termine” 

 

 

Clara D’Acunto

ALBIERA ANTINORI PRESIDENTE DEL CONSORZIO BOLGHERI

Da Wine News


ALBIERA ANTINORI NUOVA PRESIDENTE DEL CONSORZIO AFFIANCATA DA PRISCILLA INCISA DELLA ROCCHETTA E CINZIA MERLI PER UN TRIO TUTTO AL FEMMINILE 

APPROVATE ANCHE LE MODIFICHE AL DISCIPLINARE 

L’assemblea dei Soci del Consorzio per la Tutela dei vini DOC Bolgheri e DOC Bolgheri Sassicaia si è riunita il 7 ottobre per deliberare su due importanti questioni: il rinnovo delle cariche sociali e la modifica del disciplinare del bianco. 

ELEZIONI 

Per quanto riguarda il Consiglio di Amministrazione sono stati eletti Consiglieri i seguenti rappresentanti: Marilisa Allegrini (Poggio al Tesoro), Albiera Antinori (Guado al Tasso) , Martina Chiappini (Chiappini), Giovanni Geddes da Filicaja (Ornellaia), Stefano Granata (I Luoghi), Priscilla Incisa della Rocchetta (Tenuta San Guido), Silvia Menicagli (Fornacelle), Cinzia Merli (Le Macchiole), Fabio Motta (Fabio Motta), Michele Satta (Michele Satta), Federico Zileri Dal Verme (Castello di Bolgheri). 

Il Consiglio neo formatosi si è subito riunito per eleggere la carica di Presidente e Vice- presidenti. All’unanimità sono state elette Albiera Antinori quale Presidente e Priscilla In- cisa della Rocchetta e Cinzia Merli quali Vicepresidenti. 

È con grande onore e particolare piacere che raccolgo la carica di Presidente di una denominazione così importante e innovativa” afferma Albiera Antinori. “Una realtà sempre più riconosciuta sia a livello nazionale che internazionale, come testimonia la presenza all’interno delle carte dei vini più prestigiose del mondo. Ci tengo a ringraziare Nicolò Incisa della Rocchetta e Federico Zileri Dal Verme, che prima di me si sono succeduti in qualità di Presidenti, per il grande lavoro svolto per la nostra denominazione portandola da 7 a 56 produttori e da 190 a 1.370 ettari vitati. Anche se, più che quella quantitativa, la crescita più importante rimane sempre quella qualitativa di tutti i produttori, soprattutto i piccoli produttori emergenti i quali hanno svolto un lavoro approfondito e di grande qualità. Il futuro dovrà essere improntato sulla continuità con particolare attenzione alla qualità diffusa della DOC Bolgheri perché sia sempre rappresentata al meglio delle sue tipicità e delle sue potenzialità qualitative che sappiamo essere altissime. La crescita co- stante delle vendite (+16% nel 2018) e dei prezzi (+11% nel 2018) ci fa inoltre ben sperare per il futuro anche sotto quel punto di vista. Ringrazio ancora una volta tutti i produttori, che sono onorata di rappresentare, e sono altresì molto contenta di continuare 

Consorzio per la Tutela dei Vini DOC Bolgheri e DOC Bolgheri Sassicaia 

Sede: Località San Guido 45 - 57022 Bolgheri LI - Telefono: +39 0565 1827234 E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – Sito: www.bolgheridoc.com Twitter: @cbolgheri – Instagram: @consorziobolgheridoc

l’impegno che da sempre io e la mia famiglia abbiamo rivolto verso questa terra che amiamo profondamente”. 

Albiera Antinori succede a Federico Zileri Dal Verme (in carica per 2 mandati dal 2013) e a Niccolò Incisa della Rocchetta (in carica per 6 mandati dal 1995 al 2013) diventando il terzo Presidente del Consorzio. Ad affiancarla, in qualità di Vicepresidenti (incarico con- fermato per loro), ci saranno Priscilla Incisa della Rocchetta e Cinzia Merli, completando una dirigenza del Consorzio tutta al femminile. Tra l’altro la componente femminile è maggioritaria anche nel Consiglio, con 6 produttrici elette su 11 Consiglieri, a riconferma che quello vitivinicolo è un settore ampiamente popolato da donne estremamente capaci e assennate. 

MODIFICHE DISCIPLINARE 

Prima di passare alle elezioni i produttori bolgheresi si sono espressi su un altro impor- tante argomento riguardante le modifiche al disciplinare del Bolgheri Bianco, una tipologia in cui si nutrono grandi speranze per il futuro e che finora non è stata utilizzata appieno per vie di una base ampelografica desueta e risalente per alcuni aspetti al primo discipli- nare del 1983. Seguendo l’esempio del Bolgheri Rosso sono state individuate tre varietà cardinali su cui impostare questa tipologia: Vermentino, Sauvignon Blanc e Viognier, che potranno essere impiegate da 0% a 100%. Sarà inoltre possibile utilizzare anche vitigni complementari entro il 40 %. 

È stata inoltre prevista per tutte le tipologie del disciplinare ed anche per il DOC Bolgheri Sassicaia la facoltà di utilizzare in etichetta il termine Toscana, naturalmente in caratteri inferiori rispetto a quelli della denominazione. Tale misura consente di contestualizzare meglio Bolgheri per i consumatori, appoggiandosi a uno dei marchi più forti che l’Italia abbia da offrire. Questa possibilità, prima impossibile, si è concretizzata grazie a quanto previsto dal nuovo testo unico della vite e del vino. 

Consorzio per la Tutela dei Vini DOC Bolgheri e DOC Bolgheri Sassicaia 

Sede: Località San Guido 45 - 57022 Bolgheri LI - Telefono: +39 0565 1827234 E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – Sito: www.bolgheridoc.com Twitter: @cbolgheri – Instagram: @consorziobolgheridoc -

Riccardo Binda

“I VALORI DEL PINOT GRIGIO DELLE VENEZIE DOC”, A VENEZIA IL PRIMO CONVEGNO INTERAMENTE DEDICATO ALLA VARIETA’

 

 

Identità, Valorizzazione e Tutela per la DOC del Pinot grigio in scena nel cuore della città lagunare a tracciare il futuro di una giovane grande Denominazione

 

A Venezia, il prossimo 14 ottobre, il Consorzio del Pinot grigio delle Venezie DOC coordina il primo convegno internazionale dedicato ai valori del Pinot grigio. Al centro del dibattito e delle degustazioni, il vino bianco italiano tranquillo più venduto al mondo proveniente da Friuli Venezia Giulia, Trentino, Veneto, si presenterà a stampa specializzata italiana ed estera e a operatori di settore.

 

Dalle ore 9 alle ore 12, la Sala Mozart dell’Hotel Amadeus ospiterà la conferenza “I valori del Pinot grigio delle Venezie DOC”, introdotta da Albino Armani, Presidente del Consorzio, e coordinata da Alessandro Torcoli, direttore di Civiltà del bere. Un importante momento di confronto sulla DOC con un parterre di autorità, sia italiane che estere, chiamate a fare il punto su presente e prospettive future di questo vino di indiscusso successo.

 

All’appuntamento, parteciperanno alcuni noti esperti provenienti dai principali mercati stranieri di riferimento, tra cui Emma Dawson MW (buyer Berkmann Wine Cellars, Londra), per il mercato inglese, sul tema “In UK è una questione di stile”, Christy Canterbury MW (giornalista di New York), per il mercato americano, “Un fenomeno Born in the USA”. Tra le autorevoli testimonianze italiane, Ettore Nicoletto (AD Gruppo Santa Margherita) “La forza del brand, la responsabilità dei pionieri”, Sandro Sartor (MD Constellation Brands Europe, Middle East, Africa and Ruffino) “Una nuova DOC e la tutela dei valori sui mercati globali”, Alberto Marchisio (DG Cantine Vitevis) “Da commodity a progetto di territorio”, Flavio Innocenzi (DC Veronafiere) “Interpretare, promuovere e difendere l’origine italiana nel mondo”.

 

Il vitigno resta al centro della giornata anche nel successivo walk-around tasting riservato ad operatori di settore e stampa presso l’Hotel Principe dalle 12.30 alle 16, durante il quale vi sarà l’opportunità di scoprire le diverse espressioni di Pinot grigio delle Venezie grazie alle oltre 80 etichette in degustazione.

 

Una denominazione unica quindi a rappresentanza di un Triveneto protagonista di questo importante evento: la sfida del Consorzio è partita nel 2016 con il riconoscimento della nuova DOC e l’obiettivo ora diventa il riposizionamento del Pinot grigio italiano sul mercato internazionale attraverso lo sviluppo di una denominazione dal profilo unitario e dalle caratteristiche ben distinte. Quasi la metà della produzione mondiale di questo vitigno proviene dall’Italia, dove l’85% si concentra proprio nell’areale del Triveneto. Non tanto un primato nazionale quanto un “fenomeno Nordest”: un’area produttiva molto vasta che unisce, climaticamente e culturalmente, la Provincia Autonoma di Trento, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. Oltre 26 mila ettari gli ettari oggi finalmente riuniti sotto il cappello “delle Venezie”.

 

“La campagna di comunicazione del Consorzio esprime l’idea dello “Stile Italiano”: una grande sfida dell’eccellenza nel trasmettere una forte identità territoriale legata alla storia di questo vitigno” – dichiara Albino Armani, Presidente del Consorzio “La quasi totalità del prodotto Doc viene venduta oltre confine. In particolare negli Stati Uniti con il 37% delle quote export, a seguire, Gran Bretagna con il 27% e Germania, il 10%”. “Il nostro lavoro vuole garantire un Pinot grigio nazionale capace di distinguersi per personalità e qualità, grazie a una riduzione delle rese per ettaro e a una meticolosa attività di controlli e analisi organolettiche. L’obiettivo è di offrire un vino che vada oltre il vitigno per mostrarsi con un’immagine diversa, in cui emergano territorio e uva di eccellenza”.

 

A Venezia – conclude Armani parleremo a un pubblico di stampa specializzata e operatori di settore con il preciso scopo di comunicare e valorizzare questa denominazione in un contesto internazionale: per farlo bisognerà quindi puntare sui nostri valori più alti come denominazione e come persone”.

 

Lucia Boarini

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