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Fiere agricole

Rural Festival 2018

 

 

 

Il weekend dedicato alla riscoperta e alla valorizzazione di varietà vegetali e antiche razze animali di Emilia Romagna, Toscana e Liguria ha fatto registrare un’affluenza straordinaria all’Agricola Rosa dell’Angelo di Rivalta. Una riconferma per la rassegna che punta sulla biodiversità per guardare al futuro 

 

E’ sceso il sipario anche sulla quinta edizione del Rural Festival che si è svolto nel weekend dell’8 e 9 settembre all’Agricola Rosa dell’Angelo di Rivalta di Lesignano de’ Bagni (Parma). Teatro della manifestazione il meraviglioso parco Rural di biodiversità agricola sulla prima collina parmense fatta di verde, boschi di querce, calanchi e vulcanelli di fango recentemente eletto a riserva Mab Unesco. Due giorni dedicati alla riscoperta e alla valorizzazione di rare varietà vegetali e antiche razze animali di Emilia Romagna, Toscana e quest’anno anche della Liguria: un mondo agricolo non troppo lontano fatto di tradizioni e sapori da tutelare sotto il comune denominatore del motto: tornare indietro per andare avanti e guardare al futuro. Tantissimi i visitatori che hanno partecipato, desiderosi di riscoprirlo. 

 

Si parla di almeno 40mila persone distribuite nelle due giornate: soprattutto tante famiglie con bambini e giovani che hanno raggiunto Rivalta da tutta Italia. Un trionfo della biodiversità animale e vegetale, insieme alle tradizioni agricole, con un’attenta valorizzazione del territorio attraverso gli stand gastronomici di una cinquantina di agricoltori e allevatori che con grande fatica e altrettanta passione, ogni giorno lavorano scommettendo su un’attività di nicchia ma importantissima. 

Tra le specialità proposte: prosciutto di maiale Nero di Rivalta, arrosticini di pecora Cornigliese, carne fresca di Cinta Senese, arrosto di tacchino nero, pane di grano del Miracolo e Marocca di Casola, polenta Formenton Otto File Garfagnana, testaroli della Lunigiana di farro, polpa di pomodoro Riccio di Parma, pasta fresca all'uovo di gallina Romagnola, Tortél Dóls con mostarda di frutti antichi, torta di patata Quarantina, erbe selvatiche, ortaggi liguri, cipolla Borettana, fagioli Zolfino al coccio, olio di Olivastra Seggianese, latte fresco di asina da cui si ricava un delizioso sorbetto che come sempre va ruba, formaggi unici di razze bovine e ovine, Marroni di Campora, marmellata di prugna Zucchella e di uva Termarina, caffè di orzo Leonessa, miele biologico reggiano, Sidro di mele di montagna, uve e vini da rari e antichi vitigni. 

Il parco Rural, una vera e propria patria della biodiversità parmense, quest’anno si è arricchito di spazi ancora più ampi dove passeggiare e rilassarsi. 

 

Diverse le aree dedicate, con attività per tutti: delle tantissime varietà di uva e pomodori antichi presenti nel parco con l’agronomo ed esperto Mauro Carboni, fino alla presentazione degli animali della fattoria con il veterinario ed esperto di biodiversità animale Alessio Zanon. E ancora approfondimenti sui frutti antichi con Enzo Melegari, ex docente dell’istituto agrario Bocchialini, che in oltre trent’anni di studi ha recuperato centinaia di varietà di frutta antica in via d’estinzione e grazie al quale il “movimento” Rural ha preso vita. Inoltre spettacoli con i cavalli Bardigiani, incursioni nel mondo affascinante della canapa Sativa nel canapaio per scoprirne curiosità, vedere manufatti e capirne il processo produttivo insieme a Franca Rossi e Francesco Benassi o in quello dei bachi da seta con Liviana Orlandini. Tra le novità, il Teatro Rural dove si sono tenuti incontri, racconti ed esperienze e si è ascoltata anche buona musica Swing dal vivo seduti sul fieno in totale relax. Grande interesse anche per modelli di trattori d’epoca Landini e Lamborghini prodotti tra gli anni Trenta e Cinquanta messi in moto da esperti motoristi e verso la barca per la pesca con le lampare con la quale ancora oggi nel Golfo del Tigullio uno dei produttori liguri presenti pesca acciughe da quando aveva 13 anni.

 

 

Entusiasmo anche per i mini tour con i fuoristrada per conoscere l’allevamento dei maiali Neri e la stalla “della salvezza”, aperta per ospitare antiche e pregiate razze bovine. Un assaggio delle “esperienze dal vivo” che è possibile prenotare durante l’anno: escursioni all’interno del parco di biodiversità Rural con la guida di esperti, per conoscere da vicino il lavoro di allevatori e coltivatori custodi Rural, l’anima reale del meraviglioso mondo Rural.

Per i più piccoli partecipatissimi i laboratori tenuti dal coinvolgente “chef Gino”, di origini parmigiane ma ormai famosissimo in America dove vive, che attraverso le “mani in pasta” ha fatto conoscere loro la biodiversità e la buona cucina.

 

“Possiamo dire che è stato il Rural delle famiglie – precisa Mauro Ziveri dell’azienda Rosa dell’Angelo e ideatore della manifestazione -, due giornate in cui si è respirata serenità”. 

Un rinnovato interesse e successo per un appuntamento ormai immancabile a settembre. Crescente è la curiosità verso la biodiversità agricola: un bel segnale questo che dà speranza. Un festival di persone e di sentimenti che vuole salvaguardare la biodiversità agricola. Una bella organizzazione composta da un centinaio di persone e volontari che hanno lavorato instancabilmente per garantire la buona riuscita della manifestazione.

E’ possibile continuare ad apprezzare i prodotti agricoli di biodiversità della tradizione tosco emiliana e ligure durante tutto l’anno al Rural Market di borgo Giacomo Tommasini che promuove le produzioni di questi piccoli produttori, offrendo il massimo della genuinità. 

 

Per informazioni:

Parco Rural di biodiversità agricola - Parco Barboj, Rivalta di Lesignano De' Bagni (Parma) Via Torchio, 20
Web: www.rural.it

Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Barbara Valla

 

 

MERCATO CONTADINO: APERTI PER FERIE 2018 - DOVE E QUANDO

 

 

Udite, udite! Proprio nel periodo in cui la Madre TERRA è più generosa, il mercato contadino non va in ferie, ma continua ad ospitare i piccoli produttori del territorio per offrire un servizio a tutti i consumatori che sostengono la filiera corta e il buon cibo di qualità!

Se il caldo di Roma vi attanaglia e il mare affollato con le lunghe file in auto non fanno per voi, i castelli romani sono la vostra meta ideale! Rifugiatevi nel fresco del nostro parco secolare di Ariccia, tra giochi e spazio pic-nic gratuito fra le querce secolari dello Sporting Club Montegentile (Via delle Cerquette, 65) che ospita il Mercato Contadino Roma e Castelli Romani tutte le settimane (mercoledì, sabato e domenica dalle 8 alle 13,30) accanto alla Via Sacra, proprio dove un tempo si svolgeva il mercato degli antichi romani... Ecco un fitto calendario per arricchire la spesa in relax presso i tanti produttori del nostro territorio che si danno appuntamento nei Mercati Contadini di Roma e Castelli Romani, dal martedì alla domenica….

 

Tutte le domeniche di luglio e agosto alle 10,30 Lezione gratuita di YOGA per tutti gli interessati (dedicate anche ai bambini), accanto alla VIA SACRA, sul prato all'ombra delle querce secolari con la maestra Barbara Paladini. “Impariamo ad ascoltare noi stessi con la chiara disciplina dell'Hatha Yoga, pura tecnica di consapevolezza del presente”. Per partecipare alla lezione gratuita portare un tappetino e vestire abiti comodi.

Non solo cibo!

 

Sabato 28 luglio è stato offerto un trattamento gratuito di shiatzu con i diplomandi dell'Istituto Europeo di Shiatsu di Roma al Mercato Contadino di Ariccia.

Vi ricordiamo che tanti produttori del territorio si danno appuntamento al Mercato Contadino Roma e Castelli Romani ad Ariccia, Albano Laziale, Frascati, Grottaferrata, Pavona, Rocca di Papa e Roma Capannelle, Roma Eur e Roma Infernetto per diffondere la filiera corta ed il mangiare locale: è possibile acquistare prodotti freschissimi di qualità - certificati biologici e non, alcuni igp, dop, doc - ortofrutta appena raccolta, olio e vino, latte e formaggi freschi, stagionati di pecora, mucca, bufala e capra, pane lavorato con la pasta madre, confetture e marmellate, miele, dolci da forno, farine e legumi, fiori e piante, cioccolata dei frati trappisti, birre artigianali presentate direttamente dai mastri birrai che raccontano i loro segreti…

Ecco il CALENDARIO ESTIVO dei Mercati Contadini che si svolgono dalle ore 8 alle 13,30 - dove e quando:

Ariccia (mercoledì, sabato e domenica al parco dello Sporting Club Montegentile via delle Cerquette 65) Sempre aperto! (ad eccezione di mercoledì 15 agosto, Ferragosto)

 

Albano laziale sabato (piazza Guerrucci) Sempre aperto!

domenica (Piazza Pia) - chiusura da domenica 5 agosto a domenica 26 agosto, riapertura domenica 2 settembre.

 

Frascati martedì e venerdì (via Grotte Portella, 12 area Tor Vergata, BAR DOLCE AMARO chiusura martedì 7 agosto, aperto venerdì 10 agosto, chiusura dal 14 al 22 agosto, riapertura venerdì 24 agosto).

 

Grottaferrata domenica (piazza De Gasperi) Sempre aperto!

 

Pavona sabato (piazza Berlinguer) Sempre aperto!

 

Rocca di Papa giovedì (piazza De Gasperi) Sempre aperto! Ad eccezione di giovedì 16 agosto

 

Roma Mercato Contadino Capannelle tutti i sabati e tutte le domeniche, Sempre aperto (piazzale dell' Ippodromo delle Capannelle , via Appia Nuova, 1245)

 

Roma Eur Torrino Stardust Village giovedì e domenica (via di Decima, 72) chiusura da giovedì 2 agosto a giovedì 23 agosto, riapertura domenica 26 agosto

 

Roma Infernetto #parchidellacolombo mercoledì e sabato (via Cristoforo Colombo, 1897) chiusura da sabato 11 agosto a mercoledì 22 agosto, riapertura sabato 25 agosto

 

Tutti invitati a portare sempre con sé la sporta per ridurre i rifiuti!

Visita il nostro sito: www.mercatocontadino.org INFO 3898830642 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Seguici su Facebook: https://www.facebook.com/pages/Mercato-Contadino-Castelli-Romani/147872315307230

 

 

 

VERICI FESTEGGIA LA 62a FESTA DEL VINO

 

 

Di Virgilio Pronzati

 

Foto di Pietro Bellantone

 

A Verici, ridente frazione del Comune di Casarza Ligure, il vino è da sempre un’espressione saliente del territorio. Già da fine 800 e dal secolo successivo, il vino di Verici otteneva riconoscimenti in importanti rassegne e mostre nazionali. Da oltre mezzo secolo gli è stata dedicata una festa, ideata e realizzata nel lontano 1957 dall’allora assessore Giovanni Peri. Proprio per la vocazione vitivinicola di Verici, la Regione Liguria vi fece impiantare oltre cinquant’anni fa, un vigneto sperimentale tuttora produttivo. Un’iniziativa promossa dal Comune di Casarza Ligure col patrocinio di altri Enti regionali, che superando l’usura dei tempi e delle mode, è giunta quest’anno alla sessantaduesima edizione.

 

 

Renato Giambruno presenta il convegno.  Al centro Giovanni Toti, vicini l’assessore Giampedrone e il consigliere Muzio

 

 

Nella zona di produzione dei vini Doc Golfo del Tigullio-Portofino comprendente 36 comuni del Tigullio, quello di Casarza Ligure con le frazioni Verici e Cardini, rientra sicuramente tra i migliori. Quest’ultima edizione della Festa del Vino di Verici, ha assunto una veste diversa ma professionale, mettendo in mostra, degustazione e vendita i vini di otto aziende di cui sei del Golfo del Tigullio e due della Valpolcevera, nell’occasione abbinati ai piatti tipici locali. 

 

Giovanni Toti con alcuni produttori di vino presenti a Verici

 

 

Un ventaglio di etichette e tipologie che i numerosi visitatori hanno assai gradito.  Assieme al Bianchetta Genovese, Vermentino, Simixà, Ciliegiolo, Moscato, Passito, Spumante e, Valpolcevera Coronata, Bianchetta Genovese, Vermentino, Spumante, Bianco e Rosso.  Interessante il convegno sul tema “La Bianchetta e la viticoltura in Liguria”, voluto e guidato dal Consigliere regionale è già sindaco di Casarza Ligure Claudio Muzio. Il motivo era di migliorare geneticamente le viti di futuri impianti e sbrogliare intricata matassa che avvolge la vitivinicoltura regionale. Un chiaro e preoccupante quadro della situazione l’ha espresso l’agronomo Giuseppe Errera: il disappunto e la difficoltà di operare dei viticoltori, è causato dalla burocrazia che stravolge e rallenta qualsiasi attività. Non solo, anche la quota spettante dell’aumento della superficie vitata regionale è insufficiente.  Un nodo da sciogliere, di competenza dell’Assessorato all’Agricoltura.  

 

Giovanni Toti con i futuri chef della Scuola Alberghiera di Lavagna

 

 

Sulle eventuali modifiche delle Denominazioni di origine controllata, ne ha parlato compiutamente l’autorevole enologo Giorgio Baccigalupi, Mentre sul piano amministrativo e commerciale del settore vitivinicolo è intervenuto l’Assessore regionale Giacomo Raul Giampedrone.  A confermare l’importanza di questa ampia zona del Genovesato, la gradita presenza del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. Oltre all’apprezzamento per l’ottima organizzazione dell’evento, Toti si è complimentato con gli allievi e insegnanti della Scuola Alberghiera di Lavagna e dell’IPSC G. Caboto di Chiavari.  Se la sessantaduesima Festa del Vino di Verici è stata realizzata, il merito è di Renato Giambruno, da anni presidente  del Circolo Culturale “U Seuio” di Verici. Una tregiorni colma di eventi, all’insegna dell’enogastronomia, musica, allegria e divertimento, patrocinata dalla Regione Liguria, Città metropolitana di Genova, Comune di Casarza Ligure, Camera di Commercio  di Genova e dell’AIS Liguria. Le aziende agricole presenti:

Bisson, Cantine Levante, Casa del Diavolo, La Ricolla, Pino Gino, U Cantin, U Seuio, Bruzzone, La Cognata. 

  

 

 

SAGRA DELLA NOCCIOLA

VINO. CON ENOVITIS EXTRÊME LA VITICOLTURA EROICA DIVENTA PROTAGONISTA SUCCESSO DELLA PRIMA EDIZIONE IN VALLE D’AOSTA

 

 

 

Presenti oltre 45 espositori con più di 100 macchine in prova e circa 500 visitatori durante la giornata

 

Luigi Bersano (Consigliere UIV): “Promuovere questa pratica e mandare un messaggio culturale alla politica per la tutela e la valorizzazione dei vigneti eroici”

 

“La viticoltura eroica italiana ed europea ha da oggi, finalmente, una manifestazione “dedicata” tesa a valorizzare tante realtà produttive diverse di grande importanza sociale e culturale, oltre che economica. Con Enovitis Extrême siamo riusciti come Unione Italiana Vini, grazie alla collaborazione con CERVIM, VIVAL e la Regione Autonoma Valle d’Aosta, a completare il quadro delle manifestazioni dedicate alle tecnologie per la viticoltura, insieme a Enovitis in campo e a Enovitis Business di Milano, realizzata in concomitanza con SIMEI. Oltre che un luogo di promozione, questo appuntamento vuole facilitare l’incontro tra produttori e l’offerta dell’industria, ma è anche un’occasione per lanciare un messaggio culturale alla politica, alle istituzioni e ai mercati sulla necessità di salvaguardare, tutelare e valorizzare questa nicchia della viticoltura”.

Così Luigi Bersano, consigliere di Unione Italiana Vini, interviene durante la prima edizione di Enovitis Extrême, la nuova fiera dinamica e itinerante dedicata al mondo della viticoltura eroica organizzata da UIV in collaborazione con CERVIM (Centro Ricerca per la Viticoltura di Montagna), con il supporto di VIVAL (Associazione Viticoltori Valle D’Aosta) e il patrocinio della Regione Autonoma Valle d’Aosta. La manifestazione si è svolta ieri, giovedì 19 luglio, a Quart (AO) nei suggestivi vigneti della Società agricola Grosjean Vins, una realtà che conduce direttamente circa 15 ettari di vigna e produce poco meno di 150.000 bottiglie ogni anno. Oltre 500 i visitatori che hanno contribuito a fare dell’evento un momento qualificato di confronto e aggiornamento professionale, che ha consentito a più di 45 espositori con più di 100 macchine in dimostrazione di presentare le innovazioni possibili per l’affascinante sistema della viticoltura eroica. Numerosi i visitatori giunti – oltre che dalla Valle d’Aosta e dal Piemonte – da Lombardia, Veneto, Toscana, Liguria, Puglia e Lazio e, a testimonianza del valore della pratica ‘eroica’ in Europa, da Francia, Svizzera, Spagna e Belgio.

“È un grande piacere spiega Elso Gerandin, Assessore all’Agricoltura e Ambiente Regione Valle d’Aosta collaborare con Unione Italiani Vini a un’iniziativa come Enovitis Extrême con l’obiettivo di promuovere la pratica della viticoltura di montagna che ha un alto valore culturale, sociale ed economico per le comunità della Valle d’Aosta. Trovare soluzioni innovative e tecnologiche contribuisce a facilitare il lavoro dei viticoltori eroici e ad abbattere parte degli elevati costi che questi sono costretti a sostenere per le particolari condizioni in cui operano. Questa manifestazione, che ha visto la partecipazione e il supporto anche di CERVIM e VIVAL, va inoltre nella direzione da tutti auspicata: fare sistema ed elevare l’attenzione verso questo particolare settore dell’enologia che riesce a coniugare l’alta qualità della produzione, la valorizzazione dell’ambiente e la tutela delle comunità”.

L’evento è stato arricchito da momenti di approfondimento e dibattito durante la tavola rotonda “Vigneti Eroici tra tutela, valorizzazione e mercati”, organizzata da “Il Corriere Vinicolo” e CERVIM, moderata dal direttore de “Il Corriere Vinicolo” Giulio Somma e con gli interventi di Valeria Revel Chion (tecnico Assessorato Agricoltura e Ambiente Regione Autonoma Valle d’Aosta), Moreno Soster (dirigente settore Vitivinicolo Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca Regione Piemonte), Michele Alessi (direttore Ufficio Vitivinicolo del Ministero delle Politiche Agricole), Olivier Viret (direttore Ufficio Viticoltura Canton Vaud, Svizzera), Roberto Gaudio (presidente CERVIM) e Stefano Celi (presidente VIVAL). Un momento formativo che ha toccato i temi e le problematiche principali relativi alla viticoltura eroica, in particolare analizzando il caso della produzione vinicola valdostana, caratterizzata da quantità ristrette ma di elevata qualità.

“Come è noto spiega Michele Alessi, Direttore Ufficio Vitivinicolo del Ministero Politiche Agricole il Testo Unico della vite e del vino affida al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali il compito di emanare un provvedimento specifico per la protezione dei vigneti aventi particolare pregio paesaggistico, storico ed ambientale denominati ‘eroici o storici’. Tale provvedimento, ha lo scopo di definire i criteri per individuare i territori nei quali sono ubicati questi vigneti, nonché stabilire quelli relativi alle tipologie di intervento che potranno essere finanziate con le risorse del Programma Nazionale di Sostegno non solo nell'ambito della ristrutturazione e riconversione, ma anche per la promozione nei Paesi terzi e gli investimenti, nel rispetto degli obiettivi di salvaguardia del territorio e di sostegno allo sviluppo socio-economico delle aree interessate. Al momento lo schema di decreto è stato oggetto di un primo confronto in sede tecnica e sta seguendo il percorso previsto per il raggiungimento dell’intesa nell’ambito della Conferenza permanente fra lo Stato, le Regioni e le Province autonome”.

“Con Enovitis Extrême commenta Roberto Gaudio, Presidente CERVIMprosegue nella direzione da noi auspicata la collaborazione fra CERVIM e Unione Italiana Vini. È sempre più necessario, infatti, fare sistema tra i protagonisti della filiera ed elevare l’attenzione verso questo tipo di viticoltura, insieme al mondo della ricerca, dell’innovazione e delle aziende di meccanica applicata. Innovazione e tecnologia sono fondamentali per rendere più facile il lavoro dei viticoltori eroici e diminuire, almeno in parte, i costi di produzione. Costi che sono maggiori rispetto alla viticoltura convenzionale e che rappresentano uno dei problemi prioritari nelle aree di montagna così come nelle piccole isole”.

“Siamo molto contenti di aver contribuito ad organizzare un evento importante come Enovitis Extrême aggiunge Stefano Celi, Presidente di VIVAL espressamente dedicato a zone dove la meccanizzazione è poca e difficile. Siamo, inoltre, onorati che la prima edizione sia stata ospitata proprio nella nostra regione, simbolo della viticoltura eroica caratterizzata, oltre che dalle forti pendenze, da opere a sostegno dei terreni che creano paesaggi unici e preservano il territorio dal dissesto idrogeologico. È quindi importante aiutare i viticoltori a coltivare queste zone per mantenerle così come nei secoli sono state create, anche a tutela dell'ambiente circostante".

Per tutta la giornata nei vigneti si sono svolte le prove delle macchine e delle attrezzature da parte degli espositori, e sono state presentate tutte le novità e le tecnologie più avanzate per la viticoltura di montagna, aspetti questi che contraddistinguono tutti gli eventi di Enovitis che si svolgono “in campo”.

 

 

 

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