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BIRRIFICIO DELLA GRANDA RILASCIA QUATTRO NUOVE BIRRE E LANCIA LE BOX DEGUSTAZIONE
Dal 20 agosto sarà possibile acquistare l’intera collezione di lattine Granda: vendute singolarmente e in box da 12 o 24 birre, tutte da gustare e collezionare.
Dopo il successo della manifestazione online, Cyberbeer 2020, il Birrificio della Granda non si è fermato ed ha continuato a produrre le nuove birre in lattina: 6 per ciascuna linea, The Girls e H4TG.
Dal 20 agosto saranno disponibili sul sito (https://www.birrificiodellagranda.it) tutte le nuove birre di Granda, acquistabili singolarmente o in diverse box degustazione: una box da 12 lattine dedicata esclusivamente alla linea The Girls, per chi approccia la birra artigianale per la prima volta; una box da 12 lattine che include tutte le H4TG (hop for the geeks) per gli appassionati già avvezzi a gusti complessi e raffinati; per i più curiosi invece saranno disponibili box da 12 o 24 lattine con entrambe le linee.
C’è l’imbarazzo della scelta e la possibilità di assaggiare tanti stili, aromi e profumi per conoscere tutto il mondo di Granda!
Francesca Zanardi
Ceci porta rose e fiori nel bicchiere per l’estate 2020
Due bottiglie che catturano subito lo sguardo per i toni sgargianti. Una birra e uno spumante che sprigionano allegria e leggerezza
L’estate 2020 di Cantine Ceci profuma e si ti tinge dei colori dei fiori. Una nuova rinascita pronta a regalare sorprese con due prodotti dal packaging accattivante e dal gusto fresco e allegro.
Sono “Birra Di Parma Flower Edition” e “Bruno e le rose” le nuove creazioni firmate dalla cantina emiliana che accompagneranno la voglia di spensieratezza e di ripartenza degli italiani nei prossimi mesi.
“Birra di Parma Flower edition” come racconta il nome stesso, è un’edizione limitata dedicata alla natura e ai suoi colori. Fedele al suo stile raffinato e deciso questa bionda fresca e profumata, racchiude tutta la ricchezza di aromi e sensazioni che solo il nostro paese sa dare. Blanche Ale ad alta fermentazione non filtrata e non pastorizzata, all’aspetto si presenta dorata con schiuma bianca compatta e perlage fine; all’olfatto spicca la scorza d’arancia in primo piano, a cui seguono crosta di pane e cera d’api sul finale; al palato è fresca e dissetante con un iniziale sentore di scorza d’arancia seguìto da miele e malto a cui si aggiungono note di coriandolo per arrivare al finale piacevolmente fresco di zenzero e luppolo.
La bottiglia cattura subito lo sguardo per la raffinatezza del design pulito ed essenziale a cui fa da contrasto il tripudio di colori del brand stampato sul nero del vetro. Nel bicchiere è un sorso di freschezza e colore.
L’altra novità firmata Cantine Ceci è il rosé “Bruno e le rose”. Dopo il successo del lambrusco dedicato ad uno dei figli del fondatore, prosegue il viaggio di Bruno a bordo della sua moto in un mondo di profumi avvolgenti. Nasce così uno spumante brut ispirato al fiore per eccellenza, la rosa, fresco come i suoi petali e ricco come il mondo che sa evocare, fatto di passione ed emozioni. Spumante brut Lambrusco Emilia IGT rosato alla vista è rosa tenue tendente all’oro rosa, cristallino con perlage persistente; al naso si percepiscono note di frutti rossi non troppo maturi come la ciliegia, ma anche di sottobosco; emergono spiccati sentori di rosa; al gusto vengono confermate le note del naso, persistente, fresco e cremoso. Perfetto come aperitivo, si accompagna egregiamente a crudité, sushi e zuppe di pesce; da provare con la pizza.
Un vino passionale per le calde serate estive, idea regalo sicuramente molto gradita alle signore.
Due progetti pensati per trasmettere positività e allegria in un momento in cui si ha voglia di rimettersi in gioco e pensare al domani.
Nicoletta Calonaci
EFFETTO COVID SULLA BIRRA ARTIGIANALE: IL 15% CHIUDERA' I BATTENTI
Birra artigianale e Covid-19: un'inchiesta de ilGolosario sui birrifici artigianali italiani
Birrifici artigianali a rischio chiusura, il 15% dei pub non accenderà più la sua insegna
L'emergenza Covid-19 ha picchiato duro sul comparto della birra artigianale italiana, colpendo tutte le maglie del settore, dai birrifici che hanno interrotto o ridotto la produzione, e perso il principale canale di smercio (i pub), ai distributori che sostanzialmente hanno azzerato il loro lavoro, ai publican, costretti dapprima alla chiusura forzata, e poi a dover interpretare e a adeguarsi a nuove norme di fruizione dei locali. L'intero settore reclama l’abbandono dello Stato, a differenza di altri paesi che hanno sostenuto a fondo perduto queste microimprese. Un panorama fosco, ma fortunatamente non del tutto immobile. Perché si potrebbero aprire nuovi spazi per la birra artigianale e il delivery in molti casi ha funzionato.
È quello che emerge dall'inchiesta de ilGolosario, firmata da Alessandro Ricci, che ha interpellato 8 protagonisti della scena artigianale italiana. Quello che emerge, lato birrifici, è una forte contrazione del fatturato, mitigata in piccola parte dall'ecomerce e dal delivery. A funzionare, soprattutto, è stata la fidelizzazione con il cliente e il radicamento locale.
Ma non mancano occasioni di crescita, come sostiene Andrea Maiocchi, titolare di Brewfist, birrificio di Codogno. “Dobbiamo adattarci alla nuova situazione con flessibilità prima degli industriali e delle crafty beer. Io ritengo che quest'ultime faticheranno a trovare spazio in un mercato così contratto, e se noi saremo bravi come movimento, potremo conquistare quote di mercato occupate dalla birra industriale”.
Teo Musso invece, artefice di Birra Baladin e presidente del Consorzio Birra Italiana, guarda a una maggiore identità della birra artigianale italiana che “deve essere immediatamente riconoscibile per il consumatore e che deve radicarsi come prodotto agroalimentare da filiera italiana”. Così facendo, si potrebbero aprire nuovi spazi nella GDO (dove la birra artigianale occupa quote minime, circa il 3%). A patto di creare corner facilmente riconoscibili per l’acquirente.
Publican: il distanziamento sociale ci uccide
L'inchiesta de ilGolosario si concentra poi sui publican, ossia i titolari di pub. Lo scenario è fosco, come spiega Antonio “Nino” Maiorano, titolare del locale milanese Lambiczoon: “Chi è bravo fa il 50% del vecchio fatturato, altrimenti ci si ferma al 22-25%. Significa che ogni giorno accumuliamo un debito che varia dai 200 ai 600 euro: un microdebito quotidiano che si aggiunge al macrodebito generato nei mesi di lockdown. Moltissimi non apriranno più o saranno costretti a chiudere, verosimilmente un 15%”.
A far male sono soprattutto l'assenza di aiuti concreti dalle istituzioni. “In molti paesi europei i nostri colleghi hanno ricevuto ingenti contributi a fondo perduto. Noi invece ci ritroviamo con le casse integrazioni di marzo e aprile ancora da saldare e le banche che prestano i soldi soltanto a chi non ha debiti”. E la colpevolizzazione della movida. “Fa male passare per gli untori, quando evidentemente l'emergenza è nata in tutt'altri luoghi. Un messaggio doppiamente negativo perché noi abbiamo impostato tutto il nostro lavoro sull'avvicinamento sociale. L'accoglienza è il nostro business: i buoni prodotti si possono trovare ovunque, è l'accoglienza che fa la differenza”.
Tutti si augurano che presto la situazione si ricomponga a livello nazionale, senza che comuni e regioni assumano provvedimenti autonomi: una miriade di leggi che finiscono con il frantumare la cornice stessa nella quale la ripresa può essere organica.
Federica Borasio
FORST Festbier - FUSTINO DA 5 LITRI IN EDIZIONE LIMITATA
Birra FORST lancia un’esclusiva edizione limitata della sua amata birra FORST Festbier che è ora anche disponibile in un pratico fustino da 5L per una spillatura comoda e fresca, anche in occasione di momenti conviviali a casa
La FORST Festbier, ad oggi spillata direttamente dal fusto KEG in occasione di eventi, celebrazioni e festival, sarà disponibile per un breve periodo anche in un pratico fustino da 5 litri, con un cartone dedicato.
Il packaging del fustino da 5 litri si presenterà nel consueto stile e colore verde FORST. Nel logo di Birra FORST si riflettono immagini dei tradizionali eventi sostenuti da FORST nel passato e nel presente. Nata tra le montagne dell’Alto Adige e con profonde radici nel territorio, la tradizionale “Bierliesl” è sinonimo di piacere e di festa.
La FORST Festbier è appositamente prodotta per feste e occasioni speciali e seduce con il suo gusto fine di malto. Questa birra corposa e dal gusto fresco è, con la sua perfetta armonia tra luppolo e malto, l’accompagnamento ideale per specialità festive, abbinandosi perfettamente anche a pietanze alla griglia.
L’edizione limitata nel simpatico fustino da 5 litri, con rubinetto di spillatura integrato, sarà disponibile presso i rivenditori selezionati e in ristoranti e bar, a partire da fine giugno.
Ieri come oggi, si brinda sempre insieme al domani.Dal 1857, Birra FORST è un’azienda nella quale tradizione e modernità sono in perfetta sintonia. Da cinque generazioni è gestita dalla stessa famiglia proprietaria che, nel corso degli anni, ha sempre difeso i principi di qualità nel rispetto della natura, investendo continuamente in nuove tecnologie, per garantire un’alta qualità delle proprie specialità birrarie.
Oggi Birra FORST è un’azienda d’importanza e mercato nazionale, con una produzione annua di circa 800.000 hl ed è anche l’ultimo grande brand, a gestione famigliare, rimasto indipendente in Italia, tenendo alti i principi della qualità, delle tradizioni regionali e della tutela dell’ambiente.
Tiziano Pandolfi