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Concorsi vini

TUTTO PRONTO PER FESTEGGIARE IL MÜLLER THURGAU

 

Conto alla rovescia per la kermesse dedicata al celebre vitigno a bacca bianca: quattro giorni di iniziative e appuntamenti durante i quali addetti ai lavori e appassionati potranno apprezzare le molte sfumature e la grande versatilità di una perla della viticoltura trentina. In programma, anche la proclamazione dei vincitori del 19° Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau e un inedito show cooking affidato a Mime Kataniwa, concorrente di MasterChef Italia 11, per mostrare la grande versatilità di questo vino.

 

Cresce l’attesa per la 35^ edizione della rassegna Müller Thurgau: Vino di Montagna. Il Comitato Mostra Valle di Cembra ha ufficializzato le date dell’evento – organizzato grazie al supporto di Trentino Marketing e al coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino, nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefestival – che si svolgerà dal 30 giugno al 3 luglio prossimi, tra il comune di Cembra Lisignago e il territorio circostante.

 

L’ormai storico appuntamento ha l’obiettivo di promuovere la qualità e la grande versatilità di un vitigno internazionale, creato a fine 800 dal Prof. Hermann Müller attraverso l’incrocio tra Riesling Renano e Madeleine Royal, che ha trovato proprio nel territorio della Valle di Cembra un luogo ideale per esprimere al meglio le sue caratteristiche. Uno splendido e selvaggio angolo di Trentino, a pochi km dal capoluogo, che ha tutte le carte in regola per soddisfare le esigenze di un turismo “slow”, in linea con più recenti tendenze attuali. Basti pensare ai suoi 700 ettari di vigneti terrazzati grazie a oltre 700 km di muretti a secco: un miracolo di architettura rurale entrato nel patrimonio dell’Unesco.

 

Accanto alle degustazioni e agli incontri di taglio più tecnico dentro e fuori le sale di Palazzo Maffei, il programma include anche quest’anno numerose iniziative aperte al grande pubblico: trekking e biciclettate tra i vigneti, musica, momenti di intrattenimento, cene sotto le stelle.

 

A proposito di food, non mancherà una grande novità: uno show cooking affidato a Mime Kataniwa, concorrente di MasterChef Italia 11, che mostrerà al pubblico, attraverso l’abbinamento con insolite ricette della cucina nipponica, la versatilità davvero unica del Müller Thurgau, in grado di sposare le migliori cucine del mondo. Il format che debutta quest’anno, infatti, si chiama “Un giro intorno al Müller”: dopo il Giappone, infatti, l’idea è quella di esplorare, anno dopo anno, altre tradizioni culinarie internazionali.

 

L’appuntamento è presso l’iconico spazio “Fuori di Taste”, dove verranno proposte in degustazione anche altre proposte enologiche della Valle di Cembra.

 

Tra i momenti-clou della manifestazione, spicca come sempre la premiazione dei vini vincitori al 18° Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau, prestigioso e autorevole appuntamento che mette a confronto le diverse espressioni del vitigno, condotta quest’anno dal team di Cantina Social.

 

E per gustare questo meraviglioso vino anche al di fuori della Valle di Cembra, come ogni anno la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino anticipa e accompagna la manifestazione con A tutto Müller (scopri il programma su tastetrentino.it/atuttomueller), ricco calendario di iniziative a tema in programma dal 23 giugno al 3 luglio su tutto il territorio della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino.

 

 

Profilo manifestazione

La rassegna internazionale Müller Thurgau: Vino di Montagna è organizzata dal Comitato Mostra Valle di Cembra, con il supporto di Trentino Marketing e il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest, oltre alla collaborazione di Provincia Autonoma di Trento, APT Fiemme Pinè Cembra, Comunità della Valle di Cembra, BIM dell’Adige, Comune di Cembra Lisignago, Comune di Giovo, Comune di Altavalle, Fondazione Edmund Mach, Consorzio Vini del Trentino, Istituto Tutela Grappa del Trentino, Cassa Rurale Rotaliana e Giovo, Cassa di Trento, Lavis, Mezzocorona e Valle di Cembra.

www.mostramullerthurgau.it

 

 

Profilo Müller Thurgau

Nato tra il 1882 e il 1891 dall'incrocio di Riesling renano e Madeleine Royal per mano del prof. Hermann Müller, il Müller Thurgau è un vitigno che matura al meglio in montagna e che in Valle di Cembra, territorio al riparo da montagne e boschi e caratterizzato da terreni porfirici e forte escursione termica, ha trovato il suo habitat ideale. Dalla vinificazione delle sue uve, si ottiene un vino bianco di colore giallo paglierino scarico con riflessi verdolini, una componente aromatica molto evidente, con sentori di erbe aromatiche, sambuco, frutta tropicale e agrumi. Sapido, minerale, con piacevole acidità: tipiche caratteristiche dei vini di montagna.

 

Profilo Valle di Cembra

Paesaggio rurale storico d'Italia e membro dell'"Alleanza Mondiale dei paesaggi terrazzati", è caratterizzata da terreni porfirici e da una forte escursione termica ed è emblema nazionale ed internazionale della viticoltura eroica di montagna. Attraversata dal torrente Avisio, oltre che per i suoi vini e per le sue grappe, è conosciuta a livello mondiale per la presenza di porfido, definito "oro rosso", e per le Piramidi di Segonzano, monumento naturale frutto dell'erosione dei fianchi dei monti.

 


Stefania Casagranda

DALLA LIGURIA IL MIGLIOR ROSATO DEL CONCORSO ENOLOGICO INTERNAZIONALE CITTÀ DEL VINO

 

E’ il vino dell’azienda agricola Roccavinealis, il Granaccia IGT Colline Savonesi “La Rebecca” 2021, prodotto a Roccavignale (Sv). Punteggio di 87,6/100 e Medaglia d’Oro.

Ma tra i vini fermi primeggia il sud Italia, a pari merito il rosso Villa Fragola Riserva IGP Puglia di Tenute Sannella (San Severo, Foggia) e al passito Moscato bianco Mastro Terenzio 2011 Terre di Cosenza DOP dell’azienda Feudo di Sanseverino (Saracena, Cosenza). Buoni anche i risultati delle cantine di Campania, Basilicata, Abruzzo e Sardegna.

34 le Gran Medaglie d’Oro (5 in Calabria) e 323 le Medaglie d’Oro. Il miglior bianco: la Falanghina Sannio Dop 2017 vendemmia tardiva di Fontanavecchia, di Torrecuso (Bn). Il miglior rosato: il Granaccia IGT Colline Savonesi La Rebecca 2021, dell’azienda agricola Roccavinealis, di Roccavignale (Sv). La migliore Grappa è Mémora 1950 della Distilleria Pezzi di Campodenno (Tn).

Il 7 luglio la premiazione a Torino

Sono due i migliori vini del Concorso Enologico Internazionale Città del Vino che si è svolto dal 20 al 22 maggio a Priocca (Cuneo), in Piemonte, a cui sono state assegnate la Gran Medaglia d’Oro e sono entrambi del sud: il rosso Villa Fragola Riserva IGP Puglia delle Tenute Sannella di San Severo (Foggia), un Nero di Troia (51%) e Primitivo (49%) del 2015 che ha ottenuto 95/100.
Stesso punteggio ottenuto dal Mastro Terenzio 2011, il vino passito di Moscato bianco in purezza Terre di Cosenza DOP dell’azienda Feudo di Sanseverino di Saracena (Cosenza).

Ma tra gli spumanti primeggiano con 93/100 il Fior d’Arancio DOCG 2021 dell’azienda Giacomo Salmaso, di Montegrotto Terme (Pd) e unica Gran Medaglia d’Oro per la tipologia. Al secondo posto con la Medaglia d’Oro (90,2/100) l’Acquesi Asti Docg Moscato Bianco 2021 della cantina Acquesi, di Priocca (Cuneo)

I vini del Sud sono dunque i protagonisti di questa edizione: Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria, Campania sono le regioni più medagliate, insieme a Sardegna e Sicilia. Molti i punteggi a pari merito e, soprattutto, anche per questa edizione, la XX - è la seconda volta che accade - saranno assegnate solo Gran Medaglie d’Oro (in tutto 34) e 323 Medaglie d’Oro; questo per rispettare il regolamento O.I.V. Organizzazione Internazionale Vite e Vino che impone che solo il 30% dei vini in concorso possa essere premiato.

La Calabria è la regina del concorso con 5 Gran Medaglie d’Oro e 5 Oro; segue la Campania con 3 Medaglie d’Oro e 14 d’Oro; si comporta bene anche il Lazio con 3 Gran Medaglie d’Oro e 13 Oro; la Puglia 2 Gran Medaglie d’Oro e 16 Oro; la Basilicata 2 Gran Medaglie d’Oro e 7 Medaglie d’Oro; l’Abruzzo una Gran Medaglia d’Oro e 9 Medaglie d’Oro. La Sardegna con 29 Medaglie (2 Gran Oro e 27 Oro) ottiene ottimi risultati e la Sicilia, con i suoi 9 Oro conferma la sua vocazione.

Ottima performance per la piccola Valle d’Aosta con 3 Gran Medaglie d’Oro e 8 Oro, il Veneto con 3 Gran Oro e 41 Oro; il Piemonte con un Gran Oro e 28 Oro, la Toscana ha una Gran Medaglia d’Oro e 16 Oro; il Trentino 1 Gran Oro e 12 Oro.

Il miglior vino bianco è la Falanghina del Sannio Dop 2017 vendemmia tardiva dell’Azienda Agricola Fontanavecchia di Libero Lillo a Torrecuso (Bn).

Il Concorso di Città del Vino apre anche una vetrina sulle grappe con la terza edizione del Grappa Award, che ha visto la partecipazione di ben 83 diverse tipologie di questo distillato di vinacce tutto italiano, giudicate da due commissioni durante i tre giorni di concorso. Sono state assegnate 5 Gran Medaglie d’Oro, 30 Oro, 19 Argento e 11 Medaglie di Bronzo. La Grappa che ha ottenuto il massimo punteggio è Mémora 1950 della Distilleria Pezzi di Campodenno (Tn). Seguono tre grappe piemontesi e una ligure.

Si è trattato di un lungo fine settimana di degustazioni alla cieca che si sono svolte nei locali di MGM Mondodelvino a Priocca, grazie alla disponibilità dell’azienda che ha messo a disposizione dello staff di Città del Vino i necessari servizi di logistica e organizzativi.

Il concorso ha assegnato anche riconoscimenti speciali Forum Spumanti del Comune di Valdobbiadene (Tv), Città del Bio, Mondo Merlot del Comune di Aldeno (Tn), e un riconoscimento eccezionale in omaggio a Duino Aurisina (Devin-Nabrežina in sloveno) la Città Italiana del Vino 2021: il miglior vino del Friuli Venezia Giulia è il Prosecco Rosé DOC Extra Dry Millesimato dell’Azienda Agricola Battista II di Mauro Lorenzonetto di Latisana (Ud).

Il miglior Nebbiolo 100%, premio voluto dal Coordinamento delle Città del Vino del Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia e Sardegna (regione che vanta una piccola area vinificata proprio a Nebiolo, con una b soltanto…) è il Colline Novaresi DOC 2017 dell’Azienda Il Rocco di Mezzomerico (No) che ottiene una meritata Medaglia d’Oro.

Il miglior vino merlot (con almeno l’85% di questo vitigno) va al Medaglia d’Oro Merlot Colli Aprutini IGT 2015 dell’Azienda Tenute Masciarelli di San Martino sulla Marrucina (Ch) per il premio speciale Mondo Merlot assegnato dal Comune di Aldeno (Tn).

Il presidente di Città del Vino, Angelo Radica: “Il concorso che si è da poco concluso, giunto alla sua ventesima edizione, è una vetrina con importanti ricadute economiche per i territori. Molti Comuni si candidano a ospitarlo: annuncio, infatti, che nel 2023 il concorso si svolgerà a Sambuca di Sicilia (Agrigento) dall’11 al 14 maggio. Intanto per il 2024 si è candidata Gorizia nell’ambito delle iniziative di Capitale Europea della Cultura 2025 insieme a Nova Goriča.

Colgo l’occasione per ingraziale il sindaco di Priocca, Sen. Marco Perosino e la sua vice Erica Ponte, per la squisita ospitalità; un grazie anche a MGM Mondodelvino che ha fornito l’assistenza logistica e a messo a disposizione i suoi funzionali locali dove si sono riunite le commissioni internazionali. Un grazie anche allo staff di Città del Vino che, come sempre, non si risparmia ma porta a buon fine tutta l’organizzazione del concorso”.

I risultati sono visibili su https://concorsoenologicocittadelvino.it

La premiazione si svolgerà a Torino, il prossimo 7 luglio, in una location particolare: sindaci e aziende saranno accolti dal grande centro congressi della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Torino nella sua sede di Grugliasco. Perché, come più volte ribadito, riceveranno gli attestati di Gran Medaglia d’Oro e Medaglia d’Oro e i premi speciali sia le aziende vitivinicole sia i loro sindaci, a ribadire il legame tra vino e territorio.

Negli oltre 1.300 campioni iscritti al concorso, altre ai vini italiani, si sono presentate aziende di Portogallo, Brasile, Moldova, Germania, Croazia, Lussemburgo e Azerbaijan. Per il Belpaese rappresentate tutte le regioni, ma quelle con il maggior numero sono Veneto, Sardegna, Piemonte, Campania, Puglia, Toscana, Lazio e Abruzzo.

Il Concorso è autorizzato dal Ministero per le Politiche Agricole e ha il patrocinio tecnico dell’OIV, Organizzazione Internazionale della Vite e del vino.

Lo sponsor tecnico è stato anche quest’anno VDGLASS, l’azienda di Parma leader nella fornitura di prodotti in vetro per il beverage.

 

Massimiliano Rella

5^ EDIZIONE CONCORSO VINI TERRITORIO: 110 VINI IN GARA E 55 CANTINE

Giovedì 12 e venerdì 13 maggio due giorni di degustazioni presso il Palazzo Ricerca e Conoscenza

110 etichette in gara, 55 cantine del Trentino-Alto Adige Südtirol, 4 tipologie di vino suddivise in annate, due giorni di degustazioni a cura di una qualificata commissione composta da 30 esperti. Sono i numeri della quinta edizione del concorso sui vini del territorio organizzato dalla Fondazione Edmund Mach, che si terrà giovedì e venerdì prossimo a San Michele all’Adige. 

L'apertura del concorso è prevista, presso la Sala Versini del Palazzo Ricerca e Conoscenza, giovedì 12 maggio, alle ore 8.30. Apriranno l'evento il direttore generale Mario Del Grosso Destreri, il dirigente del Centro Istruzione e Formazione, Manuel Penasa, il responsabile del Dipartimento istruzione post secondaria nonché referente organizzativo, prof. Andrea Panichi. 

La manifestazione, autorizzata dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali come concorso ufficiale, è promossa e organizzata dal Centro Istruzione e Formazione FEM in collaborazione con i comuni della Piana Rotaliana: San Michele all'Adige, Mezzolombardo e Mezzocorona e conta sul supporto delle due sezioni Assoenologi Trentino ed Alto Adige e del Consorzio Piana Rotaliana Königsberg. 

Quest'anno i vini protagonisti saranno: Teroldego Rotaliano DOP, Trentino DOP con indicazione di vitigno Pinot grigio e Lagrein, Alto Adige Südtirol DOP con indicazione di vitigno Pinot grigio, Kerner e Lagrein.
La commissione risulta composta da 30 esperti selezionati tra: enologi, enotecnici, sommelier, giornalisti, provenienti da tutta Italia che andranno ad apprezzare e valutare i vini prodotti. L’obiettivo di questa iniziativa con valenza didattica è conoscere e far conoscere le unicità delle produzioni enologiche di territorio: vitigni autoctoni o interpretazioni territoriali di vitigni internazionali. 

Il concorso viene riproposto sulla base dell'ottimo successo ottenuto nelle precedenti edizioni, si propone anche come opportunità didattica per gli studenti del Corso Enotecnico per iniziare a prendere confidenza con i vini prodotti nel territorio Trentino - Alto Adige/Südtirol e con le aziende produttrici. Gli studenti potranno osservare come gli esperti del settore enologico valutano i vini e a loro volta essere guidati nelle degustazioni al fine di acquisire una corretta metodica di attribuzione di un valore ai vini del territorio.

Silvia Ceschini

FÉMINALISE SEDICESIMA EDIZIONE

 

L’ITALIA CONQUISTA 8 MEDAGLIE D’ORO E 9 MEDAGLIE D’ARGENTO ALLA SEDICESIMA EDIZIONE DEL CONTEST DI VINI, SAKE E DISTILLATI TUTTO AL FEMMINILE

 

Si è conclusa con un bilancio molto positivo la sedicesima edizione di Féminalise, il concorso enologico dalla giuria 100% femminile nato nel 2007 da un’idea di Didier Martin. Il contest, che si è svolto nei giorni 6, 7 e 8 Aprile 2022 presso il Parc Floral di Parigi, ha registrato la partecipazione di 4.800 prodotti e circa 650 degustatrici. Accanto ai vini francesi, sono stati assaggiati ben 600 vini internazionali per un totale di 18 nazioni straniere rappresentate: Austria, Lussemburgo, Germania, Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi, Cile, Argentina, Perù, Italia, Portogallo, Svizzera, Spagna, Repubblica Ceca, Grecia, Turchia, Serbia e Stati Uniti. Delle 1.471 medaglie totali assegnate dalla competizione francese, 8 ori e 9 argenti sono stati riconosciuti a vini italiani.

 

Numeri che testimoniano il crescente successo della manifestazione e del suo concept unico al di fuori dei confini francesi: sono infatti esclusivamente donne professioniste in campo enologico o enofile esperte a candidarsi come giurate, degustare e valutare i prodotti in gara. “L’ottimo riscontro ottenuto dall’edizione appena conclusa ci riempie di soddisfazione e di entusiasmo”, commenta Maxime Martin. “Dopo le difficoltà attraversate in questi ultimi due anni, il desiderio di tornare ad incontrarsi è più forte che mai, e siamo convinti che la formula innovativa della nostra competizione – che riflette il ruolo sempre più importante della donna nel mercato del vino e nei processi decisionali ad esso legati – rappresenti un forte traino per produttori, cantine cooperative, negozianti, importatori e distillatori di tutto il mondo”.

 

L’eco mediatica e tra oltre 400 decision maker a livello internazionale nonché la possibilità di esibire in etichetta la medaglia Féminalise – che rappresenta una garanzia di qualità riconosciuta globalmente – offriranno ai vincitori del concorso un’occasione di visibilità davvero unica. Parlando nello specifico del mercato italiano, Martin si dice molto contento del feedback registrato ad oggi e punta ad un coinvolgimento sempre più ampio del nostro Paese: “La volontà del concorso è quella di continuare a svilupparsi in Italia, dando ai produttori del Belpaese l’opportunità di far scoprire i loro vini - rinomati ed apprezzati in Francia e nel mondo - e di ottenere un riconoscimento prestigioso da parte di professionisti internazionali”.

 

Di seguito il dettaglio dei vini italiani vincitori.

 

Medaglie d’oro:

  • Pinot Noir 2018 IGT Provincia di Pavia - Az. Agr. Torti "L'Eleganza Del Vino"
  • Tumà Primitivo Salento IGT 2020 - Masseria Cuturi
  • Chakra Rosso Primitivo Gioia del Colle DOC 2018 - Giovanni Aiello Enologo per Amore
  • Barricato Bianco di Toscana IGT BIO 2020 - Fattoria La Vialla
  • Pinot Nero di Casa Rossa Rosso di Toscana IGT BIO 2015 - Fattoria La Vialla
  • Gradiva Nero d’Avola Sicilia DOC 2019 - Azienda vitivinicola Casa di Grazia
  • 1607 Victorya Cerasuolo di Vittoria DOCG 2020 - Azienda vitivinicola Casa di Grazia
  •       Cà Vaibò Lugana DOC Superiore 2019 - Cantina Bulgarini

 

Medaglie d’argento:

 

  • Manzoni Moscato 13.0.25 n/a– Az Agr. Luigino Molon
  • Monte Diavoli Primitivo di Manduria DOC 2017 - Masseria Cuturi
  • Pievina di Spedale Bianco di Toscana IGT BIO 2020 - Fattoria La Vialla
  • Vernaccia di San Gimignano Riserva DOCG BIO 2019 - Fattoria La Vialla
  • Casa Conforto Chianti Riserva DOCG BIO 2018 - Fattoria La Vialla
  • Laetitya Frappato Sicilia DOP 2020 - Azienda vitivinicola Casa di Grazia
  • Impostino Montecucco Rosso Riserva 2016 – Tenuta L’Impostino
  • Belfresco Rosso IGT Calabria 2021 - Tenuta Iuzzolini
  • Misco Riserva Castelli di Jesi Verdicchio Riserva DOCG Classico 2018 - Tenuta di Tavignano

Valentina Fraccascia

 

 

A PROPOSITO DI FÉMINALISE

Creato nel 2007 da Didier Martin, Féminalise è un contest mondiale di vini, sake e distillati decisamente originale: i prodotti in gara sono infatti degustati da una giuria composta esclusivamente da donne. Trentacinque anni di esperienza come organizzatore di concorsi enologici hanno permesso a Didier Martin di constatare l'importanza della donna nel mondo del vino e di ideare questo concept unico. Sull’onda di un successo crescente, Féminalise acquisisce portata internazionale nel 2015 e da cinque anni presenta oltre 4000 vini ad ogni edizione. Per maggiori informazioni: https://www.feminalise.com/

 

 

VERMENTINO GRAND PRIX: LA TOP TEN 2022

 

 

 

La giuria ha selezionato le dieci migliori proposte del 2022 sottolineando il grande valore di tutte le etichette in gara 

Mazzei: “Alla terza edizione l'evento dimostra la sua capacità di sostenere il miglioramento qualitativo e la valorizzazione di quello che si sta sempre più attestando come una delle punte della denominazione”

 

Si è tenuta il 12 marzo alle Terme di Saturnia, location emblema della Maremma Toscana, la terza edizione del Vermentino Grand Prix, organizzata dal Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana per promuovere, partendo dal suo territorio di origine, quello che si sta dimostrando uno dei vini con la crescita più dinamica degli ultimi anni. Dieci i vini selezionati: le migliori espressioni di questo vitigno in una terra ancora incontaminata, senza industrie, e proiettata a soddisfare i mercati internazionali.   

“Il Vermentino Grand Prix nel breve arco di tre edizioni è già diventato un appuntamento importante di promozione per i produttori e per il brand Maremma; anche quest’anno abbiamo avuto la conferma che il Vermentino della denominazione ha una grande personalità non solo nella versione fresca e di facile beva ma anche in versioni più importanti con processi di vinificazione più complessi, tra i dieci migliori ci sono nove vini non di annata per esempio”, spiega Francesco Mazzei Presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana aggiungendo che “l’obiettivo dell’iniziativa è quello di alzare l’asticella ed è evidente che abbiamo imboccato la strada giusta anche se c’è molto da lavorare”.

Il Vermentino Grand Prix coinvolge ogni anno in giuria tecnici del settore e i ristoratori stellati della Maremma Toscana, a cui in questa edizione si è aggiunto anche un rappresentante delle enoteche più importanti della zona. L'idea portata avanti dal Consorzio è quella di fare sistema per promuovere il brand Maremma Toscana nel suo insieme. Da qui la scelta dell'Hotel Terme di Saturnia, che rimanda a una delle mete più iconiche e conosciute dai turisti, italiani e non, che vogliono visitare la provincia di Grosseto. La giuria è stata presieduta da Luciano Ferraro giornalista del Corriere della Sera ed era composta da Andrea Menichetti (Ristorante Da Caino), Alessandra Veronesi (Trattoria Bartolini-L'Andana), Alessandro Rossi (Ristorante Gabbiano 3.0), Luca Papalini (Enoteca Castiglionese - Enoteca Salebrum), Davide Stellini (Hotel Terme di Saturnia), Emiliano Leuti (AIS Grosseto), Maria Mecarozzi (FISAR Colline Maremmane), Claudia Bizzarri (ONAV Grosseto) Mirella Tirabassi (SES, Scuola Europea Sommelier Grosseto), Antonio Spurio (Consulente Tecnico del Consorzio).

Le 50 etichette proposte al panel dell'edizione 2022 hanno ottenuto nell'insieme il positivo riscontro dei giudici, che ne hanno sottolineato l'alto profilo qualitativo.

La Top Ten conferma anche quest'anno una tendenza che si sta consolidando tra i produttori, cioè la vinificazione in purezza del Vermentino. «Una scelta che ben rappresenta la volontà di caratterizzare la propria produzione esaltando le particolarità che il vitigno esprime in questo specifico areale e nei diversi terroir», spiega il Direttore del Consorzio Luca Pollini che aggiunge “Anche da questa edizione emerge un dato significativo che ci racconta una decisa preferenza verso i vini più complessi e maturi; questo è il giudizio espresso dai giudici tanto che nella Top 10 compare un solo 2021, così come nella scorsa edizione figurava un solo 2020”.

 

La “top 10” 2022 dei Vermentino Maremma Toscana DOC va proprio in questa direzione ed è composta da, in ordine alfabetico per azienda: ACQUAGIUSTA WINE TENUTA LA BADIOLA VERMENTINO 2021, AZIENDA AGRICOLA BRUNI PERLAIA 2020, AZIENDA GUIDO F. FENDI BURATTINI 2020, ARGENTAIA MONNALLEGRA 2020, COLLE PETRUCCIO NORCIAS 2020, CUPIROSSO AUDACE 2020, FATTORIA IL CASALONE LEOPOLDINO 2020, LA BIAGIOLA MATAN 2020, TENUTA 12 SOLO 2020, TERENZI BALBINVS 2020.

 

“Si tratta di un riconoscimento che può essere speso in termini di immagine dalle cantine e che è occasione per avvicinare e allo stesso tempo avere un riscontro da esperti e operatori che diventeranno ambasciatori dei vini nelle loro specifiche attività”, aggiunge Mazzei.

Come racconta Pollini “In provincia di Grosseto il Vermentino, con 914 ettari contro i 138 del 2006, è il vitigno che sta crescendo con percentuali più alte, nessun'altra cultivar lo sta facendo in maniera così costante negli ultimi anni, oggi la Maremma Toscana è l’areale di coltivazione più importante della Penisola per il Vermentino” 

"La produzione di Vermentino Maremma Toscana DOC ha ormai stabilmente superato quella di altri vini della denominazione, nonostante il vitigno rappresenti solo il 10% della superficie vitata. Merito della modernità di questo vino, ben espressa dal suo bouquet fresco ma non banale capace di affrontare anche l'invecchiamento, sempre più apprezzato dai consumatori in Italia e all'estero”, racconta Mazzei, che sottolinea come il “merito del successo deriva dalla tipologia  particolarmente versatile e dal lavoro di squadra di viticoltori e Consorzio; i primi che hanno unanimemente intrapreso un percorso di crescita qualitativa, il secondo con le iniziative di valorizzazione e di promozione”.

 

CONSORZIO TUTELA VINI DELLA DOC MAREMMA TOSCANA

Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana nasce nel 2014 dopo il conferimento della stessa DOC con l’obiettivo di promuovere la qualità dei suoi vini e garantire il rispetto delle norme di produzione previste dal disciplinare, dedicandosi, inoltre, alla tutela del marchio e all’assistenza ai soci sulle normative che regolano il settore. Oggi il Consorzio conta 319 aziende associate che vinificano le proprie uve e imbottigliano i propri vini - per un totale di quasi 7 milioni di bottiglie prodotte all’anno. Il Consorzio opera nell’intera provincia di Grosseto, una vasta area nel sud della Toscana che si estende dalle pendici del Monte Amiata e raggiunge la costa maremmana e l’Argentario fino all’isola del Giglio. Ai vitigni autoctoni - Ciliegiolo, Canaiolo nero, Alicante, Sangiovese, Pugnitello, Aleatico, Vermentino, Trebbiano, Ansonica, Malvasia, Grechetto –, si sono affiancate varietà internazionali come Cabernet Sauvignon, Cabernet franc, Merlot, Syrah, Viognier, Sauvignon, Chardonnay e Petit Verdot. Lo scopo della DOC Maremma Toscana è oggi quello di affascinare e stupire gli amanti del bello e del buono di tutto il mondo, valorizzando le diversità di questo sorprendente territorio e ampliando gli orizzonti del gusto toscano attraverso la varietà e la qualità dei suoi vini.

 

Simonetta Gerra

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