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CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE "BERE IL TERRITORIO"
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I RISULTATI DEL 14o CONCORSO NAZIONALE DEL RIESLING
Si sono appena concluse le Giornate del Riesling, a Naturno,in Alto Adige, con la Premiazione del 14° Concorso nazionale del Riesling e la vittoria
della Fondazione Edmund Mach – Trentino
A Naturno, in Alto Adige, si è appena conclusa la 15a edizione delle Giornate del Riesling, con la Premiazione del miglior produttore italiano.
Una giuria di qualificati degustatori ha scelto il miglior Riesling a livello nazionale, e vincitore di questa edizione è stato proclamato il riesling della Fondazione Edmund Mach - Trentino DOC Riesling 2018, seguito da quello della Cantina St. Michael Eppan - Südtirol Riesling DOC Montiggl 2018.
Sul podio, al terzo posto, il riesling della cantina Weingut Himmelreich-Hof - Südtirol Vinschgau DOC Riesling Geieregg 2018.Dal 4° al 10° posto si sono, invece, classificati:
4o - Az. Agr. G.D.Vajra - Langhe DOC Riesling Pètracine 2018
5o - Weingut Strasserhof - Südtirol Eisacktaler DOC Riesling 2018
6o - Soc. Agr. Jermann - Venezia Giulia IGT Riesling Afix 2018
7o - Kellerei Nals-Margreid/Entiklar - Südtirol DOC Riesling Pitzon 2018
7o - Az. Agr. Calatroni - Oltrepó Pavese DOC Riesling Campo Dottore 2018
9o - Kellerei Schreckbichl - Südtirol DOC Riesling Harrer 2018
10o - Castel Juval Unterortl - Südtirol Vinschgau DOP Riesling 2018
Le Giornate del Riesling sono ormai un appuntamento fisso con cinque settimane di eventi, degustazioni e cene per apprezzare uno dei vitigni più prestigiosi ed eleganti al mondo. Il Riesling ha la capacità di esprimere al meglio il carattere del terroir in cui cresce, una prerogativa valorizzata al massimo proprio in Alto Adige, regione che offre condizioni favorevoli alla coltivazione di questa varietà.
Al termine della premiazione è stato possibile assaggiare tutti i vini del concorso: un’occasione unica per apprezzarne le differenti sfumature e peculiarità.
Per maggiori informazioni: www.rieslingtage.com
Tiziano Pandolfi
15° Concorso Enologico Internazionale "Emozioni dal Mondo: Merlot & Cabernet Insieme"
di Virgilio Pronzati
Il Concorso
Sara e Sergio Cantoni mentre presentano l’attuale edizione del Concorso
Lombardia dei vini alla ribalta. Da ben quindici anni Bergamo e provincia ospitano il Concorso Enologico Internazionale “Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme”, la più importante manifestazione con vini derivati da Merlot e Cabernet. Evento di consolidato successo organizzato dal Consorzio Tutela Valcalepio e Vignaioli Bergamaschi. L’unico che valorizza e promuove tutti i vini da taglio bordolese prodotti nel mondo. Vitigni bordolesi che rispettivamente, danno origine ai famosi Château del Pomerol e del Medoc. Non solo. Gli stessi vitigni siglano i vini tra i più complessi e blasonati dei Paesi vitivinicoli più importanti. Appurato il loro livello “intelligente” e qualitativo, sono oggi i vitigni più diffusi nel nostro pianeta.
Degustatori al lavoro
Lo conferma l’autorevole professor Kym Anderson, Executive Director del Wine + Research Centre dell’University of Adelaide. Da suoi continui studi sulla viticoltura mondiale, emergono interessanti dati. La classifica dei vitigni più coltivati vede il Cabernet Sauvignon al primo posto con 290 mila ettari seguito dal Merlot con 270 mila. L’Airen che era al vertice per diffusione, retrocede al terzo posto. Seguono distanziati Tempranillo, Chardonnay e Syrah, tutti in continua crescita. I vitigni a bacca nera o rossa italiani che entrano nei primi 20 al mondo, sono il Sangiovese al nono posto, seguito da Montepulciano e Barbera rispettivamente al 15° e 19° posto.
Quest’anno l’atteso evento, svoltosi dal 17 al 19 ottobre, ha visto in lizza ben 256 vini prodotti da trenta Paesi del mondo, giudicati scrupolosamente da ottantuno giurati, suddivisi in tecnici e giornalisti, provenienti da trenta nazioni. La degustazione dei vini in concorso è stata fatta in un ampio e funzionale padiglione della Fiera di Treviglio, dove i giudici suddivisi in sette commissioni, hanno avuto l’onore e l’onere di segnalare i vini meritevoli di medaglia d’oro. Inoltre, a confermare il valore e l’internazionalità del Concorso, è che il 60% dei vini iscritti alla competizione era di Paesi esteri e, come da regolamento OIV, il 51% dei giudici chiamati ad esprimere la valutazione erano tecnici e stranieri.
La sommelier e degustatrice Claudia Paracchini
Il Medagliere
Una vetrina internazionale dove spiccano vini di ogni nazione prodotti con i due vitigni più diffusi sul nostro pianeta. Qualità e sorprese nell’assegnazione delle medaglie. Dopo alcuni anni di pausa, è tornata la Gran medaglia d’oro. Ad aggiudicarsela meritatamente, un Cabernet Sauvignon Rosè Auslese 2018 austriaco prodotto da Weinbau Gangl nel Burgenland che ha ottenuto ben 93,60 punti dalla giuria tecnica (e addirittura 99,30 dalla stampa). Le 78 medaglie d’oro assegnate sono andate ai vini di 19 diverse nazioni. Al primo posto, il nostro Paese con un bottino di 26 medaglie. A seguire la Serbia (che ha partecipato in maniera consistente al concorso) con 13 medaglie, l’Argentina con 4 medaglie, l’Australia, la Romania, la Croazia, Israele e la Nord Macedonia con 3 medaglie), il Canada, la Germania, la Francia, la Turchia, Malta e la Slovenia con 2 medaglie), la Spagna, la Slovacchia, il Sud Africa, la Moldavia e il Peru con 1 medaglia.
Per l’Italia, 16 alla Lombardia (di cui 10 della provincia di Bergamo). 4 al Veneto, 2 alla Sicilia, 1 a Calabria, Puglia, Toscana e Trentino.
Claudia Paracchini con una ristoratrice italiana con locale a New York
Giudizi sulla qualità dei vini
Quest’anno il giudizio sulla qualità dei vini è stato quasi unanime. I ventuno premi della stampa che sono assegnati da una giuria di giornalisti in numero di uno per nazione posto il superamento della soglia degli 85 punti, in questo caso ampiamente superati, che testimonia l’alto livello dei campioni in concorso. A un vino italiano il Premio Speciale Incroci, novità di questa edizione. Le annate dei vini vincitori spaziavano dal 2012 al 2018.
I 27 Paesi partecipanti
Argentina, Australia, Austria, Bosnia e Herzegovina, Brasile, Canada, Croazia, Francia, Germania, Israele, Italia, Malta, Montenegro, Perù, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica Moldava, Repubblica Nord di Macedonia, Romania, Serbia, Slovakia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Sud Africa, Turchia e Ungheria.
L’Accademia Carrara sede di Arte e Moda
I 30 Paesi degli 81 commissari (44 stranieri, 37 italiani) delle sette commissioni
Argentina, Bulgaria, Canada, Colombia, Croazia, Francia, Germania, Israele, India, Inghilterra, Italia, Malta, Montenegro, Perù, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Repubblica Moldava, Repubblica Nord di Macedonia, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Sud Africa, Sud Corea, Svizzera, Turchia, Ungheria e USA.
Punteggi per l'attribuzione delle medaglie
Gran medaglia d'oro: per punteggi di almeno 92/100
Medaglia d'oro: per punteggi di almeno 85/100
Medaglia d'argento: per punteggi di almeno 82/100
Il numero delle medaglie è subordinato al non superamento del 30% dei partecipanti.
I foular disegnati da Vittorio Accornero
Il Premio della stampa
Le 21 menzioni del Premio della Stampa sono state attribuite da commissioni di giornalisti. Le menzioni sono ex-aequo e sono state attribuite una per nazione al vino con il punteggio più alto in quella nazione e comunque superiore a 85/100. La quantità minima di vino in concorso è di 1.000 bottiglie.
Il Premio Speciale Incroci
Due i Premi Incroci assegnati: il Terre del Colleoni Incrocio Terzi n1 2017 della Cantina Sociale Bergamasca e il Malé Karpaty, Modra hon Noviny Neronet 2017 dell’azienda Slovacca Fedor Malik a Syn.
Al centro, l’enologo ungherese Peter Sarkany
Organizzazione, visite e ospitalità
Ottimale l’intera organizzazione del Concorso, lo stesso per l’annuale convegno tecnico, le visite alla Centrale Idroelettrica Taccani di Trezzo sull’Adda, un piccolo gioiello dell’architettura liberty aperto per l’occasione da Enel per i giudici di Emozioni dal Mondo e alla Same Deutz-Fahr di Treviglio che, nell’occasione ha aperto le porte del suo museo e del suo archivio storico per mostrare ai giudici un altro tesoro del territorio orobico. Di grande fascino e raffinatezza, la serata di gala che per il 2019 è stata ospitata all’interno dell’Accademia Carrara di Bergamo.
Fiera di Bergamo: banco d’assaggio dei vini vincitori
All’interno delle sale, aperte in esclusiva per gli ospiti di Emozioni dal Mondo, è allestita la mostra Arte di Moda organizzata da Be-Stile che raccoglie nelle sale della Pinacoteca bergamasca 35 creazioni del geniale architetto Vittorio Accornero, illustratore che, grazie alla sua collaborazione con la maison di moda Gucci, ha rivoluzionato il mondo del foulard di moda. Buffet ricco di ghiottonerie abbinate agli ottimi vini bergamaschi, siglato dalla tradizionale torta. Comoda e funzionale l’ospitalità offerta dall’Hotel Palace e, per gentilezza e professionalità, un plauso alle signore Suzana Zivic e Sara Cantoni.
Grappoli di Merlot
A sottolineare il meritato successo di questa quindicesima edizione del Concorso Enologico Internazionale “Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme” il commento dell’enologo Sergio Cantoni, ideatore e direttore del Concorso: “Un risultato sorprendente e inaspettato. Questa Gran Medaglia d’Oro ci fa capire come davvero il nostro concorso sia negli anni diventato sempre più internazionale non solo da punto di vista dei vini proposti ma anche, cosa ancora più dal nostro punto di vista, dei palati giudicanti. Chi fino a qualche fa avrebbe mai pensato che a vincere un concorso dedicato ai vini merlot e cabernet potesse essere un vino rosa e dolce? Io no! Ma i nostri giurati non smettono mai di sorprenderci. Con 81 giudici e 256 campioni in gara, Emozioni dal Mondo si conferma ancora una volta Il Concorso con il maggior rapporto tra numero di giudici e numero di campioni giudicati. Un primato, questo, rivendicato sempre con orgoglio dagli organizzatori”.
Grappoli di Cabernet Sauvignon
In chiusura Emozioni dal Mondo si è spostato negli spazi della Fiera di Bergamo, dove il banco d’assaggio dei vini vincitori, è stato aperto al pubblico in concomitanza con FORME.
TASTING LAGREIN 2019: I VINCITORI
Schmid Oberrautner, Kellerei Andrian e Kellerei Bozen. Sono le tre aziende altoatesine che quest’anno salgono sul gradino più alto del Tasting Lagrein Award 2019, la degustazione comparativa che premia i migliori Lagrein nelle categorie Kretzer, Classico e Riserva
(Bolzano, 17 ottobre 2019) Kretzer, Classico e Riserva. Sono le tre anime di uno dei vini più identitari dell’Alto Adige che vede come protagonista unico in bottiglia uno dei suoi più famosi e amati vitigni autoctoni: il Lagrein. E anche quest’anno il palcoscenico d’onore dove svelare i vincitori dell’edizione 2019 del Tasting Lagrein Award non poteva che essere la Fiera di Bolzano dove è appena terminata la 16^ edizione di Autochtona, il forum dedicato ai vini autoctoni italiani, e dove si sta svolgendo Hotel, la fiera specializzata per hotellerie e ristorazione.
A salire quest’anno sul gradino più alto sono, per la categoria “Miglior Lagrein Kretzer” il Südtirol Lagrein Kretzer 2018 dell’azienda Schmid Oberrautner; per la categoria “Miglior Lagrein Classico” il Südtirol Lagrein Rubeno 2018 dell’azienda Kellerei Andrian; per la categoria “Miglior Lagrein Riserva”, il Südtirol Lagrein Riserva Taber 2017, dell’azienda Kellerei Bozen.
Dopo aver selezionato i 12 finalisti, 4 per ognuna delle tre categorie in lizza, dopo una degustazione che ha preso in esame più di 70 campioni, sono stati svelati i nomi dei tre vini che hanno ottenuto il punteggio più alto nelle rispettive categorie. La degustazione comparativa, organizzata in collaborazione con il Consorzio Vini Alto Adige, si è svolta a Milano lo scorso mercoledì 11 settembre. Il panel, guidato come sempre dai giornalisti Pierluigi Gorgoni, coordinatore della sessione di degustazione, e Alessandro Franceschini, segretario del premio, ha visto la partecipazione di Angelo Carrillo (Quotidiano Alto Adige), Alessio Turazza (Gambero Rosso), Giorgio Cotti (enotecario e socio Vinarius), Han Sjakes (wino.sjakes.com, Entree Magazine), Simone Loguercio (Miglior Sommelier d’Italia 2018) e Matteo Pessina (Calicivivi).
“Una degustazione con concorso così ampia ed esaustiva al di fuori del contesto territoriale è un evento insolito e istruttivo che mette davvero a nudo il vino – commenta il giornalista Angelo Carrillo, membro del panel di degustazione e Presidente del Tasting Lagrein 2019 –. Il Lagrein ha svelato la sua doppia natura e la sua poliedricità: capace di stupire nella versione rosata, un tempo prevalente e oggi in fase di riscoperta, ha rivelato vini che non puntano solo all'immediatezza e alle percezioni primarie del frutto, ma anche a interpretazioni più complesse e non banali. Anche i Lagrein di annata – continua Carrillo – in molti casi si sono dimostrati non solo pronti, ma anche maturi. Vini da bere in un arco di tempo medio, ma ricchi e complessi, dove acidità e ricchezza estrattiva hanno mostrato la buona fattura dell’annata 2018.
Sorprendenti, infine, i Lagrein Riserva, con alcuni vini che nel mio personale carnet hanno toccato l'eccellenza. Nel complesso il 2016 si rivela un'annata importante con vini potenti e complessi cui non manca la giusta componente di freschezza che allieta la beva”.
“Siamo anche quest’anno molto soddisfatti di Tasting Lagrein, una degustazione comparativa che ha il merito di donare il giusto palcoscenico e la meritata visibilità ad uno dei grandi vini rossi dell’Alto Adige, terra di ormai famosissimi vini bianchi – commenta Eduard Bernhart, direttore del Consorzio Vini Alto Adige –. Sia i vincitori che i finalisti di quest’anno ben fotografano un movimento sempre in grande fermento nella nostra regione e frutto di un gioco di squadra fondamentale per valorizzare la nostra piccola grande viticoltura di montagna”.
Da sempre il connubio con il territorio dà forza anche ad Autochtona, nata e cresciuta a Bolzano, che anche quest’anno ha visto arrivare un pubblico numeroso e interessato ai vini in degustazione. Binomio che si è consolidato con il coinvolgimento di giornalisti e buyer provenienti da oltre 10 paesi al mondo che hanno visitato alcune cantine del territorio e con Vinea Tirolensis, la manifestazione dei vignaioli indipendenti altoatesini che si è svolta ieri.
Non resta quindi che darci appuntamento all’edizione 2020 di Autochtona, Tasting Lagrein e Vinea Tirolensis.
I vincitori Miglior Lagrein Kretzer | Südtirol Lagrein Kretzer 2018 - Azienda, Schmid Oberrautner
Miglior Lagrein Classico | Südtirol Lagrein Rubeno 2018 - Azienda, Kellerei Andrian
Miglior Lagrein Riserva | Südtirol Lagrein Riserva Taber 2017 - Azienda, Kellerei Bozen
Ufficio stampa “Autochtona” c/o fruitecom Ufficio stampa Fiera Bolzano Spa