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ESTATE 2024 AL BRAIDA WINE RESORT DI ROCCHETTA TANARO (ASTI)
Un’esperienza unica tra le colline del Monferrato, patrimonio UNESCO: il Braida Wine Resort di Rocchetta Tanaro, immerso tra i vigneti di barbera e il polmone verde del Parco Naturale, circondato da boschi spontanei di robinie, olmi e roveri, offre la combinazione perfetta tra natura incontaminata, grandi vini in assaggio e tante attività rilassanti all’aria aperta.
Una destinazione ricca di storia
Sorge in frazione Asinara, nell’antica cascina intitolata originariamente a San Bernardo da Mentone: luogo ricco di storia, fu dei monaci benedettini che già coltivavano qui la vite e accoglieva i pellegrini in viaggio sulla via Francigena.
Un’oasi di benessere
Il Braida Wine Resort è oggi il luogo ideale per chi cerca un’oasi di pace e tranquillità. I filari dei vigneti sono come piccole onde nel mare delle colline del Monferrato: il resort offre un panorama imperdibile, camere eleganti e dotate di ogni comfort, ciascuna delle quali porta il nome di una delle iconiche etichetta Braida (La Monella, Ai Suma, Bricco dell’Uccellone, Bricco della Bigotta, Montebruna, Il Bacialé, Limonte), un giardino curato dove rilassarsi godendo del sole estivo o dove sorseggiare un buon calice all’ombra del bel glicine o sotto il porticato.
Degustazioni e tour enologici
Chi sceglie il Monferrato per una vacanza in Piemonte, non può perdere l'occasione di incontrare Braida e i suoi vini leggendari al Braida Wine Resort: gli ospiti possono partecipare a degustazioni guidate delle etichette più rappresentative di Braida, con vista sui vigneti e il racconto di un sommelier esperto.
Non può mancare una visita nella cantina storica di Via Roma, dove i visitatori possono scoprire i segreti della produzione enologica Braida.
Attività all’aperto ed escursioni
Per chi ama l’avventura e il contatto con la natura, il Braida Wine Resort organizza una serie di attività all’aperto. Tra queste, escursioni a piedi o in bicicletta attraverso i vigneti e le colline circostanti, ideali per esplorare la bellezza del paesaggio monferrino. Si propongono anche golosi picnic tra i vigneti, per vivere momenti di pura magia immersi nella natura.
Gastronomia
La cucina è un altro punto di forza per la famiglia Bologna. La cucina tradizionale piemontese, abbinata ai vini Braida, si può gustare alla Trattoria I Bologna.
Eventi speciali
Al Braida Wine Resort si organizzano eventi privati e matrimoni, in una location esclusiva con servizi personalizzati per ogni esigenza.
“BRAIDA” DI GIACOMO BOLOGNA – ROCCHETTA TANARO (AT)
Vino, condivisione e momenti preziosi da non dimenticare: questo è “Braida”.
Un soprannome che l'avo Giuseppe Bologna si guadagnò sui campi di pallone elastico, uno sport tradizionale piemontese, e che ancora oggi accompagna la famiglia.
Giacomo Bologna ereditò dal padre il nome “Braida” e una piccola vigna di Barbera a Rocchetta Tanaro, e tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta dedicò la sua vita a elevare questo nome e la qualità della Barbera, ottenendo vini e riconoscimenti che hanno fatto la storia dell’enologia italiana e internazionale come La Monella, il Bricco dell’Uccellone, il Bricco della Bigotta, l’Ai Suma in particolare.
Oggi la quarta generazione “Braida” muove i primi passi nell’azienda di famiglia, che nel frattempo ha oltrepassato il traguardo delle 60 vendemmie e coltiva più di 70 ettari di vigneto tra il Monferrato (dove le radici sono profonde e la Barbera rimane il cuore della produzione) e le Langhe (dove si producono vini bianchi da Chardonnay, Riesling e Nascetta).
Nella tradizione Braida, si valorizzano con orgoglio i vitigni autoctoni piemontesi come Grignolino, Moscato e Brachetto: vini che venivano serviti nella storica trattoria di famiglia nella seconda metà del Novecento e di cui i Bologna sono rimasti innamorati.
È dai tempi della “Trattoria degli amici” che l’attitudine all’accoglienza li caratterizza, ed è per questo che sono sempre felici di dare il benvenuto agli ospiti a Rocchetta Tanaro, nelle cantine storiche di via Roma, nell’iconica barricaia che accoglie da sempre visite e degustazioni, e nel Wine Resort tra i vigneti, dove ognuna delle sette stanze porta il nome di uno dei vini dell'azienda e si può vivere un’esperienza “Braida” al 100%.
Fondazione: 1961
Proprietari: Giuseppe e Raffaella Bologna
Enologo: Giuseppe Bologna
Regione: Piemonte
Zone: Monferrato e Langa
Denominazioni: DOCG - Barbera d’Asti, Moscato d’Asti, Brachetto d’Acqui; DOC - Barbera del Monferrato DOC, Grignolino DOC, Monferrato rosso DOC, Langhe Nascetta DOC, Langhe Riesling DOC, Langhe Chardonnay DOC, Langhe bianco DOC
Ettari di vigneto: 70 circa
Ettari di bosco: 15
Vini: La Monella, Curej, Bricco dell’Uccellone, Bricco della Bigotta, Ai Suma, Montebruna, Il Bacialé, Limonte, Brachetto d’Acqui, Vigna Senza Nome, Grappa invecchiata di Bricco dell’Uccellone; Vini di Serra dei Fiori: La Regina, Il Fiore, Re di Fiori, Asso di Fiori
“Costruitevi una cantina ampia, spaziosa, ben aerata e rallegratela di tante belle bottiglie, queste ritte, quelle coricate, da considerare con occhio amico nelle sere di Primavera, Estate, Autunno e Inverno sogghignando al pensiero di quell’uomo senza canti e senza suoni, senza donne e senza vino, che dovrebbe vivere una decina d’anni più di voi”
Giacomo Bologna
Marianna Natale
MANDRAROSSA VINEYARD TOUR 2024
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LA CANTINA DAMILANO, CON IL BAROLO DOCG “LECINQUEVIGNE”, RAPPRESENTERÀ IL PIEMONTE NELLA CARTA VINI DI CASA ITALIA AI GIOCHI OLIMPICI PARIGI 2024
Un riconoscimento al valore e all’eccellenza della cantina
La Cantina Damilano è stata selezionata per rappresentare il Piemonte nella prestigiosa Carta Vini di Casa Italia ai prossimi Giochi olimpici, che si svolgeranno a Parigi dal 26 luglio all’11 agosto prossimi.
La Cantina Damilano sarà presente con il Barolo DOCG “Lecinquevigne”, un vino straordinario, frutto di un assemblaggio di uve provenienti da vigneti situati nelle zone più vocate alla coltivazione delle uve di Nebbiolo: Barolo e Grinzane Cavour.
“Un riconoscimento di altissimo prestigio per la nostra cantina; essere presenti nella Carta Vini di Casa Italia Parigi 2024 testimonia non solo la qualità dei nostri vini, ma si inserisce in un quadro più ampio di promozione del patrimonio enogastronomico italiano, rafforzando il ruolo strategico dell'agroalimentare piemontese, considerato un asset fondamentale per l’economia regionale e nazionale” afferma Paolo Damilano, amministratore delegato dell’azienda. Con oltre 500 denominazioni DOP e IGP l’Italia si distingue per il suo sistema variegato di biodiversità e assieme alle altre cantine, abbiamo un’opportunità unica per promuovere il Made in Italy e far conoscere al mondo intero le eccellenze del settore.” conclude Paolo Damilano.
Il Barolo DOCG “Lecinquevigne” si distingue per il suo colore rosso rubino e il bouquet aromatico di grande complessità, con vivaci note di spezie e di cedro, tannini raffinati e un finale diretto e verticale. L’annata protagonista sarà la 2020 che si è contraddistinta per un andamento climatico ottimale che ha caratterizzato tutte le stagioni. La vendemmia di Nebbiolo è avvenuta a ottobre e l’uva si è presentata in buone condizioni con caratteristiche chimiche ottimali, perfette per vini adatti a un lungo invecchiamento.
Casa Italia Parigi 2024, il centro nevralgico dell'ospitalità italiana durante i Giochi olimpici, offrirà agli ospiti un'esperienza d’eccellenza grazie al menù ideato dallo chef stellato Davide Oldani. Saranno ventinove le cantine che comporranno la carta vini per valorizzare le peculiarità di ogni territorio ed essere bandiere del meglio del paese.
La selezione dei vini è stata curata dalla società di consulenza LT Wine & Food Advisory, di Lorenzo Tersi con il coordinamento di Luciano Ferraro e Valentina Fanti, che è anche Official Supplier di Casa Italia Parigi 2024.
La Cantina. Damilano è una delle aziende storiche del Barolo. Paolo, Mario e Guido Damilano sono la quarta generazione della proprietà. Oggi l’azienda conta su 57.55 ettari vitati nei territori più prestigiosi delle Langhe, tra cui può annoverare diverse preziose MGA. La più importante è senz’altro quella di Cannubi dove nascono Barolo Cannubi e Barolo Cannubi 1752 Riserva. La gamma delle MGA è completata da Brunate, Cerequio, Liste e, naturalmente, da Raviole. La cantina che ospita il ristorante stellato Massimo Camia è anche una sosta gourmet.
Adele Bandera
LUNGAROTTI SI AGGIUDICA IL PREMIO “BEST CONTRIBUTION TO TOURISM” AI THE DRINK BUSINESS AWARDS
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SARZI AMADÈ PRESENTA LA CAISSE ULTIME SIX DI MAISON LOUIS LATOUR
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Grand Cru raccontano i più grandi vini dall’annata 2022 della storica maison in un’edizione limitata
L'azienda leader nella distribuzione di grandi vini e distillati Sarzi Amadè ha presentato oggi in anteprima la Caisse Ultime Six di Louis Latour, maison borgognona con la quale vanta una partnership ultratrentennale.
Una collezione di 6 Grand Cru esclusiva, quella del cofanetto Louis Latour, prodotta in edizione limitata - 250 pezzi distribuiti in oltre 40 paesi nel mondo - e pensata per riunire alcuni dei vini più rari, iconici e di valore della maison, dall’eccezionale annata del 2022. Un’annata equilibrata, elegante ma di carattere, dalle note qualitativamente singolari.
I 15 esemplari della Caisse Ultime Six destinati al mercato italiano sono in esclusiva per Sarzi Amadè, oggi principale player italiano nella distribuzione di prestigiose etichette provenienti dai più pregiati terroir francesi. Con un catalogo che vanta quasi quattrocento cantine selezionate in tutto il mondo, l'azienda si è sempre distinta per l’invidiabile scelta di vini francesi, che conta 250 partnership, molte delle quali più che trentennali. Se, sul territorio italiano, Sarzi Amadè può vantare partnership trentennali con produttori vinicoli come Aldo Conterno e Benanti, è proprio l’offerta dei vini francesi a stupire per nobiltà e ricchezza. Dall’Alsazia al Rodano, dalla Loira alla Champagne, dalla Borgogna al Bordeaux l’azienda offre un catalogo senza eguali. Fiore all’occhiello sono proprio i vini borgognoni e bordolesi, tra cui Louis Latour, Petrus, Château D’Yquem, Domaine Armand Rousseau, Domaine Leflaive e Domaine Comte de Vogüé.
Maison Louis Latour
Fondata nel 1797, Maison Louis Latour ha sempre puntato tutto su indipendenza della cantina e conduzione famigliare. Ora è gestita dall’undicesima generazione dal suo antenato fondatore.
La storia della maison ha radici ancora più antiche, perché è del 1731 il primo acquisto di vigneti, da parte di Dennis Latour, nella Côte de Beaune. Sessant'anni dopo, Jean Latour si trasferisce ad Aloxe-Corton e acquista vigneti con questa denominazione, come Aloxe-Corton Les Chaillots (1er Cru), Corton Grèves (Grand Cru) e Corton Bressandes (Grand Cru).
Le tecniche di vinificazione sono rimaste semplici e legate alla tradizione della casa. Ancora oggi i vini vengono prodotti nella storica cantina Corton Grancey che risale al 1834 e che rappresenta la prima cantina a caduta verticale ideata e costruita in Francia. L'alta attenzione dedicata ad ogni singola fase produttiva si riflette in vini di alta qualità sia in denominazioni regionali meno conosciute, così come per i più prestigiosi e per le micro-cuvées.
La Caisse Ultime Six
"Ultime Six" è una collezione unica dei migliori vini della Maison Louis Latour. Giunta alla quarta edizione, la selezione di sei Grand Cru iconici, ricchi di storia e tra i vini più rari al mondo, oggi è riunita nell’edizione limitata di 250 casse per l’annata 2022.
La cassa di questa edizione, unica come lo sono i vini che custodisce, è in rovere pregiato, gli angoli sono rifiniti a mano, in oro, mentre le bottiglie poggiano su un tessuto effetto velluto che dà risalto alle singole etichette.
Al suo interno è presente un libretto che illustra la ricca storia delle parcelle da cui provengono gli eccezionali vini di questa edizione limitata e della sua annata.
A partire da 4.900 euro.
Le Schede tecniche dei vini
CHEVALIER-MONTRACHET GRAND CRU "LES DEMOISELLES" 2022
Chevalier-Montrachet si trova nella parte più alta dell’omonima collina di Montrachet.
La nostra parcella di 0,51 ettari è stata acquistata dal Domaine Louis Latour nel 1913 dalla vedova di Léonce Bocquet, il restauratore di Château du Clos Vougeot. Questa parcella porta il nome "Les Demoiselles" in omaggio a Adèle e Julie Voillot, figlie di un generale di Beaune all'inizio del XIX secolo, che possedevano la parcella e morirono senza sposarsi.
Il nostro Chevalier-Montrachet "Les Demoiselles" 2022 è di colore oro pallido brillante. Al naso è intenso, con note affumicate e minerali e un accenno di fiori. Al palato è pieno e fresco, con aromi di vaniglia, marzapane e linfa. Finale molto lungo.
MONTRACHET GRAND CRU 2022
Il Montrachet Grand Cru si estende per soli 8 ettari tra Puligny-Montrachet e Chassagne-Montrachet.
La zona era chiamata "Mont Rachas" nel XIII secolo. In dialetto borgognone, Rache era una malattia che causava la caduta dei capelli. Infatti, su questo "Mont Chauve" molto pietroso, fino all'impianto delle viti crescevano solo cespugli spinosi.
Il terroir di Montrachet è una nota eccezione, poiché i suoi terreni bruni, solitamente riservati al Pinot Nero, qui trasformano lo Chardonnay in uno dei più grandi vini bianchi del mondo. Le nostre uve provengono da una parcella di 0,80 ettari che si estende dalla cima alla base della collina, al centro della parte settentrionale di Montrachet, nel comune di Puligny-Montrachet.
Il nostro Montrachet Grand Cru 2022 ha un colore giallo chiaro brillante. Al naso è molto intenso, con aromi di mandorla, vaniglia e caprifoglio. Il palato è pieno, fresco e denso, e rivela note di marzapane, vaniglia e uva passa. Finale molto lungo.
CORTON CHARLEMAGNE GRAND CRU 2022
Dopo le devastazioni della fillossera alla fine del XIX secolo, la famiglia Louis Latour decise di estirpare le viti morte di Aligoté e Pinot Noir per sostituirle con lo Chardonnay.
Oggi, con 10,5 ettari, Louis Latour è il maggior proprietario di questo Grand Cru. Il vigneto di Corton- Charlemagne si trova nella parte migliore della collina di Corton, dove l'esposizione a sud-est offre alle viti un'insolazione ideale. Le uve vengono raccolte il più tardi possibile per garantire una maturazione ottimale.
Il nostro Corton-Charlemagne Grand Cru 2022 ha un colore giallo chiaro brillante, con un naso intenso di aromi tostati e floreali, in particolare di caprifoglio. Il palato è pieno e rotondo, con aromi di brioche e vaniglia. Il finale indugia su note di miele d’acacia.
Ufficio stampa Studio TISS | Elena Schiavi | Via G. da Procida, 14 • 20149 Milano | studio?ss.com
Conta& dire&: Micol Merigo – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - +39 392 932 4475 | Giorgia Lau - glau@studio?ss.com +39 346 4901099
CHÂTEAU CORTON GRANCEY GRAND CRU 2022
“Grancey" era il nome degli ultimi proprietari dello Château sulla strada di Cortons, prima che la famiglia Latour lo acquistasse nel 1891. Questo vino è un'esclusiva della Maison Louis Latour.
Si tratta di un assemblaggio di cinque Climat Corton Grand Cru della tenuta Latour: Bressandes, Perrières, Grèves, Chaumes e Clos du Roi, le cui proporzioni possono variare a seconda dell'annata. L'età media delle viti è di oltre 40 anni. Dopo un invecchiamento separato, solo le botti migliori vengono assemblate per creare lo "Château Corton Grancey", che viene prodotto solo nelle annate migliori.
Di colore rubino scuro, il nostro Château Corton Grancey 2022 rivela un naso speziato con note di mora, pepe e sottobosco. Il palato è pieno e soave, con aromi di liquirizia, caffè e ciliegia.
Il finale è splendidamente fresco e di lunga durata.
CHAMBERTIN GRAND CRU "CUVÉE HÉRITIERS LATOUR' 2022
Chambertin si trova nel cuore della costellazione dei Grands Crus della Côte de Nuits. Il terroir di Chambertin è leggendario per la sua eccezionale ricchezza, dovuta a un fenomeno geologico noto come "cono di deiezione". Questo terroir molto complesso è caratterizzato da terreni calcarei bruni. Produce un vino potente e complesso che può essere conservato a lungo, grazie alla robustezza dell'uva Pinot Nero.
Alla fine del decimo secolo, la famiglia Latour acquistò 0,81 ettari nella denominazione Chambertin Grand Cru, costituendo una superba parcella singola, da cima a fondo collina, più vicina a Les Latricières che a Clos de Bèze. Il nostro Chambertin prese il nome di "Cuvée Héritiers Latour" e la parcella fu successivamente ereditata dai discendenti della famiglia Latour.
Lo Chambertin Grand Cru "Cuvée Héritiers Latour" 2022 ha un colore rubino scuro e profondo. Al naso rivela aromi di ciliegia e sottobosco. Al palato è rotondo, pieno e soave, con aromi di ciliegia e note di liquirizia. Ottima persistenza.
ROMANÉE SAINT VIVANT GRAND CRU "LES QUATRE JOURNAUX" 2022
La famiglia Latour possiede una parte di Romanée-Saint-Vivant dal dicembre 1898. "Les Quatre Journaux" è una magnifica parcella situata a sud-ovest di Romanée-Saint-Vivant, a pochi metri da Romanée-Conti.
Un "Journal" è un'antica misura borgognona che corrisponde a circa 0,40 ettari (34,28 are). Sebbene l'acquisto iniziale da parte della famiglia Latour riguardasse l'intero appezzamento, la metà fu successivamente restituita. Oggi, Mason Louis Latour possiede 0,8 ettari di Romanée-Saint-Vivant.
Il nostro Romanée-Saint-Vivant Grand Cru "Les Quatre Journaux" 2022 ha un colore rubino scuro e profondo. Al naso rivela gemme di ribes nero, ciliegie e pepe. Il palato corposo rivela ancora note di ribes nero, seguite da liquirizia. Tannini setosi e finale arioso e persistente.
SARZI AMADÈ
Qualità, prestigio, competenza e partner autorevoli: sono questi gli ingredienti che, dal 1966, contraddistinguono Sarzi Amadè, storica società leader nella distribuzione di grandi vini e distillati su tutto il territorio nazionale. Una realtà familiare, nata dalla passione per il vino e dall’intraprendenza di Nicola Sarzi Amadè, affiancato sin dal principio dalla moglie Gabriella.
Operando inizialmente su scala regionale con prodotti vinicoli made in Italy, Nicola, grazie all’attenta e meticolosa selezione delle più rappresentative cantine estere, in poco più di vent’anni, trasforma l’azienda in ciò che è oggi: il principale player italiano nella distribuzione di prestigiose etichette e l’interlocutore privilegiato delle più importanti case vinicole italiane, francesi e internazionali. Oggi, alla guida della società, ci sono Claudia e Alessandro, la seconda generazione della famiglia Sarzi Amadè, che con la stessa passione del padre hanno sviluppato una strategia nel segno della continuità e del consumo consapevole di un vino di alta qualità.
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