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LA FAMIGLIA PICCINI PRESENTA I TRE NUOVI VINI PREMIUM COLLEZIONE ORO
LA FAMIGLIA PICCINI PRESENTA I TRE NUOVI VINI NATI DALLA COLLABORAZIONE CON RICCARDO COTARELLA
Un Orvieto Classico, un Rosato e un Toscana IGT confermano gli elevati standard qualitativi della linea nata per diffondere la filosofia della famiglia in Italia.
Collezione Oro, la linea da sempre riservata alle grandi denominazioni toscane realizzata nel 2003 con il lancio del Chianti Riserva e arricchita nel 2017 con l’aggiunta del Chianti Superiore, si completa con tre nuovi vini nati dalla collaborazione tra Mario Piccini, quarta generazione della storica famiglia del vino toscano, ed il noto enologo, nonché amico, Riccardo Cotarella. Un’estensione di linea legata a doppio filo ad un’elevata precisione enologica volta a preservare la naturale qualità delle uve e che coincide con l’inaugurazione della nuova cantina avvenuta lo scorso gennaio a Casole d’Elsa, nel cuore della Toscana. Una struttura all’avanguardia in grado di supportare il lavoro svolto a livello agronomico prima ed enologico poi, grazie a moderne tecnologie e a sistemi di controllo di ultima generazione.
Un’Orvieto Classico, bianco che guarda al futuro, un Rosato realizzato alla maniera tipica della Maremma Toscana, fresco ed estremamente profumato, ed infine un uvaggio di Sangiovese e uve bordolesi. Sono questi i tre vini che vanno a completare la linea Premium Collezione Oro nata con l’obiettivo di far conoscere in Italia l’elevata qualità dei vini di Piccini e il cui sviluppo è una tangibile dimostrazione della grande capacità di ascolto dei mercati da parte dell’azienda, sempre in grado non soltanto di proporre al consumatore prodotti identitari, territoriali e apprezzati, ma anche di organizzare la propria produzione in modo da intercettare i bisogni dei consumatori stessi.
“Un anno dopo il lancio del primo vino della Collezione Oro, il Chianti Riserva, uno studio IRI ha mostrato come questa referenza fosse l’etichetta di Chianti più venduta in Italia. Abbiamo capito che eravamo sulla strada giusta e che lì dovevamo continuare” racconta Mario Piccini, alla guida dell’omonimo gruppo vinicolo. “Per dare ulteriore impulso al progetto, abbiamo esteso la linea ad altre referenze e siglato una collaborazione con Riccardo Cotarella, grande professionista con il quale cooperiamo in maniera fruttuosa anche per altri progetti”.
I vini di cui si compone la linea sono ambasciatori di tipicità e, in particolare, della toscanità che Piccini rappresenta e vuole offrire ai consumatori: vini sinceri e conviviali da portare in tavola per trascorrere momenti gioiosi in famiglia e con gli amici.
Il progetto Collezione Oro ha raggiunto da subito importanti risultati in termini di volumi e visibilità, basti pensare che nel portale internazionale Vivino, il Chianti Riserva Collezione Oro condivide la scena all’interno della top 10 dei vini più popolari assieme ad altri vini iconici dell’enologia mondiale provenienti da grandi territori come Bolgheri o la Champagne. I vini vengono oggi distribuiti dalle principali catene nazionali grazie anche alla politica di prezzo che rimane uniforme per ogni insegna, in modo da garantire al consumatore una totale trasparenza.
“Questo è un progetto che mi entusiasma molto”, racconta Riccardo Cotarella “Piccini è un’azienda con la quale mi sono trovato da subito in sintonia e non posso che ammirare il lavoro da loro svolto negli anni.
Collezione Oro è una linea dall’identità precisa e riconoscibile, e sono lieto di poter dare il mio contributo ad un progetto che mira a diffondere da un lato la qualità e, dall’altro, buonumore e convivialità”.
Forti del successo riscosso sul mercato nazionale, i vini della linea Premium Collezione Oro verranno proposti anche ai mercati esteri dove Piccini è presente in più di 80 Paesi portando nel mondo la tipicità e la qualità del vino made in Italy.
AB Comunicazione
Marta Guiotto
IL FONDALE DEL LAGO DI GARDA CUSTODE DELLO SPUMANTE BREZZA RIVA RISERVA
Un evento unico nella storia del Lago di Garda. La mattina del 27 giugno, 1.216 bottiglie di quello che diventerà il Brezza Riva Riserva Blanc de Blancs (TrentoDOC Spumante Metodo Classico) sono state collocate a 38 metri di profondità, dove riposeranno nel fondale del lago per dodici mesi. Una operazione spettacolare, quella effettuata da Cantina Riva del Garda, che permetterà alle prestigiose bottiglie di Spumante di proseguire la loro maturazione in condizioni di temperatura, pressione e luce del tutto particolari.
Lo Spumante che riposa nel profondo del Lago
“A queste profondità, con una temperatura costante che oscilla in modo lento tra i 9 e i 13 gradi, in assenza di luce e rumori, le 1.216 bottiglie di Spumante Brezza Riva Riserva troveranno le migliori condizioni per una lenta e incessante maturazione”, spiega Furio Battelini, enologo di Cantina Riva del Garda. Un processo di vinificazione iniziato con la pressatura soffice delle uve e solo il primo 55% della Cuvée utilizzata, proseguito un mese fa con il tiraggio e ora con la maturazione nelle profondità del Lago di Garda, a trentotto metri di profondità e sessanta dal porto San Nicolò.
Con una spettacolare operazione del Gruppo Sommozzatori di Riva del Garda, coadiuvati dai Vigili del Fuoco Volontari di Riva del Garda, questa mattina è quindi iniziata la fase di maturazione delle bottiglie che rappresenteranno la punta di diamante della produzione di Cantina Riva del Garda. Si tratta di uve Chardonnay che crescono in un prezioso vigneto collocato nell’Alto Tennese e condotto interamente in modo biologico, per una resa che non supera i 40 hl per ettaro. Quindi, ci si aspetta uno spumante con perlage fine e persistente che tra dodici mesi emergerà dal profondo del lago e consumerà la sua ultima fase di maturazione per ulteriori due anni, fino alla commercializzazione come Pas Dosè.
“Condizioni uniche per uno Spumante unico”
Temperatura costante, pressione superiore a quella atmosferica e il cullare delle correnti per tutto il periodo di permanenza nel fondo del lago sono i tre compagni di viaggio del Brezza Riva Riserva. Quello che rende unico questo eccezionale esperimento è il fatto che per la prima parte della maturazione sui lieviti, le 1.216 bottiglie potranno letteralmente godere di una più bassa differenza tra pressione del lago e quella che si realizza al loro interno. “A quella profondità c’è sia una minore differenza tra pressione interna alle bottiglie - all’incirca 6 bar - e quella del lago - costante a quasi 5 bar - sia la quasi totale assenza di ossigeno. Queste sono condizioni difficilmente realizzabili in superficie che abbattono decisamente lo scambio gassoso esterno-interno, permettendo una maturazione più lenta", spiega Battelini.
Ma non è tutto. Infatti, il dolce cullare delle correnti che a quelle profondità accarezzano le bottiglie, impedirà che al loro interno, nella importante fase di autolisi, si formino depositi e stratificazioni, in particolare dei lieviti, i quali in condizioni normali decadono. Invece, sarà proprio quel cullare perpetuo a mantenere il moto dei sedimenti all’interno delle bottiglie, i quali arricchiranno ancora di più lo spumante di profumi e struttura. In altre parole, sarà la Brezza del Lago e le sue correnti ad occuparsi e prendersi cura delle 1.216 bottiglie, in una situazione impossibile da riprodurre altrimenti.
Le eccellenze racchiuse nella linea Le Selezioni
Cantina Riva del Garda ha concentrato la sua produzione d’eccellenza nella linea Le Selezioni. Il Pinot Nero Biologico di Maso Èlesi rappresenta la punta di diamante de Le Selezioni. Il cru bordolese di Maso Lizzone, invece, cresce nella valle del Sarca dove, appunto, i vigneti formano questo cru composto da Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc. Il Merlot Trentino DOC Créa, prende il nome proprio dalle argille nelle quali affondano le radici i vigneti più vocati nel Garda, mentre a Loré trovano posto i vigneti che danno origine allo Chardonnay Trentino Superiore DOC Loré.
Al Lago di Garda, una Storia millenaria che sposa la tradizione del vino
Da oltre due millenni, l’Alto Garda Trentino è terra ideale per la coltivazione dell’uva. Tradizione che si perde nella notte dei tempi, con il poeta e viticoltore Catullo capace di contagiare l’Imperatore Giulio Cesare e il suo amore per quel vino nato sulle rive del Lago di Garda. È proprio la storia del Benaco - così il lago veniva chiamato al tempo dei Romani - meta di pellegrinaggio di Dante e Goethe, a parlare costantemente di vino e di olio. Una tradizione enologica che si fonde con la Storia, raccolta da Cantina Riva del Garda nel lontano 1926. È la storia di 350 soci conferitori di vino e olio, appassionati della loro terra e degli splendidi prodotti che offre. Quale situazione migliore per un evento eccezionale, quindi, che vuole anche render omaggio al Lago di Garda: terra di confine tra acqua, terra e abbondanza.
Daviso Pr Agency
ESTATE IN VIGNA: PIC-NIC, BRUNCH E APERITIVI, APPUNTAMENTO DA VENTURINI BALDINI
La storica tenuta nel cuore della provincia di Reggio Emilia propone un ricco calendario di eventi
La primavera è volata via senza potersi godere i primi soli, i pomeriggi liberi, la voglia di evadere che porta con sé. Con l’arrivo dell’estate – e la possibilità di uscire e ritagliarsi, con le giuste cautele, momenti di condivisione – si corre ai ripari. Ecco un’agenda di appuntamenti pensati per stare in compagnia all’aperto, in un luogo d’incanto come la Tenuta Venturini Baldini, storica realtà vitivinicola nel cuore della Provincia di Reggio Emilia. Qui tra i prati e le vigne, ci si potrà rilassare all’ombra dei cipressi, in un’atmosfera rilassata e shabby chic.
Quest’estate vi aspetta un ampio programma di appuntamenti, a numero chiuso per garantire la sicurezza e il giusto distanziamento, è quindi necessario prenotare.
La domenica è possibile prenotare un Brunch o un Picnic per assaporare in tutta tranquillità la natura e la compagnia. Si alterneranno proposte culinarie di partner locali per offrire le prelibatezze del territorio. Non mancherà anche un abbinamento “spavaldo”, pizza e bollicine!
Per chi preferisce spezzare la settimana, l’appuntamento è con i #MercoledìRosé: ogni mercoledì ̀ dell’estate a partire dalle ore 19 e fine mezzanotte, con musica dal vivo e sfiziose offerte culinarie dello street food, si potrà fare un aperitivo in vigna.
Infine, per i più tradizionalisti che scelgono il venerdì e il sabato per uscire, perfetto è l’happy hour nel giardino del Wine shop! L’appuntamento è dalle 18:00 fine le 21:00.
Tutti eventi sono prenotabili su Eventbrite Per maggiori informazioni: https://venturinibaldini.it
Michela Mezzolo – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
LIBRANDI RIPARTE DAL TERRITORIO: NUOVE ETICHETTE E NUOVA DENOMINAZIONE PER PROMUOVERE NEL MONDO LA CALABRIA AUTENTICA
Dopo l’uscita in commercio della Linea Segno, l’azienda Librandi completa il progetto di restyling delle etichette aziendali e sancisce il passaggio alla denominazione Calabria IGT. Al centro del lavoro la valorizzazione della microterritorialità e del patrimonio vitivinicolo calabrese.
“Siamo orgogliosi di vedere la luce di questo importante lavoro – racconta Paolo Librandi - che completa il percorso di rebranding iniziato con le tre nuove etichette pensate per i DOC Cirò rosso, rosato e bianco che simbolizzano in etichetta il frutto di un meticoloso lavoro di sintesi di quanto acquisito in decenni di esperienza nel Cirotano. Ora il restyling ha riguardato tutti i vini dell’azienda ed è ben di più di una semplice rivisitazione della grafica che veste i nostri vini. Abbiamo cercato di rendere evidente il nostro impegno e la nostra ricerca verso una conoscenza e comprensione sempre più profonda del nostro territorio nell’ottica di rendere questo patrimonio un valore aggiunto per tutta la Calabria.” A dimostrazione di questo, la scelta della cantina di enfatizzare in etichetta il “brand Calabria”, con l’intento di renderlo ancora più riconoscibile nel mondo del vino e farlo divenire un punto di forza. Per tale ragione è stata adottata la denominazione “Calabria IGT” - in sostituzione della precedente “Val di Neto IGT” - apponendola in etichetta per molte delle referenze. “Una scelta importante” spiega Raffaele Librandi “dettata dal desiderio di comunicare e promuovere in Italia e nel mondo non solo la nostra azienda ma la Calabria più autentica e l’intrinseca qualità che da sempre contraddistingue i suoi vini.”
Particolare attenzione in questo progetto è stata riservata ai CRU dell’azienda, Efeso, Megonio e Gravello, vini iconici dei Librandi. L’immagine della nuova linea - che uscirà ufficialmente in autunno - sarà caratterizzata da segni concentrici che, adottando un punto di vista dall’alto della tenuta di provenienza - anziché dei confini della denominazione - si dirama in molteplici segni via via sempre più concentrici. L’attenzione si finalizza infine sul particolare delle diverse vigne - Vigna Efeso; Vigna Megonio e Vigna Gravello - luoghi di elezione di questi vini esaltati in etichetta dall’utilizzo della lamina.
Un progetto, quello realizzato dalla cantina calabra, che parte da lontano e che richiama il grande e minuzioso lavoro di ricerca di cui l’azienda si è fatta carico fin dall’inizio della sua storia. Ne è prova il giardino varietale che sorge all’interno della tenuta Rosaneti che conta oltre 200 varietà di uve regionali disposte in un vigneto dalla caratteristica forma a spirale e all’interno del quale si sono effettuati campionamenti prevendemmiali e microvinificazioni aziendali comparative. Un impegno costante e scrupoloso quello dei Librandi, a testimoniare il forte e indissolubile legame della famiglia per la propria terra teso sempre ad esaltare nei suoi vini l’identità più autentica e sincera della Calabria.
Anna Barbon
TENUTA CARRETTA EXPERIENCE IL VIGNETO DIVENTA ESPERIENZA
Garassino: la raffinata classicità del Barbaresco
Siamo nelle Langhe orientali, a ridosso del fiume Tanaro, circa 5 km a est di Alba sul percorso tracciato dalla Strada Provinciale SP3 che, attraverso località Altavilla e un meraviglioso percorso panoramico, conduce nel cuore della denominazione Barbaresco. All’estremo Nord del territorio comunale di Treiso, in località Garassino, si trovano i vigneti di nebbiolo che danno origine all’omonima Menzione Geografica Aggiuntiva (MeGa), da cui Tenuta Carretta vinifica il Barbaresco Garassino Docg.
Osservando la mappa di Treiso, i vigneti di Garassino si trovano sui confini nord-occidentali, vicino alla località Pertinace, lungo la bella dorsale della collina del Nervo, che collega le Menzioni Geografiche di Bricco di Neive, Nervo e Rizzi, per terminare proprio con Garassino, la cui conformazione geografica assomiglia proprio a un cuneo con la punta rivolta verso Nord.
La dorsale su cui poggiano i vigneti di Garassino la divide in due versanti, il primo con esposizione ovest, delimitato da noccioleti e dal torrente Cherasca, che forma la valletta di Pertinace e poco più avanti confluisce nel Tanaro; il secondo in direzione est con affaccio su di un boschetto di fondovalle. Sul crinale della collina, con vista a 360 gradi sui vigneti, sorge Villa Garassino, recentemente ristrutturata dalla proprietà e trasformata in un country hotel.
È un luogo che vanta un legame speciale con la realtà vitivinicola delle Langhe, situato in una magnifica posizione panoramica; al suo interno ci sono cinque camere a disposizione degli ospiti, un ampio salone per ricevimenti e convegni e un curato e suggestivo bistrot.
IL VIGNETO DI TENUTA CARRETTA
Tenuta Carretta è l’unica cantina a vinificare la MeGa Garassino cosa che, di fatto, lo rende un monopòle dell’azienda.
Sono 3,70 gli ettari vitati a nebbiolo e i filari occupano i due versanti della dorsale collinare godendo di un’ottima insolazione per quasi tutta la giornata. I suoli, di origine antica, appartengono al periodo Serravalliano (emersi dal mare tra i 13 e gli 11 milioni di anni fa), caratterizzati dalle Formazioni di Lequio, composte da un’alternanza di strati marnosi e sabbiosi. Si tratta di suoli limosi, con una discreta percentuale di argilla e calcare, antichi e in tutto simili a quelli di Serralunga d’Alba, contraddistinti dalle Marne di Sant’Agata fossili, ricche di sedimenti fini, limo, argilla e molta meno sabbia.
Garassino regala vini floreali ed eleganti; sono etichette giocate sulla complessità piuttosto che sul nerbo, su di una “raffinata ed equilibrata classicità” piuttosto che sulla potenza.
Il Barbaresco DOCG Garassino è un vino di grande personalità che, dopo un affinamento minimo di 24 mesi di cui 12 in legno, si presenta di un colore rosso granato.
Il naso ha intensi profumi floreali, che si uniscono delicatamente a dolci note speziate. Al palato è pieno, complesso, armonico e suadente.
Garassino è una delle mete della “Tenuta Carretta Experience”: un’offerta turistica unica che offre ai visitatori la possibilità di vivere un’esperienza indimenticabile immersi nella bellezza dei paesaggi vitivinicoli di Langhe e Roero, camminando tra i filari, assaggiando piatti della tradizione e degustando i grandi vini del territorio a pochi metri dai vigneti in cui nascono.
Annalisa Chiavazza