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Nittardi, Quercia al Poggio, Tolaini
I miei Classicisti
In occasione delle Anteprime toscane Vi proponiamo un viaggio nel Chianti Classico, scoprendo i “miei Classicisti”. Attraverso tre aziende: Nittardi, Quercia al Poggio e Tolaini, saranno lampanti le variegate sfumature del terroir che rendono sorprendentemente avvincente la lettura di questa DOCG.
Nella zona del Chianti Classico ci sono tre aziende che dimostrano il potere espressivo del Sangiovese tratteggiando, attraverso i loro vini, una mappa che definisce i diversi caratteri del territorio, restandone sempre fedeli.
L’azienda vinicola Nittardi, certificata Bio, proprietà della famiglia Femfert, si trova nel cuore del Chianti Classico e da secoli è la prova che un territorio può essere naturalmente vocato all’arte e alla viticoltura.
Nittardi vanta una lunga tradizione artistico-enologica. Michelangelo Buonarroti l’aveva scoperta mentre viaggiava attraverso il Chianti, durante la progettazione di migliorie alle mura della Repubblica fiorentina e ne rimase così colpito, che nel 1549, mentre lavorava alla Cappella Sistina, acquistò la tenuta.
Il vino prodotto in questo piccolo angolo di paradiso era così speciale che l’artista volle farne dono a Papa Giulio II.
La tenuta si estende per trentadue ettari in totale, suddivisi in due territori diversi: uno di dodici ettari tutti nel comune di Castellina in Chianti e altri venti nella Maremma a sud di Grosseto, tra Scansano e Magliano.
I vigneti sono ad alta densità con seimila seicentosessanta piante per ettaro. Il lavoro in vigna è affrontato con la massima attenzione. La vendemmia è completamente manuale, ogni grappolo è scelto con cura e raccolto separatamente per ciascuna vigna e varietà. Il processo di fermentazione e d’invecchiamento avviene in fusti di rovere francese di formato diverso (scelto in base ad una valutazione che è eseguita di volta in volta) e in fusti di cemento.
Tutte le fasi sono controllate costantemente dai tecnici, sotto la supervisione dell’enologo interno Antonio Spurio e del consulente Carlo Ferrini.
Quercia al Poggio certificata Bio, di proprietà di Michela e Vittorio Rossi, è situata a 400 metri sul livello del mare, si trova in località Monsanto, nel comune di Barberino Val D’Elsa, nel cuore pulsante del Chianti Classico. I vigneti, cingono l’antico promontorio pliocenico, disegnando un variegato contrappunto intorno al borgo ottocentesco con esposizioni e terroir diversi. Sono presenti terreni a matrice calcareo-argillosa nel versante N/NO e con presenza di arenaria e scisti nella parte di S/SE.
L’azienda occupa una superficie di circa cento ettari, quindici ettari di DOCG e produce circa 90000 bottiglie l’anno. Questo è un luogo ideale per la viticoltura, si tratta di una vera e propria riserva naturale, dove i vigneti sono immersi in un contesto boschivo, ricco di biodiversità. Le viti si approvvigionano della necessaria luminosità grazie alla conformità del Poggio. La presenza costante di vento rende asciutta la parte aerea della pianta e le argille garantiscono l’indispensabile umidità radicale nelle stagioni siccitose.
Quercia al Poggio ha intrapreso un “Programma natura” che prevede la concimazione dei Terreni con humus, l’utilizzo della pratica del sovescio con il favino, l’esecuzione dei travasi in base alle fasi lunari e in generale tutte le movimentazioni necessarie in azienda vengono eseguite per caduta, aumentando l’efficienza energetica, sfruttando la forza di gravità.
L’azienda Tolaini, a conduzione Bio, si trova nella parte meridionale del Chianti Classico, a Castelnuovo Berardenga, rinomata per il suo clima caldo. Incastonata in un anfiteatro naturale di vigneti, olivi e boschi, si colloca in una delle zone più suggestive della Toscana, movimentata da dolci colline di diverse tonalità di verde.
Proprio per il particolare clima ed esposizione (Sud/Sud Ovest) i vini si contraddistinguono per la loro grande potenza.
I vitigni dell’azienda Tolaini si trovano tra 350 e 450 mt sul livello del mare, questa ubicazione assicura una grande finezza ed eleganza, perché grazie alle escursioni termiche tra notte e giorno l’uva riesce a raggiungere un grado di maturazione ottimale.
Tolaini rappresenta un gioiello nel panorama enologico toscano. Nasce con l’idea di creare un vino indimenticabile, di grande carattere ed intensità, che sia in grado di emozionare, con il suo grande spessore e la sua eleganza.
Nell’azienda Tolaini si applica la perfetta sintesi tra una sapiente gestione agricola mutuata dalla tradizione e una costante e puntigliosa ricerca di tutte quelle acquisizioni tecnologiche, che sono al servizio di una buona viticoltura.
I vigneti sono tutti ad alta densità, dai 7300 ceppi/ettaro del Sangiovese (di media circa 8000 piante per ettaro a Vallenuova e Montebello) fino agli 11.300 ceppi/Ha dei Cabernet nella tenuta di San Giovanni.
L’azienda Produce circa 250000 bottiglie l’anno, esportando, quasi in tutto il mondo, circa l’80% del prodotto.
Riccardo Gabriele
ANTEPRIMA AMARONE 2015:‘LA COLLINA DEI CILIEGI’
ANTEPRIMA AMARONE 2015: VOLA L’EN PRIMEUR PER APPASSIONATI PREMIUM
SONO 18 LE BARRIQUE GIA’ ACQUISTATE DA SCEICCHI E IMPRENDITORI
Con Anteprima Amarone (2-4 febbraio) Verona si prepara a stappare l’annata 2015, annunciata da molti come tra le migliori negli ultimi decenni. Al punto che c’è chi da tempo ha prenotato en primeur la special edition del Grande Rosso attraverso un’adozione in botte presso la start up vitivinicola La Collina dei Ciliegi. Barrique da 225 litri personalizzate con tanto di targa e ora pronte al debutto in bottiglia. Un investimento per il palato - e non solo - scelto da appassionati italiani ed esteri rigorosamente top secret: si va da sceicchi a banchieri, da imprenditori del lusso a top manager e immobiliaristi, per un totale di 18 barrique.
“Da 3 anni – ha detto il presidente de La Collina dei Ciliegi e imprenditore della finanza, Massimo Gianolli – abbiamo mutuato in Valpolicella, in una versione da noi rielaborata, il modello della vendita en primeur per gli estimatori dell’Amarone nel mondo. Qui il loro vino viene custodito, maturato e affinato. Sempre qui è possibile verificare l’evoluzione dell’Amarone che esordisce quest’anno come cru del nostro vigneto di Erbin. E non poteva esserci annata migliore: quella del 2015 rimarrà infatti nella storia della Valpantena”. Il contenuto di ogni botte 2015, che sarà tradotto in questi giorni in 300 bottiglie (o 150 magnum), vale per ora 25.000 euro, ma il costo – secondo gli esperti - è destinato a diventare un sicuro investimento.
Nata nel 2010 come start up, La Collina dei Ciliegi è l’azienda vitivinicola guidata da Massimo Gianolli (Presidente e Ad), imprenditore della finanza (presidente di Generalfinance), appassionato di vino, che nel 2005 esordisce con una piccola produzione di uva destinata al primo Amarone nella tenuta di Erbin (Valpantena – cru della zona Doc Valpolicella), da 50 anni di proprietà della famiglia. Quarantacinque ettari, di cui attualmente buona parte a vigneto (che a regime, entro il 2020, assorbirà tutta la superficie vitabile), 23 etichette suddivise in tre collezioni (Pop, Classica, Cru) e più di 210 riconoscimenti internazionali.
Eugenia Torelli
BROLO DEI GIUSTI DEBUTTA AD ANTEPRIMA AMARONE
Al Palazzo della Gran Guardia di Verona dal 2 al 4 febbraio 2019 Cantina Valpantena presenta in assaggio l'annata 2011 di Brolo dei Giusti
Prima volta per Amarone Brolo dei Giusti 2011 ad Anteprima Amarone. La linea rivolta alla ristorazione di Cantina Valpantena Verona, è stata scelta come annata storica in assaggio allo stand n.16 presso il Palazzo della Gran Guardia a Verona. Per la sedicesima edizione di Anteprima Amarone, evento veronese che vede come grande protagonista “Il Grande Rosso della Valpolicella”, Cantina Valpantena propone l’annata 2011 di Amarone Brolo dei Giusti che ha raggiunto la maturità gustativa. Linea di punta della cantina veronese, viene prodotto solo nelle annate migliori e le 8000 bottiglie vengono tutte numerate a mano tramite serigrafia in modo da rimanere integre nel lungo affinamento che il vino può affrontare.
I vitigni impiegati sono Corvina Veronese, Corvinone e Rondinella provenienti da tre vigneti condotti direttamente da parte dell'azienda cooperativa. Si tratta di un appezzamento più grande di 13 ettari, e due più piccoli, di 3 e 2,5 ettari, tutti siti in Valpantena, con impianti in parte a pergola ed in parte a guyot. Il vigneto principale presenta le caratteristiche di un vero e proprio “brolo”, termine della cultura contadina che indica un campo protetto da siepi, alberi di ulivo e marogne, i tradizionali muretti a secco della Valpolicella. Come il Clos francese, anche Brolo dei Giusti è un unico vigneto, racchiuso e prezioso.
“Questa linea – spiega Luigi Turco, Presidente di Cantina Valpantena – nasce nel sessantesimo anniversario di Cantina Valpantena e rappresenta il punto di arrivo di un percorso di crescita qualitativa che ci ha portati ad essere uno degli attori principali della denominazione, a livello internazionale. Il logo che abbiamo scelto rappresenta un omaggio alla figura dell'agricoltore, il giusto che alla fine di una giornata di lavoro, si siede sulla marogna a contemplare il suo operato, immerso nella geometria delle vigne e nella bellezza della natura fuori e dentro il Brolo”.
In degustazione durante le tre giornate presso lo stand Cantina Valpantena anche l'Amarone Torre del Falasco 2015 e Amarone Torre del Falasco 2013.
Torre del Falasco è il nome della linea storica di vini di Cantina Valpantena, tra cui spicca l'Amarone, etichetta su cui si riversa la cura costante, accurata e minuziosa dei viticoltori e degli enologi della cooperativa, a partire dalla vigna per arrivare alla bottiglia. L’Amarone Torre del Falasco viene vinificato con uve Corvina, Corvinone e Rondinella con una produzione di circa 100.000 bottiglie annue.
Per ulteriori informazioni:
Michele Bertuzzo
L’ARNEIS DALL’ANIMA ARANCIO
Nasce “Anima Arancio” la nuova etichetta dell’azienda Giacomo Fenocchio
“Anima arancio”, il nuovo vino dell’azienda piemontese Giacomo Fenocchio, è un tributo alla tradizione e una riscoperta di quelle sfumature che caratterizzano ancora di più l’espressività dell’Arneis.
La lunga macerazione sulle bucce, che dura più di un mese in acciaio, conferisce al vino una complessità e una spiccata identità territoriale dovuta ad una maggiore estrazione di sostanze polifenoliche aromatiche, che rendono ancora più forte la voce di questo vitigno autoctono molto antico.
Anima Arancio è prodotto interamente con uve a bacca bianca, 100% Arneis, provenienti dai vigneti nel comune di Monteu Roero, a 350 metri sul livello del mare, esposti a Sud-Est.
L’esposizione ideale e le condizioni climatiche favorevoli determinano eccezionali qualità organolettiche nel vino che si ottiene. Il terreno in questa zona è prevalentemente calcareo-sabbioso con resti di conchiglie fossili che testimoniano l’origine marina dei suoli. L’uva viene vendemmiata verso metà settembre e in vigna si osserva tutta l’attenzione necessaria affinché ogni grappolo sia giunto a perfetta maturazione.
La fermentazione avviene spontaneamente, senza lieviti aggiunti, proprio per mantenere il massimo dell’identità espressiva.
L’amore per la propria terra ed il rispetto delle tradizioni sono il fulcro della filosofia di questa azienda. “Anima Arancio” racchiude in sé tutte le sfumature di questo terroir e la volontà di perpetrare una memoria storica.
Giacomo Fenocchio - Azienda Agricola Vitivinicola
Vigneti in Bussia - Cannubi - Villero
Loc. Bussia, 72 - 12065 MONFORTE D'ALBA (CN) - Piemonte Italia
Tel. 0173.78675 - 0173.78311 - Fax. 0173.787218 - P.iva 02582570046
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Comunicare il vino www.pr-vino.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. P.ph. 338 731 763 7
Col Vetoraz
Col Vetoraz: 25 anni e un grande progetto di valore
Un riconoscimento prestigioso consegnato dai soci a 25 personaggi illustri
Un vino spumante, il Valdobbiadene DOCG Superiore di Cartizze che rappresenta il vertice della produzione di Col Vetoraz e che, per celebrare i suoi primi 25 anni l’azienda ha racchiuso come in uno scrigno in una preziosa magnum dal design ricercato, decorata con brillanti Swarovski originali, appositamente prodotta in esclusiva solo in venticinque esemplari.
Nel corso del 2018 i soci hanno personalmente voluto consegnare questo prestigioso riconoscimento a venticinque personaggi, scelti dall’azienda stessa per essersi distinti grazie al proprio operato in diversi settori professionali.
Un anno itinerante dunque quello appena chiusosi, nel segno di un progetto di valore che in sé contiene tutto il lavoro, la passione e l’impegno che questa realtà vinicola ha sostenuto con costanza in questi primi 25 anni dalla fondazione, avvenuta nel 1993 per volere di Francesco Miotto e dei soci Loris Dall’Acqua (enologo) e Paolo De Bortoli (agronomo), ma iniziato già nel lontano 1838 quando la famiglia fondatrice, i Miotto, si insediò sull’omonimo colle da cui ha origine il nome: Col Vetoraz.
Col Vetoraz da sempre si distingue per essere modello di riferimento d’eccellenza nell’ambito della denominazione. Profondo rispetto per la tradizione, estrema cura dei vigneti e una scrupolosa metodologia della filiera produttiva senza togliere né aggiungere nulla a quanto la Natura già offre attraverso il grappolo, hanno consentito negli anni di ottenere spumanti di pregio pluripremiati oggi degni ambasciatori di una terra eletta e unica, quella del Valdobbiadene DOCG.
Realizzare di aver contribuito alla crescita del territorio di appartenenza è motivo di orgoglio e insieme stimolo a proseguire con grinta questo cammino guardando a nuovi traguardi.
La stessa passione, impegno, tenacia e ricerca ha guidato i soci nella selezione dei 25 personaggi, e in essi come nell’eccellenza dell’operato di ciascuno si sono visti rispecchiati.
Ecco in ordine alfabetico, a chi è stato consegnato il riconoscimento:
Antonio Amorim – Presidente Amorim Group Portogallo
Antonia Arslan – scrittrice, traduttrice e accademica di origini armene
Nicola Canal – ‘el Canal’ – web influencer
Emilio Celotti – enotecnico, ricercatore e docente universitario
Lella Costa – attrice e doppiatrice
Philippe Daverio – critico d’arte
Enzo De Prà – Ristorante Dolada (Belluno) - la più longeva stella Michelin d’Italia
Riccardo Donadon – Fondatore e Presidente di H-Farm
Mariacristina Gribaudi – a.d. Keyline
Luigi Moio – docente di enologia Università Federico II Napoli, esperto in aspetti sensoriali biochimici e tecnologici dell’aroma del vino
Chiara Nardon – ricercatrice scientifica nell’ambito delle neoplasie alla mammella
Vincenzo Nibali - ciclista
Gessica Notaro – artista musicale impegnata nella difesa delle donne vittime di abusi e violenza
Helmut Kocher – Fondatore e Presidente Merano Wine Festival
Isabella Potì e Floriano Pellegrino - Ristorante Bros’ - Lecce – 1 stella Michelin
Niko Romito – Ristorante Casa Reale – Castel di Sangro (AQ) – 3 stelle Michelin
Paolo Rotelli – Presidente Gruppo Ospedaliero San Donato – il primo gruppo privato italiano
Massimo Scattolin – chitarrista classico e compositore
Alessandro Scorsone – sommelier, responsabile del cerimoniale di stato a Palazzo Chigi e giornalista
Sandro Veronesi – Fondatore e Presidente Gruppo Calzedonia
Francesco Vidotto – ex imprenditore, oggi scrittore di romanzi di montagna
Bebe Vio – atleta paralimpica
Luca Zaia – Governatore Regione Veneto
Filippo Zanella – Fondatore e Presidente di Self, startup digitale
Col Vetoraz Spumanti S.r.l.
Situata nel cuore della Docg Valdobbiadene, la cantina Col Vetoraz si trova a quasi 400 mt di altitudine, nel punto più alto dell’omonimo colle adiacente alla celebre collina del Cartizze detta Mont del Cartizze. E’ proprio qui che la famiglia Miotto si è insediata nel 1838, sviluppando fin dall’inizio la coltivazione della vite. Nel 1993 Francesco Miotto, discendente di questa famiglia, assieme all’agronomo Paolo De Bortoli e all’enologo Loris Dall’Acqua hanno dato vita all’attuale Col Vetoraz, una piccola azienda vitivinicola che ha saputo innovarsi e crescere e raggiungere in poco più di 20 anni il vertice della produzione di Valdobbiadene Docg sia in termini quantitativi che qualitativi, con oltre 2.000.000 kg di uva Docg vinificata l’anno da cui viene selezionata la produzione di 1.200.000 di bottiglie. Grande rispetto per la tradizione, amore profondo per il territorio, estrema cura dei vigneti e una scrupolosa metodologia della filiera produttiva e della produzione delle grandi cuvée, hanno consentito negli anni di ottenere vini di eccellenza e risultati lusinghieri ai più prestigiosi concorsi enologici nazionali ed internazionali.
Col Vetoraz Spumanti S.r.l.Strada delle Treziese, 1
31049 S. Stefano di Valdobbiadene (Tv)
Tel. +39.0423.975291 Fax +39.0423.975571
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – Web: www.colvetoraz.it