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Cantine

LA COLLINA DEI CILIEGI, PREMIO BEST PRACTICE VALORIZZAZIONE TERRITORIO PER SAVE THE BRAND 2018

È la Collina dei Ciliegi, start up vitivinicola dell’imprenditore della finanza Massimo Gianolli, la “best practice di valorizzazione del territorio” di Save the Brand 2018, quinta edizione del premio nazionale organizzato da LC Publishing Group sul Made in Italy delle tre ‘F’, fashion, food e forniture.

Il riconoscimento, assegnato ieri sera al Four Seasons Hotel di Milano, individua nell’azienda con sede a Erbin (Grezzana, Verona) “l’impegno nel sostenere la competitività e l’attrattività della Valpantena-Lessinia”. 

“La Collina dei Ciliegi – ha spiegato il presidente Massimo Gianolli – nasce seguendo un progetto di rivalutazione socioeconomica in chiave sostenibile di un’area altamente vocata quanto al di fuori del circuito tradizionale, come è la Valpantena-Lessinia. Una sfida – ha concluso Gianolli – in cui il vino è una leva per rendere coeso un processo di riscatto di un intero territorio”.

 

La Collina dei Ciliegi è l’azienda vitivinicola guidata da Massimo Gianolli imprenditore della finanza (presidente di Generalfinance), appassionato di vino che nel 2005 esordisce con una piccola produzione di uva destinata al primo Amarone, entrato poi sul mercato nel 2010.

46 gli ettari della tenuta di Erbin (Valpantena – zona Doc Valpolicella), da 50 anni di proprietà della famiglia Gianolli, di cui attualmente buona parte a vigneto (che a regime, entro il 2020, assorbirà tutta la superficie vitabile), 22 etichette suddivise in quattro collezioni (Pop, Etichetta nera, Cru e Zero500) e oltre 200 riconoscimenti internazionali tra concorsi e guide.

 

 

Benny Lonardi 

 

QUANDO IL CRU FA LA DIFFERENZA. DAL VIGNETO DI RICCÒ DI SERRAMAZZONI DUE NUOVI MILLESIMI PER CANTINA DELLA VOLTA

 Da poco in commercio le nuove annate de Il Mattaglio Blanc de Blancs 2013 e Blanc de Noirs 2012, la linea dell’azienda di Bomporto che esalta le peculiarità di Chardonnay e Pinot Nero, sempre nella versione Metodo Classico 

            

Modena, 19 novembre – Se la sfida di introdurre il Metodo Classico nella produzione del Lambrusco di Sorbara viene portata avanti da Cantina della Volta con grande determinazione e una continua sperimentazione, non da meno la passione per questa tipologia di vini trova grande espressività e precisione stilistica quando l’obiettivo è quello di confrontarsi con le due uve francesi sinonimo di bollicine per antonomasia, vale a dire Chardonnay e Pinot Nero. La ricerca del miglior terroir per riuscire ad ottenere l’eccellenza da queste due uve, anche nell’areale di produzione modenese, portò alla fine degli anni ’80 Giuseppe Bellei, papà di Christian, a impiantare delle barbatelle di Chardonnay e Pinot Nero acquistate in Francia nel vigneto di Riccò, vale a dire nel podere di San Lorenzo dietro il Monte in Riccò di Serramazzoni, sulle colline modenesi ad una altitudine media di circa 650 metri.

 

Nei 9 ettari destinati a vigneto, dei 34 complessivi, ci sono infatti le migliori condizioni per far sì che Chardonnay e Pinot Nero possano donare i tratti ideali per la produzione di Metodo Classico: un terreno calcareo e argilloso con gesso in superficie nonché la posizione a ridosso di un bosco che insieme all’altitudine consente quell’escursione termica tra la notte e il giorno così importante per conferire eleganza e finezza alle uve che poi verranno portate in cantina. Un’attenta conduzione del vigneto e una rigorosa cura di tutte le fasi colturali – la raccolta durante la vendemmia è rigorosamente manuale con l’utilizzo di cassette che non superano i 17 chili – consentono di elaborare esclusivi vini spumanti Metodo Classico che vengono commercializzati nella linea “Il Mattaglio”. A completare il quadro la conversione completa del vigneto di Riccò ai dettami dell’agricoltura biologica, che si è conclusa nel 2016 e che da quel millesimo consente di fregiarsi della vera e propria certificazione biologica.

 

Da poco in commercio due dei cinque vini che compongo la linea “Il Mattaglio”: il Blanc de Blancs 

IGT Emilia Chardonnay V.S.Q. BrutMetodo Classico del millesimo 2013 e il Blanc de Noirs IGT Emilia Pinot Nero V.S.Q. Brut Metodo Classico della vendemmia 2012. In entrambi i casi si utilizza una pressatura soffice delle migliori uve e si utilizza solo il mosto fiore, dotato di maggior aciditàe mineralità, che poi viene fatto fermentare in tini d’acciaio a temperatura controllata. Nella primavera successiva iniziano le operazioni che portano alla seconda fermentazione in bottiglia che nel caso del Blanc de Blancs, ottenuto solo con Chardonnay, proseguono con un affinamento sui lieviti di 48 mesi, mentre nel caso del Blanc del Noirs, 100% Pinot Nero, proseguono fino a 62 mesi. Segue il dégorgement e l’aggiunta della liqueur d’expédition.

 

“Siamo molto soddisfatti di questi due millesimi– afferma Christian Bellei, al timone dell’azienda di Bomporto, in provincia di Modena –.  In entrambi i casi crediamo di essere riusciti a cogliere e portare in bottiglia anche questa volta i tratti che più contraddistinguono le due uve: la grande freschezza e mineralità nel Blanc de Blancs, l’equilibrio e la complessità nel Blanc de Noirs”.

 

La linea “Il Mattaglio” si completa anche con il Rosé, ottenuto da un uvaggio di Chardonnay e Pinot Nero (vinificato in rosato) che riposa sui lieviti, dopo la seconda fermentazione in bottiglia, per almeno 24 mesi.

Continua il successo dei due classici di Riccò: il Mattaglio Brut ed Il Mattagio Dosaggio Zero.   

 

Jessica Busoli

 

Cantina della Volta nasce nel 2010 a Bomporto (MO) dopo un accurato lavoro di recupero strutturale della vecchia Cantina, fondata da Francesco Bellei, bisnonno di Christian, nel 1920. Frutto della passione per lo Champagne del padre Giuseppe, il primo negli anni ’80 a produrre Spumanti Metodo Classico con il Lambrusco di Sorbara, l’azienda vitivinicola modenese è stata fondata dal “figlio d’arte” Christian Bellei e da un gruppo di amici capitanati da Angela Sini, anima creativa di Cantina della Volta. Fin dalla nascita ha rappresentato una delle realtà più innovative del Lambrusco modenese.

Cantina della Volta propone un ventaglio di Spumanti Metodo Classico ottenuti da uve di Lambrusco di Sorbara in purezza e da uve di Pinot Nero e Chardonnay coltivate nelle vigne del podere San Lorenzo dietro il Monte a Riccò di Serramazzoni (MO).

 

MANDRAROSSA NERO D'AVOLA CARTAGHO 2016: ICONA SICILIANA

 

 

 

 

Acque azzurre e cristalline del litorale mediterraneo, palme nane arabeggianti e vigneti a perdita d’occhio: la natura della costa siciliana intorno a Menfi, Agrigento,  rispecchia la complessità e l’incredibile varietà del clima e del paesaggio tipiche di questo territorio, i cui tratti sono unici al mondo.  

 

Un territorio che evoca lunghe cene al tramonto al fresco della sera, tovaglie ricamate e  tavole riccamente imbandite: il pane di casa, impastato con farina di grano duro e cotto nel forno a legna;  la caponata di carciofi con i pinoli e un penetrante, intenso aroma di salvia; la pasta fresca fatta a mano e condita con  il finocchietto selvatico raccolto lungo i sentieri scaldati dal sole.

 

E poi, il vino.

 

Mandrarossa Cartagho 2016, nero d’Avola in purezza, intenso e sontuoso, morbido ed equilibrato, che ricorda al naso i profumi di marasca e mora selvatica, erbe officinali e spezie orientali. Ricco all’assaggio, porta alla bocca sentori mediterranei di pino marittimo e cuoio.

 

Prodotto a partire da una selezione di uve provenienti dai migliori vigneti Mandrarossa, Cartagho Sicilia DOC matura 12 mesi in barrique di rovere francese ed ulteriori 4 mesi in bottiglia.

 

Mandrarossa Cartagho Sicilia DOC 2016, Tre Bicchieri del Gambero Rosso – Guida ai Vini d’Italia 2019.

 

Well Com

Annalisa Chiavazza

 

 

 Annalisa Chiavazza

IL NATALE DEI CINQUE SENSI: CANTINA TRAMIN APRE LE PORTE PER UNA GIORNATA DI DEGUSTAZIONI

Sabato 8 dicembre debutta l'annata 2017 dei vini bianchi della linea Selezione. Assaggi natalizi e il tradizionale mercatino nel centro storico di Termeno

Sabato 8 dicembre 2018 dalle 9 alle 18 Cantina Tramin apre al pubblico per Il Natale dei cinque sensi: una giornata di assaggi, visite guidate e specialità gastronomiche dell'Alto Adige. L'occasione per celebrare le festività natalizie e le giornate d'Avvento è anche quella di scoprire la nuova annata dei vini bianchi della linea Selezione: Nussbaumer Gewürztraminer, Unterebner Pinot Grigio e Stoan Bianco 2017. Inoltre, è prevista una verticale di Terminum Gewürztraminer Vendemmia Tardiva delle annate 2006, 2010, 2013, 2015 e una degustazione di vini classici. Il programma prevede anche visite guidate alla Cantina alle 11, alle 14 e alle 16. 

Oltre ai prodotti della cantina, in assaggio diverse proposte di eccellenza dell'enogastronomia altoatesina come le specialità di Schiefer, realtà ittica della Val Passiria, ma anche i formaggi di Hansi Baumgartner, l'Affineuraltoatesino ex stella Michelin, o lo Speck e i salumi della macelleria Bertolini di Egna.
Non mancheranno anche proposte dolci come Zelten e Strudel e il Pane con frutta secca del panificio Mataner Brot. Durante la giornata, saranno presenti i produttori delle specialità artigiane e ci sarà anche la possibilità di acquistare.

L'evento sarà l'occasione per presentare la strenna natalizia dove il nuovo Pinot Nero Riserva sarà proposto insieme al Riso Vialone Nano della Riseria Ferron di Isola della Scala, in abbinamento ai funghi porcini.
Le iniziative organizzate per le festività continueranno anche nel centro storico di Termeno con Avvento in Cortile. Sabato 8 dicembre dalle 10 alle 19 sarà organizzato il tradizionale mercatino natalizio nel cortile del Ansitz Rynnhof.
Info: www.CantinaTramin.it



Michele Bertuzzo 

 

ANTONELLA CORDA: IL COFANETTO NATALIZIO CHE RACCHIUDE L'ANIMA DELLA SARDEGNA

 

 

 

 

La cantina di Serdiana presenta una confezione per Natale con il Cannonau 2016, vincitore dei Tre Bicchieri del Gambero Rosso, e il tradizionale bottone sardo in filigrana

 

Le festività natalizie saranno nel segno della Sardegna con il vino di Antonella Corda e la tradizione orafa della filigrana. La cantina di Serdiana si prepara alle celebrazioni presentando la confezione che racchiude il suo Cannonau 2016, vincitore dei Tre Bicchieri del Gambero Rosso, e il bottone sardo in filigrana d'argento, pezzi unici realizzati appositamente dall'artigiano orafo Francesco Busonera per essere appesi all'albero di Natale.

 

"Il profondo legame con il territorio – spiega Antonella Corda – è da sempre al centro del nostro lavoro. Ecco perchè, in occasione del Natale, abbiamo pensato ad un cofanetto che racchiudesse l'anima della Sardegna. Da una parte il Cannonau, il vino d'eccellenza della nostra regione, che vinifichiamo in modo che mantenga intatti gli aromi varietali del vitigno.

 

Dall'altra il bottone in filigrana argentata, un gioiello tipico della tradizione sarda, che con la sua forma ispirata al seno femminile simboleggia da secoli prosperità e fertilità".
Il Cannonau 2016 è il primo imbottigliato da Antonella Corda e ha già dato grandi soddisfazioni alla cantina, vincendo il premio Tre Bicchieri nell'edizione 2019 della guida Vini d'Italia del Gambero Rosso e la medaglia d'oro al The WineHunter Award del Merano Wine Festival 2018.

 

A completare il cofanetto natalizio ci sarà l'opera del gioielliere cagliaritano Francesco Busonera. Il bottone in filigrana, nato per essere cucito a giacche e vestiti, è stato creato per questa occasione in un formato più grande, in modo da poter essere utilizzato come ornamento per l'albero di Natale. Realizzato a mano in argento, il gioiello è un pezzo unico realizzato a mano secondo l'antica tradizione sarda.
La confezione della Cantina Antonella Corda con il Cannonau 2016 e il bottone in filigrana argentata sarà in vendita in enoteca al prezzo di 80 euro. A

 

Michele Bertuzzo

 

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