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Cantine
Podere Casanova
Dal Veneto alla Toscana una scommessa di coraggio nel nome di un grande amore per la terra
Podere Casanova si trova a Montepulciano in Toscana, una terra da sempre culla di storia e cultura e scrigno prezioso di bellezza e armonia di luoghi e sapori.
L’azienda vinicola rinasce nel 2016 grazie ad una consistente e coraggiosa opera di recupero di un vigneto pre-esistente di lunga tradizione contadina, realizzata con passione dai nuovi proprietari, Isidoro Rebatto e la moglie Susanna, che scommettono inseguendo il sogno di ritornare alla natura e il desiderio condiviso di ricercare il rapporto profondo con la terra. Una meravigliosa sfida che idealmente collega due regioni italiane molto affini tra loro; la terra di origine dei proprietari, il Veneto, e quella di elezione, la Toscana, scelta come dimora del loro progetto.
La proprietà si estende per 16 ettari ai confini della Val d’Orcia, delimitati dal bosco a ovest e da dolci pendii a est e gode della vicinanza dei laghi di Montepulciano e Trasimeno che influiscono favorevolmente sull’ambiente pedoclimatico grazie anche alla marcata escursione termica. I terreni sono disposti su più versanti e hanno matrici diverse; a impasto misto (sabbia, argilla, limo) o di ghiaia-sabbia o di ghiaia-argilla. Elementi che favoriscono la produzione di cru di gran pregio valorizzando la nobiltà di sapori e profumi.
Le uve vengono raccolte con vendemmia manuale e una volta in cantina sottoposte a una rigorosa selezione in tre fasi successive; un primo passaggio su un tavolo di selezione naturale, una seconda fase automatica di cernita dei chicchi, ed un’ultima fase, sempre manuale, di selezione dei chicchi migliori. Un metodo che garantisce la massima qualità dell’uva all’ingresso delle vasche di fermentazione, consentendo una vinificazione nel pieno rispetto della tradizione enologica di questa terra.
La gamma di produzione di Podere Casanova comprende i seguenti vini: il Nobile di Montepulciano, un grande classico ottenuto da uve Sangiovese al 97%, vino di elevata raffinatezza, dal grande impatto olfattivo e dalla particolare rotondità e morbidezza; il Rosso di Montepulciano, un blend di uve Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot dalla freschezza amabile e ricco di sentori a predominanza fruttata seguiti da note speziate; l’IGT Irripetibile e Leggenda, due supertuscan frutto di un blend di Sangiovese, Merlot, Petit Verdot e Sauvignon, che regalano un ventaglio esplosivo di note fruttate floreali e speziate, avvolgendo con note tanniche importanti ma non invasive; il Brut Bulles ottenuto da una cuvée di Grechetto, Verdello e Chardonnay lavorate con metodo charmat per richiamare la tradizione veneta anche tra i vigneti toscani; infine l’ultimo nato, il Settecento, un Sangiovese in purezza dalle piacevoli note di mandorle e vaniglia, crostata di amarene, che offre una bocca ampia, dolce e saporita regalando abbondanza e golosità.
Podere Casanova fa parte dei Vignaioli di Montepulciano, un’associazione di dieci produttori costituitasi nel 2018 la cui mission è quella di rilanciare il "brand" del Vino Nobile di Montepulciano ricollegandolo alla sua origine storica, e aumentare il valore della qualità percepita di questo vino partendo dal rispetto per il territorio e per la tradizione portando un messaggio consapevole e coraggioso di sostenibilità e sincerità in questo storico areale vitivinicolo.
Lorella Casagrande
Podere Casanova
Via SP 326 EST 196 – Loc. Tre Berte
53045 Montepulciano (SI)
Tel +39 0578 896136 - +39 392.6342305 - +39 0429 841418
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Web: www.poderecasanovavini.com
Michele Chiarlo
Chiarlo acquisisce nuovi vigneti nell’area di produzione del Nizza docg
La cantina di Calamandrana consolida il suo percorso strategico di valorizzazione dei migliori vigneti piemontesi, rafforzando il suo legame col Monferrato e con la denominazione Nizza. Michele Chiarlo continua a investire sul Nizza docg. In un periodo particolarmente felice per la neonata denominazione e per il Nizza Cipressi, che nel 2018 ha conquistato la vetta dei Top 100 dell’autorevole testata americana Wine Enthusiast, la famiglia Chiarlo ha deciso di acquistare altri 10 ettari di vigneti all’interno dell’areale del Nizza docg.
Con questa acquisizione, il patrimonio viticolo di proprietà della cantina nella zona di produzione del Nizza docg, che già contempla 10 ettari nella storica tenuta de La Court, sale a 20 ettari, arricchendosi di due nuovi appezzamenti, rispettivamente di 2,5 ha nel comune di Castelnuovo Calcea, nel cru Montemareto, e di 7,5 ha a Mombercelli, nel cru Moncucco Cavino.
“Siamo felici di aver avuto la possibilità di annettere al nostro patrimonio viticolo due appezzamenti così vocati all’interno di una denominazione che abbiamo fortemente voluto e che abbiamo intenzione di continuare a supportare nella sua crescita – dichiara Stefano Chiarlo, titolare assieme al fratello Alberto e al padre Michele della Michele Chiarlo – Fin dagli albori di questa DOCG, ai tempi in cui nostro padre Michele ricopriva il ruolo di primo presidente della neonata Associazione del Nizza, abbiamo creduto che questo vino, che oggi sta ricevendo importanti riconoscimenti dalla critica
nazionale e internazionale, avesse tutte le carte in regola per entrare nella rosa dei grandi rossi piemontesi. Gli investimenti su questo territorio sono una prova concreta delle sue grandi potenzialità, che come produttori e membri dell’Associazione è nostro desiderio continuare a valorizzare in vigna e a promuovere sui mercati internazionali”
Entrambi i vigneti si estendono all’interno della parte centrale dell’areale del Nizza docg. La parcella di Montemareto (2,5 ettari) è caratterizzata da una forte pendenza e da un’invidiabile esposizione a sud che consente di avere, durante il periodo estivo ed autunnale, un notevole numero di ore di luce. I suoli sono di origine sedimentaria marina con prevalenza di marne chiare sabbioso limose e un’importante presenza di microelementi tra cui calcio e magnesio. caratteristiche che contribuiscono alla produzione di vini strutturati, longevi ed equilibrati.
Pochi chilometri più a nord si sviluppano invece i 7,5 ettari di vigneto con esposizione sud situati all’interno del cru Moncucco Cavino. Qui le colline si fanno più dolci e i terreni bianchi tipici di quest’area si colorano di sfumature azzurre, dovute alla consistente presenza di argille di lugagnano. In quest’area infatti scarseggia la componente sabbiosa in favore di quella limosa che si rivela in vini caratterizzati da freschezza, acidità e mineralità.
“Sarà un onore per noi confrontarci con questi nuovi appezzamenti ed è nostra intenzione, se si presenteranno le giuste occasioni, di continuare ad investire nei grandi territori piemontesi, perché da sempre la vocazione della nostra famiglia è quella di vinificare nelle più prestigiose denominazioni del Piemonte ” – conclude Stefano Chiarlo.
WELL COM
FIAMMAE: IL NUOVO VINO DI GERARDO E LAPO GONDI
Nasce Fiammae, il vino di Gerardo e Lapo Gondi IGT Rosso della Toscana Centrale
Buon sangue non mente, e così Gerardo e Lapo, i figli di Bernardo Gondi proprietario della Tenuta Bossi in Chianti Rufina, hanno dato vita al loro primo vino.
Come Bernardo - che nel 1989 vinificò per la prima volta in purezza il Cabernet Sauvignon impiantato cinque anni prima dando vita a quel Mazzaferrata che è stato di recente protagonista di una grande verticale in onore dei 30 anni del vino - così anche Gerardo e Lapo hanno voluto interpretare il proprio territorio seguendo la loro personale visione del Sangiovese.
Si chiama Fiammae ed è un Sangiovese in purezza prodotto con uve raccolte in un vigneto aziendale situato a un’altitudine di 300 metri ed esposto a sud est. La particolarità del vino nasce dall’appassimento di metà delle uve per circa un mese, mentre l’altra metà viene vinificata subito. Le uve sono state fermentate in barrique e poi messe ad affinare separatamente in barrique di rovere francese. Per le uve fresche è stato scelto un legno di media tostatura, mentre per quelle appassite si è preferito utilizzare una barrique dalle note più austere e potenti. Terminati i 18 mesi di affinamento, il vino è stato assemblato e imbottigliato. La commercializzazione è iniziata dopo un ulteriore affinamento in bottiglia di 12 mesi.
La prima annata di Fiammae è il 2016 e sono gli stessi “autori” del vino a spiegarne nome e genesi. “Le fiamme ricorrono spesso nella nostra famiglia – racconta Gerardo, classe 1982 – perché sono il logo del Banco Gondi ed il Sangallo le volle raffigurare su alcuni bassorilievi lungo lo scalone principale del palazzo. Inoltre, mia figlia si chiama Fiammetta, un nome di famiglia. Ma sono anche le fiamme che rappresentano la passione che mio fratello ed io abbiamo per il vino”.
Lapo, classe 1986 racconta come sia nata l’idea di questo vino: “Quando nel 2015 Gerardo ed io abbiamo deciso di «metterci alla prova» con un nuovo vino, ci siamo subito resi conto di avere visioni diverse del Sangiovese. Lui aveva in mente un vino fresco ricco di profumi primari mentre io volevo un vino più potente e austero.
Quindi avendo noi due visioni diverse,il nostro enologo Fabrizio Moltard, con la sua lunga esperienza, ci ha aiutati a fondere, sapientemente, le nostre due anime e a dare vita a Fiammae”.
Il nome, che rievoca il latino, è declinato al plurale, perché dentro la bottiglia si ritrovano due anime e due fiamme: quella di Gerardo e quella di Lapo, unite dall’infinita passione per il Sangiovese.
Patrizia Cantini
LA CANTINA DE L’’ASTEMIA PENTITA
L’’Astemia Pentita per San Valentino: celebra l’amore in tutte le sue forme
Il vino è storia, ricerca dell’equilibrio e dell’armonia, fusione di sensazioni e di emozioni. Proprio come l’amore. In occasione di San Valentino, la cantina L’’Astemia Pentita celebra l’amore in tutte le sue forme, proponendo le sinuose e iconiche bottiglie Uomo e Donna, quale cadeau ideale per festeggiare il giorno più romantico dell’anno.
In linea con l’animo pop che contraddistingue il visionario progetto de L’’Astemia Pentita, le bottiglie sono veri e propri elementi di design da collezione: le loro forme evocano l’elegante silhouette di gentiluomini e dame. Sono state pensate come metafora del lato “maschile” e “femminile” del vino: due mondi paralleli, profondamente interconnessi e imprescindibili come lo Yin e lo Yang, che si completano a vicenda.
Con lo speciale design delle bottiglie Uomo e Donna, la cantina propone per l’amore energico e vivace, il VINO ROSSO DINAMICO LIMITED EDITION: realizzate grazie a una particolare tecnica decorativa, le cui bottiglie diventano delle vere e proprie opere d’arte. Insieme al VINO ROSSO DINAMICO, i due rossi “di mestiere” fondono nel bicchiere le diverse anime dei vitigni di provenienza.
Per chi nell’amore ricerca l’equilibrio e l’armonia, il vino ideale è il VINO BIANCO ARMONICO, che grazie alle sue note fresche e concrete regala intensità nell’olfatto e nel gusto.
Il VINO ROSATO ADORABILE, dal gusto intenso e persistente, è il regalo ideale per gli animi più romantici.
Le bottiglie de L’’Astemia Pentita, nelle loro forme maschile e femminile, sono “un omaggio alle persone”, come afferma l’imprenditrice Sandra Vezza, che oltre all’amore ha voluto rendere omaggio anche a tutti gli uomini e le donne che con impegno costante e passione lavorano per ottenere i vini che rappresentano l’eccellenza delle Langhe.
Nel territorio di Barolo, sulla collina dei Cannubi, dove il crinale che ospita i vigneti più preziosi delle Langhe inizia a salire verso il centro del paese, sorge la scultorea cantina dall’anima pop de L’’Astemia Pentita, fondata dall’eclettica e visionaria imprenditrice piemontese Sandra Vezza, che ha fin da subito desiderato una cantina innovativa e diversa la cui architettura fosse unica al mondo.
Tutto è stato studiato nei minimi dettagli dalla stessa Sandra Vezza, con un’attenzione particolare al processo produttivo del vino, così come alla cura del design degli interni fino alla scelta degli arredi, di cui alcuni progettati dalla stessa imprenditrice.
Tradizione e audacia si contrappongono – idealmente e fisicamente – fondendosi, in tutto il progetto. Infatti, alla pavimentazione che evoca la natura e la tradizione, si contrappongono i soffitti della cantina che presentano grandi dipinti murali, realizzati da artisti locali, dall’estetica pop e surrealista, che creano nel visitatore l’illusione di essere realmente all’interno di una cassa di vino nel momento in cui una mano sta estraendo una bottiglia.
SANDRA VEZZA – BIOGRAFIA
“Dinamica anche da ferma”, “Dynamic even when still”, diventato il pay-off de L’’Astemia Pentita, è come ama definirsi Sandra Vezza, ricordando le parole che la nonna usava per descriverla da bambina; la nonna, infatti, le diceva sempre che lei era così vivace che pur se legata ad una sedia, con la mente andava ovunque.
Sandra Vezza è un’imprenditrice nata e cresciuta tra le colline più alte delle Langhe. Da bambina sognava di diventare stilista di moda, amava dipingere e costruirsi i propri giocattoli. A 29 anni, prende le redini dell’azienda di gelatina alimentare e farmaceutica fondata dal marito. La passione per l’arte, il design e l’architettura la portano nel 2012 all’acquisizione di Gufram, storico e irriverente marchio del design italiano. Ma il richiamo della terra e della natura è stato così forte da convincere un’astemia incallita a pentirsi e a portare tutta la sua energia imprenditoriale nel mondo del vino.
L’’Astemia Pentita è un cerchio che si chiude con ironia: c’era il food, c’era il design e ora c’è anche il vino a completare in casa Vezza l’impegno nei tre settori chiave del Made in Italy.
INFO PUBBLICO
L’’Astemia Pentita
via Crosia 40, Barolo (CN)
Apertura al pubblico wine shop: lun/dom, 10.00 – 18.30
Visita cantina solo su prenotazione: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. / 0173 560501
Camilla Rocca
Nittardi, Quercia al Poggio, Tolaini
I miei Classicisti
In occasione delle Anteprime toscane Vi proponiamo un viaggio nel Chianti Classico, scoprendo i “miei Classicisti”. Attraverso tre aziende: Nittardi, Quercia al Poggio e Tolaini, saranno lampanti le variegate sfumature del terroir che rendono sorprendentemente avvincente la lettura di questa DOCG.
Nella zona del Chianti Classico ci sono tre aziende che dimostrano il potere espressivo del Sangiovese tratteggiando, attraverso i loro vini, una mappa che definisce i diversi caratteri del territorio, restandone sempre fedeli.

L’azienda vinicola Nittardi, certificata Bio, proprietà della famiglia Femfert, si trova nel cuore del Chianti Classico e da secoli è la prova che un territorio può essere naturalmente vocato all’arte e alla viticoltura.
Nittardi vanta una lunga tradizione artistico-enologica. Michelangelo Buonarroti l’aveva scoperta mentre viaggiava attraverso il Chianti, durante la progettazione di migliorie alle mura della Repubblica fiorentina e ne rimase così colpito, che nel 1549, mentre lavorava alla Cappella Sistina, acquistò la tenuta.
Il vino prodotto in questo piccolo angolo di paradiso era così speciale che l’artista volle farne dono a Papa Giulio II.
La tenuta si estende per trentadue ettari in totale, suddivisi in due territori diversi: uno di dodici ettari tutti nel comune di Castellina in Chianti e altri venti nella Maremma a sud di Grosseto, tra Scansano e Magliano.
I vigneti sono ad alta densità con seimila seicentosessanta piante per ettaro. Il lavoro in vigna è affrontato con la massima attenzione. La vendemmia è completamente manuale, ogni grappolo è scelto con cura e raccolto separatamente per ciascuna vigna e varietà. Il processo di fermentazione e d’invecchiamento avviene in fusti di rovere francese di formato diverso (scelto in base ad una valutazione che è eseguita di volta in volta) e in fusti di cemento.
Tutte le fasi sono controllate costantemente dai tecnici, sotto la supervisione dell’enologo interno Antonio Spurio e del consulente Carlo Ferrini.

Quercia al Poggio certificata Bio, di proprietà di Michela e Vittorio Rossi, è situata a 400 metri sul livello del mare, si trova in località Monsanto, nel comune di Barberino Val D’Elsa, nel cuore pulsante del Chianti Classico. I vigneti, cingono l’antico promontorio pliocenico, disegnando un variegato contrappunto intorno al borgo ottocentesco con esposizioni e terroir diversi. Sono presenti terreni a matrice calcareo-argillosa nel versante N/NO e con presenza di arenaria e scisti nella parte di S/SE.
L’azienda occupa una superficie di circa cento ettari, quindici ettari di DOCG e produce circa 90000 bottiglie l’anno. Questo è un luogo ideale per la viticoltura, si tratta di una vera e propria riserva naturale, dove i vigneti sono immersi in un contesto boschivo, ricco di biodiversità. Le viti si approvvigionano della necessaria luminosità grazie alla conformità del Poggio. La presenza costante di vento rende asciutta la parte aerea della pianta e le argille garantiscono l’indispensabile umidità radicale nelle stagioni siccitose.
Quercia al Poggio ha intrapreso un “Programma natura” che prevede la concimazione dei Terreni con humus, l’utilizzo della pratica del sovescio con il favino, l’esecuzione dei travasi in base alle fasi lunari e in generale tutte le movimentazioni necessarie in azienda vengono eseguite per caduta, aumentando l’efficienza energetica, sfruttando la forza di gravità.

L’azienda Tolaini, a conduzione Bio, si trova nella parte meridionale del Chianti Classico, a Castelnuovo Berardenga, rinomata per il suo clima caldo. Incastonata in un anfiteatro naturale di vigneti, olivi e boschi, si colloca in una delle zone più suggestive della Toscana, movimentata da dolci colline di diverse tonalità di verde.
Proprio per il particolare clima ed esposizione (Sud/Sud Ovest) i vini si contraddistinguono per la loro grande potenza.
I vitigni dell’azienda Tolaini si trovano tra 350 e 450 mt sul livello del mare, questa ubicazione assicura una grande finezza ed eleganza, perché grazie alle escursioni termiche tra notte e giorno l’uva riesce a raggiungere un grado di maturazione ottimale.
Tolaini rappresenta un gioiello nel panorama enologico toscano. Nasce con l’idea di creare un vino indimenticabile, di grande carattere ed intensità, che sia in grado di emozionare, con il suo grande spessore e la sua eleganza.
Nell’azienda Tolaini si applica la perfetta sintesi tra una sapiente gestione agricola mutuata dalla tradizione e una costante e puntigliosa ricerca di tutte quelle acquisizioni tecnologiche, che sono al servizio di una buona viticoltura.
I vigneti sono tutti ad alta densità, dai 7300 ceppi/ettaro del Sangiovese (di media circa 8000 piante per ettaro a Vallenuova e Montebello) fino agli 11.300 ceppi/Ha dei Cabernet nella tenuta di San Giovanni.
L’azienda Produce circa 250000 bottiglie l’anno, esportando, quasi in tutto il mondo, circa l’80% del prodotto.
Riccardo Gabriele