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Premio gionalistico

“BERE IL TERRITORIO” 2023

Ventiduesima edizione per il Concorso Letterario Nazionale di Go Wine 

Raccontare il vino attraverso un viaggio

Racconto, ricerca, sostenibilità

 

Il bando di concorso scade il 28 aprile 2023

 

L’associazione Go Wine promuove la ventiduesima edizione del Concorso Letterario Nazionale “Bere il Territorio”. 

E’ un progetto culturale che ha sempre accompagnato la vita dell’associazione fin dalla sua costituzione, caratterizzandosi come un’iniziativa qualificante per Go Wine e sempre molto partecipata.

 

Il Bando viene divulgato qualche mese in avanti rispetto ai tempi abituali di tutte le precedenti edizioni, con scadenza per la consegna degli elaborati al prossimo 28 aprile 2023

La cerimonia di premiazione è fissata per sabato 27 maggio ad Alba.

 

Racconto, ricerca, sostenibilità: sono le tre parole d’ordine di questa edizione. Rinnovando in parte il profilo di un’iniziativa in cui Go Wine conferma il suo impegno a favore della cultura del vino.

 

Il Concorso rimane infatti fedele all’idea che l’ha originato e risponde alla volontà di contribuire in modo concreto ad accrescere e diffondere una visione positiva a favore del vino e di un consumo consapevole di un prodotto strettamente connesso con il suo territorio. 

“Bere il Territorio” per attribuire un valore aggiunto a ciascun vino di qualità ed apprezzare, attraverso il calice, non solo il prodotto in sé, ma anche la cultura e l’ambiente che esso racchiude. 

Il tema del concorso si lega da alcuni anni in modo più diretto all’idea che ha ispirato fin dalla costituzione l’associazione Go Wine: ovvero guardare ad una figura qualificata di consumatore che non ama solo conoscere e degustare i vini, ma avverte il desiderio di farsi viaggiatore per scoprire i luoghi dove ciascun vino si afferma e dove uomini e donne del vino operano.

Si mantiene peraltro inalterato lo spirito di fondo che anima l’iniziativa culturale: storia, tradizioni, paesaggio e vicende culturali sono diversi i fattori che distinguono il vino da una qualsiasi bevanda e che si esaltano nel percorrere un territorio del vino. 

I temi della ricerca e sostenibilità si affiancano con due premi speciali alla sezione generale del concorso.

Il tema della ricerca si rivolge agli studenti di differenti fasce di età, guardando agli Istituti Agrari italiani ed ai corsi di laurea in Enologia e Viticoltura.

L’attenzione va a favore della ricerca sul tema dei vitigni autoctoni: argomento caro a Go Wine e divulgato in varie iniziative. Il Concorso andrà a premiare i due migliori lavori di ricerca valorizzando le competenze che emergeranno.

 

Un secondo premio speciale viene riproposto dopo l’esordio della scorsa edizione: si rivolge a realtà del comparto vitivinicolo e alle cantine in particolare; dedica un’attenzione specifica alle azioni svolte per salvaguardare il tema del paesaggio e dell’ambiente, favorendo modelli di sviluppo equi e green, come recita l’art. 8 del Bando.

 

Il tema del racconto ispira la sezione generale del Concorso: il Bando si lega a uno dei temi connessi all’identità dell’Associazione Go Wine e invita i partecipanti a farsi idealmente viaggiatori, narrando un percorso in un territorio del vino italiano, raccontando un’esperienza, evidenziando il rapporto con i valori cari all’enoturista: paesaggio, ambiente, cultura, tradizioni e vicende locali.  

La sezione generale del Concorso Nazionale “Bere il Territorio” si divide in due categorie – una riservata agli over 24 anni senza distinzioni e una riservata a giovani dai 16 ai 24 anni – con la finalità di stabilire un ideale confronto fra generazioni.

 

Piero Bianucci

Con la ventiduesima edizione si rinnova anche la Giuria del Concorso, con l’inserimento di Piero Bianucci: è uno dei noti scrittori e giornalisti scientifici, ha diretto per trent’anni il settimanale Tuttoscienze de La Stampa, collaborando con Piero Angela, la Rai, con la pubblicazione di oltre 30 libri nel suo percorso professionale.

 

Gli elaborati saranno sottoposti al vaglio della giuria composta da Gianluigi Beccaria e Valter Boggione (Università di Torino), Margherita Oggero (scrittrice), Piero Bianucci (scrittore e giornalista scientifico) Bruno Quaranta (La Repubblica), Massimo Corrado (Associazione Go Wine). 

Saranno quindi selezionati dalla sezione generale i due migliori testi, uno per ciascuna categoria: i vincitori riceveranno ciascuno un premio di euro 500,00. 

Saranno selezionati dalla sezione speciale riservata agli Istituti agrari ed ai corsi di Laurea in Enologia e Viticoltura i due migliori lavori di ricerca: i vincitori (o i gruppi) della sezione speciale riceveranno ciascuno un premio di euro 500,00. 

Oltre ai premi riservati agli aspiranti scrittori, Bere il territorio conferma altri due Premi: ovvero il riconoscimento a “Il Maestro” e il Premio Speciale a favore di un libro, edito durante l’anno 2022, che abbia come tema il vino o che, comunque, riservi al vino una speciale attenzione. 

 

Il Concorso letterario Bere il territorio è sostenuto da un parterre di aziende vinicole italiane che, socie dell’associazione, sostengono i progetti culturali di Go Wine.

 

Per informazioni: 

Associazione Go Wine tel. 0173 364631 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.gowinet.it 

 

Bando di concorso

 “Bere il terrITOrio”

Raccontare il vino attraverso un viaggio 

 

1. La ventiduesima edizione del concorso letterario “Bere il Territorio” è promossa dalla Associazione Go Wine. 

I partecipanti dovranno redigere un testo-racconto in forma libera che abbia per tema un viaggio in un territorio del vino italiano, raccontando esperienze, evidenziando il rapporto con i valori cari all’enoturista: paesaggio, ambiente, cultura, tradizioni e vicende locali. 

 

Sono previste due categorie, in base a distinte fasce di età:

  1. giovani dai 16 ai 24 anni; 
  2. per tutti i soggetti di età superiore ai 24 anni

2. Ogni concorrente o gruppo potrà partecipare con un solo elaborato inedito, in lingua italiana, della lunghezza minima di due cartelle (3600 battute) e massima di 5 cartelle (9000 battute), redatto anche su supporto magnetico (chiavetta usb o cd-rom).

 

3. E’ inoltre istituita, a latere del concorso generale, una sezione speciale riservata agli studenti degli Istituti agrari italiani (di età compresa fra i 14 ed i 20 anni) e agli studenti dei corsi universitari di Laurea in Enologia e Viticoltura in Italia. 

Verranno selezionati elaborati e/o tesi di laurea che, attraverso un lavoro di ricerca, trattino e approfondiscano temi riguardanti i vitigni autoctoni. 

La partecipazione al Concorso è consentita a singoli studenti oppure a piccoli gruppi non superiori a 5 persone. Gli elaborati dovranno avere la medesima lunghezza di cui all’art. 2, salvo eccezioni dettate dal lavoro di ricerca a cui sono chiamati.

 

4. Ogni testo dovrà contenere, in calce, le generalità del concorrente: nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono ed eventualmente il riferimento dell'Istituto agrario o dell’Università di appartenenza (per la sezione speciale dell’art. 3).

 

5. Gli elaborati dovranno pervenire, in tre copie dattiloscritte e su supporto magnetico, entro il 28 aprile 2023, tramite posta, al seguente indirizzo: 

Concorso “Bere il territorio” - Go Wine

Via Vida, 6 - 12051 Alba (Cn).

 

6. Gli elaborati saranno sottoposti al vaglio della giuria composta da Gianluigi Beccaria e Valter Boggione (Università di Torino), Margherita Oggero (scrittrice), Piero Bianucci (giornalista, divulgatore scientifico), Bruno Quaranta (La Repubblica), Massimo Corrado (Associazione Go Wine).

 

7. Saranno selezionati dalla sezione generale I DUE MIGLIORI TESTI, uno per ciascuna categoria: i vincitori riceveranno ciascuno un premio di euro 500,00.

 

7a). Saranno selezionati dalla sezione speciale riservata agli studenti degli Istituti agrari e dei corsi di Laurea in Viticoltura ed Enologia I DUE MIGLIORI LAVORI DI RICERCA: i vincitori (o il gruppo) della sezione speciale riceveranno ciascuno un premio di euro 500,00.

 

8. E’ istituito un premio speciale rivolto a realtà del comparto vitivinicolo che si siano distinte per aver salvaguardato il patrimonio territoriale in un’ottica di valorizzazione del paesaggio, con la fruizione dell’ambiente naturale, volto a stimolare lo sviluppo culturale, turistico, sociale ed economico. Il tutto in un’ottica di sostenibilità nel rispetto di modelli di sviluppo equi e “green”. 

 

9. È inoltre istituito un premio speciale a favore di un libro edito durante l’anno 2022 che abbia come tema il vino o che, comunque, riservi al vino una speciale attenzione.

L’autore riceverà un premio in denaro di euro 500,00.

 

10. I testi rimarranno a disposizione dell'organizzazione del concorso e non verranno restituiti. I concorrenti, accettando senza condizione il presente regolamento, concedono, sin d'ora e senza nulla pretendere, i diritti di pubblicazione a Go Wine.

 

11. I vincitori, che saranno avvertiti tramite raccomandata, saranno premiati durante la cerimonia che si terrà ad Alba sabato 27 maggio 2023.

 

12. I giudizi della giuria, che selezionerà le opere, sono insindacabili.

 

13. Per quanto non previsto dal presente regolamento, le decisioni spettano autonomamente alla segreteria del concorso.

 

L’iniziativa si svolge con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e delle cantine italiane che, socie dell’associazione, sostengono i progetti culturali di Go Wine.

I FINALISTI DEL PREMIO CAMPIELLO GIOVANI TRA LE COLLINE DI CONEGLIANO VALDOBBIADENE PATRIMONIO UNESCO

 I Presidenti Enrico Carraro e Elvira Bortolomiol

 

Dal 14 al 16 settembre, durante la vendemmia, i giovani finalisti del Premio Campiello Giovani si incontrano sulle Colline del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG per trovare nuove ispirazioni. I ragazzi infatti vivranno la Denominazione nel momento più intenso dell’anno e da questa esperienza ne trarranno cinque racconti originali ispirati ai gesti eroici osservati sulle Rive.

 

Dal 14 al 16 settembre i finalisti del Premio Campiello Giovani si incontrano sulle Colline di Conegliano Valdobbiadene per trovare nuove occasioni d’ispirazione tra i vigneti eroici del territorio e le attività di vendemmia, da tradurre in emozionanti e appassionanti racconti.

 

Una tre giorni sulle colline per festeggiare insieme i valori condivisi che da anni stanno alla base della partnership tra il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG e il Premio Campiello. Un modo per sottolineare l’importanza della promozione della cultura ed evidenziare il legame tra il lavoro dei viticoltori e quello degli scrittori, il saper fare italiano, l’artigianalità e la sapienza.

 

Il programma per i giovani finalisti Salvatore Lamberti, Luca Maggio Zanon, Niccolò Alessandro Tavian, Anastassija Sofia Tortorici e Alberto Bartolo Varsalona prevede una tre giorni di immersione nel territorio con l’obiettivo di suggerire ai giovani scrittori stimoli nuovi che loro tradurranno in un racconto originale ispirato al “gesto eroico della vendemmia”. Per il primo giorno una passeggiata tra le Rive, le colline più impervie del territorio, accompagnati da uno storico locale. Il secondo giorno invece, saranno coinvolti nelle attività della vendemmia, momento culminante del lavoro del viticoltore, impegnato tutto l’anno su questi versanti scoscesi. Il terzo giorno è previsto un tour nei luoghi più suggestivi della Denominazione Conegliano Valdobbiadene. 

 

La Fondazione Il Campiello da 27 anni mette al centro i giovani, coniugando il loro amore per la lettura e la scrittura con il sostegno attivo alla promozione del loro talento e del loro lavoro. Campiello Giovani significa mettersi in gioco in prima persona, sottoporre la propria “impresa” al giudizio altrui e siamo felici di poter offrire, grazie alla collaborazione con il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG una nuova occasione ai nostri giovani per trovare ispirazione dal lavoro, dalla passione e dall’amore per il territorio e la natura vivendo in prima persona l’esperienza della vendemmia”. – ha dichiarato Enrico Carraro, Presidente della Fondazione Il Campiello e di Confindustria Veneto.

 

La Denominazione Conegliano Valdobbiadene è un territorio che ha ispirato penne molto celebri”, afferma Elvira Bortolomiol, Presidente del Consorzio di Tutela “primo fra tutti Andrea Zanzotto, di cui abbiamo celebrato i cento anni dalla nascita proprio lo scorso anno. Il nostro paesaggio è stato l’impulso per alcune delle sue prose più intese, in cui lo ha immortalato. Ci entusiasma l’idea di accogliere sul territorio giovani talenti che possano immergersi nella bellezza delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Patrimonio Unesco e trarne lo stesso slancio creativo”.

 

Ulteriore occasione è la ricorrenza, quest’anno, dei 60 anni di storia del Consorzio di Tutela che coincide con i 60 anni dalla fondazione del Premio Campiello. Motivo in più per trovare nuove modalità di collaborazione, partendo dall’ispirazione che la bellezza del territorio, sulle Colline di Conegliano Valdobbiadene, oggi patrimonio UNESCO, può offrire ai giovani talenti del Premio Campiello Giovani.

 

 

Alessandra Zaco

TORNA “WORDS OF WINE – PAROLE DI VINO”, DEDICATO A CHI HA SAPUTO MEGLIO RACCONTARE L’ABRUZZO

 

 

 

Giunto alla sesta edizione, è il premio giornalistico con cui il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo valorizza il racconto dello straordinario territorio e della grande proposta enologica che lo caratterizza. 

Il vino contiene tante storie di famiglia, territori, geografie, scelte. Per questo il ConsorzioTutela Vini d'Abruzzo ha ideato il premio giornalistico internazionale “Words of Wine – Parole di vino”. Il riconoscimento, quest'anno alla sesta edizione, vuole mettere in luce la capacità di narrare di tanti giornalisti che hanno trovato nelle storie dei vini, delle persone e delle realtà abruzzesi l'occasione per parlare di questa incredibile terra. L'Abruzzo è la patria del grande Montepulciano d’Abruzzo ma è anche la culla di altre denominazioni: è la terra di un vino rosa molto amato come il Cerasuolo d’Abruzzo, di un raffinato vino bianco, il Trebbiano d'Abruzzo, che quest’anno celebra i 50 anni della sua denominazione, e di eccellenze come il Pecorino e la Passerina.

 

“La nostra regione, riconosciuta come la più verde d’Europa, è amata e visitata ogni anno da molti giornalisti che da tutti i continenti arrivano con la voglia di scoprire un luogo dalle mille sfaccettature, diventandone così ambasciatori”,spiega Valentino di Campli, Presidente del Consorzio. “Questo premio, che finalmente torna dopo tre anni, vuole esaltare le storie e i racconti che rendono omaggio all’Abruzzo e alla sua cultura enologica”.

 

Saranno premiati quei giornalisti dei media online e offline e della televisione selezionati da una giuria tecnica specializzata fra una rosa di candidati ritenuti meritevoli. La competizione è aperta a tutti gli autori di servizi giornalistici pubblicati o mandati in onda – nell’ultimo anno – in uno dei Paesi dell'Unione Europea che abbiano raccontato di territori, personaggi, arte e natura abruzzesi legati ai Vini d’Abruzzo. Il concorso prevede tre sezioni: stampa (quotidiani e periodici), tv e radio, web. È possibile inviare le candidature entro il 31 maggio 2022.

La cerimonia di premiazione si terrà l’8 giugno in Abruzzo.

 

Per consultare il regolamento:

LINK: www.vinidabruzzo.it/news/premio-giornalistico-words-of-wine-2020-tutte-le-info-per-partecipare

 

Simonetta Gerra

ALLA WINE BUSINESS CITY DEBUTTANO DUE PRESTIGIOSI RICONOSCIMENTI: IL PREMIO CARTE DEI VINI ITALIA E IL WINE RETAIL AWARD

Una giuria di 12 esperti – presieduta da Andrea Grignaffini, docente di enogastronomia, critico e gastronomo tra i più preparati del nostro tempo - decreterà i vincitori, seguendo un criterio molto ampio e trasversale, dalla ricchezza di proposte, alla varietà, dalla profondità territoriale all’ impostazione e fruibilità.

Wine Business City è l’innovativo ed esclusivo appuntamento che aprirà la Milano Wine Week 2021: un evento di business di due giorni – 3 e 4 ottobre – dedicato a un numero chiuso di 250 aziende, che consentirà l’incontro tra queste realtà e operatori qualificati del settore, un’occasione davvero unica di confronto e di ricerca, in un periodo dell’anno fondamentale per la ripartenza dei consumi vinicoli, durante il quale vengono definiti gli acquisti per l’ultimo trimestre del 2021 e il primo semestre del 2022. L’appuntamento è al MEGAWATT COURT, un complesso di 9.000 Mq situato in via Watt 15 a Milano. 

 

Durante la manifestazione si terrà la prima edizione di due prestigiosi riconoscimenti: il premio Carte Vini Italia e il Wine Retail Award. A occuparsi della scelta dei vincitori, un comitato, composto da alcuni dei più autorevoli giornalisti del settore enogastronomico italiano, wine educator e communicator, presieduti da Andrea Grignaffini - docente di enogastronomia, critico e gastronomo tra i più preparati del nostro tempo –.

Con il primo riconoscimento - Carte Vini Italia - verranno premiate le migliori 100 carte vini italiane suddivise in 10 categorie di ristoranti ed esercizi di somministrazione – ristoranti da 1,2 e 3 stelle Michelin, fine dining e Gourmet, Bistrot, Wine Bar, Ristorante d’Hotel, etnici e fusion, osterie e trattorie e pizzerie -. Verranno assegnati 10 premi per ogni categoria più un premio speciale. Mentre il Wine Retail Award è il premio alle migliori selezioni vinicole degli esercizi di dettaglio qualificato e della grande distribuzione – 5 categorie in tutto: enoteche, catene di ristorazione, distribuzione e wine shop online e supermercati. Qui il riconoscimento viene assegnato ai 4 migliori per categoria più due premi speciali. 

 

È fondamentale sottolineare come sia la prima volta in assoluto che le carte dei vini vengono analizzate non sulla base esperienziale della degustazione”, spiega Grignaffini. “Ma esclusivamente attraverso lo studio delle liste. I nostri premi saranno la fotografia fedele della mentalità e dell’approccio con cui vengono realizzate le carte dei vini nella nostra epoca”.  I criteri di selezione per il premio Carta Vini Italia sono molto numerosi e trasversali. “Si va dalla ricchezza della proposta, alla profondità territoriale, dalla fruibilità della liste al gusto allo stile, alla ricchezza di informazioni, al respiro internazionale”, aggiunge Grignaffini. “L’idea è quella di trovare non una, ma diverse chiavi di lettura per analizzare le liste vini, evidenziando, strada facendo, come ci sono diversi modi plausibili per strutturare una proposta. Non vogliamo vincolare la scelta a parametri troppo rigidi: sono certo che molti spunti per la selezione emergeranno proprio durante il confronto tra i membri della giuria volutamente ricca, eterogena e trasversale”.

Articolati anche i canoni di valutazione del Wine Retail Award, come la varietà nazionale e territoriale, internazionalità, la varietà e la memoria delle annate, la ricercatezza, la fruibilità e la ricchezza delle informazioni e la personalizzazione, l’offerta, i formati e molti altri parametri ancora. 12 membri esperti ed autorevoli della giuria valuteranno i locali e le strutture che si candideranno sulla sezione dedicata del portale di Wine Business City.

Ai vincitori verrà poi consegnata una targa, in occasione di una cerimonia in programma il 4 ottobre al MEGAWATT COURT a chiusura manifestazione, e una coccarda che potranno esporre nel proprio locale quale riconoscimento di partecipazione.

Wine Business City è una grande occasione per gettare la basi per la ripartenza del

comparto”, conclude Federico Gordini, ideatore e presidente della Milano Wine Week. “Questi due importanti riconoscimenti sono stati pensati proprio per valorizzare l’impegno fattivo che, con passione, gli operatori della ristorazione e della distribuzione continuano a manifestare nel settore vitivinicolo, prestando grande cura e attenzione sia alla selezione dei prodotti sia ai trend emergenti. Il momento della premiazione è il giusto tributo alla loro dedizione anche in un anno così difficile”.

 

Michela Mezzolo

IL COMITATO FRANCESCO ARRIGONI ASSEGNA ALL’ISTITUTO ALBERGHIERO SONZOGNI DI NEMBRO (BERGAMO)

 

Il premio in memoria del grande giornalista e critico gastronomico

 

Il premio assegnato dal Comitato Francesco Arrigoni, che riunisce familiari, amici e colleghi del giornalista gastronomico prematuramente scomparso nel 2011, torna per la sua nona edizione. Un ritorno coerente con la scelta operata lo scorso anno, quando il riconoscimento destinato alle realtà agroalimentari che si distinguono per il particolare contenuto etico è stato assegnato eccezionalmente all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, al fine di sostenerne l’indispensabile opera al servizio della collettività.

Il Premio Francesco Arrigoni 2021 va, infatti, ad un'altra espressione della Comunità Bergamasca, di Nembro in particolare, comune della bassa Valle Seriana, vero e proprio epicentro della pandemia. In un territorio che ha pagato un prezzo altissimo, in termini di vite e di lacerazioni del tessuto sociale, il pensiero del Comitato è andato soprattutto ai giovani, premiando il locale Istituto Alberghiero Sonzogni.

«Questo travagliato periodo ha messo in luce l’importanza del nostro sistema educativo, evidenziandone, contemporaneamente, l’estrema fragilità. Come luogo di formazione e di relazione, la scuola è uno strumento chiave per prendersi cura delle cicatrici lasciate dalla pandemia nelle nuove generazioni e per questo abbiamo deciso di premiare l’Istituto Alberghiero Sonzogni. Oltre all’approccio alle tematiche agro-alimentari mediato da valori etici, com’è nello spirito del Comitato, l’Istituto si distingue per l’attenzione costantemente dedicata a ciascuno studente, per il pensarsi e l’agire come una vera e propria comunità educante» dichiara Antonella Colleoni, moglie di Francesco Arrigoni e Presidente del Comitato.

 

 

Molteplici sono le iniziative che testimoniano questa vocazione, come la realizzazione di percorsi per l'istruzione degli adulti, volti a promuovere la formazione culturale, civile ed etica in un'ottica di educazione permanente, e l’istruzione superiore promossa presso la Casa Circondariale di Bergamo, dove quest’anno i primi detenuti sosterranno gli esami di stato.

La somma del premio sarà destinata al finanziamento di un provetto di biblioteca didattica per il carcere e per la partecipazione a Bergamo Scienza 2021, l’evento di divulgazione scientifica che coinvolge ogni anno la città e la provincia di Bergamo in un programma ricco di iniziative che approfondiscono temi scientifici e tecnologici.

Con questa edizione “speciale” del Premio, che per tutelare la salute di tutti non prevede una cerimonia pubblica, il Comitato desidera ricordare con Francesco Arrigoni altri due grandi uomini che ci hanno lasciati: Gianni Mura, geniale giornalista sportivo, grande amico di Francesco e componente del Comitato, e lo chef Vittorio Fusari, franciacortino, infaticabile sostenitore del premio. Con la speranza di poterli omaggiare nel mese di settembre, con un evento in presenza presso l’Istituto Sonzogni.

 

Emanuela Capitanio

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