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Turismo

PRONTI AL PONTE DELL’IMMACOLATA?

 

ECCO CINQUE IDEE PER RENDERLO SPECIALE, LUNGO LA STRADA DEL VINO E DEI SAPORI DEL TRENTINO

 

  

Tra luminarie, alberi di Natale e vetrine addobbate, si respira già aria di festa. L’atmosfera incantata entrerà nel vivo con il lungo weekend dell’Immacolata, dedicato a viaggi, relax e regali. Tante le occasioni per trascorrerlo in Trentino, con proposte diverse pronte a soddisfare tutti i gusti!

 

1.  Un giro per i Mercatini: dalle piazze di Trento all’incanto di Canale di Tenno e Rango, tra i Borghi più belli d’Italia, fino al suggestivo Parco Asburgico di Levico Terme, dove il Natale è anche teatro delle Feste del Gusto in collaborazione tra Slow Food e la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino. E poi ancora Perzenland a Pergine Valsugana, Riva del Garda con la sua tradizionale casa di Babbo Natale e la nuovissima e originale casa del Grinch, solo per citarne alcuni. Il Trentino è da sempre tra le mete più ambite per i mercatini, con casette in legno ricche di delizie enogastronomiche e di artigianato locale. Particolarmente ricca la proposta “I Natali della Vallagarina”: dal più conosciuto centro di Rovereto, con le sue luminarie tra i palazzi sei-settecenteschi, a quello di Ala Città di Velluto, con il suo “Natale nei Palazzi Barocchi”. Ad Avio l’appuntamento è al Castello del Fai, per originali visite guidate e momenti di intrattenimento, mentre a Nomi si possono ammirare i presepi monumentali allestiti in tutto il paese. Tra una tappa e l’altra, il consiglio è di ritagliarsi qualche momento per visitare una delle tante cantine che puntellano il paesaggio per una degustazione, come Azienda Agricola Balter, da cui ammirare un meraviglioso panorama; Pedrotti Spumanti, con la sua grotta per l’affinamento delle bollicine, o Azienda Agricola Grigoletti, che vi stupirà per gli ambienti particolari. Se il brindisi per eccellenza è con il Trentodoc, non lasciatevi sfuggire l’occasione di assaggiare il vino tipico della zona, il Marzemino!

 

2. Tra cantine & distillerie nei giorni festivi e per eventi particolari: come nei fine settimana, anche i giorni di festa del Ponte dell’Immacolata diventano occasione per scoprire cantine o distillerie trentine. L’elenco è davvero lungo (qui le aperture complete dei Weekend in Cantina) ma, oltre alle più tradizionali visite, sono previsti anche appuntamenti dedicati. Un esempio? La Wine Experience: 20 anni in 2 calici della Cantina Pelz in Val di Cembra, in programma nelle giornate di giovedì 7 e sabato 9 dicembre alle ore 18.00. Due serate imperdibili in cui si degusteranno due particolari calici di Riesling – uno con le prime dieci annate della cantina e uno con le ultime dieci – in abbinata a un menù di tre portate (prenotazione chiamando il numero 0461 683051). Oppure Madame Martis & Sushi di montagna, in programma venerdì 8 e sabato 9 dicembre, ore 11.00, presso Maso Martis a Martignano di Trento. In questo caso, la visita al vigneto sarà abbinata da una degustazione di Madame Martis Limited Edition Dosaggio Zero 2010 e da una Magnum Madame Martis Brut Riserva 2010, accompagnati da una box da 10 pezzi di sushi di montagna preparato dallo chef Daniele Tomasi del Ristorante Innesti di Pergine Valsugana (prenotazioni online qui).

 

3. La notte degli alambicchi accesi a Santa Massenza: in questo piccolo paesino della Valle dei Laghi, oltre ad uno splendido mercatino allestito negli avvolti del paese, dal 7 al 10 dicembre si svolge La notte degli alambicchi accesi. Un evento davvero originale: i gruppi di partecipanti dotati di radiocuffie, guidati dalla voce narrante di Patrizio Roversi, si immergeranno nelle distillerie del paese in un susseguirsi di tappe tra le quali Casimiro, Francesco Poli, Giovanni Poli e Maxentia. Al loro interno, la magia di uno spettacolo dedicato a storie e curiosità della grappa artigianale, proposta anche in assaggio. E poi via, tutti insieme nella piazza centrale per l’ultimo grande brindisi. Affrettatevi a prenotare, perché i posti finiscono velocemente. Imperdibili in zona anche una visita alla Casa Caveau del Vino Santo di Padergnone (aperta su prenotazione), omaggio a questa eccellenza del territorio, una passeggiata lungo il lago di Toblino con vista sul suo meraviglioso castello, seguito da un pranzo all’Hosteria Toblino, dove la cucina della tradizione incontra la creatività dello chef Sebastian Sartorelli. Per soggiornare nei dintorni, un’idea è l’accogliente Hotel Lillà di Terlago, con un’immancabile cena con tutto il gusto del Trentino presso la vicina Osteria Ca’ dei Giosi.

 

4. Sulla neve in Paganella: il Ponte dell’Immacolata rappresenta da sempre anche il grande ritorno in pista. Per chi sceglie la rinomata skiarea con vista sulle Dolomiti di Brenta, due soste gustose da vivere in quota: Family Chalet Dosson – fermata intermedia della funivia Andalo-Dos Pelà – dove il martedì e venerdì è possibile anche cenare e tornare in telecabina o sciando sotto le stelle, e Alpine Lounge Meriz, all’arrivo della seggiovia che dalla località Santèl a Fai della Paganella porta a località Rocca (1.400 metri). Da qui parte anche una divertente pista da slittini lunga 1 chilometro! Ma per i buongustai che preferiscono rimanere “con i piedi per terra” ci sono anche il Ristorante “El Filò” di Molveno, i Ristoranti “Al Faggio” ed Empatia di Andalo, The Dining Lounge at Solea di Fai della Paganella o l’Alt Spaur di Spormaggiore, dove non può mancare l’assaggio di un tortel di patate accompagnato dai salumi trentini e formaggi locali. Per un soggiorno con il pieno di benessere nel cuore di Andalo, lasciatevi viziare dalle attenzioni del Corona Dolomites Hotel o de Il Piccolo Dolomiti Resort.

 

5.  Passeggiate d’inverno: facile, panoramica, soddisfacente è la passeggiata che conduce da Passo Vezzena al Pizzo di Levico: in caso di neve, preparatevi le ciaspole! Da lì, il panorama sulla Valsugana sottostante è da togliere il fiato, con i laghi di Caldonazzo e Levico e le Dolomiti sullo sfondo ad incorniciare il paesaggio. E dopo la fatica, è tempo di soddisfare anche il palato: la tappa giusta è nella vicina Malga Millegrobbe, dove poter gustare un aperitivo assaporando il formaggio della tradizione Vezzena o una cena tipica. La struttura ospita anche un piccolo, ma accogliente centro benessere e stanze caratterizzate da legno di larice, per un pernottamento che profuma di vera montagna.

 

Per scoprire il calendario completo degli eventi e per altre idee a tutto gusto lungo la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino:  

www.TasteTrentino.it/Vino
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | Tel. 0461.921863

 

Stefania Casagranda  388 7216228

 

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AUTUNNO IN TIROLO

 

Tirolo in autunno

 

Tesoro dell’Alto Adige tutto da scoprire

 

©Niederkofler Hannes

 

Tirolo è una località meravigliosa per trascorrere un fine settimana lungo in autunno. Le tinte della vegetazione che virano dal verde, al giallo e al rosso rendono il paesaggio brillante, complici le giornate terse tipiche di questa stagione, con il sole ancora caldo e il cielo blu. Proprio come un gioiello, Tirolo ha l’omonimo castello incastonato in un promontorio, ai piedi dell’imponente Cima della Muta. Castel Tirolo è il maniero che diede il nome all’intera regione, quando divenne residenza dei Conti di Tirolo nel XIII secolo.

Castello e paese insieme si affacciano con una veduta eccezionale sulla Val d’Adige e sulla città di Merano, raggiungibile quest’ultima da Tirolo anche attraverso una storica seggiovia monoposto.

Soggiornando a Tirolo per un weekend lungo in autunno, sarà così possibile raggiungere rapidamente la nota città di cura altoatesina e partecipare ai numerosi eventi che vi si svolgono, come la Festa dell’uva, quest’anno il 14 e 15 ottobre.

 

Anche a Tirolo, come in tutto l’Alto Adige, l’autunno è sinonimo di Törggelen: l’antica tradizione contadina strettamente legata al vino e alle castagne. Nel periodo del Törggelen, cioè da inizio ottobre fino a metà novembre circa, paesani e forestieri si danno appuntamento nelle osterie contadine, nelle cantine e nelle trattorie per gustare insieme pietanze tipiche come minestra d’orzo, canederli e cavoli, carne affumicata, Schlutzkrapfen (i tipici ravioli tirolesi); a fine pasto, immancabili sono le caldarroste e i krapfen, accompagnati da un buon bicchiere di vino novello.

Per gustare il Törggelen a Tirolo sono consigliati il maso storico Sandgruberhof e il maso Unterkronsbichl, il Buschenschank (osteria contadina) Wenzlhof e il ristoro Zur Dorfmühle.

 

Prima o dopo aver gustato il Törggelen, le occasioni per fare bellissime passeggiate a Tirolo non mancano. Particolarmente interessanti sono i sentieri tematici, dedicati ai due frutti fondamentali per questo territorio: la mela e l’uva. Il sentiero della mela e il sentiero del vino raccontano la storia di Tirolo come paese di frutticoltura, passando attraverso meleti e vigneti, con stazioni interattive e pannelli esplicativi su fatti e curiosità legati alla produzione di questi frutti.

Inoltre, le passeggiate intorno al paese sono diverse, come il sentiero panoramico o l’Herrschaftsweg, mentre, passeggiate che si contraddistinguono per una vegetazione di tipo mediterraneo sono la Tappeiner, che collega Tirolo a Merano, e il sentiero Falkner.

 

L’evento che celebra l’autunno a Tirolo è la Festa in Via del Castello, nel centro del paese. Manifestazione che esalta il raccolto e il buon vino, con musica, divertimenti e specialità gastronomiche, quest’anno avrà luogo domenica 22 ottobre, dalle 11.30 alle 16.

 

Nadia Scioni

MANAROLA, IN LIGURIA, È TRA LE LOCALITÀ BALNEARI PIÙ BELLE D'EUROPA, SECONDO JETCOST

 

Gli utenti di Jetcost l'hanno scelta insieme a Cefalù in Sicilia e a Ravello in Campania tra le 14 più belle del continente.  L'estate è quasi finita e per molte persone lo sono anche le vacanze. Negli ultimi tre mesi turisti e viaggiatori hanno potuto visitare diverse parti d'Europa, godersi le spiagge, visitare monumenti e musei, scoprire bellissime città piene d’atmosfera, respirare aria salubre e godersi la natura, praticare sport, passeggiare e bere un drink nei paesini sperduti nell'entroterra o contemplare il mare e i porti di pesca in molte incantevoli città della costa. 

Gli utenti del potente motore di ricerca di voli e hotel www.jetcost.it, in questa occasione si sono concentrati proprio su queste ultime, valutandole   in base alla loro bellezza, alla cordialità della gente, all'offerta gastronomica e, nel complesso, al loro fascino e alla loro personalità; e Manarola, in Liguria, è una di loro: 

 

Manarola (Cinque Terre – Liguria - Italia)

Arroccate su una scogliera a 70 metri sul livello del mare, le sue casette dai colori caldi sembrano scendere ordinatamente, digradando, fino al Mar Ligure. Manarola, quasi a metà tra Firenze e Genova, è uno dei gioiellini delle Cinque Terre (insieme a Monterosso, Vernazza, Corniglia, Riomaggiore) ed è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità e dal 1998 è diventata Parco Nazionale e Area Marina Protetta. Alla prima passeggiata tra le sue ripide stradine si è subito sorpresi dalla presenza di numerose piccole imbarcazioni “parcheggiate” al posto delle auto; questo perché devono essere issate a mano, con l'aiuto di corde, dal porto a una terrazza, e in altre strade perché non c'è un molo ma solo un piccolo porto, anche se ricco di fascino e con alcune piccole trattorie. Si consiglia di percorrere la “Via dell’Amore" che collega Manarola a Riomaggiore, in parte scavata nella roccia con picconi e pale tra il 1920 e il 1930 dagli operai che lavoravano alla nuova linea ferroviaria che collegava Genova a La Spezia, e oggi percorsa da molte coppie di innamorati per il suo fascino romantico, da qui il nome

Ecco le altre 13 città di mare più belle scelte dagli utenti di Jetcost.it in tutta Europa:

 

Cefalú (Sicilia - Italia)

Difficile scegliere quale delle bellissime città costiere della Sicilia sia la più bella, perché tutte hanno un fascino particolare. Ma tra le più incantevoli c’è sicuramente Cefalù. Sembra essere stata scolpita direttamente nella scogliera che la sovrasta; Cefalù è stata a lungo un centro di cultura e di commercio dell'Italia meridionale ma ha resistito agli impulsi della modernizzazione. Oltre che per la sua bellissima spiaggia e per la sua cucina deliziosa, la città, a 40 minuti da Palermo, è nota per la sua incredibile cattedrale normanna. Questo imponente edificio con le sue torri gemelle fu costruito nel XII secolo ed è decorato con elaborati mosaici bizantini. È una delle nove chiese che compongono il percorso Arabo-Normanno dichiarato dall'UNESCO Patrimonio mondiale dell’umanità. 

Il luogo più vivace è senza dubbio Piazza del Duomo, dove oltre alla cattedrale stessa, si trovano il Municipio (ex Monastero di Santa Caterina), Palazzo Pirajno, Palazzo Maria e il Seminario Vescovile. Prendere un caffè o magari una granita in una delle sue terrazze può essere quasi sicuramente il momento migliore della giornata.

 

 

Ravello (Costa Amalfitana – Campania - Italia)

Non è facile scegliere uno solo dei bellissimi e tortuosi borghi che costeggiano la Costiera Amalfitana, a due passi da Napoli. Sebbene il suo fascino sia evidente, Ravello si vanta spesso del numero di personaggi importanti e famosi che hanno percorso le sue ripide strade chiuse al traffico, ammirato i suoi eleganti giardini e goduto della spettacolare vista dalle scogliere con il profumo dei limoni nell’aria: Wagner, Edward Grieg, Leonard Bernstain, Virginia Wolf, Gore Vidal, Lauren Bacall, Paul Newman, Greta Garbo, Jacqueline Kennedy o Tennessee Williams, tra gli altri. Anche se l'ideale è sedersi su una terrazza, come quella di Villa Cimbrone, dopo aver passeggiato nei suoi splendidi giardini, vale la pena visitare il

Duomo dell'XI secolo, con una vivace piazza antistante, al cui interno si trova la famosa reliquia con il sangue di San Pantaleone, che ogni anno mostra il fenomeno della liquefazione. Da visitare sicuramente anche Villa Rufolo, di fronte al Duomo, la principale attrazione di Ravello, per la sua bellezza e soprattutto per l'incredibile vista panoramica che offre sull'intera Costiera Amalfitana e sul Golfo di Salerno, che vale la pena di vedere anche dal mare noleggiando una barca o da un traghetto. Ravello è Patrimonio mondiale UNESCO.

 

Cadaqués (Girona - Catalogna - Spagna)

Con quasi 8.000 chilometri di costa e 180 isole e isolotti, la Spagna può vantare un numero enorme di incantevoli città costiere. In alcuni casi, oltre al loro interesse pittoresco, hanno anche un valore storico o culturale. È il caso di Cadaqués, conosciuta come la "Perla della Costa Brava", dove visse per anni il genio Salvador Dalí (la sua casa-museo a Port Lligat è una delle principali attrazioni), che la definì "sognante e perfetta", e che fu visitata anche da altri grandi pittori dell'epoca, come tra gli altri Picasso, Matisse e Chagall. E anche dal grande scrittore dell'Empordà Josep Pla. Una visita imprescindibile è alla Chiesa di Santa Maria, un'icona della città, situata nel punto più alto del vecchio quartiere e con una fantastica vista sui tetti rossastri e con sullo sfondo il Mediterraneo punteggiato di piccole imbarcazioni. Da qui si può iniziare la passeggiata lungo le vie acciottolate del centro storico, come la fotogenica Carrer des Call, per poi scendere verso il lungomare Riba des Poal, costeggiando le piccole insenature di ciottoli e godendosi la vista dai vari punti panoramici su Cadaqués. In uno dei suoi numerosi ristoranti ci si può fermare a gustare il famoso suquet de peix (stufato di pesce).

 

 

Agios Nicolaos (Creta - Grecia)

La Grecia, con più di 2.000 isole e una costa continentale molto frastagliata, ha ovviamente centinaia di porti e villaggi incantevoli. A Creta, il più grande e uno dei meno visitati è Agios Nicolaos, che negli ultimi anni si è trasformato da piccolo villaggio di pescatori in una delle località turistiche più famose dell'isola grazie alle sue belle spiagge e alla sua storia antica. Il centro, caratterizzato da negozi e piccole boutique, si snoda attorno al singolare lago Voulismeni, collegato direttamente al mare da uno stretto canaleIl porto è senza dubbio la zona più vivace, soprattutto di notte, con decine di ristoranti e terrazze che servono piatti locali particolarmente deliziosi come gli omaties, le popolari tapas Dolmadakia, un raro e gustoso formaggio cremoso chiamato Xygalo Siteias e i tanto apprezzati dolci Halva. Il tutto accompagnato da una Retsina, un vino bianco greco resinato, dal gusto unico dovuto alla pratica di sigillare i contenitori di vino con la resina di pino d'Aleppo in tempi antichi. 

 

Combarro (Pontevedra - Galizia - Spagna)

Considerato da molti il più bel villaggio della Galizia, Combarro si trova nel magico scenario delle Rías Baixas, non lontano dalla città di Pontevedra. È noto soprattutto per i suoi hórreos, piccole strutture con solidi pilastri e solitamente sormontate da una piccola croce di pietra che si trovano all'esterno della casa principale e che nel XVIII e XIX secolo venivano utilizzate per conservare gli alimenti al riparo dai parassiti e dall'umidità del terreno, nonché per le sue tradizionali e colorate case sul mare, dotate di balconi in pietra o in legno ben conservati con un'eccellente vista sull'oceano. Ci sono anche diversi cruceiros, una costruzione tradizionale con una croce stilizzata, presente non solo in Galizia, anche in altre regioni celtiche, come l'Irlanda o la Bretagna. In tutti, la figura della Vergine è rivolta verso il mare, mentre il Cristo è rivolto verso la terra. 

 

 

Polperro (Cornovaglia - Regno Unito)

È difficile scegliere il villaggio più bello tra tutti quelli della costa della Cornovaglia, sulla punta Sud-occidentale dell'Inghilterra, perché ognuno ha il suo fascino. Polperro è sicuramente il più singolare, con le sue case in pietra imbiancate a calce e ornate di fiori o di collezioni di piccole boe colorate, in mezzo a zone di verde, tranne quelle che si uniscono sopra il porto dei pescatori, che hanno cancelli che lo chiudono quando è in tempesta, con vicoli stretti che non permettono il passaggio delle auto e curiose gallerie d'arte, caffè, pub e negozi d’artigianato. I suoi sentieri costieri sono perfetti per scoprire spiagge e insenature e per ammirare in contemplazione una costa selvaggia e rocciosa.

 

Tarifa (Cadice - Andalusia - Spagna)

È il punto più meridionale della Spagna, aperto sul Mediterraneo e sull'Atlantico, il più vicino al Marocco (14 km.) e probabilmente ilpiù ventoso, grazie al forte vento di levante che rende Tarifa un paradiso per gli amanti delle attività acquatiche legate al vento, come il kitesurf, il windsurf e il surf. Ma se le sue lunghe spiagge, fino a 38 chilometri, sono quelle che le hanno portato fama e visitatori da tutto il mondo, in particolare quelle di Playa Chica, Los Lances, Valdevaqueros e la spiaggia di Bolonia, la città offre anche importanti attrazioni, come il castello del Califfato nella città vecchia, costruito nel X secolo, all'epoca di Abderramán III, anche se è più conosciuto come il castello di Guzmán el Bueno - dove si svolse il famoso evento (o leggenda) del lancio del coltello per far sacrificare il figlio - che è ancora in buono stato di conservazione con un centro di interpretazione storica al suo interno. L'attuale fisionomia urbana e la disposizione delle sue strade strette e tortuose risalgono al periodo moresco.

 

 

Cacela Velha (Algarve - Portogallo)

Sebbene l'Algarve portoghese sia famoso per le sue scogliere sul mare e le piccole insenature tra loro, ci sono dei villaggi che sono un’eccezione, come nel caso di Cacela Velha, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. Si estende per 18.000 ettari ed è protetto dal mare da cinque isole barriera che hanno dato vita alla languida Praia da Fabrica, una spiaggia considerata una delle più belle del mondo. È immersa in un ambiente naturale praticamente indisturbato che offre viste panoramiche mozzafiato su un estuario, sul mare e sugli immensi banchi di sabbia e isole del Parco Naturale di Ria Formosa. È uno di quei luoghi che è riuscito a preservare la sua eredità naturale, il suo patrimonio architettonico e l'essenza del popolo portoghese fino ai giorni nostri. È un piccolo villaggio con non più di tre o quattro strade acciottolate, la cui caratteristica principale sono le case bianche a un piano. Le sue porte e finestre incorniciate nei toni del blu e decorate, alcune con graziosi fiori, ricordano il suo passato moresco. Tutte le attività di Cacela Velha ruotano intorno alla sua piazza. Qui si trovano la Chiesa Matriz, di origine medievale e rimaneggiata nei secoli XVI-XVIII, e una fortezza del XVII secolo ricostruita dopo il terremoto di Lisbona del 1755.

 

Sóller (Maiorca - Isole Baleari - Spagna)

È curioso che una delle cose più particolari e popolari di Sóller sia lo storico tram che dal 1913 collega la montagna e il mare in un viaggio di solo mezz'ora, dalla valle nel cuore della Serra al porto e alla spiaggia. Oltre a trasportare i passeggeri, è stato utilizzato anche per trasportare casse di pesce dal porto al mercato o casse di arance alle navi che in passato navigavano verso i porti francesi, e per trasportare le verdure dall'orto alla città. Ma questa non è la sua unica attrattiva, il comune di Sóller occupa una valle della catena montuosa di Tramontana delimitata dal mare. Le due città gemelle, spiaggia e città, e la splendida campagna circostante, aggiungono varietà all'esperienza di vivere nel porto, anche se solo per pochi giorni. Le strade acciottolate splendidamente conservate, gli eccellenti ristoranti, caffè e negozi e la sensazione di vivere la bella vita, la rendono molto apprezzata dai visitatori che tornano più volte e da molti altri che scelgono di farne il loro luogo di residenza. Ci sono edifici di epoca medievale e Art Nouveau. Una casa dei primi del Novecento ospita il Museo di Scienze Naturali delle Baleari. Intorno ad essa si trova un giardino botanico con centinaia di specie vegetali delle Isole Baleari e delle Canarie.

 

 

Cattaro (Montenegro)

Cattaro si nasconde dietro le sue mura medievali e tra le scogliere calcaree del Monte Lovćen, come se volesse che nessuno la trovasse. La città vecchia è caratterizzata da stradine e piazze tortuose, in particolare la piazza principale, e ospita diverse chiese romaniche, tra cui la Cattedrale di Cattaro. L'Unesco ha inserito la città nell'elenco dei siti Patrimonio dell'Umanità. Cattaro fiorì essenzialmente tra il 12° e il 14° secolo, quando la città era un alveare di mercanti e marinai che davano impulso all'attività economica. Il centro ospita anche il Museo Marittimo, che esplora la storia della gente di mare della zona. La sua apparente volontà di passare inosservata non ha avuto successo e oggi è un vivace porto per navi da crociera che arrivano fino alla porta dei bastioni.

 

Sète (Occitania - Francia)

Grazie a Luigi XIV, detto il Re Sole, Sète raggiunse la fama di cui gode ancora oggi, essendo l'uscita marittima del Canal du Midi. Questo porto si arricchì soprattutto grazie al commercio del vino. Da allora è diventato il più grande porto di pesca francese sul Mediterraneo. La sua bellezza e il suo clima favorevole hanno attirato grandi scrittori, poeti e cantanti come Paul Valéry, Jean Vilar o Georges Brassens, oltre a numerosi pittori impressionisti e contemporanei che espongono in tutto il mondo. Sète si può scoprire lungo i suoi canali fiancheggiati dalle facciate colorate, attraversati da ponti levatoi e ponti girevoli. Il porto commerciale, il porto vecchio e il porto turistico sono pieni di attività. L'atmosfera più particolare si respira a Pointe Courte, autentico quartiere di pescatori, e poi nel Quartier Haut, dove regna un'atmosfera che ricorda l'Italia meridionale. Una proposta originale è quella della compagnia CroisiEurope che, a bordo di piccole imbarcazioni chiamate "peniches", naviga a ritmo tranquillo lungo i numerosi canali della Francia contemplando i suoi paesaggi e le sue città, con un viaggio che si conclude ad Arles, dove si può ammirare un patrimonio eccezionale che risale all'epoca romana e dove Van Gogh visse il suo periodo più produttivo, realizzando più di 300 opere in soli 15 mesi. 

 

Moraira (Alicante - Comunità Valenciana - Spagna)

Un tempo villaggio di pescatori, Moraira, nel cuore della Costa Blanca di Alicante, è oggi una delle città costiere più affascinantidella Spagna. Le sue spiagge incontaminate sono ideali per rilassarsi, come Playa de l'Ampolla e Playa del Portet, ma si possono anche gustare deliziosi frutti di mare e fare passeggiate lungo i vicini sentieri costieri con punti panoramici mozzafiato. Un labirinto di stradine e antichi percorsi di pescatori si snoda lungo le scogliere vicino a Moraira, da cui si possono ammirare alcuni dei luoghi più belli della zona come Cap d'Or, Cala Llebeig o Cala del Moraig. E se si cerca un po' di cultura non si deve perdere il Castello di Moraira, costruito all'inizio del XVIII secolo per difendere la costa dagli attacchi dei pirati e dei corsari berberi. Oggi ospita una mostra permanente sulle torri di guardia all'epoca di Filippo II e una presentazione audiovisiva in diverse lingue sul mare e la pirateria. Dal castello si gode anche di uno spettacolare tramonto con il sole che sprofonda nel mare.

 

 

Aveiro (Regione Centrale - Portogallo )

Conosciuta come la Venezia portoghese per i suoi numerosi canali e le sue colorate imbarcazioni simili alle gondole, chiamate moliceiros, che tradizionalmente venivano utilizzate per raccogliere alghe e orate, ma che oggi vengono utilizzate per le visite turistiche, Aveiro è una città di medie dimensioni sulla costa del Portogallo, a breve distanza da Porto, situata sulle rive dell'estuario di Aveiro. I suoi tre canali dividono la città in due parti. La parte settentrionale del canale principale conduce alle vecchie case dei pescatori di un tempo, mentre a Sud si trovano gli edifici storici della città. Il centro è famoso per i suoi edifici in stile Art Nouveau, la maggior parte dei quali si trova lungo il canale principale. Merita una visita il Convento di Gesù, che oggi ospita il Museo di Aveiro. Questa antica chiesa, risalente al XV secolo, presenta un interno magnificente in stile barocco che si combina con le famose piastrelle portoghesi. Gli "ovos moles", un dolce a base di uova e zucchero, sono un emblema della città e vengono venduti in barili di legno o avvolti in una crosta di wafer in vari formati, una vera delizia.

 

Enrique Sancho

A MADONNA DI CAMPIGLIO: I TOP EVENTS DELLA STAGIONE

 

Quando i boschi si tingono di oro e rosso è il momento per scoprire una Madonna di Campiglio differente, dove i riti della tradizione convivono con i concerti in quota, le ricette tipiche con il foraging e la cucina d’autore. Tra settembre e ottobre torna la rassegna “I Suoni delle Dolomiti”, con gran finale insieme a Carmen Consoli, si fa picnic a bordo fiume o lago con i migliori chef locali, si impara “a cucinare il bosco”, si riscoprono i Sapori insoliti d’autunno e si vive alti. della desmalgada, la discesa degli animali dai pascoliMadonna di Campiglio, 8 agosto 2023_ Quando il sole radente illumina le Dolomiti e gli alberi si ammantano dei colori del foliage inizia la stagione più romantica dell’anno: Madonna di Campiglio, Territorio di Eccellenza della Fondazione Altagamma, propone un autunno fatto di sapori del territorio, esperienze a valle e nei rifugi, contatto profondo con la natura. 

La destinazione trentina offre tante possibilità di divertimento e benessere, grazie all’apertura prolungata degli impianti a fune: se le cabinovie 5 Laghi e Spinale sono attive fino al 17 settembre, la cabinovia Grostè prosegue fino al 24 settembre tutti i giorni e la Pradalago anche nei tre weekend successivi (30 settembre-1 ottobre, 7-8 ottobre, 14-15 ottobre), compresi i due sabati (7 e 14 ottobre) dedicati alla manifestazione “Sapori insoliti d’autunno”. L’autunno a Madonna di Campiglio diventa così l’occasione per scoprire una versione differente della località, vivendo esperienze a un ritmo più rilassato. 

 

Concerti in quota con I Suoni delle Dolomiti

 

Un festival dalla formula unica, che invita musicisti di fama internazionale ad esibirsi nei luoghi più scenografici delle Dolomiti trentine. La rassegna fa tappa a Madonna di Campiglio con quattro appuntamenti molto differenti tra loro, dedicati alla musica d’autore, il cantautorato, il repertorio classico e il teatro musicale. Il 30 agosto, sul finire dell’estate, sarà la pianista e cantante Frida Bollani Magoni, a incantare il pubblico di malga Brenta Bassa: giovanissima figlia d’arte, talento cristallino, si è già esibita sui principali palcoscenici italiani. 

Il 22 settembre, a malga Vallesinella Alta, si esibirà Sergey Malov, virtuoso dell’“arco” – suona violino, viola e violoncello, anche nelle varianti del violino barocco e del violoncello da spalla. Una settimana dopo, il 30 settembre, appuntamento a Pradalago per scoprire il progetto speciale della Banda Osiris e l’Orchestra di Fiati del Conservatorio Bonporti di Trento e Riva del Garda, che portano in scena una giocosa versione di Pierino e il lupo. Infine, il primo ottobre, a Camp Centener, gran finale del festival con la canzone d’autore che vedrà protagonista Carmen Consoli. I concerti si terranno allo scoccare di mezzogiorno.

“Spiagge Alte”: i picnic con gli chef gourmet e i mixologist

 

L’infinita distesa del mare si trasforma in un pascolo verde, mentre le spiagge si affacciano direttamente sulle Dolomiti. In un contesto mozzafiato si gustano cocktail accompagnati da un cestino carico di delizie preparate dagli chef gourmet del territorio. 

È la magia di questa rassegna, che porta su spiagge atipiche - il greto dei fiumi e dei torrenti di montagna e il bordo dei laghi alpini - picnic di altissimo livello. In calendario, in autunno, sei appuntamenti, il 2, 9 e 16 settembre e il 7, 14 e 21 ottobre. 

 

“Raccogli l’attimo”: foraging e cooking class 

 

Due esperienze in calendario l’8 e 15 settembre. 

Si impara ad osservare la natura con occhi diversi: fiori, radici, steli, foglie, e naturalmente funghi diventano le materie prime ideali per una cooking class. Si raccolgono piante spontanee camminando tra i sentieri, attingendo a una conoscenza antica e affascinante, e si creano ricette stagionali che esaltano i sapori della montagna. I piatti profumano di bosco. 

 

Sapori insoliti d’autunno: oltre la tradizione

 

L’autunno è la stagione del gusto: in montagna è il periodo delle castagne, delle vendemmie, dei funghi, della polenta cotta nel paiolo. A Madonna di Campiglio la tradizione gastronomica si affianca ad ingredienti particolari e unici, esaltati dalla rassegna “Sapori insoliti d’Autunno”, il 7 e il 14 ottobre. Si sale in quota, grazie all’apertura prolungata degli impianti a fune, per incontrare i produttori e conoscere le loro ricette. Il 7 ottobre, al rifugio Viviani Pradalago, va in scena la degustazione guidata della Spressa Dop delle Giudicarie, un’eccellenza del territorio riscoperta in collaborazione con il Consorzio volontario per la Spressa Dop. Sarà anche l’occasione per approfondire, insieme ad esperti, la conoscenza della razza Rendena, diventata presidio Slow Food nel 2019.Il 14 ottobre il secondo appuntamento è una passeggiata al lago delle Malghette con le Guide alpine e un divertente momento di pesca “catch and release”. Poi si raggiunge a piedi il rifugio Viviani, dove ad attendere il pubblico c’è l’aperipranzo a base di trota e salmerino

 

I menù di stagione nei rifugi

 

Anche i rifugi prolungano l’apertura, offrendo in tavola una tavolozza di colori e sapori autunnali. Il rifugio Nambino sarà aperto fino al primo ottobre e poi tutti i fine settimana del mese (sabato e domenica fino al 29 ottobre), il rifugio Montagnoli sarà operativo fino al 24 settembre e poi nei weekend, dal venerdì alla domenica, mentre a Ritorto gli ospiti potranno accedere al ristorante fino al 30 settembre e successivamente nei fine settimana. Apertura fino al primo ottobre anche per i rifugi Brentei e Casinei mentre il rifugio Graffer garantisce come di consueto l'apertura annuale.

 

Il mondo contadino in festa

 

Parli di Madonna di Campiglio e il riferimento è anche ad un ampio territorio attorno dall’anima più autentica e rurale che emerge in autunno, la stagione della desmalgada: dalle malghe scendono animali e allevatori, secondo un calendario fissato dalla notte dei tempi. Intorno a questo momento si creano occasioni di incontro e festa. Si inizia il 20 agosto, a Pinzolo, con “Giovenche di razza Rendena”, una serie di iniziative che raccontano il lavoro contadino, in attesa della grande sfilata del 9 settembre. Il 10 settembre, a Boniprati, si replica con “La Desmalgada” di animali e contadini. A Roncone, il 16 e 17 settembre c’è “Mondo contadino” con il festival del “Formai da mot”, ovvero il formaggio prodotto nelle malghe ognuno con le proprie particolarità, mentre il 23 e 24 settembre, a Tione di Trento, il “Judicaria Eco Festival” propone esperienze, incontri, laboratori per scoprire i sapori e i saperi di montagna. Gli appuntamenti di stagione si concludono con il “Festival della polenta di Storo”, regina del territorio, il 30 settembre e 1° ottobre e il convegno “La 

castanicoltura del Chiese: una risorsa per l’economia, il territorio e la comunità” che, abbinato a golose degustazioni, si terrà il 15 ottobre sempre a Storo.

 

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UN’ESTATE IN VALLE D’AOSTA TRA ARTIGIANATO, CULTURA, DIVERTIMENTO E NATURA

 

Da Aosta alle Valli: l’arte romana, i castelli medievali, passeggiate e iniziative per tutta la famiglia

 

L’estate valdostana si avvicina al suo culmine. Tra fine luglio e inizio agosto, nel centro storico di Aosta, si mette in mostra lo straordinario patrimonio dell’artigianato di tradizione. Oltre alla celebre Fiera di Sant’Orso, a gennaio, nella bella stagione troviamo, infatti, tre appuntamenti imperdibili, che celebrano le eccellenze artigianali valdostane. Dal 22 luglio all’8 agosto si susseguono, una dopo l’altra, la 70a edizione della Mostra concorso dell'artigianato valdostano di tradizione, L’Atelier des métiers e la Foire d’été.

 

Tutte occasioni per scoprire e conoscere il patrimonio storico e culturale di Aosta. L’antica Augusta Pretoria ci ha lasciato vestigia archeologiche di grande prestigio, assolutamente da non perdere. Un tour ideale può partire dall’Arco di Augusto e proseguire lungo l’asse centrale della cittadina, passando per il Teatro e il Criptoportico, straordinaria struttura sotterranea; e poi l’arte medievale delle chiese: la cattedrale di Santa Maria Assunta, la basilica paleocristiana di San Lorenzo e il complesso ecclesiastico di Sant’Orso. Tutti luoghi che si possono anche scoprire attraverso l’evento Culturété, che offre visite guidate fino alla fine di agosto.

Infine, nei giorni dall’11 al 14 agosto GiocAosta propone la scoperta del centro storico della città, divertendosi in una grande ludoteca, piena di giochi, posti tra i monumenti e nelle piazze principali, ideali per i più piccoli, ma graditi anche ai più grandi.

 

A poca distanza dal capoluogo è possibile anche scoprire alcuni tra i castelli più famosi. In particolare, merita una visita il maniero di Saint-Pierre, situato su uno sperone roccioso, a dieci minuti da Aosta. Un castello che ha visto la riapertura recentemente, dopo un complesso intervento di restauro e risanamento conservativo, oltre che di riallestimento del Museo Regionale di Scienze Naturali Efisio Noussan: una vera immersione negli ecosistemi della Valle d’Aosta, ideale per i bambini, ma anche per genitori e giovani, per un’esperienza dei sensi davvero emozionante. A breve distanza il Castello Sarriod de La Tour di Saint-Pierre, una delle espressioni più pure del Medioevo, dal punto di vista sia architettonico, sia artistico, che riaprirà il 5 agosto al termine di un intervento di restauri durati un anno (con l’occasione, nel weekend del 5 e 6 agosto le visite guidate saranno gratuite). E poi, il vicino castello di Aymavilles, posto su una collina circondata da vigneti. Non lontano, su un promontorio che domina la piana aostana, si trova anche il castello reale di Sarre, che racconta la storia sabauda in Valle d’Aosta. Castelli e manieri a cui è possibile avvicinarsi per le visite sempre grazie all’iniziativa Culturété.

 

Ma in estate Valle d’Aosta è soprattutto sinonimo di natura. Senza allontanarsi troppo dal capoluogo, per grandi e piccini, è possibile, per esempio, raggiungere a piedi e in bicicletta il Rifugio Mont Fallère, a 2.385 metri sul livello del mare. Un rifugio caratterizzato dalla presenza di opere d’arte dello scultore Siro Viérin, tanto da farlo diventare un vero museo a cielo aperto. Lungo il percorso è, infatti, possibile scorgere tra i rami e dietro i sassi piccole creature del bosco e passo dopo passo sarà la curiosità a guidare gli escursionisti in una caccia al tesoro tra statue di legno e profumi di montagna.

Più a monte, con un’escursione più impegnativa, non adatta a tutti, si può accedere al bivacco Alessandro Pansa, posizionato a 2.962 m di altitudine, a pochi metri dalla cima del Mont Fallère.

 

Sul versante della Valpelline, invece, si può arrivare alla diga di Place Moulin, dove si estende l’omonimo grande lago artificiale dalle acque color verde giada. Proprio dalle rive del lago parte una strada sterrata, vietata ai veicoli a motore, pianeggiante e comoda e da qui, con una camminata di circa un’ora, in mezzo a rocce scoscese, cascate d’acqua, prati e boschi, si arriva allo storico alpeggio di Prarayer (2005 mt.) e all’omonimo moderno rifugio.

 

A Valpelline venerdì 28 e domenica 30 luglio alle ore 17:30 vanno in scena le Fiabe nel Bosco, con il simpatico Dahu, animale immaginario, che condurrà nel mondo delle fiabe, dove chi è strano e particolare, proprio per questo è il più originale. Un appuntamento che si ripeterà anche in altri weekend, in diverse località della Valle d’Aosta, tra luglio e agosto: a Gressoney-Saint-Jean, a Rhêmes-Notre-Dame, Rhêmes-Saint-Georges e Introd, a Torgnon e La Magdeleine e ancora a Champorcher.

 

Per chiunque cerchi dove alloggiare in Valle d’Aosta, il portale Booking Valle d’Aosta - lo strumento per la prenotazione dei soggiorni gestito direttamente dall’Ufficio regionale del Turismo - offre l'elenco delle strutture ricettive della Valle d'Aosta (alberghi, RTA, B&B, agriturismi e appartamenti), con la possibilità di prenotare direttamente online senza intermediari e senza alcun costo di prenotazione, selezionando in base al comprensorio o al tipo di esperienza desiderata.

 

 

Andrea Parodi

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